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#349 La morta non dimentica
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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 12:28 am 
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La storia di quest'ultimo albo mi è piaciuta, molto coinvolgente...


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 12:30 am 
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Goblin ha scritto:
Ho riletto la parte della bomba , per non scrivere inesattezze,
Effettivamente dylan dice ricomprera' un nuovo galeone ,
Detto che la storia mi e' piaciuta molto , questo baco del galeone e' imperdonabile ,
Io ci vedevo dylan che ci metteva anni a completarlo proprio perche' si rompeva e doveva ricomprare i pezzi di nuovo o incollarli , o addirittura riordinarli su misura , cioe' il lavoro sul galeone lo vedevo accurato appassionato , ed il galeone era quello !
Non, s'e' rotto vabbe' lo ricompro ! Dai e' imperdonabile dalla barbato questo non me l'aspettavo , per me e' davvero una caduta pazzesca , o devono chiarire ,ma non puo' essere che ha minato le certezze di 30 anni di dylan dog , almeno quello che pensavano molti lettori.

Anche a me il fatto di aver perso galeone e clarinetto mi ha reso un pochino triste, tuttavia se fa parte del nuovo corso narrativo bisogna farsene una ragione e accettare i cambiamenti...


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 2:31 am 
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SPOILER A GO-GO

Allora, questa storia è sostanzialmente peggiore di quella del mese scorso, ma in definitiva mi è piaciuta di più (tanto da meritarsi un risicatissimo 7), perché a quanto pare la continuity sta funzionando (almeno su di me), e i numeri che si riallacciano in maniera palese al nuovo universo dylaniano (in maniera cioè più eleborata della semplice comparsata di Carpenter) guadagnano una sorta di bonus-affezione, o quel che è.
Detto ciò, come ha detto qualcuno, la storia praticamente non esiste, ma l'intrattenimento è comunque presente.
La prima sezione non mi dispiace. Dylan afflitto da una forma di hoarding disorder ci sta tutto, il riferimento al "voi" da parte di Jenkins è la prima trovata metafumettistica della fase 2 che non mi fa innervosire, e la faccenda del maggiordomo, oh, fa ridere.
Non mi dispiace neanche il tirare in ballo temi scabrosi come la necrofilia. Una volta non ci si sarebbe neanche posti il problema.
Va beh, la storia è ok, in realtà ciò di cui mi preme parlare è la gestione della continuity in ottica futura, e quindi in particolare quello che riguarda lo smartphone e il galeone.

Ora: io parto dal presupposto che in una storia del genere, scritta da un'autrice capace, passata al vaglio di chissà quanti revisori e approvata dal Rrobe Maximo, di errori di sceneggiatura non ce ne siano. Ne consegue che tutto quello a cui si fa riferimento viene tirato in ballo per un motivo.
Di base il principio è quello della Pistola di Čechov: se fai vedere qualcosa è perché pensi di servirtene in qualche modo. Per questo motivo nella storia precedente il colpevole non poteva che essere la vicina di casa. Paola non si fa alcuno scrupolo a ripeterci le cose se pensa che ce ne sia il bisogno: ci ricorda quindi che a Dylan l'espressione "Old boy" non piace (uff) perché le serve come meccanismo nel finale.
Dylan si porta appresso il galeone, e usa il cellulare per far scoppiare la bomba (ho già detto che Dylan che riusa la bomba mi piace?)
Perché lo fa? Per tirare i remi del numero in corso?
La risposta è no. Anche senza portare il galeone non avrebbe avuto problemi a giustificare il clarinetto (e poi chi penserebbe mai che c'è una bomba?), e la suddetta bomba la può innescare in qualsiasi altro modo. D'altronde nel 1986 il cellulare non se lo poteva permettere.
Voglio dire, qui non siamo in una delle complesse sceneggiature a orologeria della prima Barbato: deve "soltanto" portare una custodia e innescare una bomba.
L'unica spiegazione sensata, a mio avviso, è che Paola ci ripeta adesso delle cose perché serviranno in futuro. Non già all'interno di questo numero, ma tra un po', forse in quella "Fase 3" in cui la continuity dovrebbe diventare ancora più serrata.

E ora my two cents, per quel che valgono.

Dylan non ha alcuna remora a distruggere il cellulare, visto che per lui è un elettrodomestico odiato, senza alcun valore che non sia quello economico, e perfettamente sostituibile.
Non credo che ci siano problemi per il ritorno di Irma: un sistema così tecnologico, in grado di sviluppare una sorta di affezione nei confronti del suo proprietario, deve essere in grado di garantire (anche lui) una continuity nel caso il telefono venga rubato, smarrito o distrutto.
Credo però che questo contribuisca a incrinare il rapporto tra Dylan e Groucho, palesato come traballante dalla stessa Barbato pochi numeri fa. Un Groucho non più così fedele al suo capo sarà facilmente manipolabile da chi se ne sta già servendo per i propri fini.

E poi invece c'è il galeone.
Il galeone è andato distrutto diverse volte, ma un conto è dover incollare nuovamente i singoli pezzi, mentre un altro è acquistarne uno diverso in sostituzione di quello vecchio, presentato in passato come unico, nonché come elemento focale che ricollega Dylan al suo passato.
Perché la Barbato fa portare a Dylan con sé un inutile galeone, non glielo fa riprendere, e nel finale ci ricorda nuovamente che è andato distrutto? Le possibilità sono 2:
1) Sta pensando a una scena futura, magari ancora non scritta su carta, in cui il nuovo galeone viene approntato da qualche personaggio chiave (Xabaras? Hamlin?);
2) Vuole sottolineare quanto detto già più volte, e con maggiore forza proprio nell'editoriale di "E Cenere Tornerai": ci sono vari Dylan, tutti diversi tra loro, e forse quello che stiamo leggendo adesso non si ricongiungerà ai suoi cari nel numero 100, perché è in tutto e per tutto un'altra persona.
E se penso a quanta distanza si stia prendendo dal Dylan sclaviano, a Xabaras morto e ad Hamlin ridotto a una macchietta, credo di sapere dove puntare la mia monetina.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 8:24 am 
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pensa che io, invece di tutte queste plausibili elucubrazioni, avevo immaginato delle tavole del prossimo albo in cui si vede dylan allontanarsi dopo lo scoppio, e il galeone (dopo una decina di violente piroette) che gli cade in braccio.
illeso.
così, visto il tono della storia, dove ogni scemenza viene sdoganata.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 10:25 am 
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Papercop ha scritto:

E ora my two cents, per quel che valgono.

[...] E poi invece c'è il galeone.
Il galeone è andato distrutto diverse volte, ma un conto è dover incollare nuovamente i singoli pezzi, mentre un altro è acquistarne uno diverso in sostituzione di quello vecchio... Perché la Barbato fa portare a Dylan con sé un inutile galeone, non glielo fa riprendere, e nel finale ci ricorda nuovamente che è andato distrutto? Le possibilità sono 2:

1) Sta pensando a una scena futura, magari ancora non scritta su carta, in cui il nuovo galeone viene approntato da qualche personaggio chiave (Xabaras? Hamlin?);
2) Vuole sottolineare quanto detto già più volte, e con maggiore forza proprio nell'editoriale di "E Cenere Tornerai": ci sono vari Dylan, tutti diversi tra loro, e forse quello che stiamo leggendo adesso non si ricongiungerà ai suoi cari nel numero 100, perché è in tutto e per tutto un'altra persona.


E ora rilancio my three cents, per quel che valgono, su moneta unica.
(mica farlocca, da collezione pure questa... altro che galeoni :wink: )*

I) Senza dietrologia ferire: anche dalle dichiarazioni dell'autrice - per fortuna :roll: - si evince che non si stia pensando a nessuna manipolazione dell'episodio della consegna del nuovo galeone... per chissà quali retroscena strumentali, contrassegni con fattura(stregata), fattorini diabolici, smartcimici - oh my J.Ghost! - nella chiglia, colle allucinogene, vele in origami per messaggi in codice da Xabaras, etc.
Almeno di un ripensamento rattoppato nel futuro, cosa che comunque non possiamo escludere vista la schizofrenia approssimativa nella gestione carloneggiante delle idee pro-continuity, solo quando questa fa comodo :x: .

II) Editoriali a parte, la cosa preoccupante è che si evincono "più Dylan" anche nella mente della medesima autrice creando incongruenze al limite del ridicolo, sulla breve distanza per giunta, mandando gambe all'aria qualsiasi concetto serioso di pseudo-continuity per la farsa di qualche scenetta scritta avventatamente senza assumerne le conseguenze schizofreniche, tra una leggerezza discrepata e l'altra, anche quando ciò va a toccare nella deboscia alcuni dei "totem" nonsoloscenografici della serie :evil: .

III) Thus torno a dire: il (quale?) Dylan di ... e cenere tornerai affronta in modo diametralmente opposto la questione del galeone, come attaccamento & fisime varie. A distanza di soli tre mesi la stessa Barbato presume di cambiare le carte in tavola(sregolata), e non per una finalità narrativa in progress, ma soltanto per una goffaggine di sceneggiatura che non è riuscita a rattoppare se non con espedienti da operetta o irrispettosi del suo stesso personaggio - quello andato in scena a Luglio, mica nell'epoca sclaviana :!: Con la solita superficialità di chi se ne impippa delle proprie semicastronate, lasciando che tutto si risistemi nell'oblio, con innaturale (dis)grazia :? .

*ALOHA (in) TESTA O (in) CROCE
...senza delizia
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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 1:11 pm 
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wolkoff ha scritto:
III) Thus torno a dire: il (quale?) Dylan di ... e cenere tornerai affronta in modo diametralmente opposto la questione del galeone, come attaccamento & fisime varie. A distanza di soli tre mesi la stessa Barbato presume di cambiare le carte in tavola(sregolata), e non per una finalità narrativa in progress, ma soltanto per una goffaggine di sceneggiatura che non è riuscita a rattoppare se non con espedienti da operetta o irrispettosi del suo stesso personaggio - quello andato in scena a Luglio, mica nell'epoca sclaviana :!: Con la solita superficialità di chi se ne impippa delle proprie semicastronate, lasciando che tutto si risistemi nell'oblio, con innaturale (dis)grazia :? .

Ma "E Cenere Tornerai" è l'albo che Spazio Profondo non è stato, il vero albo di passaggio tra il vecchio Dylan e il nuovo (o nuovi). Tutta la menata sul non volersi separare dalle sue cose è nella prima parte dell'albo, detta da quel Dylan che, a conti fatti, nel finale viene ammazzato. In chiosa si rivede il galeone, ma anche se tutto è uguale a prima è tutto diverso.
Peraltro, rileggendo l'editoriale di quel numero, non si parla di tanti Dylan Dog quanti sono gli autori o le fasi editoriali, ma quasi di tanti quanti sono i numeri della serie. Anche lo stesso Sclavi, secondo Recchioni, avrebbe continuamente cambiato il personaggio all'interno delle sue storie.

La Barbato ha quindi carta bianca per fare quello che vuole?
Da questo punto di vista sì. Ecco, magari è un po' strano far vedere a inizio numero un Dylan che non butta neanche la spazzatura e che poco più tardi perderà il galeone in quello che al lettore sembra un sacrificio inutile (ma boh, magari a lui no).
Un albo di Dylan Dog ha una lunga gestazione e duemila revisioni. Sono poco propenso a vedere una cosa così come una goffagine di sceneggiatura.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 1:24 pm 
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Papercop ha scritto:

Ma "E Cenere Tornerai" è l'albo che Spazio Profondo non è stato, il vero albo di passaggio tra il vecchio Dylan e il nuovo (o nuovi). Tutta la menata sul non volersi separare dalle sue cose è nella prima parte dell'albo, detta da quel Dylan che, a conti fatti, nel finale viene ammazzato. In chiosa si rivede il galeone, ma anche se tutto è uguale a prima è tutto diverso.


Forse abbiamo letto due albi diversi. O fumato differenti ceneri :P .

Spoiler!
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In quell'albo è evidente che stia cambiando il mondo attorno a Dylan, ma lui si sente/vuole sentirsi (ancora) al sicuro solo presso le sue abitudinarie sicurezze. Autonarcortizza l'alone del sospetto, per consolarsi ebete del ritorno a casincasetta dove tutto è - stato messo, da chi :?: ricordiamoci dell'incendio - ancora artatamente al suo buonvecchio posto. Scaffale per scaffale. Feticcio per feticcio.

ALOHA PULIZIE D'AUTUNNO
FETICCERIE PER TUTTE LE STAGIONI

Spoiler!
E la "goffaggine di sceneggiatura" è nella gestione approssimativa e paracula dell'intera questione/sezione galeone-clarinetto-timer-Irma-evvisseromenefregant&contenti :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 1:40 pm 
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Avevo accennato alla chiosa, eh. Si vede il galeone, ma principalmente perché è l'elemento più distintivo di tutto l'arredamento, non poteva essere altrimenti. Quello che conta è che Dylan è cambiato, o almeno è stato sbandierato l'avvento di un cambio. Ripeto, la vera frizione è piuttosto con il Dylan dello stesso albo, che non butta via le penne d'oca rotte.
E poi, anche se fosse, l'editoriale di Cenere sdogana ufficialmente qualsiasi Dylan si voglia mostrare in futuro (o quasi).
C'è da chiedersi magari se questo ci stia bene o meno.

Per quanto riguarda la sezione a cui fai riferimento, continuo a pensare che sia andato in stampa quello che si voleva mandare.
Voglio dire: non è che la Barbato ha scritto quella cosa, nessuno l'ha letta, Brindisi ha disegnato e ormai era troppo tardi per cambiare. È che proprio a tutti quanti, Recchioni compreso, stava bene che la storia fosse così, o magari volevano esattamente qualcosa del genere. Mi sembra la spiegazione più facile, e quindi quella preferibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 1:58 pm 
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Papercop ha scritto:
Si vede il galeone, ma principalmente perché è l'elemento più distintivo di tutto l'arredamento, non poteva essere altrimenti.


Come si poteva fare MOOOOLTO altrimenti che liquidarlo nel modo rifilato inqualificabilmente in quest'ultimo albo, con tanti saluti a qualsiasi congruenza :mad:

Papercop ha scritto:
E poi, anche se fosse, l'editoriale di Cenere sdogana ufficialmente qualsiasi Dylan si voglia mostrare in futuro (o quasi).
C'è da chiedersi magari se questo ci stia bene o meno


In pratica licenza di cazzeggio random e rimangiarsi quanto fatto anche solo tre mesi prima.
Ci sta bene, altroché, come un thé dopo le cotiche. Non entro nei gusti personali: c'è a chi piace farsi prendere per le terga da chi mette le mani avanti già a pagina 4.
Comunque io a questi editoriali presto fede come ai programmi elettorali di Brunetta :lol: .

Papercop ha scritto:
Per quanto riguarda la sezione a cui fai riferimento, continuo a pensare che sia andato in stampa quello che si voleva mandare. Voglio dire: non è che la Barbato ha scritto quella cosa, nessuno l'ha letta, Brindisi ha disegnato e ormai era troppo tardi per cambiare. È che proprio a tutti quanti, Recchioni compreso, stava bene che la storia fosse così, o magari volevano esattamente qualcosa del genere. Mi sembra la spiegazione più facile, e quindi quella preferibile


Piuttosto che una spiegazione mi sembra una...

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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 4:42 pm 
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Papercop ha scritto:

La Barbato ha quindi carta bianca per fare quello che vuole?
Da questo punto di vista sì. Ecco, magari è un po' strano far vedere a inizio numero un Dylan che non butta neanche la spazzatura e che poco più tardi perderà il galeone in quello che al lettore sembra un sacrificio inutile (ma boh, magari a lui no).
Un albo di Dylan Dog ha una lunga gestazione e duemila revisioni. Sono poco propenso a vedere una cosa così come una goffagine di sceneggiatura.


Ma infatti, non butta via la rapa con i ciuffi e liquida cosi' il galeone , bah se non fossero autori che scrivono da anni dylan dog penserei fossero dilettanti


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 5:03 pm 
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Goblin ha scritto:

Ma infatti, non butta via la rapa con i ciuffi e liquida cosi' il galeone


Machennesai, non sottovalutare il loro potere arcano e le ristrettezze bio-economiche di Dylan: coi ciuffi delle rape puoi sempre farci questo :P

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ALOHA ALMENO SE MAGNA

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MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 5:10 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Comunque non e' che il galeone lo butta via cosi' , piuttosto lo sacrifica per salvare Bloch.

Son ben altri i problemi di quesfo albo, non certo secondo me il galeone, infatti mi sono limitato ad un 5 come voto.

_________________
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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 5:13 pm 
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wolkoff ha scritto:
Goblin ha scritto:

Ma infatti, non butta via la rapa con i ciuffi e liquida cosi' il galeone


Machennesai, non sottovalutare il loro potere arcano e le ristrettezze bio-economiche di Dylan: coi ciuffi delle rape puoi sempre farci questo :P


ALOHA ALMENO SE MAGNA


Si meglio buttarla sul ridere,
In fondo potrebbero risponderci, si tratta solo di un fumetto...


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 Oggetto del messaggio: Re: #349 - La morta non dimentica
MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 5:16 pm 
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Località: Inverary 2.0
S
P
O
I
L
E
R

Solomon Kane ha scritto:
Comunque non e' che il galeone lo butta via cosi' , piuttosto lo sacrifica per salvare Bloch. .


Senza irretire la tua proverbiale saggezza Sol, ma Dylan poteva salvare capra&cavoli tranquillamente in quella scena, borsone in spalla, e Bloch sull'altra, di spalla.
Sarebbe diventato un'installazione da presepe con entrambi [galeone+Bloch] nel caso la missione fosse fallita o la bomba non scoppiata. Ma una volta accoppata Nora e liberato il vecchio non c'era nessun sacrificio di oggetti a margine da romantizzare, con tutta la concitazione che vogliamo immaginarci. O se proprio si voleva farlo, bastava perderci una vignetta in più, anche solamente simbolica, per quanto campata in aria. Bruciata :x:

DOVE HO LASCIATO IL MIO ULTIMO ALOHA?

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MessaggioInviato: sab ott 03, 2015 5:20 pm 
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wolkoff ha scritto:
Piuttosto che una spiegazione mi sembra una...

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ALOHA BELLA (E MAGRA)... CONSOLAZIONE :*

Ne preferirei, decisamente meglio, una bella e succosa...CONSOLAZIONE :D

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
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