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#348 - La mano sbagliata
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 12:37 am 
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killerklown ha scritto:
Non sono d'accordo. Una storia tecnicamente scritta bene, ma senza un messaggio, è un esercizio di scrittura. Una storia scritta così così, con un messaggio bellissimo, ha il suo bel fascino.


Non confondere il messaggio con la sostanza, però: ci sono decine di storie bellissime che non hanno alcun messaggio di fondo, ma sono "solo" storie. Se invece prendi – che so – Blackie, il messaggio c'è ed è forte e chiaro, ma siamo sicuri che la sua semplice presenza basti a innalzare di un micron la sua qualità? Per me è casomai un'aggravante...

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 1:07 am 
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rimatt ha scritto:
killerklown ha scritto:
Non sono d'accordo. Una storia tecnicamente scritta bene, ma senza un messaggio, è un esercizio di scrittura. Una storia scritta così così, con un messaggio bellissimo, ha il suo bel fascino.


Non confondere il messaggio con la sostanza, però: ci sono decine di storie bellissime che non hanno alcun messaggio di fondo, ma sono "solo" storie. Se invece prendi – che so – Blackie, il messaggio c'è ed è forte e chiaro, ma siamo sicuri che la sua semplice presenza basti a innalzare di un micron la sua qualità? Per me è casomai un'aggravante...


Credo si tratti di gusti... c'è chi esige la forma e il canone e c'è chi esige che l'autore voglia dire e trasmettere qualcosa tramite la sua storia. :g:
Ad ogni modo non mi sembra il caso di poter dire, stavolta, che ci troviamo di fronte a una storia di scarsa qualità solo perché c'è chi ha da ridire sulla tecnica.
Che poi boh, la Baraldi sarà anche alle sue prime volte con i fumetti, ma di libri ne ha scritti più di uno... non penso le manchi la tecnica. Penso che vi aspettavate una cosa diversa; che è legittimo, ma vi impedisce, a mio avviso, di apprezzare il lavoro di Barbara. :)


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 1:24 am 
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Iscritto il: lun giu 25, 2012 3:23 pm
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Località: Galluzzo
killerklown ha scritto:
Che poi boh, la Baraldi sarà anche alle sue prime volte con i fumetti, ma di libri ne ha scritti più di uno... non penso le manchi la tecnica. Penso che vi aspettavate una cosa diversa; che è legittimo, ma vi impedisce, a mio avviso, di apprezzare il lavoro di Barbara. :)

Credo che le difficoltà tecniche dipendano proprio dal passaggio da un medium all'altro: mi sembra , e non solo a me, che la Baraldi sia ancora acerba come sceneggiatrice di fumetti: non ha ancora preso dimestichezza con i ritmi fumettistici e con il numero di pagine a disposizione (un esempio su tutti è la sequenza del flashback, davvero troppo lunga).
Magari come scrittrice se la caverà alla grande, però c'è molta differenza tra scrivere un romanzo e scrivere un fumetto di 94 pagine.

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"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 9:30 am 
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Iscritto il: ven giu 26, 2015 5:09 pm
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julius94 ha scritto:
killerklown ha scritto:
Che poi boh, la Baraldi sarà anche alle sue prime volte con i fumetti, ma di libri ne ha scritti più di uno... non penso le manchi la tecnica. Penso che vi aspettavate una cosa diversa; che è legittimo, ma vi impedisce, a mio avviso, di apprezzare il lavoro di Barbara. :)

Credo che le difficoltà tecniche dipendano proprio dal passaggio da un medium all'altro: mi sembra , e non solo a me, che la Baraldi sia ancora acerba come sceneggiatrice di fumetti: non ha ancora preso dimestichezza con i ritmi fumettistici e con il numero di pagine a disposizione (un esempio su tutti è la sequenza del flashback, davvero troppo lunga).
Magari come scrittrice se la caverà alla grande, però c'è molta differenza tra scrivere un romanzo e scrivere un fumetto di 94 pagine.


Non mi ritengo un esperto di sceneggiatura fumettistica, quindi non ribatto. Nella mia personale esperienza da lettore, non ho notato la lunghezza eccessiva del flashback, anche perché mi pare di ricordare flashback più lunghi in altre storie, ma forse mi confondo io?
In ogni caso, è per lo meno promettente, anche se a molti qui non è piaciuta. Penso e spero farà sempre meglio :g:


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 9:46 am 
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Ah, comunque

Spoiler!
le impronte della mano destra e quelle della mano sinistra di un qualsiasi individuo NON sono uguali.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 9:56 am 
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Spoiler!
Don Cristo ha scritto:
Ah, comunque

le impronte della mano destra e quelle della mano sinistra di un qualsiasi individuo NON sono uguali.


Sì, infatti Anita dice chiaramente che la polizia aveva già le sue impronte per altre ragioni...
Se proprio dobbiamo notare qualcosa di stonato, ci sta il momento in cui Anita viene presentata alla sua rivale e si stringono la mano destra :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 10:00 am 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am
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julius94 ha scritto:
killerklown ha scritto:
non ha ancora preso dimestichezza con i ritmi fumettistici e con il numero di pagine a disposizione (un esempio su tutti è la sequenza del flashback, davvero troppo lunga).


2 pagine e mezza? Per fare economia almeno un paio di tavole si potevano tagliare, è vero, ma per due tavole in più non mi pare un'eresia. E poi scusate queste cose non dovrebbero deciderle anche Mari/Recchioni?

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"Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 10:08 am 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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Finalmente ho terminato la pesantissima lettura di questo albo. :cry:
Votato insufficiente. :evil:
Non mi è piaciuto e soprattutto non mi ha emozionato. A meno che non consideriamo emozione anche il leggero fastidio che ho provato leggendolo. :x:
Ma andiamo per ordine. Cominciando dall'editoriale, qui come al solito Recchioni, se non consiglia quei quattro o cinque film scontati, quei titoli che sfoggiavi a 16 anni (quando non c'era internet) per atteggiarti con la compagna di banco che non ti si filava, allora lo fa con i brani musicali.
Dopo essermi fatto un idea della considerazione che ha il curatore dei suoi lettori, procedo con la lettura dell'albo, avendo già subodorato a quale tipo di pubblico è rivolta la storia. :o
Spero solo (per loro) che Peter Murphy non lo venga mai a sapere. :D
La storia è un ridondante miscuglio di stereotipi, di cose scontate, un giallo senza giallo, sembra scritto da qualcuno che considera "gotico" il faccione di jack skeletron cucito sulle borsette.
Spoiler!
L'unica vignetta simpatica è quella a pag 64 dove Mari si fa i complimenti da solo.

La Baraldi concorre al premio per la peggior gag di Groucho. :o
E, soprattutto, se ci fosse stato Bloch, forse avrebbe dato più senso anche all'inutilità di Dylan in questa storia.Sarebbe stato confuso, titubante, incerto come sempre se seguire le procedure o fidarsi dell'istinto del suo oldboy. Invece ci sono Carpenter e Rania, polizioto buono, poliziotto cattivo, sbadiglio, punto. :cry:
Dylan eiacula (come fa notare qualcuno) ma si limita a fare questo. Troppo poco per essere l'eroe (o antieroe come mi piace ricordarlo) di una storia a fumetti. :o
La scena con la cicatrice. Per un attimo ha pensato che a 15 anni forse mi sarebbe piaciuta. Ma Michelangelo La Neve era ben lontano dall'essere un personaggio costruito a tavolino e se avessi letto la Baraldi a 15 anni mi sarei sentito preso per il culo.
IO HO BISOGNO DI ARTE VERA.
Basta con questi fastidiosi clichè sul mondo dell'arte. Non li sopporto. Ma dai! Ma è dagli novanta che non vai a vedere una biennale di venezia? (la gag alla Alberto Sordi era pessima)
:o :o :o Non compri riviste d'arte? :o :o :o Sei ancora shokkata dai cavalli di Cattelan? :o :o :o Allora...perchè fare una storia ambientata nel mondo dell'arte?
Ogni scrittore deve documentarsi prima di scrivere su un argomento. Leggete un Dampyr scritto da Boselli e fate un confronto.

Un albo che non lascia nulla e non regala nè un brivido, nè un emozione, solo un leggero mal di testa.

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 11:03 am 
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Molti parlano di tempi narrativi sbagliati o scene di flashback troppo lunghe ma non è che esistono dei limiti alle pagine per un flashback. Se tale flashback fosse stato un semplice raccontare ciò che è successo vi capirei ma alla fine questo permette di delineare meglio la figura di Anita cioè alla fine tale flashback ha anche un’altra funzione al semplice racconto di ciò che è successo ad Anita. Soprattutto usare questa motivazione per affermare che la Baraldi non conosce le dinamiche del fumetto mi sembra tantomeno esagerato.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 11:26 am 
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Quella sequenza (scena sul tetto dell'edificio+flashback) dura sedici (16!) pagine. Io non mi reputo chissà quale esperto di sceneggiatura, ma sono sicuro che si poteva trovare un modo per condensare quella scena in un numero minore di pagine. Fosse stata più corta anche solo di quattro pagine, ci sarebbe stato spazio per movimentare un po' la storia. Poi ripeto, la presunta inesperienza della Baraldi è una mia impressione. Magari era sua precisa intenzione, dettata da una particolare scelta stilistica, scrivere quella sequenza così lunga.

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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
MessaggioInviato: gio set 03, 2015 11:59 am 
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Forse perché a me come scena è piaciuta, non l'ho ritenuta troppo lunga. Se avessi dovuto sacrificare qualcosa, avrei sacrificato tutte le scene con Carpenter. Da come è stata impostata propendo per l'ipotesi che l'abbia voluta così lunga poiché non si limita solo a narrare i fatti ma caratterizza Anita. Ma è solo un mio pensiero. Prima sembrava esprimessi un parere da esperto. "non ha ancora preso dimestichezza con i ritmi fumettistici e con il numero di pagine a disposizione" hai detto. Per quello ho ribattuto dicendo che non ci sono ritmi giusti o sbagliati. Sembrava un giudizio oggettivo, forse invece era solo soggettivo.

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MessaggioInviato: gio set 03, 2015 12:14 pm 
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Sicuramente, nel fumetto come in letteratura, non esistono ritmi giusti o sbagliati, non c'è una regola che dice "tal sequenza la devi fare lunga così, talaltra così". O, quantomeno, esistono regole generali che possono essere stravolte a piacimento dall'autore (bisogna vedere con che risultati, però). Forse nel post che citi sono stato un po' troppo lapidario, ma quella è la mia impressione.

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MessaggioInviato: gio set 03, 2015 12:19 pm 
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Sì se quella è la tua impressione ci mancherebbe altro. Meno male che tutti abbiamo gusti diversi :-)

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MessaggioInviato: gio set 03, 2015 12:22 pm 
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Iscritto il: ven ott 24, 2014 3:09 pm
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Beh, i tempi narrativi non hanno regole ferree, ma si suddividono in parti (che sono sempre le stesse) e ogni parte ha un suo scopo.
Se, che so, il climax dura più del conflitto, o la katastrophé dura più del resto della storia, qualcosa non va.
Qui l'esordio è durato un botto, una vera e propria introduzione al conflitto non è manco esistita, un conflitto lo vedo solo tra chi dura più a lungo a letto con dylan, e il climax addirittura ci è stato raccontato per flashback, annullando tutta la tensione dello "scontro finale".

"Luke, io sono tuo padre."
"Noooo!"
Schermo nero.
Luke ha una sola mano e sono passati dieci anni.
Si trova in un qualche bar intergalattico e parla con gli amici raccontando dello scontro finale con il padre Darth Vader, ruttando qua e là e modificando la realtà come in ogni buon racconto da bar.


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 Oggetto del messaggio: Re: #348 - La mano sbagliata
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:D :D :D

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