Cravenroad7

Capolavori forse no ma hanno sempre fatto il loro dovere in termini di atmosfera... come stavolta: forse come concept la scartata è più attinente, ma anche la posa da buddy comedy ha il suo perché ed è sicuramente meglio rispetto allo sganghero minimal degli Abbandonati o alla terribile svolta fluo del Sapore dell'acqua.

Mai trovata atmosfera in una copertina di Stano.
Ad eccezione dei primi giganti.

Beh, sui giganti sono sicuramente d'accordo. A parte Il masticatore di sudari

però si sbizzarriva da dio, era sempre un po' una sorpresa



Se nessuno gli impone niente tira fuori anche ste r(r)obe


Rrobe mica lo sta usando come copertinista, sta solo sfruttando il fatto che sa disegnare meglio di lui

Secondo me Cavenago è creativamente più libero

Eh, rimpiangiamo tutti la libertà creativa di Leggende Urbane.

Se ne è approfittato di quella libertà, altroché!

Pur rispettando la tua opinione, Dear Boy, non sono d' accordo.
Casomai, ritengo che il difetto di cui soffre Stano sia una qual certa discontinuità di risultati che si è palesata durante tutta la sua carriera per non parlare della scelta, scellerata, di utilizzare per alcuni anni l' effetto pittorico innestato nel fotoshop, arte per la quale il tratto del nostro caro vecchio Angelo non era adatto.

Per esempio, queste sono delle copertine " ispirate " :



Queste altre, invece, non lo sono affatto :



A prescindere poi dagli esiti, quel che più mi lascia perplesso è constatare che molte copertine siano mal realizzate da un punto di vista strettamente tecnico ( espressioni dei volti abbozzate, anatomie strane, pessima rappresentazione dello spazio ... ).
Insomma, Angelo Stano è un grande artista e ha dato tanto a questa testata ma come qualsiasi persona non è di certo esente da critiche a patto che esse siano espresse in maniera civile tramite argomentazioni accurate.

La copertina de "I vampiri" è un capolavoro, dai. E molte altre del "periodo chiaroscuro", che sembra stia timidamente tornando a vedere copertine di questo mese, del prossimo e del 350, e non può che farmi piacere

Guardate che tutti i copertinisti in Bonelli, da sempre, ricevono indicazioni dai curatori delle serie per disegnare le copertine, e questo per un semplice motivo: non leggono in anticipo le storie di cui devono realizzare le copertine (tranne nei casi in cui si tratti di storie realizzate da loro).

Certo, in passato probabilmente Marcheselli e Gualdoni non mandavano a Stano uno schizzo preciso dell'immagine da mettere in copertina, non essendo anche dei disegnatori, ma gli davano indicazioni di massima su quello che volevano, probabilmente girandogli anche qualche tavola della storia a cui fare riferimento (o almeno, su altre serie questa è la pratica comune).

Negli anni '60 e '70, Sergio Bonelli a volte passava direttamente a Galep e Ferri copertine di romanzi western americani (o altro) a cui ispirarsi per le cover, esattamente come ha fatto Recchioni facendo riprendere a Stano la cover di Spider-Man 50, il manifesto di "Intrigo Internazionale" e altro.

Non per fare la precisina, ma in quella copertina c'è un errore incredibile di colorazione: gli occhi di Dylan sono azzurri, non marroni

Concordo.
Aggiungo inoltre ( vi prego, non linciatemi ) che se Stano è tornato ad utilizzare delle tecniche tradizionali abbandonando la malsana idea di servirsi di quel photoshop pittorico che tanto mortificava il suo stile lo dobbiamo anche a Roberto Recchioni.
Intendiamoci, non sto dicendo che sia lui l' autore della decisione o che sia stato lui soltanto a prenderla ma mi sembra evidente che abbia spinto per un ritorno alle origini con dei risultati, a mio avviso, soddisfacenti.
Certo, di tanto in tanto esce ancora qualche brutta cover ma la situazione mi sembra decisamente migliorata rispetto a qualche anno fa.


Durante un' intervista Stano in persona citò questo particolare che gli venne fatto notare da alcuni fans e la sua risposta fu qualcosa del tipo " ma chi se ne frega se ogni tanto lo raffiguriamo con gli occhi azzurri e ogni tanto con gli occhi marroni ".

Durante un' intervista Stano in persona citò questo particolare che gli venne fatto notare da alcuni fans e la sua risposta fu qualcosa del tipo " ma chi se ne frega se ogni tanto lo raffiguriamo con gli occhi azzurri e ogni tanto con gli occhi marroni ". [/quote]

Ma cos... perché!? Grazie per la risposta, infatti non riuscivo a spiegarmelo

Le ipotesi sono o che Stano è del tutto disinteressato a questo genere di sottigliezze o che forse quel Dylan proveniva da un universo parallelo.

Non so cosa intendi per tradizionali ma direi che sta usando sempre tecniche digitali. Senz'altro con un po' più di saggezza.