Cravenroad7

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#348 - La mano sbagliata
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 7:35 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
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Località: Milano
Dunque, ho letto anche io l'albo della buona (e bona) Baraldi.
Mi è piaciuta l'originalità del tema e l'audacia, meno alcune improbabili conclusioni del giallo.
Diciamo che sarebbe da sufficiente, ma forse premierò gli elementi positivi mettendo buono, devo ripensarci.
Comunque un buon esordio, qualcosa di questa storia mi è rimasto.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 04, 2015 3:02 pm 
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Iscritto il: sab feb 05, 2011 6:02 pm
Messaggi: 17
A questo albo devo riconoscere senz'altro un merito: mi ha fatto tornare la voglia di discutere di Dylan Dog, che ormai sto continuando ad acquistare più che altro per affetto smisurato e completismo.
Dopo qualche pagina di lettura mi sono piacevolmente sorpresa a pensare "forse questo mese arrivo a fine albo soddisfatta". In realtà non è stato proprio così, ho trovato scarsamente approfonditi alcuni temi che secondo me avrebbero dato maggiore struttura alla storia.

Spoiler!
Marnie così marginale e poco caratterizzata che quando è risultata essere l'assassina ci ho messo qualche istante a ricordarmi chi fosse.


Stima per il vecchio Dylan eterno sedotto/seduttore che non si fa scrupoli morali nel coitare a brevi intervalli.

Disegni di Mari favolosi, adoro le sue figure femminili sempre più affusolate e in Rita ho nostalgicamente rivisto lo stile della vampira Manila.

Ho come l'impressione che negli ultimi tempi sia stata rafforzata la tendenza al citazionismo degli autori nel tentativo di richiamare quella che era una caratteristica di Sclavi. Tuttavia questi frequenti riferimenti a fenomeni culturali moderni/contemporanei li trovo un po' noiosi, in particolare la colonna sonora da playlist darkettona ultrabanale di questo mese mi è sembrata un po' troppo forzata col preciso intento di creare un'atmosfera "goth"...

...comunque, gli ho dato un 5 complessivo. Come hanno detto altri, mi ha lasciato qualcosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 04, 2015 4:16 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Dopo un po' di tempo, torno a commentare un albo di Dyd. :wink:

Non l'ho fatto per quello precedente perchè non mi aveva trasmesso assolutamente nulla! Nè nel bene, nè nel male. E oggi, benchè sia trascorso poco più di un mese dalla lettura, non ricordo più neanche di cosa parlasse il soggetto. Mi pare di rammentare solo che c'erano degli aerei che facevano una gran caciara... :mrgreen:

Quest'albo, invece, qualcosa lascia. Sia nel bene che nel male.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

La prima sensazione che l'albo mi ha trasmesso è stata da "vorrei, ma non posso".

Vorrebbe sondare i risvolti più morbosi di certa arte figurativa, ma, visto il contesto (ossia il fatto che in Dylan Dog l'horror e lo splatter sono da tempo morti e sepolti :( ), può solo enunciarli rimanendo in superficie.
Mari fa del suo meglio, ma è lontano dai sublimi vertici espressionisti di Phoenix. Per quel poco che vediamo dei quadri di Anita, non c'è molto da angosciarsi e da restare a bocca aperta. Di sicuro un qualsiasi scarabocchio di Francis Bacon o di H.R. Giger è centomila volte più inquietante di tutta l'intera produzione artistica della tipa! :mrgreen:

Nel complesso, Baraldi e Mari si sforzano di creare continuamente sequenze "buie" e frammentarie per veicolare l'idea della morbosità della morte come soggetto artistico, inserendole in un contesto di penombra perpetua (persino le scene all'aria aperta sono piene di campiture nere!) - alla ricerca disperata di un'atmosfera cupa e malata che possa sopperire alla mancanza di sostanza narrativa.

L'idea dell'arte figurativa come finestra sull'abisso della morbosità è puerile (molto "emo" e modaiola...), ma potrebbe funzionare se adeguatamente supportata da sviluppi narrativi interessanti. Per un po', in effetti, funziona, ma la scarsa tensione montata a fatica si affloscia in un finale banale.

Perchè questo, in fin della fiera, è un semplice giallo dove ciò che davvero conta è la scoperta dell'assassino, la cui identità in teoria dovrebbe essere una sorpresa.
Purtroppo il giallo è gestito in maniera semplicistica, come nei vecchi albi di Ruju, :D dove il colpevole si indovinava subito perchè era un personaggio presentato con tanto di nome e cognome in una manciata di vignette e che poi spariva dalla vicenda.


Dylan è come nel "periodo Gualdoni": un semplice spettatore.
Fa domande, pondera, cincischia, cazzeggia, ma alla resa dei conti non combina nulla e la vicenda si sviluppa e si risolve indipendentemente da lui (visto che tutto dipendeva dalla gelosia, l'assassina prima o poi sarebbe sbroccata comunque; non era necessario che Anita andasse a letto proprio con Dylan).

Anche i poliziotti sono come nel "periodo Gualdoni": incapaci!
Fin qui pensavo che Carpenter fosse antipatico ma un bravo poliziotto. Ora invece ho scoperto che è inetto come i miliziani di Brendon. Si fissa su una pista palesemente insensata e non cava un ragno dal buco. Riesce solo a rendersi più antipatico del solito (e ce ne vuole! :o ).


Accettabile, ma avrebbe potuto essere molto più incisivo, a prescindere dall'inesperienza della Baraldi come sceneggiatrice.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: ven set 04, 2015 4:29 pm 
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Iscritto il: ven ott 15, 2010 4:50 pm
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Località: Venaria Reale (To)
Belfagor ha scritto:
...comunque, gli ho dato un 5 complessivo. Come hanno detto altri, mi ha lasciato qualcosa.



Gran bell'avatar. Albo che mi piace un casino nonostante non troppo amato all'interno del forum.

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"Ci sono piu' cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognino i tuoi sistemi filosofici"


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 05, 2015 2:29 pm 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am
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leonearmato ha scritto:
la ridondanza di canzoni (da quando non si traducono i testi inglesi?)


Ieri sera leggendo Delirium (N° 54) ho avuto un flashback e mi è tornata questa in mente frase e mi pare strano che nessuno ha fatto notare che i testi delle canzoni solitamente NON vengono tradotti, quindi non ho capito questa uscita.

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"Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!


Ultima modifica di nedellis il sab set 05, 2015 4:16 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 05, 2015 2:36 pm 
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Iscritto il: sab feb 05, 2011 6:02 pm
Messaggi: 17
David.Brown ha scritto:
Belfagor ha scritto:
...comunque, gli ho dato un 5 complessivo. Come hanno detto altri, mi ha lasciato qualcosa.



Gran bell'avatar. Albo che mi piace un casino nonostante non troppo amato all'interno del forum.


Grazie, anche io lo adoro!

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 05, 2015 4:53 pm 
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Iscritto il: lun feb 02, 2015 1:53 pm
Messaggi: 79
Il buon Recchioni cita, in apertura, i Bauhaus. Ma quest'albo non è un gotico elegante, intellettuale e complesso come la musica della band inglese. Invece, è un goticone rozzo, volgare e bruto come, ad esempio, i Type 0 Negative.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 05, 2015 5:04 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
Nicolas ha scritto:
Il buon Recchioni cita, in apertura, i Bauhaus. Ma quest'albo non è un gotico elegante, intellettuale e complesso come la musica della band inglese. Invece, è un goticone rozzo, volgare e bruto come, ad esempio, i Type 0 Negative.

Magari fosse cone i Type 0 Negative. Lo avrei adorato. :)
Secondo me è più come i Tokyo Hotel :D
P.s. cos'hai contro i Type 0 Negative? :o :) :*

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
https://www.instagram.com/dipintendo


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: sab set 05, 2015 7:10 pm 
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Iscritto il: sab nov 01, 2014 8:44 pm
Messaggi: 3
qualcuno vi ha visto anche citazioni da dressed to kill di de palma? e sunset boulevard nella scena del quadro iniziale?

albo che si lascia leggere molto tranquillamente. magari prende un pò troppo spunto a destra e a manca (vanno bene le citazioni, se servono ad arricchire la trama, non a riempire potenziali vuoti narrativi), cala un pò nel finale con lo spiegone (che però in questo caso mi ha dato meno fastidio del solito) e sorprende, ma non completamente, nell'ultima pagina.

un 6 ci potrebbe stare. per essere della fase 2 un albo onesto.

certo, va evitato un raffronto coi primi, altrimenti il voto inesorabilmente si abbassa.

bravo anche mari nel creare un'atmosfera piuttosto malata.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 8:00 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
ma solo io penso che le "citazioni" siano un modo per usare le idee altrui facendolo passare come tributo o omaggio?
penso inoltre, che "citare", "trarre spunto", "ispirarsi", siano modi di dire paraculi perchè "ho copiato, perchè non avevo idee mie e rimastico quelle di successo degli altri" pareva brutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 9:21 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
Beh dai Bertuccia, altrimenti esce fuori che una buona parte della produzione dei primi 100 albi di Dylan è copiata. Tra citare e copiare c'è una differenza sull'uso. Se riscrivo Terminator con diversi protagonisti copio, ma se considero un avversario immortale e, nella storia, scavo all'interno di lui e cambio le motivazioni che lo spingono ad ammazzare qualcuno prendo spunto che è diverso da copiare. Altrimenti ogni volta che uno scrive di un amore non caldeggiato dalle rispettive famiglie copia Shakespeare?

Poi probabilmente molte delle citazioni viste in questo albo saranno probabilmente dovute anche al fatto che certe immagini entrano nell'immaginario e magari le usi senza neanche saperlo.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 9:27 am 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
Messaggi: 1281
E' il modo più facile per inserirsi all'interno di un immaginario consolidato (Star Wars, Alien, Hitchcock) o in via di definizione (TWD, Doctor Who) per stabilire un legame con un certo tipo di lettore. E' come dire "noi siamo come te, ci piacciono le stesse cose". In questo specifico albo l'operazione è evidentemente sfuggita di mano, le citazioni sono state buttate lì a caso a secchiate, un po' come gli aggettivi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 11:27 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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alemans123 ha scritto:
Beh dai Bertuccia, altrimenti esce fuori che una buona parte della produzione dei primi 100 albi di Dylan è copiata. Tra citare e copiare c'è una differenza sull'uso. Se riscrivo Terminator con diversi protagonisti copio, ma se considero un avversario immortale e, nella storia, scavo all'interno di lui e cambio le motivazioni che lo spingono ad ammazzare qualcuno prendo spunto che è diverso da copiare. Altrimenti ogni volta che uno scrive di un amore non caldeggiato dalle rispettive famiglie copia Shakespeare?

Poi probabilmente molte delle citazioni viste in questo albo saranno probabilmente dovute anche al fatto che certe immagini entrano nell'immaginario e magari le usi senza neanche saperlo.


ma se nella mia storia inserisco una specie di uomo forzuto, magari non metallico, che deve tornare indietro nel tempo per salvare una persona in modo che non succeda una determinata cosa, magari non una donna, magari mischio e faccio si che debba salvare il Papa, poi ci caccio dentro un nemico con un grande sorriso da clown sbilenco, non proprio un joker perché faccio finta che sia nero, insomma cambio le carte in tavola, ma sono sempre le stesse carte, secondo me non sto citando ma scopiazzando.
non dico che sia la situazione attuale, in quest'albo specifico eh, ma in generale penso che utilizzare l'idea di un altro facendola passare per "omaggio" sia molto paraculo.
l'operazione "paraculo" nasce anche dal fatto che prima si lasciava passare la faccenda sotterraneamente e tutti a dire "sembra il film, il libro XYZ".
adesso gli autori lo annunciano direttamente, ed è da qui che nasce la mia idea che sia comodo parlare di "omaggi" quando le idee scarseggiano.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 11:41 am 
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Località: Galluzzo
In effetti neanche a me piacciono le citazioni sbattute in faccia. La citazione/omaggio dovrebbe essere una strizzata d'occhio, non un "guarda, sto citando James Bond! Che figo!". Un discorso a parte va fatto per albi come "Cagliostro!", in cui la citazione anche smaccatamente palese ha un senso.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: dom set 06, 2015 11:46 am 
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Messaggi: 334
bertuccia2004 ha scritto:
alemans123 ha scritto:
Beh dai Bertuccia, altrimenti esce fuori che una buona parte della produzione dei primi 100 albi di Dylan è copiata. Tra citare e copiare c'è una differenza sull'uso. Se riscrivo Terminator con diversi protagonisti copio, ma se considero un avversario immortale e, nella storia, scavo all'interno di lui e cambio le motivazioni che lo spingono ad ammazzare qualcuno prendo spunto che è diverso da copiare. Altrimenti ogni volta che uno scrive di un amore non caldeggiato dalle rispettive famiglie copia Shakespeare?

Poi probabilmente molte delle citazioni viste in questo albo saranno probabilmente dovute anche al fatto che certe immagini entrano nell'immaginario e magari le usi senza neanche saperlo.


ma se nella mia storia inserisco una specie di uomo forzuto, magari non metallico, che deve tornare indietro nel tempo per salvare una persona in modo che non succeda una determinata cosa, magari non una donna, magari mischio e faccio si che debba salvare il Papa, poi ci caccio dentro un nemico con un grande sorriso da clown sbilenco, non proprio un joker perché faccio finta che sia nero, insomma cambio le carte in tavola, ma sono sempre le stesse carte, secondo me non sto citando ma scopiazzando.
non dico che sia la situazione attuale, in quest'albo specifico eh, ma in generale penso che utilizzare l'idea di un altro facendola passare per "omaggio" sia molto paraculo.
l'operazione "paraculo" nasce anche dal fatto che prima si lasciava passare la faccenda sotterraneamente e tutti a dire "sembra il film, il libro XYZ".
adesso gli autori lo annunciano direttamente, ed è da qui che nasce la mia idea che sia comodo parlare di "omaggi" quando le idee scarseggiano.


Io sono abbastanza d'accordo con bertuccia. Prendiamo "La regina delle tenebre", la prima parte è pressochè identica a "L'esorcista". Quella per me è una scopiazzatura bella e buona, che poi non che mi abbia dato particolare fastidio, però non mi sembra definibile ne un omaggio ne una citazione.

Ma quali sono le citazioni in questo albo che hanno dato fastidio? Devo aver perso dei post.

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