Cravenroad7

Da come si veste direi 16 ma credo sia sulla trentina. Carina comunque.

Articolo di Repubblica-Bologna, con, tra l'altro, piccole anticipazioni sulla sua prossima sceneggiatura (in fondo)

La nuova autrice ha un suo stile , sa Scrivere e anche molto bene , e se questo e' il suo primo fumetto davvero complimenti ,
Anche perche' non e' una storia lineare , e' pieno di rimandi di salti di scena , questo significa avere padronanza nello scrivere.

SPOILER
Come storia in se' e' interessante , ma devo pero' sottolineare il fatto che non ci siano scene paurose , cioe' c'e' tensione , ma se penso ad esempio a jack lo squartatore , albo n.2 , quando viene trovato il lord con la testa da tigre sopra , quella scena era efficace angosciante ,
Qui invece troviamo delitti (e relativi quadri ) semplici , una caduta dall'alto ed una strangolata con dell'edera con spine.
Quindi in questa storia c'e' angoscia c'e' tensione , ma manca l'horror , e si poteva mettere appunto proponendo delitti piu' efferrati.
I disegni di Mari come quasi ogni sua prova hanno sempre dei particolari diversi , si vede che cerca di migliorarsi sempre , e' un ottima prova , ma per me il suo albo disegnato meglio e' stato "Daisy& Queen" .

STORIA 7
DISEGNI 8

E' quello che volevo dire io per la reazione degli acquirenti al quadro. Inizialmente ci viene tenuto nascosto per creare tensione, ma poi è il quadro con la ragazza a faccia in giù nella pozza d'acqua che di tutti i quadri dipinti nel fumetto è il meno orribile. Impossibile che qualcuno reagisca in quel modo a quel quadro che, dobbiamo ricordare, seppure nel fumetto quadri e persone sembrano uguali, perché disegnati uguali, è pur sempre un quadro nel fumetto.
Comunque, Dylan Dog sta iniziando ad avere strani feticismi. Ha baciato una morta con gola sgozzata, bacia cicatrici e moncherini.. fra poco lo vedremo far l'amore con la morte. Ah no, quello è John Doe.

Il messaggio, nel valutare una qualsiasi storia, vale zero. È sempre e solo la qualità della scrittura (cioè, in buona sostanza, la tecnica) a determinare la bontà di un racconto; il messaggio, se c'è, può essere un simpatico valore aggiunto, ma niente di più. Una storia pessima con un messaggio nobile rimane una storia pessima, e una storia ottima senza messaggio rimane una storia ottima.

"Se voglio mandare un messaggio invio un telegramma", diceva qualcuno che la sapeva lunga.

Magari fosse scomparso il messaggio in Cenere...

[quote="bertuccia2004"]dialoghi intrisi di infodump e snervanti pretesti.

Io sono un fan dell'infodump... e anche del POV ballerino.

Dylan che va a letto con una e poi senza una doccia senza una sistemata va a fare roba con un altra nel giro di poche ore...un Dylan dirty e bad che ci piace hauauhauha

...o metto un post sulla mia pagina Facebook. Cosa che già alcuni autori fanno per allargare in appendicismo l'imperdibile messaggistica incompresa dei loro densi contenuti non riusciti sulla nuda carta.
Dipendere da un messaggio vuol dire fare campagne somato-ideologiche, non intrattenimento, anche del più artistico. Ed Hemingway tra una bottiglia e l'altra ne aveva preso coscienza...

ALOHA PER CHI SUONA LA NOTIFICA, DA SOCIAL

Dylan che non mangia e non beve mai , avete mai visto in un albo dylan che beve un bicchiere d'acqua ?
Sara' un essere ad energia illimitata ,
E poi l'avete mai visto fare la cacca e pisciare , ma come fa ? Mah

Dylan è un Terminator, inviato dal futuro per farsi la topa!

P.s.: senza bidet fra una copulata e l'altra!

Essendo inglese Dylan probabilmente non ha mai usato il bidet, nemmeno quando è andato in vacanza a Buffalora.

In effetti ha il classico stampino di alcune delle prime storie (mi viene in mente il N°52, Il marchio rosso): omicidi, sembra che ci sia il paranormale ma invece no è solo uno psicotico che salta fuori dal nulla.
In questo numero però a mio parere il movente dell'omicida è gestito meglio, è ben argomentato, è solido e fa pensare che dietro qualsiasi spioncino di qualsiasi casa si può nascondere la follia.

eh vabbè, non credo nemmeno abbia senso tornare a elencare le mille mila storia valide con Dylan assunto ma che di fatto non indaga...però ovviamente capisco la critica, chiaro

Non sono d'accordo. Una storia tecnicamente scritta bene, ma senza un messaggio, è un esercizio di scrittura. Una storia scritta così così, con un messaggio bellissimo, ha il suo bel fascino.
Comunque non mi pare proprio che sia scritta male 'sta storia. Secondo me si critica un po' troppo... Pure la cosa del "non è horror, non ho avuto paura"... Cioè, ma c'è ancora chi dice che l'horror è quello che "fa paura"? Cioè, stiamo portando un genere artistico al livello soggettivo? Perché comunque a me non fa paura nessun film horror, praticamente. L'horror è un insieme di elementi che devono starci... il fare paura non è determinante, ma un valore aggiuntivo che ci può essere o meno.
Scusate, non voglio fare il sapientone, però certe cose mi lasciano un po' interdetto...