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#348 - La mano sbagliata
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 9:51 am 
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wolkoff ha scritto:
Si fa una certa fatica a parlare dell'albo

Per fortuna circola una certa fiducia nella saga di Bilotta


Personalmente non amo la saga di Bilotta. Di regola i what if mi interessano poco anche perché in genere narrativamente "bastano a sè stessi", nel senso che si reggono perlopiù sull'intuizione e sul fascino di vedere il protagonista in un contesto diverso dal consueto. Non fanno eccezione il primo e il terzo episodio della saga, il primo soprattutto (ho trovato l'inserimento di quella specie di Bree una furberia insopportabile) tuttavia Il tramonto dei vivi morenti è in assoluto l'ultima cosa dylandoghiana ad avermi convinto senza riserve: lì Bilotta azzecca tutto l'azzeccabile, dall'atmosfera, ai rimandi (impossibile non pensare a I Vampiri, a un certo punto) alla costruzione dei personaggi, si gioca bene l'effetto tristezza su Bloch (poteva venir fuori qualcosa di molto più sguaiato, invece si respira una certa delicatezza considerando il contesto) e Dylan è un Dylan autentico. Ecco quindi dove questo albo per me fallisce diventando il peggiore della nuova fase. Tralasciando la trascuratezza nell'intreccio e il linguaggio alla 50 sfumature di grigio il difetto più grave di La mano sbagliata è, a mio avviso, il partire dal presupposto che bastino atmosfera crepuscolare fica e sangue per fare un Dylan Dog. Particolarmente esplicativo da questo punto di vista è il passaggio in cui la Manila tatuata è quasi stata strangolata e se ne sta tranquilla in vasca come se niente fosse. "Non senti questo penetrante odore di gelsomino?" dice. La bruttezza di questa scena non sta nella sua innaturalezza, quanto nel fatto che evidentemente l'innaturalezza non è voluta. La Baraldi il problema non se l'è posto proprio. Le è bastato giocare sulle poppe, una mano mozzata e una decisa spruzzata di decadenza per ottenere gradimento e questo mi pare grave. Stiamo messi così male?
Aspetto con favore il nuovo episodio della saga del Pianeta dei morti perché, nonostante sia una fanfiction, è una fanfiction fatta bene, con un livello di consapevolezza che la Baraldi forse acquisirà fra qualche anno se non si paralizza sul successo del momento com'è successo a Recchioni e alla Barbato, convincendosi che tanto con DYD puoi fare il cazzo che ti pare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 11:29 am 
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Dire che questo albo gioca solo sulle poppe, su una mano mozzata e sulla decadenza mi pare un pò esagerato. Che la Baraldi abbia toppato qualche dialogo (quello che hai citato tu sul gelsomino ne è un esempio) è evidente ma mi pare che l'albo dia degli spunti interessanti. Il rapporto tra arte e creazione e quanto questa può dare o togliere ad una persona, ad esempio. Il rapporto tra amore, erotismo e di quanto la vita e la morte debbano essere insieme per poter dare un dipinto in cui esse siano perfettamente equilibrate. Nell'ultima scena praticamente Anita ritrova la sua mano destra, se così si può dire. Contiene inoltre uno dei protagonisti femminili meglio caratterizzati in un unico albo che mi ricordi (ad eccezione delle classiche Bree, Marina e Lillie) e questo è a mio parere un merito.

Non capisco molto le critiche sul Dylan vittima degli eventi. Stamattina ho riletto "Memorie dall'invisibile" e ho trovato molti elementi in comune tra le due opere. Ecco quelli che mi sembrano essere gli elementi in comune.

1-In entrambi i casi non vi è molta indagine.
Spoiler!
Addirittura in Memorie Dylan non indaga molto e nell'unico frangente in cui può essere utile arriva tardi sentendosi "giustamente" un cretino. L'assassino si costituisce mentre Dylan è a bere un the. Dopo viene chiamato dalla madre di ColdWater e si trova casualmente a salvare Bree.


2-Quanto detto prima nello spoiler fa emergere come anche in Memorie, come in quest'albo, Dylan sia molto vittima egli eventi. Tutto avviene nonostante lui e anche laddovè uccide l'assassino lo fà per casualità non perchè abbia seguito un processo razionale. Molto simile a ciò che avviene anche in questo albo dove Dylan si ritrova forzatamente per scelta degli altri in certe situazioni.

3- In entrambi i casi la storia, l'azione è solo un contorno per dire altro. In Memorie ci sono molti concetti sparsi sulla solitudine (l'uomo invisibile, Bloch, Dylan stesso) e sul classico concetto sclaviano del mostro. In questo albo la Baraldi ci dice la sua sull'arte e sui concetti che ho espresso prima.

Ciò che fà la differenza è effettivamente la dinamicità della storia. In Memorie la storia è veloce, avvengono molte cose in poche pagine e bastano veramente poche vignette per far passare un concetto.
Spoiler!
(memorabile è la sequenza della prostituta uccisa che era andata con bloch. Dietro al "Come è che la chiamavo quando stavo con lei? Amore? No forse tesoro" c'è tutta la solitudine dell'uomo condensata in due vignette.)
La Baraldi invece ha bisogno di molte più vignette, il che non è necessariamente un difetto ma evidentemente rallenta la storia. Entrambi sono autori anche di romanzi, quindi non giustificherei questo con il fatto che la Baraldi è necessariamente più lunga perchè scrive romanzi. Semplicemente lo Sclavi di quel periodo era uno Sclavi ispirato e molto molto capace. E sarà ben difficile da emulare. Certamente preferisco una storia come questa a pubblicazioni come le precedenti. Pur con tutti i difetti. Non mi interessa che Dylan svolga indagini e arrivi alla soluzione del mistero. Per quello c'è Julia. A me interessa che Dylan sia anche e soprattutto uno strumento per studiare l'animo umano e porre dubbi, domande su chi siamo noi e su cosa abbiamo realmente bisogno.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 12:04 pm 
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@SirChrist

Sul lungo Bilotta mi ha convinto SOLO e PROPRIO nel Tramonto, grazie anche alle premesse che si era creato prima, per quanto Addio Groucho l'abbia trovata mediamente stucchevole. Nelle altre storie da 94pp scritte da lui invece non ci ho trovato nulla di che, se non la classica difficoltà degli autori attuali nello scrivere una storia interessante senza sforare nel mestiere routinaro o nello scardinamento abusivo. Per questo credo ci sia una certa fiducia nello Speciale...

Ti ringrazio comunque per esser tornato a parlare dell'attuale inedito.
Anche se vedo che è molto difficile farlo senza tirare inopportunamente in ballo Sclavi ed i suoi capolavori... :roll: :wink: :roll:

Don Cristo ha scritto:

[...] questo albo per me fallisce diventando il peggiore della nuova fase.

Particolarmente esplicativo da questo punto di vista è il passaggio in cui la Manila tatuata è quasi stata strangolata e se ne sta tranquilla in vasca come se niente fosse. "Non senti questo penetrante odore di gelsomino?" dice. La bruttezza di questa scena non sta nella sua innaturalezza, quanto nel fatto che evidentemente l'innaturalezza non è voluta. La Baraldi il problema non se l'è posto proprio. Le è bastato giocare sulle poppe, una mano mozzata e una decisa spruzzata di decadenza per ottenere gradimento e questo mi pare grave. Stiamo messi così male?


La non-naturalezza della Baraldi è pienamente voluta e ricercata perché i suoi personaggi amano ascoltarsi echeggiare di ricami pseudo-letterari o romanzeschi. Per loro il dialogo/scambio è solo un pretesto per spargere florilegi artefatti come il contesto mentale di cui sono prigionieri e l'atteggiamento teatralizzato delle loro manfrine :* .

Per il resto, almeno nel mio caso, il (contenuto) gradimento verso questa storia deriva all'80% dall'Eroe dei 7 Mari. I testi non arrivano alla sufficienza - ho votato 5, allargando la manica non a Dover - ma qualcosa di salvabile c'è nell'impianto complessivo, tolta lo prosopopea estetica, il drammonismo da femmes fatales, o la squinternaggine nelle tempistiche di un giallo molto sbavato.
Nonostante tutti i difetti e le ingenuità di cui si è resa artefice l'autrice, e di cui ho discusso a lungo nel ri-racconto dell'albo, ripensavo più che altro al fatto di come nel complesso mi abbia irritato meno di quanto pubblicato da Aprile ad oggi, perché...

    non affronta l'aldilà in modo confessionale sfociando in mostrazzi puerili come Mi fumo Battaglia;
    Non smuore nell'indagine insipida alla valeriana con flirtaggio prolungato e retrogusto alchemico come Il vapore dell'acqua;
    Non controfigurizza Dog con ScoobyDoo come Gli Spiriti Burloni ;
    Non si innalza pretenziosa per sprofondare nel lagnismo esistenziale di svolta come ...e cenere sputerai ;
    Non desertifica i pochi spunti come I trascurabili .

Se siamo ridotti così male penso che la Baraldi sia l'ultima del treno a prendersi le responsabilità di questi deragliamenti. E qualcuno si è buttato già sotto i binari pensando di fare il colpo di scena... :dito:

ALOHA TRAINSPOTTING
( " scegli una vita, una casa regalata, una moglie immigrata, un Dog, un telefonino... ")

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 2:16 pm 
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@alemans

Mi sembra superfluo specificare che rispetto la opinione tua e di tutti quelli che han detto "non è poi così male". Proverò a spiegare perché per me questo albo è il peggio del peggio, e perché sono stanco di leggere questa roba.

Ho scritto e ripetuto più volte che a me il Dylan procedurale interessa poco e niente, e per me il vero DYD (come appare evidente dalla sostanziale nullezza della lunga parentesi giallistica Pasqualiana) non è procedural. Hai citato Memorie, rilancio con l'Alba. Apparentemente l'Alba dei morti viventi è una tipica storia dylandoghiana standard: cliente, caso, mostro, avventura, scopata, risoluzione. Ma non è "giallo", non ne ha la struttura, non ne ha il respiro. E', appunto, un'avventura, un viaggio, un noir in senso lato. Anche Memorie ha sicuramente più punti di contatto con il noir che con il giallo, anzi l'idea geniale è proprio questa: c'è tanta di quella atmosfera, tanta di quella umanità, tanta di quella sincerità in quella storia che quando l'assassino si costituisce senza motivo non è assolutamente importante perché nel frattempo in quelle 60 pagine c'è stato tutto un percorso umano, si è susseguita una platea di personaggi non realistici ma "brillanti" - non rileggo da una decina d'anni ma ancora ricordo il tizio stempiato che si affetta il salame a casa della prostituta, tanto per citare la prima sciocchezza che mi viene in mente.

Il giallo in DYD non è mai stato inattaccabile: non si richiede a un autore di fumetti di essere il nuovo Conan Doyle o la nuova Agatha Christie; agli autori si chiede, io chiedo, una scintilla di qualcosa. Qualcosa di vero, di vivido, che resti impresso, che mi faccia venir voglia di parlarne con gli amici, che mi folgori, che mi faccia desiderare di fare il fumettista di mestiere.

Il problema non è che il giallo non è "realistico", perché come dici giustamente anche quello di Memorie non lo è, ma la scarsa cura dedicata a tratteggiare tutto ciò che c'è di altro rispetto alla protagonista (sulla quale ci sarebbe da fare un bel discorso a parte che ora non c'ho voglia). Ti ripeto, non basta dire che un quadro è perturbante se non lo è, non basta scrivere la parola orrore otto volte per far provare un brivido autentico al lettore se la ragione di questo brivido non esiste, non basta far vedere Carpenter che si agita in giro facendo domande stronze per accantonare la componente "indagine" (ancora, il fatto che l'indagine sia scritta di merda non è il motivo per cui l'albo non mi è piaciuto, ma è sicuramente un'aggravante). Se tu ci vedi un di più, un'allegoria dell'attrazione umana per il grottesco, un balletto erotico fra amore e morte, un elogio della grande stagione horror italiana eccetera eccetera e questo ti basta a dire che l'albo è riuscito buon per te, lo dico sinceramente. Tu e tanti altri avete trovato questo albo gradevole, significa evidentemente che da un punto di vista commerciale pubblicarlo è stata una buona mossa. Io posso solo dire che una cosa di qualità così bassa non la leggevo da molto tempo, DYD o non DYD, Argento o non Argento. Questo è Fabio Volo. E' Giorgio Faletti. E' E. L. James. Gli spunti interessanti sull'amore e sulla morte che si trovano in questo albo li posso scrivere io, li puoi scrivere tu, lo può fare chiunque. Quello che ha da dire la Baraldi sull'arte l'ho letto e l'ho trovato banale. Per me, paragonare questo a Memorie dall'invisibile è come paragonare Porco il mondo che c'ho sotto i piedi a Viaggio al termine della notte. Esagererò forse io, anzi sicuramente, ma per me le cose stanno così.

@SirWolkoff

sono d'accordo su Addio Groucho (medesima operazione nostalgia del ripescaggio di Bree e del Lungo Addio nel primo episodio) e concordo anche sul non dover attribuire alcuna responsabilità alla Baraldi. D'altronde ho trovato terrificante anche Gli spiriti custodi ma non direi mai che la colpa del declino di DYD sia di Mignacco, povero cristo. Quando parlavo di gradimento non era un'accusa contro di te o contro alemans o chi altro, era più un discorso extraforum:

http://c4comic.it/recensioni/dylan-dog- ... sbagliata/

Non è che DYD è morto per colpa della Baraldi, non ho niente contro di lei, sono sicuro che è una bravissima persona e tutto, però questa è robaccia.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 4:16 pm 
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Certamente Don Cristo anche io rispetto la tua opinione, ci mancherebbe. Diciamo che io valuto questo albo di maggiore qualità rispetto ai gialli post 200, e rispetto a molti albi post 300. Mi sarò accontentato? Boh, può darsi. Mi pare che sei troppo severo con questo albo. Probabilmente a me è scattata quella scintilla che a te non è scattata. Anche io chiedo a Dylan qualcosa di diverso da un giallo o da un noir (parole che poi vogliono dire tutto e niente). Chiedo una storia che metta dubbi o che almeno ti lasci qualcosa di cui ragionare post lettura. Se poi la storia è interessante e intrigante tanto meglio. La storia non interessante diventa un'aggravante solo nel momento in cui l'albo non mi lascia nulla. Un esempio di albo molto riuscito ma dove la storia non è assolutamente horror è l'assassino della porta accanto. Horror praticamente quasi assente ma lì l'autore vuole dire qualcosa attraverso la storia addirittura senza dirlo o farlo dire ai personaggi ma solo con la storia narrata. Ma sto divagando.

Boh secondo me definire questo albo robaccia mi pare esagerato, tutto qua. Poi tu hai il diritto di farlo. Solo che mi chiedo, se questa è robaccia molti albi della gestione Gualdoni erano proprio indefinibili :-):-)!!

Ci tengo a precisare che il ragionamento/confronto su Memorie non nasce dal tuo post ma nasce da un mio ragionamento sul fatto che molti lettori criticano la mancanza di protagonismo di DD. Io non lo ho mai visto come un problema in quanto in molti capolavori Dylan è assente o comunque "Vittima degli eventi".

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 5:08 pm 
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alemans123 ha scritto:
molti lettori criticano la mancanza di protagonismo di DD. Io non lo ho mai visto come un problema in quanto in molti capolavori Dylan è assente o comunque "Vittima degli eventi".


Ne "La clessidra di pietra" che ho giusto letto ieri Dylan
Spoiler!
è solo un'allucinazione
:D

Comunque è vero, ci sono tanti albi fra i cosiddetti pre-100 nei quali Dylan è solo testimone, e anzi mi sembra una caratteristica positiva della testata il fatto che Dylan a volte funga da "tramite" fra storia e lettore. Tutta questa mancanza di protagonismo mi sembra irrilevante, non leggiamo mica Tex.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 12, 2015 5:20 pm 
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Perchè "cosiddetti pre 100?"! O sono pre 100 o non lo sono... :o
P.S. per pre 100 si intende prima del numero 100 e per post 100 si intende dopo. ;)

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 13, 2015 3:57 am 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Luci e ombre in questo ultimo albo.
Interessante lo stile dell'autrice,ma non privo di difetti a mio giudizio.La storia di "La mano sbagliata" e' tutta caratterizzata da atmosfere erotiche piu' o meno sottili,riferimenti un po' Hitchcockiani,una protagonista a meta' strada tra Kim Novak e Veronica Lake,tormentata come poche.E come racconto di genere,funziona per buona parte.Nonostante l'eccesso di parole e concetti che non fanno tanto Dylan Dog.A volte dialoghi e monologhi interiori talmente ricercati da dare la forta sensazione di essere inutilmente artificiosi.Un po' esercizio di stile fine a se stesso.
La prevedibilita' del killer non ha aiutato nemmeno lo scorrere della narrazione,sebbene l'interesse di chi l'ha sceneggiato non era tanto sbrogliare la matassa riguardo le morti,l'indagine.Ma piu' che altro la caratterizzazione dei personaggi femminili e l'effetto sul Dylan osservatore "da vicino".
Stile narrativo apprezzabile,con uso dei tempi,dei toni,dei flashback a mio avviso ben riusciti.Si perde pero' in un finale che ho trovato quasi da parodia.
In definitiva un albo carino,che probabilmente si fara' ricordare.Non brillantissimo,ma piacevole.Bene Mari ai disegni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: mar set 15, 2015 12:33 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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nedellis ha scritto:
Comunque è vero, ci sono tanti albi fra i cosiddetti pre-100 nei quali Dylan è solo testimone, e anzi mi sembra una caratteristica positiva della testata il fatto che Dylan a volte funga da "tramite" fra storia e lettore. Tutta questa mancanza di protagonismo mi sembra irrilevante


Qui sono d'accordo, non è necessariamente un difetto che la figura di Dylan non sia centrale nello sviluppo della trama.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: mar set 15, 2015 12:46 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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rimatt ha scritto:
nedellis ha scritto:
Comunque è vero, ci sono tanti albi fra i cosiddetti pre-100 nei quali Dylan è solo testimone, e anzi mi sembra una caratteristica positiva della testata il fatto che Dylan a volte funga da "tramite" fra storia e lettore. Tutta questa mancanza di protagonismo mi sembra irrilevante


Qui sono d'accordo, non è necessariamente un difetto che la figura di Dylan non sia centrale nello sviluppo della trama.

Io non sono d'accordo. Dipende se la storia lo richiede e questa, trattandosi di un giallo, lo richiedeva. :wink:
Avete mai visto la signora Fletcher pettinare le bambole mentre l'assassino continua a mietere vittime? :lol: :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: mar set 15, 2015 3:26 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Ma infatti ho detto che non è necessariamente un difetto, non che non è mai un difetto. Ci sono storie che funzionano benissimo anche con un Dylan ai margini, o comunque non direttamente coinvolto nella vicenda principale: vedi per esempio L'assassino della porta accanto. Poi non è che si possa togliere Dylan da qualsiasi storia senza che ci siano conseguenze, questo va da sé (e infatti il mio era un discorso generale, non rivolto specificamente all'albo del mese). :)

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Ciao,
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: mer set 16, 2015 4:59 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona
Riletta a distanza di quasi un mese confermo la lettura gradevole e il giudizio positivo!

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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 18, 2015 6:50 pm 
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Iscritto il: gio nov 22, 2012 2:02 pm
Messaggi: 1082
Località: Munfrâ
Scusate non ho potuto leggere tutti i commenti, ma qualcuno ha notato che nell'ultima pagina
Spoiler!
la bionda mentre limona con la dark la abbraccia... con la mano destra?!???!!!? O devo pensare sia un quadro? Ma la tela dipinta dalle 2 tipe non è quello dell'ultima vignetta?

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Oscar Wilde
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 18, 2015 7:37 pm 
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Iscritto il: dom gen 22, 2012 4:51 pm
Messaggi: 511
Si era detto qualcosa a riguardo sulla pagina fb di Mari, ma ho rimosso tutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 18, 2015 9:13 pm 
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Iscritto il: gio nov 22, 2012 2:02 pm
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Località: Munfrâ
TheByronicMan ha scritto:
Si era detto qualcosa a riguardo sulla pagina fb di Mari, ma ho rimosso tutto.

Azz... qualcuno che abbia fb sa qualcosa?

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