Cravenroad7

Per me "le storie" é una collana ottima e abbondante, poco o niente da recriminare.
Questa é una delle pochissime volte.

Sono d'accordo: l'albo si lascia leggere ma non è nulla di nuovo o eclatante, anzi. Quanto si affrontano certi generi e in particolari certi temi (già raccontati innumerevoli volte e sotto milioni di forme), bisognerebbe avere in mente un dettaglio che possa fare la differenza, sennò è inutile riprendere certi argomenti e riproporli passo passo.

fra parentesi


SPOILER
ha senso fare una copertina che rivela praticamente l'unica cosa sulla quale si poteva avere qualche dubbio?
per fortuna io le guardo poco o niente prima di leggere l'albo e in questo caso più niente che poco.
ma dopo avevo un grande facepalm

Confermo che la storia è troppo troppo classica per essere davvero avvincente... e in aggiunta nel finale finisce per essere davvero facilona, per cercare di chiudere in tempo la trama.

Finito L'abisso albo promosso a pieni voti.
Che gran storia fra soggetto, sceneggiatura e disegni! Boselli eccelso (e nemmeno logorroico).

Come lo hai interpretato il finale con

finale de L'abisso

Sì, aggiudicato.

È vero, è uno dei migliori Bonelli che letto quest'anno

Profonda delusione per Abissinia!.
Grazie all'ottimo Volto Nascosto di Manfredi (beh, grazie anche, e forse di più, alle stupende Etiopiche e agli Scorpioni del Deserto di Pratt!!) avevo preso a documentarmi sulla nostra storia coloniale di fine '800 e d'epoca fascista, sull'Africa orientale e insomma, su tutto quello che è capitato in quei 40 anni tra Italia e Etiopia/Eritrea/Somalia.
La storia di questo mese non è altro che una banalotta storia di gelosia amorosa (bella ragazza però, ci credo!) e di guerriglia spiccia, come al solito mescolato (malamente) insieme. Non parliamo del contesto storico, inquadrato con linee nette e, a tratti, davvero superficiali (NB: per carità, che il ventennio sia da condannare è per me, pure predappiese, talmente scontato da risultare quasi fastidioso il doverlo chiarire ogni volta che si affronta l'argomento, però - e però! - dopo 70 anni io credo sia doveroso parlarne come si dovrebbe parlare di qualsiasi evento storico concluso e archiviato, cosa che qui non accade e pazienza) così come le motivazioni dei soldati spediti al fronte, espresse con tale retorica da sembrare davvero un sunto delle veline d'epoca!! Peccato davvero. Sulla crudeltà di quella guerra in particolare non si dice nulla, eccetto per la paura (ben giustificata, stando alle fonti) di uno dei soldati italiani, ma in maniera da far quasi sorridere (mentre a vedere certe foto dell'epoca i sorrisi scompaiono subito...).
Disegni superlativi. A volte ho quasi temuto che il disegnatore stesse ricalcando delle foto!!

Guarda che le foto le ricalcano in tantissimi eh!

così tante?

Non ho statistiche certe chiaramente, ma è una cosa comune. Per ogni posa/situazione si ha un archivio digitale, si va dalla semplice consultazione al ricalcare i contorni riadattandoli ai soggetti in questione.

Beh ma in questa storia mi sembra (a me eh!) che a parte i protagonisti e certi anonimi paesaggi desertici il resto sia splendidamente ricalcato...poi che si sia sempre fatto non è che (ai miei occhi) giustifichi la cosa, un conto è copiare un'immagine che ho di fronte e un altro ricalcarla. Male minore comunque

Soggetto prevedibile, sceneggiatura brutta.
Ok, non sono uno sceneggiatore, ma non bisogna essere uno chef per giudicare una frittata.