Cravenroad7

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#350 - Lacrime di pietra
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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 9:15 am 
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Il problema dello snaturamento di Bloch non è tanto in quest'albo quanto a monte: sta tutto nel suo pensionamento.
Una volta accettato (dai vari autori) il suo pensionamento le alternative sono due, mi sembra: o lo si utilizza come detective dilettante e potrebbe essere una buona spalla per Dylan (come s'è visto solo ne Gli abbandonati) ed in questo modo, pur in una veste nuova, rimane sempre il solito tipo; oppure si decide di approfondirlo come personaggio, di vedere come vive ora da pensionato, nella sua intimità, una scelta questa che va ad esplorare e mettere in mostra un privato come non lo si è mai fatto in tanti e tanti numeri precedenti, prima di Bloch il suo privato lo ignoravamo completamente (a parte le drammatiche notizie sulla sua vita, sul suo passato, arrivateci dal n. 200) e ora ce lo calano in Wickedford, conosciamo dove abita, i suoi vicini, ecc. ne viene fuori fortemente (forzosamente pure) umanizzato. E in questo si deve fare i conti coi suoi sentimenti, quelli di un uomo che vive solo dopo aver avuto un lavoro attivo in cui aveva probabilmente riversato tutta la sua vita. Gli sceneggiatori ovviamente hanno deciso di sfruttare entrambe le possibilità, in maniera preponderante la seconda per ora (fin da subito, già in Mai più...), meno la prima. Nel suo innamoramento senile, una volta già così umanizzato (anche banalizzato secondo i più critici in cui spesso mi ci metto anch'io) dal pensionamento, lo si può percepire meno snaturato (qui ce l'ho visto maggiormente nel Bloch-Bronson che fa irruzione). L'errore e grosso è stato il fatto che pure nell'albo precedente aveva avuto una relazione con una donna più giovane (la tassidermista, tornerà? si rifarà viva uscita di prigione? speriamo di no) e questo ridicolizza la sua figura: ne vien fuori quella di un vecchio che non si fa scappare nessuna possibilità di una botta di vita (devo mettere le virgolette? :wink: ) e che dietro questa pulsione non esita (come fino a poco fa il suo pupillo) ad auto-mascherarla da innamoramento. Insomma è sempre il solito discorso per cui non si può fare una continuity così deficitaria dove alcune cose vengono riprese fin troppo mentre per altre si fa finta di niente, come non fossero mai successe.

Concepita per Napoleone questa storia non avrebbe potuto (mi sto divertendo con le ipotesi) utilizzare la figura di Dumas, che mi era subito venuta in mente come parallelo a quella di Bloch (in quanto amici del protagonista e colleghi od ex colleghi tra loro) perché dopotutto non è solo, ha una figlia, un "adoratissimo" quasi genero :lol: , non il solo Napoleone che avrebbe dovuto occuparsi e preoccuparsi di lui (e poi il loro rapporto non è così stretto, ecc.). Si sarebbe vista forse messa al centro la signora Simenon, un suo innamoramento sì che avrebbe avuto una grande portata e avrebbe sconvolto l'albergatore.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 9:41 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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aggiungiamo allo stravolgimento di bloch la battuta cattiva su groucho, quello non era uno scherzo affettuoso, ironia, o una frecciatina.
quella suonava proprio come una cattiveria.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 12:12 pm 
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Mentre leggevo l'albo in questione, mi ha avvolto un'atmosfera particolare, e questo è un buon segno. Significa che la lettura mi ha coinvolto.

SPOILER

La dicotomia fra la ragazza non vedente e l'entità rappresentata dalla santa martire è stata l'aspetto della storia che mi ha colpito di più (è anche il punto focale della storia di Ambrosini). La parte in cui la ragazza immagina Dylan biondo è bellissima!!!
Bellissimi i disegni e la colorazione.
La parte che mi ha fatto un po' storcere il naso è riferita a Bloch: non ho letto approfonditamente i commenti precedenti al mio, ma mi pare di aver capito che la mia perplessità sulle ultime caratterizzazioni del personaggio siano condivise. Questo aspetto da anziano che perde subito la testa per ragazze più giovani e il fatto che diventi quasi un automa ogni volta che succede, non mi convince e lo stà facendo diventare una macchietta.

Per il resto mi è piaciuto molto.
La copertina molto meno, ma non per la realizzazione quanto per il concept.

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BenVenutI iN GolConDa!


Ultima modifica di Uomo in Bombetta il lun nov 02, 2015 12:49 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 12:24 pm 
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SPOILER VARI

Una ottima prova di Ambrosini. Il mio voto è 9 proprio come l’albo della Baraldi ma per motivi immensamente diversi. Questo è un albo che fa pensare in maniera molto delicata e presenta molti spunti su cui vorrei provare a dire la mia. E’ innanzitutto una storia con una trama piuttosto esile in cui il racconto dei protagonisti e del passato dei protagonisti la fa da padrona. Come se fosse un quadro Dylan ne viene inserito e catapultato avendo una parte importante solo verso la fine quando disvela il mistero. Ecco i temi che reputo essere trattati in questo albo:

Religione: Quello che mi piace di questo albo è, come dice Wolkoff, che non c’è l’enunciazione di un messaggio o di una morale ma c’è l’enunciazione di un tema a cui ognuno di noi può dare la SUA risposta. Posso solo immaginare quale sia l’idea di Ambrosini su tale tema ma effettivamente non viene mai detta. La santità di Crispille secondo la leggenda viene data dal perdono. Ella è stata in grado di perdonare stupri e vari maltrattamenti e questo le ha conferito il termine di Santa. Ma secondo l’altra, la vera Crispille non è andata così e anzi lo spirito della Santa è diventato uno spirito vendicativo e non più di perdono. Cosa è meglio? Vendetta o perdono? La pancia fa rispondere la vendetta ma l’intera vicenda e il finale fa pensare che forse non è così. La vera Crispille muore per via della sua vendetta senza mai trovare la pace in quanto alla fine la sua è una “rabbia eterna” che non è morta con tutte le morti provocate ma che anzi sembra autoalimentarsi in un fuoco (degli occhi) che non ha mai fine e brucia per sempre. E’ quindi meglio il perdono cattolico della vicenda o la vendetta? Ottimo spunto. Credo poi che l’obiettivo di Ambrosini non fosse quello, come avrebbe voluto Nicolas, di raccontare la visione cattolica della legenda e della santa anzi vi sono diverse affermazioni messe in bocca a Groucho che sembra facciano trasparire quanto la visione cattolica non sia nelle sue corde (bellissima la battuta sull’evitare di consumare prima del matrimonio) e che anzi cerchi di ironizzarla. Su questo tema quindi lascia un dubbio che è quello che deve fare un albo di Dylan Dog.

Umanità dolente: Altro che femminismo. Io qui ci vedo, come afferma Bertuccia, un dolore, una deformazione dell’intera società. Nessuna figura ne esce rivalutata in questo gioco delle parti dove tutto si confonde. Crispille e la suocera alimentano la vendetta provocando morti, Guillermo non è in grado di reagire e ne diventa successivamente responsabile, contro la propria stessa madre. I sicari/mafiosi sfruttano la prostituzione. Bloch si “trasforma” in quello che di solito non è (andando nel night brandendo una pistola). Lo stesso Dylan è strano. Spara per uccidere (a vedere da dove sono indirizzati i proiettili nella scena finale) e inoltre è stranamente “cattivo” con il bambino a pagina 11. A dire la verità mi ha più infastidito in quella sequenza che non in quella citata in precedenza. Non confonderei,inoltre, la questione della rabbia e degli uomini che sono sempre cattivi(pagina 60) con femminismo quanto più per il tema della vendetta e della prostituzione (anche perché mi pare evidente che femminismo o meno la violenza dei due personaggi da cui ha origine la rabbia è totalmente ingiusta, femminismo o no, morale cattolica o no, così come lo è l’incitamento alla prostituzione).

Evoluzione dei personaggi: I personaggi, una volta che si accetta che vengano modificati nel loro ruolo (Bloch in pensione) è normale che vengono evoluti e modificati. Di Bloch si sa poco . Quel poco che si sa lo si vede in alcuni numeri e nel 19 dove si nota che non è la prima volta che frequenta una prostituta. Abbiamo visto Bloch “innamorarsi” in due albi. Il 349 e quest’ultimo. Ho, di gran lunga preferito il modo in cui egli si innamora e di conseguenza ciò che fa qui, in questo albo. Anzitutto perché qui viene dedicato un numero maggiore di pagine. Nel 349 invece sono solo poche vignette. Inoltre qui, a mio parere, Bloch è il Bloch sclaviano (o comunque il Bloch conosciuto in quasi trent’anni di vita). Si innamora, senza sapere di chi (di Crispille non conosce molto nel momento in cui dice a Dylan che ne è innamorato) e tutte le sue azioni sono giustificabili da questo innamoramento. Bellissimo il fatto che Bloch creda che Crispille lo ami perché non lo ha fatto pagare mentre invece era una consuetudine non farlo pagare. Interessante anche il seguente tema che mi viene in mente ora. Quando Bloch nel 19 va a prostitute dicendo “come è che la chiamavo? Amore, no Tesoro…” (scusate se le parole non sono corrette ma non posso controllare ora) ne esce una figura quasi umana e “positiva”, o meglio giustificabile poiché non andava a prostitute per un mero desiderio fisico ma per lenire la solitudine. Mi chiedo ora se sia comunque giustificabile in quanto nonostante l’umanità creata in quel pezzo vi è forse comunque il dolore di una donna “costretta”, usata per uno scopo comunque personale. Trovo molto bello quando poche vignette sanno darti tutte queste sensazione e sanno tirare fuori tutte questi ragionamenti. Ritornando sul tema evoluzione invece questo è. Se si accetta che i personaggi evolvano poi è difficile argomentare quando tale evoluzione è “sbagliata”. La vita ci mette in generale davanti a delle scelte che ci fanno cambiare e la stessa cosa succede a Bloch. Per ora questa strada, nonostante abbia dati frutti diversi, mi sta piacendo e la giudico molto interessante. Non credo, Dipintendo, che ora non sia più possibile fare buone storie di DD perché è cambiato il setting iniziale. Questa è una buona/ottima storia su DD e su Bloch e sulla loro amicizia. Storie così possono e sono certo saranno ancora fatte. Credo fosse questo ciò che intendeva Recchioni sul fatto che i cambiamenti possono portare a più vie per fare buone storie. Certo possono portare vie anche per fare brutte storie ma questo non dipende dai cambiamenti in DD.

Continuity: Non so se commercialmente sia una scelta azzeccata ma continuo a pensare che una continuty fatta in questo modo sia un’ottima idea. Una continutiy che non infastidisce il lettore occasionale nella lettura dell’albo (ogni albo si apre e si chiude senza NECESSARI riferimenti agli albi precedenti). Si tratta di capire se questi riferimenti sono SUFFICIENTI per un lettore occasionale ad avvicinarlo alla lettura di DD. Un lettore occasionale è curioso di andare a recuperare il numero 349 per capire che fine ha fatto il cellulare ad esempio? Boh, non saprei non essendolo.

Finalmente anche Rania e Carpenter sono stati ben usati. Per ora compaiono solo come figure finali a contorno (però credo sia necessario poiché Recchioni ha introdotto questi personaggi un anno fa e li avrà ideati in un momento tra il 325 in poi). Sapendo i tempi di scrittura non è impensabile pensare che vi sia qualcuno che sia già all’opera su una storia che invece li veda maggiormente protagonisti e questa storia la vedremo successivamente.


In generale sono quindi stato contento dell’acquisto. I disegni non mi hanno entusiasmato però non me la sento di abbassare il voto per i disegni. I temi trattati sono belli, interessanti, non danno risposte, lasciano dubbi, stimolano alla discussione. Insomma Dylan Dog è ancora vivo!

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


Ultima modifica di alemans123 il lun nov 02, 2015 12:53 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 12:35 pm 
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alemans123 ha scritto:
SPOILER VARI
Credo poi che l’obiettivo di Ambrosini non fosse quello, come avrebbe voluto Scisma, di raccontare la visione cattolica della legenda e della santa anzi vi sono diverse affermazioni messe in bocca a Groucho che sembra facciano trasparire quanto la visione cattolica non sia nelle sue corde (bellissima la battuta sull’evitare di consumare prima del matrimonio) e che anzi cerchi di ironizzarla. Su questo tema quindi lascia un dubbio che è quello che deve fare un albo di Dylan Dog.

Umanità dolente: Altro che femminismo.


Guarda che sul tema la penso come te, forse ti sei confuso con i quote :)

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-Did I fall or was I pushed?-


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 12:52 pm 
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Scusami Scisma. Era rivolto a Nicolas. Correggo subito.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 1:46 pm 
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grande ambro già solo per l'omaggio a sto capolavoro di film

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Oscar Wilde
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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 1:58 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Ottimo alemans, sei il piu' vicino al mio pensiero su questa storia. ;)

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 2:33 pm 
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alemans123 ha scritto:
[...] continuo a pensare che una continuty fatta in questo modo sia un’ottima idea. Una continutiy che non infastidisce il lettore occasionale nella lettura dell’albo (ogni albo si apre e si chiude senza NECESSARI riferimenti agli albi precedenti)


Ma infastidisce il lettore stabile con riferimenti NON NECESSARI che intorbidano la storia di camei lapalissiani quando non pretestuosi, abbozzando le parti di un continuum narrativo che di fatto non esiste - o se esiste, lo si macina scalcagnando un'incoerenza su l'altra - tramite l'autoreferenzialità posticcia da (mancato) serial tv che qui non fidelizza nessuno, e sa tanto di strombazzamento puntuale al "ricordatevecosabbiamocambiat&primadandaralettofateveunripassoinvecedunaripassatallavostrapartner". Voglio proprio vedere quanti lettori occasionali vanno a recuperare l'albo di dicembre scorso per la storia del tesserino sequestrato, eh... :roll:
Poi, lo ripetiamo, è una continuity markettara puramente di convenienza nei ripescaggi, e rattoppata alla menopeggio, perché dopo tutti i catachizzamenti vari sulle novità rifilati in recap NON RICHIESTO nel corso dell'albo, guardacaso qui hanno ignorato proprio lo spunto della tassidermista nella nuova vita ( :lol: ) amorosa di Bloch, con l'ennesima caduta nell'autocontraddizione che tanto di improvvisato sa.
Mi spiace solo che uno come Ambrosini abbia dovuto conformarsi a questo tipo di cialtronate, rivangando quello che non doveva... :?

alemans123 ha scritto:
Evoluzione dei personaggi: I personaggi, una volta che si accetta che vengano modificati nel loro ruolo (Bloch in pensione) è normale che vengono evoluti e modificati.


Muah, io (come altri) più che di evoluzione parlerei di deformazione, involutiva, quanto a credibilità.
Un certo Umberto tempo fa parlava di devoluzione e sappiamo tutti che fine abbia fatto.

ALOHA CE L'HO DURO, ANCHE DA PENSIONATO...di lusso 8-)
[ovvero come evolversi dall'ominide al trota]

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 3:58 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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bertuccia2004 ha scritto:
aggiungiamo allo stravolgimento di bloch la battuta cattiva su groucho, quello non era uno scherzo affettuoso, ironia, o una frecciatina.
quella suonava proprio come una cattiveria.

Uhm, questo mi sembra proprio un voler girare in negativo tutto in modo assolutamente pretestuoso.
A me sembra una battuta carina, perfettamente in linea con tutte quelle che Bloch ha sempre fatto su Groucho.
Anzi in questo caso non è la solita battutina gratutita e standardizzata, ma ha anche un suo significato all'interno della storia, visto che è come se Bloch dicesse a Dylan: "Non predermi in giro sulle mie amicizie, tu che alla fine il tuo unico vero amico è un matto". (Quindi tra l'altro il vero bersaglio della "cattiveria" sarebbe se mai Dylan.)
Poi passi che non piaccia o non faccia sorridere, ma trovarci addirittura cattiveria e uno stravolgimento dei personaggi.
Ma capisco che a volte... un po' stanno sulle palle gli autori, un po' ormai stanno sulle palle anche i personaggi, e quindi tutto "deve" suonare antipatico e fuori luogo. Ci sono passato anch'io su altre serie e altre storie di DD.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 4:04 pm 
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Iscritto il: mer giu 03, 2015 12:14 pm
Messaggi: 16
Altair ha scritto:
Bloch che entra al night club a fare lo spaccone. Che si innamora, in 2 albi consecutivi, di donne che potrebbero essere sue figlie. E non si può parlare di crisi di mezza età, se mai di terza età. Con questo il personaggio è definitivamente morto e sepolto.

Anche io già non lo riconoscevo con la depressione da pensionamento, figuriamoci adesso.

Senza contare che il fatto che si innamori di nuovo di una prostituta è un fastidiosissimo (per me) deja vu.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 4:17 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
@tommaso, potrebbe anche essere che ormai i personaggi mi stiano talmente sull'anima da vedere il brutto dove non c'è, ma ti assicuro che non é un pretesto prendere quella battuta per cattiva, pur di dare addosso a questo e quello.
Alla fine, ci basiamo su sensazioni e a me, quella battuta non é proprio piaciuta, a "pelle".
Arrivata al 350, ne ho lette di tutti i colori su groucho , da parte di dylan stesso (nel numero scorso in tanti si sono lamentati di come lo ha liquidato), ma é il "modo" che traspare dalle battute ad essere diverso, pur contenendo lo stesso messaggio.
Posso dirti "sei proprio imbecille" in molti modi e non tutti offensivi, ma anzi, alcuni possono rivelare affettuosa complicità.
Qui sembra proprio che parli di una brutta persona, da annoverare agli incontri sfortunati che si fanno nella vita, non a qualcuno di buffo o particolare.
Non traspare affetto o amicizia in nessun modo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 4:27 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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ma a voi sembra normale che già da pagina 2 si faccia menzione alla brutta avventura capitata a bloch nell'albo precedente (una settimana prima, quindi un tempo decisamente breve), senza far nessun riferimento alla tassidermista? cioè sta continuity c'è o no? perchè se è passata solo una settimana e neanche la menzioni c'è qualcosa che non va...
sarebbe bastata una cosa tipo che Bloch quando dice a Dylan di essersi innamorato di Crispille (quando ne ha avuto il tempo, tra l'altro?), Dylan gli fa "e la tassidermista?", lui da una banale risposta dicendo che è una roba chiusa e amen, in un botta e risposta l'hai risolta, ma così proprio non funziona, a mio avviso.

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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 4:38 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Mi aggiungo a quelli che sono rimasti un po' delusi da questa prova ambrosiniana. :|

L'albo è tutt'altro che spregevole, ma secondo me non va oltre il 6.5
Senz'altro è il più debole tra quelli firmati dal Conte e dedicati all'indagatore dell'incubo.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

Il problema principale è che sa decisamente troppo di "già visto".
Persino Una Nuova Vita, che pure era stato concepito durante la deprecabile gestione-Gualdoni, aveva molti più spunti originali di questa rimasticatura di vecchi concetti triti e ritriti.

Ha ragione chi ha tirato in ballo Napoleone. Il soggetto è più "napoleonico" che mai, a partire dalla ragazza 'perduta' e assillata da odiosi magnaccia (su Napoleone se ne sono viste dozzine!), con Dylan e Bloch che si spartiscono le battute e i ruoli che altrove spetterebbero al solo Napo.
Dylan fa il Napo riflessivo e visionario (parla con statue e sante anzichè con spiritelli), Bloch fa il Napo incline al sentimentalismo e talvolta all'aggressività.

Nel complesso, ho trovato molti punti di contatto soprattutto con l'albo napoleonico La morte alla porta. Anche lì c'era una ragazza in apparenza innocente che poi si rivelava più o meno corrotta, e c'era un Napoleone che puntava la pistola in faccia al cattivo (uno spacciatore anzichè un magnaccia, ma è solo un dettaglio) dicendogli: "Ora ti sparo e la polizia mi darà una medaglia!". Vi ricorda qualcosa? :mrgreen:

Tutto già visto. Tutto riciclato.
E La morte alla porta era comunque superiore, dato che utilizzava una struttura narrativa complessa a base di flash-back e flash-forward che si rimpallavano, mentre qui la trama è svolta in modo fin troppo semplice e lineare. - Sennò i gggiovani non capiscono (dio, quanto ODIO i gggiovani! :evil: ).

Intendiamoci, chi ha letto poco o nulla di Napoleone troverà quest'albo bello dato che la classe non è acqua. Ma per tutti gli altri è il déjà vu a prevalere. Come nel mio caso.

Peccato. :cry:

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: #350 - Lacrime di pietra
MessaggioInviato: lun nov 02, 2015 4:57 pm 
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Iscritto il: mer nov 17, 2010 6:55 pm
Messaggi: 272
Piaciuto, parecchio...

La storia è infarcità di una desolazione, disillusione, tristezza che prende allo stomaco fin da subito. Leggere ogni pagina pesa perchè (a parte i siparietti di Groucho) ognuna di queste è investita di angoscia: sarà per i volti del Conte, sarà per un ottimo uso del colore, sarà per l'atmosfera che si respira, sin dall'inizio. Amo questo tipo di storie, in cui il soprannaturale fa il compito del soprannaturale: paura senza essere mai chiaro. Non voglio spiegato da dove vengano i mostri (in questo caso pure santi), voglio solo vederne la cattiveria ai limiti dell'umano, e altrettanto voglio vedere l'umanità al limite del mostruoso, che si superano vicendevolmente.

Pagine da pugni allo stomaco, in cui alla fine non vince nessuno, perchè quando prevale il male, comunque finisca, ne escono tutti sconfitti.

Bloch che si conferma una figura "adulta-infantile" è "triste" allo stesso tempo. Credo che a livello sentimentale al povero ispettore non ne sia mai andata una bene nella vita, vuoi per colpa propria, vuoi per un intrinseca dose di sfiga. Lavorando per e con gli anziani mi è capitato di vedere la stessa melanconia e malinconia di cui è intrisa la sua vita, quella ricerca costante di affetto e voglia di dare sfogo ai propri impulsi ancora non sopiti ma meno accessibili e più difficilmente realizzabili rispetto alla giovinezza perduta.

Che che se ne dica il Bloch di Ambro mi ricorda il Bloch che chiamava "tesoro" la prostituta del 19. E se un mese fa darsi alle grazie della necrofila gli è servito per salvarsi la vita, questo mese Bloch ha trovato "nell'indifesa e povera" crispille un "oasi" per sentirsi ancora un ragazzo alla prima cotta. Quello che fa alla fine l'ispettore è accontentarsi di possedere la ragazza come un qualunque cliente senza per questo smettere comunque di amarla, comportandosi ancora da illuso "ragazzino" quando l'amata non lo fa pagare. Un bloch che si comporta da "OLD BOY" (riferito proprio al vecchio dylan) che si lancerebbe nel fuoco per la bella di turno, un Dylan invece "padre putativo" che comprende troppo bene le vicissitudini del vecchio, visto che è il suo corrispettivo più anziano, e che si mette per una volta nei panni di chi sta accanto in un momento di umana e forse sana debolezza (senile o giovanile che sia) all'amico. Il rapporto fra i due ne esce ancora più solido, anche se condito da amara sofferenza.

La protagonista dell'albo appare sfaccettata in diversi tratti della sua personalità, un pò santa (agli occhi del cliente, forse, e agli occhi di Bloch nell'illisione romantica) un pò stronza (basta vedere le battute al marito), un pò cattiva (assassina senza molti scrupoli), un pò incazzata (possessione o non possessione, una vita non invidiabile), un pò romantica (la visione dell'amore sognato anche in lei, nei panni del dylan biondo) in un esplosiva miscela, una figura molto schizofrenica (come tanti personaggi passati del Conte) e impermeata in quel sovrannaturale inspiegabile e volutamente poco comprensivo.

Gli altri: tutte figure tragiche di contorno, dall'alcolizzato cronico, alla madre degenere, fino ai mafiosi papponi, tutti tragicamente uccisi per le loro scelta di vita.

Copertina che visivamente ha il suo perchè, ma che non ci azzecca nulla con i toni dell'albo.

Nel complesso promosso quasi tutto il comparto.

_________________
L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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