Non è un problema di diversità. Quanto di continuità, nell'ispirazione.
Per quanto possa essere talentuosamente dinamico e
multitasking/polymath, probabilmente uno come Manfredi ha "già dato" in termini di idee dylaniane durante quegli anni di produzione. Adesso come adesso - escludendo il problema della rimodulazione per "fasi" ed altri mutamenti strombazzati come epocali - non avrebbe molto da dire per un soggetto dylaniano, essendosi giocate già le sue carte, o perlomeno non proverebbe interesse per una continuità di ispirazione tale da portarlo ad oltre 4/5 storie l'anno, diventando da guest-star >> semicolonna.
E lo stesso dicasi per uno come Chiaverotti il cui disinteresse verso Dylan nasce da precise motivazioni, non ultima la consapevolezza di aver "già dato" per quanto riguarda la sua stagione, e di non sentirsi a sufficienza motivato/ispirato ad aggiungere alcunché di nuovo di sua fattura, fino a ritornare bandiere attiva di queste pagine
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Complice, forse, anche quella parte di buon senso autocensorio di cui non sono partecipi altri autori, che evidentemente perseverano nel non aver il pudore di chiudere il rubinetto delle loro insulse storielle a secco di spunti, ma fradice di inchiostro da rotativa, bello che avviato
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Detto questo l'ipotesi - distopica? o zombesca, nel senso che dobbiamo aspettare l'apocalissi delimortaccivarii... - di un Bilotta supervisore generale non mi dispiacerebbe, se non altro per la sensibilità dimostrata nei confronti del protagonista, violata in modo cialtronesco da altri autori per fini ancora tutti da dimostrare, ma dagli esiti attualmente patetici. E' indubbio che scrivere Dylan è nelle sue corde. Avrei più dubbi se con un incarico di quella portata potrebbe trovare una squadra di co-pensatori tali da ricondurli (di con-tatto) alla sua scuola stilistica/di pensiero, pur con le singole differenze insite nel libero talento individuale di ciascun autore
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Anche perché fare l'autore è una cosa, fare i coordinatori un'altra. E tutti i dissensi o flop riscontrati dalla gestione Recchioni lo dimostrano, quando le sue storie trovano (quasi) sempre voti alti nella media...mentre quelle da lui selezionate invece sono spesso meritevoli del plotone di esecuzione per gli avallatori e montagnu di co(w)tali vaccate
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Se non altro è indicativo il fatto che di questi tempi le pubblicazioni che mi soddisfano di più sono quelle che non c'entrano nulla con gli attuali progetti travianti della serie regolare. Dell'
OB quest'anno mi sono ben piaciute 5 storie su 6, con voti oltre la sufficienza. Lo stesso dicasi per questo
PdM molto ben scritto, per quanto penalizzato da non poter sviluppare una trama sul corto, per concentrarsi invece sulla perenne ri-riflessione rimestante del proprio microcosmo parallelo, con contenuti in re-cap e sviluppi da retroscenare.
Se riformano pure i
CF in modo credibile, stai a vedere che finalmente l'inedito verrà dichiarato sperimentalmente laboratorio precario per devianze arbitrarie di rigorosa tronfiaggine improvvisata in carenza d'idee.
Ceprovamomanuncecredemonoiperprimi. Bastakececredetevointanto
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ALOHA IN RISTAMPA