Senza dubbio uno dei migliori Giganti di sempre. L'unica storia a non essermi piaciuta come le altre è l'ultima.
IL VECCHIO CHE LEGGE: nonostante qualche difetto, questa storia ha saputo emozionarmi come poche altre. Simbolica, a tratti ermetica, pura poesia; se si riesce a farsi trascinare, oltre che dai testi, anche dai disegni sublimi di Celoni, come successo a me, si arriva a provare commozione autentica. Forte la sensazione che sia molto "sentita" anche dallo stesso autore. Grazie Fabio, di cuore davvero.
BLATTE: Gualdoni fa sua la lezione di Sclavi, una lezione la cui origine può essere fatta risalire al mini-racconto Zombi! contenuto nello Speciale #2. Un ribaltamento di prospettiva, umano-mostro, tanto semplice quanto geniale. Essenziale e divertente, uno dei migliori lavori del Gualdo per DD.
TUEENTOUN: o Twintown che dir si voglia. A dispetto dell'inizio classico, di cui Paola si diverte a prendere in giro i cliché, storia originalissima che da questo punto di vista non ha né uguali né solo vagamente somiglianti nella saga dylaniata. Ammetto di essermi confuso tra i vari personaggi-gemelli, tra chi è chi, e molti sono sostanzialmente intercambiabili; forse era anche un intento dell'autrice. In gran spolvero Groucho e la sua interazione con Dylan, Barbato ha fatto meglio forse solo nel Pifferaio Magico. Ottima.
PER UNA ROSA: Storia un po' pretenziosa di GdG che salvo per i disegni di Dall'Agnol. Mi ascrivo anch'io, infatti, ai non estimatori del Piccolo Principe. Preferivo Chobin il principe stellare.