Cravenroad7

Le dimensioni parallele ci sono fin dai primi albi. Storia di Nessuno e Gente che scompare, per esempio.
Poi non è mica detto che questa sia un'altra dimensione. Potrebbe essere benissimo il futuro di Dylan. D'altro canto, Bilotta è stato abbastanza chiaro: si tratta di Dylan tra una quindicina di anni.

La scelta di dedicare una serie al Pianeta dei morti continua a non convincermi. Il primo episodio era un gioiellino, ma avrei preferito restasse come era stato concepito, cioè come un isolato divertissement. Del resto, i due seguiti si limitavano ad approfondire atmosfere e tematiche già esplorate nell'episodio eponimo.
La nascita di questa serie, inoltre, in un certo senso rende ufficiale il futuro distopico ideato da Bilotta. Si tratta di una svolta abbastanza radicale, perché sposta le vicende dell'Indagatore dell'incubo da un contesto tutto sommato realistico (nel quale volta per volta si innestano eventi soprannaturali) ad uno già in partenza radicalmente inverosimile.

Comunque, piaccia o no, la collana ormai esiste e sarebbe ingiusto criticarne ogni episodio solo per la cornice.

Fatte queste premesse, devo ammettere che La casa delle memorie (titolo che richiama La casa degli uomini perduti e Memorie dall'invisibile, due classici dylaniati disegnati dallo stesso Casertano) non solo è una storia riuscitissima, ma è anche un'ottima storia di Dylan Dog. Perché, nonostante il contesto fantascientifico, si riconoscono molti dei classici ingredienti del Dylan di Sclavi: dalla malinconia al grottesco; dalle riflessioni esistenzialistiche alle brevi autobiografie di semplici comparse; dallo splatter al citazionismo. Il nostro Dylan, al di là di rughe e alcolismo, resta ben riconoscibile. Ora è depresso e disilluso, ma non ha perso l'empatia verso i più deboli e l'aura da (anti)eroe romantico.
Le singole sequenze che compongono la storia, alcune delle quali davvero notevoli (i ritorni a casa degli immemori), hanno peraltro un valore superiore a quello del loro insieme. La macrotrama, infatti, non brilla per originalità e sembra gettare le basi per una continuity che, francamente, mi interessa poco.
I disegni di Casertano, da promuovere senza riserve, rendono più familiare a noi dylaniati il mondo di questo nuovo Dylan. La copertina, al contrario, segna un brusco strappo col passato; è efficace, ma Carnevale può fare molto meglio (per capirlo basta ammirare una a caso fra le prime 77 copertine di John Doe).

Oppure comprare il numero 78: "aspettando John Doe"

Già. Per chi non lo sapesse, quell'albo raccoglie tutte le copertine realizzate da Carnevale per JD, "pulite" da logo e titoli.
Poi, giusto per completare, consiglio pure il blog dell'artista romano: http://sketchesnatched.blogspot.it/
Insomma, se la copertina di questo speciale di per sé è bella, purtroppo risulta parecchio sotto tono rispetto agli standard di Carnevale.

il motivo è il rrobbe che gli passa il foglietto con lo schizzo fatto in 30 secondi sull'ipad

ma dai... allora per le cover di JD cosa gli passava? Le famose bombe termonucleari???

Spero fosse una battuta

Secondo me lo era. Carnevale è un mostro di bravura. ...da vecchio lettore aurea conosco quasi tutto quello che ha fatto

Beh anche Memorie dall'Invisibile ha collezionato qualche insufficienza, ma solo in tempi recenti perchè fino a un paio di anni fa ricordo che era l'unica storia sondaggiata ad avere solo ottimi come voto.
Da sempre comunque in "ultime uscite' ci sono almeno un insufficiente e un ottimo random.

Ho votato io Insufficiente, e confermo che non mi è piaciuto, l'ho letto a fatica ed è una pubblicazione IMHO assolutamente inutile...

Aldilà della bontà di questo albo, che io non ho preso, voglio dire due parole sul tema. Il tema "morti viventi" è un tema inflazionatissimo e, ormai, mainstream. Quando Dylan, agli inizi, flirtava con i morti, non se li filava nessuno. C'era solo un pazzo di regista, Romero, abbandonato da Hollywood, che proseguiva, per i fatti suoi, la sua personale ispirazione artistica. E Dylan, pazzo anch'egli, lo seguiva. Oggi, invece, questa è la main street sulla quale si accarovanano tutti. Certo, gli zombi sono un nemico "mitico" di Dylan e gli appartengono di diritto. E mi va bene che lo Speciale sia una sorta di futuro parallelo di Dyd. Però, preferivo che si fosse presa un'altra mitica nemesi (o "tematica") di Dylan, ancora oggi non tanto comune, al cinema o ai fumetti, e, su di essa, si fosse costruita una saga parallela. Magari l'albo è un capolavoro, non lo so, ma il punto è un altro. Spero di essermi spiegato.

Non a caso sia quest'albo che il prossimo della Barbato sono stati paragonati a più riprese a Walking Dead (questo in "negativo" cioè per rimarcarne l'indipendenza, l'altro per le svariate citazioni), però considera che il tema zombie è tornato in auge da pochi anni e per ragioni storiche la Bonelli ha tutto il diritto di cercare di prendersi la sua fetta di torta. Tanto più che appunto differenziandosi da quel tipo di modello non si sono ancora sputtanati completamente.
Un appiattimento sul mainstream lo vedo più sul tema vampiri: Vivono tra noi e I vampiri sono due storie che vuoi o non vuoi offrivano un punto di vista assai più originale di quelle venute dopo.

Hai toccato un bel tasto. Anche io penso che la zombiemania, tra fiction e giochini android, abbia un pò rotto...
Infatti con TwD mi sono fermato alle prime stagioni e z nation l'ho snobbato.
E penso snobberò anche la morta indimenticata di questo mese.
Tornando allo speciale; Bilotta come Kirkman lo apprezzo più per il modo di scrivere che per il tema trattato. Anzi anche più di Kirkman, dal momento che "marvel zombie" non mi è piacuto e Walter Buio l'ho apprezzato.
Tu hai citato Romero ed io volevo approfittare del tuo spunto per citare il "nostro" Ruggero Deodato, che finì addirittura davanti al tribunale.

Non vedevo l'ora di leggere questa storia e non ne sono rimasto affatto deluso.

Il Dylan di Bilotta, il Dylan del pianeta dei morti, è figlio del Dylan Dog sclaviano, con tutta la sua filosofia e la sua forza nel raccontare, sia a livello narrativo della storia che psicologico del personaggio.

SPOILERRR

Un Dylan senza Groucho e Bloch che vuole morire, ma non ha il coraggio di farlo. Un dylan stanco e invecchiato, alcolista e quasi senza sentimenti: da brivido la sequenza iniziale dei sacchi per cadavere dove accatasta con gli altri quello della giornalista, senza conoscerne il nome, dandole fuoco con tutto il resto.

Un Dylan che non ha ancora accettato il suo ruolo di "Ispettore" e che si avvia verso la fine, che non vuole affezionarsi più a nessuno, troppe sofferenze, troppo da dimenticare, che accetta questo ultimo caso solo per far passare il tempo che gli rimane.

Eppure perdendo Skye alla fine, piange, urla, e si dispera nuovamente, tanto da fare la scelta definitiva di rimanere nell'Oasi ... da cui si svilupperà la trama del successivo speciale.

Credo che questo sia il dylan dog più disperato visto nell'intera saga del pianeta dei morti, finale compreso... infatti, in quell'ultimo capitolo ha quasi toccato il fondo ma sembra aver accettato il suo ruolo di Ispettore (impermeabile grigio compreso, che qui non indossa mai).

A bilotta un lungo applauso sui diversement nei pensieri di morti e immemori che, a mio parere, hanno molte cose in comune, cioè l'umanità intrappolata dentro il loro corpo ormai infetto dal virus o drogato. Mi ha fatto rivivere i fasti dei racconti passati di dylan dovè le metafore dell'umanità in declino erano tracciate in maniera sublime da questi piccole parentesi sui pensieri dei non protagonisti.

I disegni di casertano sono stupendi, anche se Dylan lo trovo più vecchio di quello del capitolo finale, ma poco importa... Casertano è in forma e sembra aver colto lo spirito del mondo in cui si svolge la vicenda.

Alcuni appunti:

Primo: A Bilotta è stato chiesto di ampliare questa saga del pianeta dei morti di cui tutti conosciamo già il finale. Legarsi a quello risulterà. a mio avviso, se si tira troppo la corda, sempre più complesso... quindi sperando che riesca a farlo, per quanto ADORO questa saga, vorrei che in un paio di anni concludesse il suo ciclo narrativo. Mi piacerebbe vedere già Bree mandata in avanscoperta dal primo ministro per tenere d'occhio dylan... e il fatto che questo sia riuscito a trovare l'Oasi mi fa sospettare che la ragazza sia già all'opera.

Secondo: Perchè Werner assomiglia così terribilmente ad un John Gost invecchiato?

FINE SPOILEEER

Copertina di Carnevale Sublime... punto!

Votato ottimo.

Ultimo appunto: è vero che l'argomento zombie è in auge per via di "The Walking Dead" ma non credo che Bilotta fosse stato influenzato dal successo di quest'ultimo quando scrisse la storia, credo semplicemente che abbia voluto creare un futuro di Dylan coerente con quanto visto in "Morgana" e in tutta la saga dei morti viventi. Ampliare questo mondo poi è stata la naturale conseguenza del capolavoro che aveva creato, infilando altre due storie niente male come "Addio, Groucho" e "Il tramonto". Tutto questo è stato una naturale evoluzione della sua capacità di raccontarci un dylan molto più duro e disperato del dylan che conoscevamo, ma con una affinità allo spirito dell'old boy sclaviano senza precedenti.

Quindi ancora complimenti!

A parte la grafica della copertina che trovo orrenda, per il resto tutto buono. E' stata una piacevole lettura, soprattutto scorrevole, cosa che negli ultimi albi mensili non trovavo. Non parlo di capolavoro perchè alcuni piccoli passaggi mi hanno fatto un po' storcere il naso, dandomi un senso di forzatura, ma in linea generale un buono (7) se lo merita.
Disegni davvero belli, anche se un paio di vignette, tipo la prima di pagina 14 e la prima di pagina 162 non mi sono piaciute.
Spiacevole che sia annuale, soprattutto visto il cliffhanger finale... ma aspetteremo...