Cravenroad7

Happiness non l'ho letto.

A me sta colpendo molto la miniserie Gundam Thunderbolt. Mi sono affacciato da poco al mondo di GUndam con GUndam Origini (sono arrivato a metà), Last war cronichles e questa serie.

Io una letta la consiglierei anche a chi i robottoni proprio non piacciono...

Grazie della segnalazione, ne terrò conto (un bel fumetto di Gundam è raro da trovare).

Mah, guarda, io sto leggendo pure Gundam Origini e onestamente non lo trovo un brutto fumetto...! Vabè, qui si tratta in pratica della trasposizione della serie originale con degli approfondimenti di alcuni punti come il passato di Char ecc...però lo trovo un fumetto godibilissimo...! Anche Lost War Chronicles mi sentirei di consigliare! E' una miniserie di due volumetti facilmente trovabili...

Dico questo perché, nonostante i fumetti su Gundam siano molti, ce ne sono solo due che mi sono piaciuti: l'eccellente Gundam origini (appunto) e Mobile Suit Crossbone Gundam (letto in scan perché in Italia non è mai arrivato), che unisce una storia interessantissima a dei disegni piuttosto infantili, almeno per quanto riguarda i personaggi. Il resto è roba più o meno trascurabile, almeno per i miei gusti.

Si lo conosco di fama, crossbone Gundam... Io mi affido ai manga più che altro perchè, almeno al momento non impazzisco per le serie animate nipponiche ... Piuttosto i film animati...

Be', ma almeno la serie originale di Gundam, Mobile Suit Gundam, l'avrai vista, vero?

Ah, beh, quella li si ! TRa l'altro la sto riguardando in questi giorni... Sto costruendo un modellino dell' RX 78 !!

In questi giorni è uscito il decimo e ultimo volume di Un marzo da leoni, di Chika Umino: un manga eccellente, che racconta la vita con semplicità e grande efficacia. A volergli trovare un difetto, soffre forse di un eccesso d'introspezione, ma si tratta di una conseguenza abbastanza prevedibile dell'enorme spessore dei personaggi e della perizia con cui sono stati tratteggiati. In aggiunta, il tutto è illustrato con un tratto morbido, aggraziato, espressivo; insomma, un grande fumetto, uno dei migliori che potrete mai leggere nel genere slice of life. Una graditissima conferma per la Umino, a parer mio la migliore mangaka della propria generazione (il suo titolo precedente, Honey & Clover, è perfino migliore...).

A margine, pochi giorni fa è uscito anche il settimo e ultimo volume di Mardock Scramble, edito dalla GP; la cosa curiosa è che il sesto numero è datato giugno 2012, più di tre anni fa! Apprezzabile che si sia comunque voluto portare a termine l'opera, ma si poteva fare un po' più in fretta.

Finalmente ce l'ho fatta a rileggermi i primi quattro volumi sottiletta e a leggere gli ultimi due. Cosa devo dire, Furuya non mi delude mai!
Un mangaka che va sempre alla ricerca della sordidezza dei sentimenti umani calati in contesti estremi: come in 51 modi per salvarla, viene sviscerato il peggio dell'uomo che si abbassa a qualsiasi cosa per un piccolo tornaconto personale. Molto bello il volume finale (volumetti 5-6) in cui
Furuya è da leggere, sempre!

Peccato per l'edizione GOEN che è di livello solo di facciata (buona carta e sovraccoperta, che comunque non valgono cinque euro per un volume di 130 pagine): dal 3 volume in poi si assiste ad uno scempio di traduzioni, maiuscole, accenti, troncamenti, uniformità dei font, per finire con la pagina finale di ringraziamenti in cui non sono accentate nemmeno le maiuscole dopo i punti...
Tristezza


Ho anche letto l'edizione GOEN di Heureka (edito col titolo Eureka) di Hitoshi Iwaaki: mi era rimasto molto impresso cinque anni fa, leggendo la versione amatoriale in italiano (comunque complessivamente meglio di quella GOEN ). Oggi mostra tutti i suoi limiti sia di narrazione che di fondamento storico. Gradevole, ma non immancabile.

Ho finito ieri di leggere il manga Gantz.
Partiamo dal presupposto che sono abbastanza nemico dei manga, perché quasi tutti cadono in quelli che per me sono cliché, ma che so essere delle caratteristiche di dialogo, caratterizzazione dei personaggi ed eventi/luoghi/situazioni facenti parte della cultura Giappa.
La teatralità, il fanservice, l'eccesso nei gesti e nelle personalità, e tutto il resto, per intenderci.
Detto questo ho deciso di leggere il manga dopo anni dalla visione dell'anime, che ai tempi mi era piaciuto pur considerandolo un seinen (a quanto pare si dice così quando ci sono tette e sangue e boom).
Beh, dividerei il manga in tre fasi, e attribuirei un'influenza fumettistica ad ognuna di esse, per far capire a chi non ha letto questo fumetto cosa potrebbe aspettarsi se volesse leggerlo.
Influenza fase 1: battle royale.
Influenza fase 2: devilman.
Influenza fase 3: l'eternauta.
Per me il manga migliora andando più avanti, e anche qui potrei aggiungere una piccola descrizione tutta personale di ogni fase.
Fase 1: Adrenalinico seinen con fanservice annesso.
Fase 2: Caos con filler ma con introduzione di personaggi interessantissimi.
Fase 3: Trasformazione da seinen a fumetto d'autore epico e drammatico.
Se l'autore avesse tagliato un'ottantina di capitoli centrali (tanto sono 384 da 20 pagine l'uno circa) il fumetto ne avrebbe guadagnato, non dando inizio a sottotrame mai riprese.
In ogni caso è un fumetto da leggere, una bomba ignorante all'inizio, tanto per attirare storme di fans, una roba per palati fini e molto più introspettiva (senza rinunciare ai boom) verso la fine, con un crescendo che è raro in serie che durano ben 13 anni.
Capitolo disegni: L'utilizzo del computer per alcune scene particolarmente realistiche ci sta perfettamente, benché io preferisca i disegni che non cercano di essere fotografie. In più il fumetto sale di qualità anche dal punto di vista grafico, andando dal fumetto d'azione dinamico al kolossal immenso e dettagliatissimo del finale.
Inoltre le inquadrature leggermente dal basso e leggermente inclinate (o di sbiego) donano dinamismo alle vignette, gli sfondi danno parecchia profondità, e l'uso continuo di figure intere e linee cinetiche fonde i fermo immagine da raffigurazioni antiche giapponesi all'azione frenetica dei film d'azione hollywoodiani.
Non è un capolavoro, non è devilman (che omaggia nella seconda fase), non è forse al livello dell'apice di berserk (altra roba influenzata da devilman, e per apice intendo dall'inizio fino alla notte del sacrificio e l'eclissi) ma è una roba da top ten, almeno la mia top ten.

Gantz non è affatto male. Nella sua 'ignoranza' funziona abbastanza bene, e l'ultima parte è piaciuta molto anche a me. Fiumi di sangue! Non che prima...

Di gantz avevo letto proprio poco e l'avevo abbandonato. Oltretutto, ho un brutto ricordo di quel poco che ho letto. Tutto molto piatto e computerizzato :/
Contento comunque che piaccia ancora, ad anni di distanza.


Tecnicamente, si dice seinen un manga pubblicato su una rivista catalogata come seinen. Poi spesso e volentieri corrisponde a tette e sangue, ma non è un paradigma assoluto, basti pensare a Genhiken o a Mysterious Girlfriend X, pubblicati su Afternoon e senza un minimo di sangue o nudità

Ah ecco, grazie mille per la precisazione. Mi intendo very very poco di manga e affini.
Piatto e computerizzato in che senso?

Mi aveva dato l'idea di una disegno con fortissima componente digitale e con una sovrabbondanza di retini di scale di grigi.
Ripeto, però, che fu l'impressiona datami da un paio di volumi orami 5-6 anni fa