Mah. Non che mi aspettassi roba da Eisner Award ma mi sono fatto trascinare volentieri in tutto questo hype collettivo per il numero 1.
La copertina mi ispira sentimenti contrastanti. E' un po' copertina da cruciverba e un po' roba originale per un fumetto.
La roba delle Lost Mails mi piace, mi fa ripensare a quando le pagine prima della storia, in dylan dog, non erano usate per perculare gli utenti ma per comunicare con loro (cosa che cozza con la caduta di stile di Chiaverotti che, su fb, ha minacciato denunce e querele su un gruppo dedicato a fumetti, solo perché un utente ha "osato" far notare la somiglianza tra lost e nightwing e winter soldier. Roba da pensare che oggi, alla bonelli, preme più essere sgarbati e meschini che bravi a fare il proprio lavoro)
I disegni non sono male, ma neanche bene, in un 2015 in cui convivono degli autentici mostri, in Italia e non. Alla bonelli tra carnevale, dall'agnol, il roi di UT (credo si chiamerà così la miniserie con la barbato), mari, celoni, i cestaro, brindisi, l'estero con gente come Immonen, Rios, Quitely, Ben Oliver e tanti altri ancora più sperimentali e/o originali, fare disegni solo ok non basta.
La tricromia dovuta al daltonismo dovrebbe limitarsi alle scene in soggettiva di Lost, o quantomeno alle scene con lui presente. Se invece la tricromia esula dal daltonismo del protagonista ok, ma in ogni caso buttata così è solo un colore in più. Stancherà.
Il character design dei personaggi, al livello di look, fatta eccezione per il villain e per il dottor splatter (tra l'altro non realmente esistente) è abbastanza poco accattivante e poco originale. Al livello di caratterizzazione psicologica invece non ho trovato nulla di particolarmente interessante, dalla poliziotta ai tre cacciatori di taglie, dalla cameriera a lisbeth, dai tizi di seth al villain, ma purtroppo anche relativamente a Lost. Uno di quei casi in cui il protagonista è totalmente ingessato dal suo ruolo di protagonista, in quei casi però di solito alcuni personaggi secondari, se non il villain stesso, rubano la scena. In questo primo numero non è successo.
Il world building non è originale (mavà) ma almeno esiste, cosa che in altre testate pluripremiate dalla critica non esiste completamente. La distopia egizio/pulp, le differenze con il nostro mondo rese più palesi dall'espediente Einstein scrittore, la spettacolarizzazione della morte, sono tutte cose interessanti, possono essere esplorate. Ma del world building la cosa che preferisco e che trovo la parte migliore di tutto il progetto è la creazione di un setting preciso, riconoscibile, di un territorio in cui ci si può muovere e che lascia dei punti fermi. Il loft di Lost, il bar megacitazione, la prigione/manicomio, il ministero o quel che è, il cinema, forse in futuro anche il cimitero con la lapide di Lisbeth. Non è un lavoro esageratamente assurdo come quello dei Simpson, che ti rendono springfield reale e tridimensionale, cose che spesso è sottovalutata, ma potrebbe funzionare, potrebbe rendere più tangibile la storia.
Dialoghi artefatti e forzati, ma potenzialmente realistici per il dato periodo (anche se non è che gli anni 50 siano stati privi di cazzo, vaffanculo, troia e termini meno fighetti eh), e gli spiegoni che più odio. Non gli spiegoni da 5 pagine, ma quelli in cui vengono disseminate info per far calare il lettore nell'ambientazione. Tutta la roba della tizia sul maxischermo è detta quasi come se fosse la prima volta che va in onda, la conversazione dei cacciatori di taglie su Morgan appare come un dialogo con gente che non conosce il personaggio. Idem il dialogo tra il primo assassino e Lost a casa del primo, o dei due sbirri circa il governatore e i libri di einstein, e altre dozzine di casi. Non c'è un raccordo che sia uno, per passare da una scena all'altra, tutto messo lì e tagliato a caso. Per dirla cinematograficamente si tratta di scene proprio montate passando di palo in frasca.
Citazionismo talmente spiattellato in faccia che non credo chiaverotti si sia preso sul serio (salvo poi minacciare su fb a seguito di un'ipotesi di somiglianza tra personaggi). Il bar, la luna sulla porta del loft, sin city, henry pioggia di sangue, la batmobile, il corvo a più riprese (nel caso dell'omicidio della fidanzata, in modo moooolto meno forte e viscerale rispetto all'originale di O'Barr), immortal di bilal, e batman in generale per l'atmosfera da città fittizia piena di criminali pittoreschi ed inquietanti. Non trovo tutte queste citazioni finalizzate a qualcosa di realmente utile per la storia, le trovo fini a se stesse, come nella tradizione chiaverottiana. Non mi aspettavo nulla di diverso, forse giusto più trash negli omaggi.
La parte investigativa è estremamente forzata e lol nel caso del primo killer, quello dei capelli. Proprio psicologia criminale spicciola da utente di forum sui serial killer. Sul caso maschera invece va leggermente meglio, anche se tutti dimostrano di essere arrivati alla soluzione prima di lui. Manco dylan dog era così sfigato.
Colpo di scena finale che è un tipico cliffhanger a colpo sicuro. "Ma tu eri morta!"
Prenderò il due per concludere la prima saga e poi il tre perché sarà il primo episodio autoconclusivo e mostrerà un po' il mood della serie. Dubito durerà tanto questa serie.
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