Cravenroad7

Ma cristo il galeone anche se rappezzato è sempre lui, lo stesso, almeno nello spirito. Anche se ad ogni storia tornava intatto nessuno si è mai sognato di dire che l'aveva CAMBIATO CON UNO DIVERSO. Non ha un briciolo di senso, soprattutto considerato che è un elemento importantissimo ai fini della storia

ragazzi rassegnatevi. Il vostro idilliaco Dylan Sclaviano di Attraverso lo Specchio,Memorie dall'Invisibile,è MORTO. Siamo in un nuovo filone narrativo,a mio parere portato avanti magistralmente dagli autori (eccezion fatta per qualche numero recente che non ho apprezzato) e dal curatore. Vedo una nuova continuità,nuovi personaggi a contatto coi vecchi (Carpenter e Bloch e Jenkins e Rania),vedo un Dylan che non da del voi,vedo un Dylan che utilizza (anche se non vi spoilero COME lo utilizza) un cellulare. Brindisi poi l'ho sempre amato,dai tempi della prima storia che possiedo,disegnata da lui,il Male. Storia gradevolissima nonostante le recensioni negative che vedo. Una copertina tutto sommato semplice,senza troppi fronzoli,così come la narrazione della Barbato,lineare,semplice ma non per questo malvagia. Lo rileggerò per confermare ulteriormente il mio giudizio,BUONO.

Quoto, cioe' il galeone era il galeone di dylan , non un galeone qualsiasi .
In nessuna storia precedente dice che va a ricomprarlo, in realta' non so se neanche in questa storia lo dice , forse il clarinetto lo ricompra , ma devo ricontrollare , cioe' se testualmente dice che si ricompra il galeone non mi va giu' molto

Galeoni redivivi o coerenti, clarinetti e cellulari con sveglia a parte, ho trovato la storia IMBARAZZANTE per i miei gusti.
NOn mi è piaciuto NIENTE, ma niente eh!!
Anche lo splatter mi ha lasciato indifferente, la scenda del cuore regalato a Dylan...mamma mia che tristezza...

Va be', ora non serve polemizzare di continuo, e comunque anche secondo me la questione del galeone è assolutamente marginale. Se nel prossimo numero Dylan tornerà a costruirlo come se nulla fosse, personalmente non ci troverei nulla di terribile: si tratterebbe solo di un blooper sostanzialmente ininfluente.

Ma il punto è proprio questo...reset mensile dopo annunciata continuity? Un pò di confusione è lecita

Appena letto lo speciale di Bilotta, ieri invece ho letto il numero della Barbato.
Non c'è veramente paragone, e non mi pare che Bilotta brilli per originalità.
Lui ha solo capito Dylan, e lo hanno ficcato in un'oasi annuale piuttosto che nella serie regolare.
E 'sti ritornanti che adorano il mensile...tsk.

Chiaro, però c'è una differenza sostanziale tra una semplice svista editoriale e una premeditata distruzione di alcuni degli aspetti caratterizzanti del personaggio.

Però che abbiano sviste su uno degli oggetti caratterizzanti del personaggio la dice lunga.

L'albo mi è piaciuto. Mi sono divertito nel leggerlo ed è stata davvero una piacevole sorpresa da tanti punti di vista.

La scena iniziale mi ha ricordato quello che dice sempre a me la mia ragazza, dovrei liberarmi del ciarpame ma come dylan non ci riesco.

La scena di Block e Jenkins come clienti è stata simpatica (quando Jenkins ha chiamato maggiordomo Groucho mi sono messo seriamente a ridere sapendo che al baffone non piace quell'appellativo, e infatti lui subito con la risposta pronta).

Fino alla scoperta del "primo manichino" avevo capito che la storia fosse di quelle leggere, un diversement divertente. Invece dal ritrovamento della fidanzata di Dylan i toni sono diventati più drammatici e seri, andando a toccare argomenti più pesanti.

Gus e Nora sono due cattivi astiosi, antipatici, di quelli che odi a pelle e la Barbato riesce sapientemente e non farteli amare per nulla. Già nella precedente apparizione Nora l'avevo trovata sgradevole, sul finale, ma qui tocca picchi di pura psicopatia, dettata anche dalla sua condizione di non-morta, e il taglio del proprio cuore lanciato a dylan in segno di disprezzo è puro piacere mentale e visivo. La sua faccia incredula prima dell'esplosione finale con frase annessa e baraonda successiva è un bell'assist ai pensieri dei lettori su quello che tutti abbiamo sempre pensato della "bomba-custodia": trucco infantile, irreale, ma quanto mai semplice, divertente ed ad effetto per la risoluzione finale del tutto!

Note a margine:

1 - L'espediente di dylan di portarsi dietro tutti i suoi oggetti da scrivania per farsi "imbambolare", avendo così l'opportunità di nascondere la bomba, non è stato male; mi dispiace per galeone e company, ma me ne faccio una ragione, non cerco queste sottigliezze per farmi garbare una storia. Credo che fra gli oggetti che dylan possiede solo la pistola sia quella a cui è maggiormente legato a livello sentimentale. Costruisce quel tipo di galeone per via di un suo ricordo infantile, infatti ne mantiene lo stesso modello, quindi poco importerebbe se per finirlo usa uno o l'altro modellino... il vero galeone è quello che lui ha in testa, nei suoi ricordi, non l'esemplare in scala ridotta.

2 - Credo che dylan ancora abbia dei sospetti su Groucho, e da questo voglia vedere che reazione o come si comporterà l'amico senza l'amato cellulare. Infatti Groucho ha avuto una reazione eccessivamente esagerata quando dylan minacciò in passato di distruggerlo, cosa che insospettirebbe pure un jenkins qualunque. Questa magari è una prova per valutare le reazioni successive dell'amico. Poi Dylan dice di averlo distrutto ma non ci credo minimamente, magari lo conserva in attesa di sviluppi. In fondo ha fatto "solo" esplodere una bomba, per azionare il timer non aveva mica bisogno di un cellulare

Disegni:

ottimo Brindisi, le scene splatter le rende da paura

Copertina:

nota dolente dell'albo, non aggiungo altro

Buono!

Boh, boh e ancora boh. Per quanto mi riguarda, sono stata non poco infastidita dalla parte iniziale con Bloch che ritiene imprescindibile per la buona riuscita del caso il distacco professionale con la ridicola pantomima del "voi". Voglio dire, non era stato perfettamente credibile in Quando la città dorme nel recarsi stanco e preoccupato dall'amico Dylan per chiedere una consulenza professionale? Che bisogno c'è di tutta questa assurda formalità?
Poi ogni volta che leggo di qualcuno che si rivolge a lui come Sherlock, mi si accappona la pelle. Non lo accetto.

Lo svolgimento della storia non mi ha particolarmente coinvolta, ho apprezzato le scene splatter ma ho trovato un po' eccessiva la vena psicotica/disagiata di Nora... avrei voluto qualche approfondimento in più. Eppure c'è stato un tempo in cui la Barbato mi appassionava molto, quando Dylan a pagina 63 interpreta il messaggio subliminale di Bloch ho involontariamente viaggiato con la mente fino ai tempi di Sciarada... che nostalgia.

Altro colpo al cuore quando Dylan, con nonchalanche, afferma di aver già ordinato un nuovo modellino del galeone. Ora, va bene sottolineare la nuova gestione della testata e direi che da questa "piccolezza" trapela chiaro il messaggio noinonsiamosclavi.
Però per il mio già provato cuore di dylaniata, è troppo.

Voto: 5 (probabilmente non razionale e condizionato dal sentimentalismo)

Galeone:

Non è mai stato detto ma credo che anche nei numeri precedenti (mi viene in mente Johnny Freak) il galeone doveva necessariamente essere ricomprato. Per come veniva spaccato solo pochi sarebbero stati i pezzi integri e comprare solo quelli rotti sarebbe evidentemente impossibile. Per quel che mi riguarda qui doveva per forza essere detto che sarebbe stato comprato un nuovo modellino. Forse la scelta migliore sarebbe stata non portarlo il galeone così ci si evitava il problema. Qui la sensibilità di ognuno deciderà se lo spirito del galeone sta nel galeone o sta invece in Dylan. E' l'oggetto che si carica di significato o è l'uomo a caricare quell'oggetto di significato? Ai posteri l'ardua sentenza!!

Comunque niente dietrologia. Il galeone (per ora) c'è!!

Drake: Intendevo chiaramente che più volte Dylan si è lasciato andare ad azioni impossibili (o improbabili). Lamentarsi di questo sarebbe come lamentarsi del perchè improvvisamente i nemici di Tex davanti a lui cominciano a sparare come dei novellini mentre Tex con due proiettili ne fa fuori tre !

Scusate la domanda...
Ma se il "galeone" è una pura rappresentazione del ricordo, col presupposto che l'oggetto in sé non ha significato, perché con la sua conclusione Sclavi fa scattare in Dylan le reminescenze del passato? E soprattutto, perché la stessa Barbato (alias quella che ha scritto il numero dell'ultima diatriba) nel n°200 fece 3 (e ripeto 3) pagine di sceneggiatura sull'acquisto di quel particolare galeone, in un negozio non proprio comune (safarà), in un modo non proprio comune (asta in solitaria di Dylan) e dietro indicazione di un personaggio non proprio comune (Xabaras)? O non ho capito una cippa di 30 anni di Dylan Dog o si sono espressi loro "leggermente" male per trent'anni... o più semplicemente l'hanno (ultimamente) scafazzata.

Sicuramente, qualche sceneggiatore (Accatino, ad esempio) era riuscito ad affrontare il legame Dylan-Galeone-Clarinetto in modo leggermente diverso.... e meno all'acqua di rose dell'ultimo numero Barbatiano

Sinceramente non credo di avere (subito) il tempo per parlare nel dettaglio di questa storia, quindi rimando ogni progetto di neurecensione a data da destinarsi, magari rileggendo l'albo a 10 pagine alla volta quando capita .
Per il resto, almeno sulla questione che più tiene botta (seeh...de c*lo), posso aggiungere qualcosa nel dettaglio per notare l'inquietante atteggiamento di fondo da parte degli autori. E non lo dico da integralista reazionario quale non sono, ma solamente tastando il polso dell'incoerenza paracula che sedimenta in certi atteggiamenti proni a negligere da ogni forma di rispetto verso il buon senso del lettore meno che comune.



Qui si tratta di schizofrenia bipolare, in chi scrive e in chi interpreta (cioé Dylan, il personaggio). Non di refusi, come si potrebbe essere portati a pensare, né di progetti segreti come si potrebbe sospettare. E non so cosa sia peggio .
La Barbato ha dimenticato di scrivere sullo storyboard per Brindisi di far riportare via il galeone a Dylan, e poi se l'è cavata in corner facendogli dire in afterthought che l'avrebbe ricomprato a rate in edicola da Hobby&Work? D'accordo... ci può stare, dopotutto sempre meglio questo che retroscenari termospappolanti a venire, adibiti a livello strumentale, per introdurre un nuovo galeone infiltrato dal Caos ed altre amenità simili. Se le cose stessero SOLTANTO così si può soprassedere, e sorridere della faciloneria con cui viene trattato l'attuale lettore, sacrificato boriosamente in nome del nuovo da spiattallare dietro la qualunque dello scardinamento menochequalsiasi .

Il problema è che c'è dell'altro. E qui parliamo di schizofrenia lampante.
La stessa Barbato non più di tre mesi fa, in ombra di sedicente continuity, ci ha insistentemente sfrangiato tutta la marroneria domestica con le fisime morbose del suo Dylan afflitto in modo parossistico dalla paura di staccarsi dai suoi oggetti preferiti, quegli in cui tende ad identificarsi PER SCELTA come soggetto, per attaccamento, malinconia, abitudine e correlazione oggettiva di sé.
Nell'arco di tutto il cinereo albo, tra pagina 23, 28, e 96, non fa altro che tornare in modo incalzante su clarinetto e galeone, da difendere contro ogni minaccia di sottrazione sotto assedio, da evocare al risveglio in ospedale per ritrovare la propria dimensione, da accarezzare nel momento del ritorno casa, dopo il trauma dell'allontanamento/sfratto .

E qui invece? Abbiamo capito già dalla prima pagina che uno dei (pochi) temi di quest'albo è la necessità per crescere, come hommo, di separarsi dal superfluo, inteso come ammennicolo in accumulo pseudo-cianfrusante, tra collezionismo e vintagerie geek varie... per far posto alla fantomatica ragazza - "del mese", eccapirai... personaggio svuotato delle interiora prima di avere uno spessore proprio, senza neanche una piagnucolata barbatiana per giunta, in nome della coerenza drammatica, eh
Poi come sappiamo l'argomento vira sui cadaveri di persone/soggetti trasformati in feticci impagliati/oggetti da collezionare, sempre per attaccamento emotivo, e stiamo sempre lì.

Ma alla luce di quanto successo, detto, fatto, inculcato, afflitto, salmodiato a josa nel #346 vi pare normale che Dylan si sbarazzi in modo così nonchalante del suo galeone, con tutto il significato simbolico che questo riveste per quasi 30 di carriera, frammenti o non frammenti, fracassature o non fracassature, liquidando la faccenda con un "tanto lo ricompro" di circostanza?
Questo è un disturbo bipolare (non)bello che (non)buono, rispetto alla scrittura anche RECENTE del personaggio stesso, della continuity che continua solo ad imbarcare pernacchie da ogni poro, e della credibilità di una scrittura schizofrenica che si compiace di manomettere straffotendosene qua e là delle conseguenze - anche solo logiche, per carità - accampando adagi sconfortanti di scialba circostanza su facebook in tutta risposta .

Ma forse è solo il cambio di stagione ad aver influito sugli atteggiamenti di Dylan...

ALOHA COLLEZIONE ESTATE(freschi)-AUTUNNO(n vieni)

Dylan completa "un" galeone, modello in scala ridotta di quello del padre e scatta la reminescenza, punto. Li è importante appunto la reminescenza data dal completamento di un modellino, ciò che spinge conpulsivamente dylan a tentare di completarlo, e non credo che il modellino regalato da Xabaras sia magico o abbia qualche aura particolare, credo che essendo da sempre in accordo con hamlin abbia voluto privarsene perchè non aveva più un figlio a cui regalarlo.

La Barbato non so perchè ha fatto questa scelta, se la spiegherà bene, se no per me (e può darsi solo per me) pazienza!

Per quanto riguarda la tavola che hai mostrato anch'io mi incazzerei come una biscia se qualcuno entrasse a casa mia e mi buttasse tutto nella spazzatura.

Ma ti faccio esaminare la questione dal mio punto di vista: se per via di un incendio il mio numero uno originale di dylan dog fosse distrutto ci resterei malissimo, ma ne ricomprerei un altro perchè so che simbolicamente non mi cambia nulla, avrei sempre un dylan dog numero uno (galeone).

Se invece ad andare distrutta fosse la mia graphic novel di "V for Vendetta" che è un regalo con tanto di dedica di miei amici che sono adesso lontani, li mi piangerebbe il cuore, perchè ne sono legato sentimentalmente in maniera molto più forte (pistola).

La questione per me è posta in questi termini, mi basta ed esamino la storia che ho letto... e mi è piaciuta indipendentemente dalla distruzione del modellino (per me caso chiuso, se agli altri non va bene ne rispetto le opinioni, ma su questo specifico particolare non le condivido proprio).