Mi aggiungo a quelli che sono rimasti un po' delusi da questa prova ambrosiniana.
L'albo è tutt'altro che spregevole, ma secondo me non va oltre il
6.5Senz'altro è il più debole tra quelli firmati dal Conte e dedicati all'indagatore dell'incubo.
seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
Il problema principale è che sa decisamente troppo di "già visto".
Persino
Una Nuova Vita, che pure era stato concepito durante la deprecabile gestione-Gualdoni, aveva molti più spunti originali di questa rimasticatura di vecchi concetti triti e ritriti.
Ha ragione chi ha tirato in ballo
Napoleone. Il soggetto è più "napoleonico" che mai, a partire dalla ragazza 'perduta' e assillata da odiosi magnaccia (su Napoleone se ne sono viste dozzine!), con Dylan e Bloch che si spartiscono le battute e i ruoli che altrove spetterebbero al solo Napo.
Dylan fa il Napo riflessivo e visionario (parla con statue e sante anzichè con spiritelli), Bloch fa il Napo incline al sentimentalismo e talvolta all'aggressività.
Nel complesso, ho trovato molti punti di contatto soprattutto con l'albo napoleonico
La morte alla porta. Anche lì c'era una ragazza in apparenza innocente che poi si rivelava più o meno corrotta, e c'era un Napoleone che puntava la pistola in faccia al cattivo (uno spacciatore anzichè un magnaccia, ma è solo un dettaglio) dicendogli: "
Ora ti sparo e la polizia mi darà una medaglia!". Vi ricorda qualcosa?
Tutto già visto. Tutto riciclato.
E
La morte alla porta era comunque superiore, dato che utilizzava una struttura narrativa complessa a base di flash-back e flash-forward che si rimpallavano, mentre qui la trama è svolta in modo fin troppo semplice e lineare. - Sennò i gggiovani non capiscono (dio, quanto ODIO i gggiovani!
).
Intendiamoci, chi ha letto poco o nulla di Napoleone troverà quest'albo bello dato che la classe non è acqua. Ma per tutti gli altri è il
déjà vu a prevalere. Come nel mio caso.
Peccato.