Cravenroad7

Il pasto vivo

SPOILER

Gualdoni è un genio. Del male, ma pur sempre un genio. Me lo immagino mentre scrive la sceneggiatura di questo color che se la sghignazza allegramente alle spalle di un ignaro Recchioni. Precisamente in due momenti: il pedestre riferimento metatestuale e i Vegani.

Ragazzi seriamente: ditemi chi è quello scrittore che se la canta e se la suona da solo utilizzando Groucho come tramite. Il metatesto è, in questo caso, quanto di più inutile e vanesio mi sia mai capitato di leggere.

Come se non sapesse che sono io quello che la gente vuole

Beccati questa Recchioni!

Siete spettatori difficili, per essere degli oggetti inanimati.

Wue pinco pallino, calmo con le parole che hai fatto leggere a più 100mila persone un prologo di circa 40 pagine su un fumetto di 98 (n.d.r Nella testa del Killer)

Io non mi faccio abbattere facilmente

Lo sappiamo, tant'è che ci ha frantumato i maroni per anni

Mpf, mi avete annoiato. Andrò a raccontare barzellette sporche alla lavatrice!

Finalmente l'hai capito.

Ma pagina 39 ci riserva un altro colpo di genio (vignetta 1-2): vuoi vedere che il mitico Gualdo gliel'ha fatta sotto il naso a Recchioni&co? Ora prima di creare diatribe, quello sto per dire è un mio pensiero che lascia il tempo che trova, in quanto dettato da una mia semplice impressione senza alcuna prova concreta. Nelle due vignette sopracitate sono rappresentati due demoni: uno con le sembianze di Recchioni (il pizzetto e i capelli lunghi sono fortemente indicativi) e uno con quelle di Marcheselli (ma questa è più una conseguenza della prima). La battuta è vecchia ...e anche brutta" mi porta a pensare che Giovannino la freccia l'abbia scoccata ma i revisori non se ne siano accorti (o hanno fatto finta di niente).
Qualora fosse così, rivaluterei enormemente questa storia assegnandogli un 10 tondo tondo.

Il secondo colpo di genio, come ho già detto, sono i Vegani. Io, dopo aver letto questo episodio, stento ancora a crederci che sia potuto passare un soggetto così. Teoricamente dovrebbe far ridere. E la sequenza dei pomodori assassini, effettivamente, mi ha steso per la sua ridicolaggine. Non so che dire, se non essere francamente imbarazzato.

FINE SPOILER

Infine potrei parlarvi anche dei dialoghi, ma sarebbe superfluo, dato che non se ne salva manco uno.
Santucci l'unica nota positiva di una storia davvero penosa.

Il respiro del diavolo

Potrei quotare questo messaggio..



e uscirmene pulito ma la storia di Simeoni è troppo bacchettona per non meritarsi un minimo di approfondimento e le mie angherie

Capisco che scrivere una storia di 32 pagine non sia facile, a maggior ragione quando hai un soggetto così striminzito che si poggia su una sola idea che dire bacchettona è dire poco, ma che diamine! Un sussulto, un turning point, un controfinale, un flashback, una digressione, insomma qualsiasi cosa pur di ravvivare una storia che, dopotutto era partita bene, no eh?

Il problema è proprio come questo tema viene affrontato.
Lasciare un messaggio, una morale, chiamatevela come vi pare, era uno dei tanti punti di forza del nostro caro Dylan. Proprio perché Dylan, mi sarei aspettato un approccio a questo tema più maturo. Il vecchio Dylan aveva anche la capacità di far discutere su temi scottanti, dare una visione alternativa ai problemi odierni, instillare il dubbio essendo anche scomodi. Mille vie da percorrere e Simeoni sceglie quella più noiosa e facile. Peccato, perché l'assunto di base era potenzialmente interessante.
Due note positive però ci sono:

SPOILER

1) Per la prima volta da quando leggo la fase 2, l'utilizzo Irma non mi ha infastidito perché per la prima volta non hanno calcato la mano su questo aspetto. L'ho trovato molto naturale e sobrio.
2) L'acrobatica mossa della pistola, che immagino ai puristi causerà travasi di bile assurdi (e potrei anche capirli) calza in un action-horror come questo. A maggior ragione che, anche in passato, Dylan ci ha deliziato con gesti circensi simili

FINE SPOILER

Dell'Edera fa un ottimo lavoro e la colorazione l'ho trovata azzeccata.

uno dei piu brutti, a parte che a me i color fest difficilmente piacciono
bella l'ultima, soprattutto per i disegni

Video rece:

Questo color fest e' un esempio vivente della differenza della qualita' delle storie ,
Cioe' le prime tre storie sono la rappresentazione degli ultimi 10 anni di dylan , piu' o meno , tra gli alti e i bassi.
Mentre la quarta storia potrebbe benissimo essere un dylan dell'era Sclavi.
Il giudizio dei lettori e' unanime , mediocri le prime tre , ottima la quarta .
Non e' il lettore che e' cambiato , e' dylan che e' cambiato , non e' vero che una volta si era meno critici .

Sorry ma non li regalo alla SBE € 5,20 per una sola buona storia

Prime due storie trashissime (al limite della perculata forse) ma, a mio avviso, consapevoli di esserlo: quindi si meritano un'ampia sufficienza soprattutto per i disegni.
Terza storia inesistente
Quarta storia azzeccata.

Quindi in fin dei conti un sei se lo strappa questo CF ma rimango sulla mia posizione: una raccolta di storie brevi non legate da un filo tematico (e parlo di sceneggiature) risulta un'accozzaglia un po' senza senso.

Secondo me avrebbe senso se fossero un po' più sperimentali, originali o perlomeno adatte per una storia breve.
"Come si diventa cattivi" del precedente color fest ne è un esempio, così come l'ottima "Il mondo negli occhi".
Forse dovrebbe diventare una produzione annuale e molto più selezionata.

Per me questo color fest si merita una sufficienza, nel complesso mi ha allietato, però ecco di storie come Spore (e sopratutto dei suoi disegni) farei volentieri a meno.

Io ho votato Capolavoro (11-12) ma soltanto per la quantità di tette del secondo episodio.

Se non fosse per l'ultima storia (vero gioiellino) sarebbe un Color Fest inutile e anonimo. Concordo che la scelta migliore sarebbe fare un'unica pubblicazione annua con storie che davvero sperimentino qualcosa di nuovo e siano adatte alle 32 pagine.

Pillole, una tantum, a stomaco vuoto (di attese).
La prima non è particolmente indigesta, e almeno non si rivela una supposta. Ma di qui a dire che porterà dei benefici al lettore...

SPORE (Voto: 5)



Prima o poi me l'aspettavo la storiella sui funghi-zombificanti: orrore vegetale all'ombra del d-movie (per il "b" ripassare dopo le verifiche a bilancio ed i play off da Lega Pro-credibilità).
Più che trash, smash(-balls) - Chiave, perdonali - abbastanza penoso nel volersi fingere vetero-tamarro quando incorre in dialoghi da doppiaggio anni '50, e parapiglia da teatrino per PowerRangers. E la Swamp Thing ci sta tutta, nel contribuire alla ricerca di omaggi quando non si ha nulla da dire. Come non può mancare quello ad un'attuale serie tv - nel caso specifico Downtown Abbey - da cui, come le spore, gli autori dovrebbero disintossicarsi.
Notevole scoprire come Groucho soffra di mal d'auto, e che debba fare un (inevitabile, oggidì ) meta-commento sul lancio di pistola obbligatorio.

L'unico uscita buona è la negligenza della curiosità lavorativa di Dylan al cospetto del negligé di Delphine (p.9)
Non male anche il volersi dare un tono profondo sul finire col "demone della conoscenza"...ma come capirete dopo 30 pagine di premesse così suona come un violoncello in una gara di rutti. E lassamo perde sul chiedere spiegoni quando c'è in corso un countdown letale...

Dell'Uomo che come al solito, di recente, si diverte a ricreare un Dylan di un'epoca imprecisamente passata (a livello fumettistico, grafico), anche se per espressività facciale sfiora quella di una lapide, di sé. Carini i mostri contaminati, monotona la colorazione.


SUMMER LAZY ALOHA: PERCHE' MEGLIO CICALARE SENZA GRILLI PER LA TESTA...
...CHE FORMICOLARE CON UN FUNGO NEL CRANIO

Tre storie appena appena (quasi) simpatiche e una storia, quella di Vanzella e Genovese, che mi è piaciuta molto.

Genovese ha fatto grandi passi avanti dai tempi di John Ghost; Altrettanti (ma all'indietro) ne ha fatti Dell'Uomo.
Santucci un paio di vignette simpatiche le ha tirate fuori.
Dell'Edera me lo ricordavo meglio.
L'editoriale dovrebbero inserirlo su youporn nella categoria masturbazioni.
E basta!! L'ho capito che Simeoni ha fatto "gli occhi e il buio" e "stria", non è che se Simeoni scrive 100 numeri, per 100 numeri me lo dovete ricordare!
Su 132 pagine solo 32 mi sono piaciute davvero. Direi voto 5.

Ghost o Doe...lapsus?
Quel fumetto è stato veramente il trampolino di lancio per molti giovani disegnatori di talento (son quasi tutti alla Bonelli ora)

Se il color è cosi, e ci avevo stranamente preso stavolta, a naso l'ultima storia prometteva bene, le altre insomma, non credo che lo comprerò.
Risparmio per lo speciale ( e pure il malloppone di Mister No mi tenta)

Piccolo lapsus, ma è colpa della poca fantasia per i nomi che hanno alcuni autori
Genovese, Pontrelli, Dell'Edera, Edrighi, De Cubellis e tanti altri che disegnano adesso DD, li ho conosciuti sulle pagine di JOHN DOE
Carnevale l'ho conosciuto prima, perchè era già copertinista di lanciostory e skorpio e aveva fatto "uomini e topi" insieme a Lorenzo Bartoli.
Anche Edrighi disegnava JD ma, a differenza degli altri, è stato presentato sul CF nuovi volti...mah

A me questo Color Fest è piaciuto (ho votato Buono, per me è da 7).
Le prime due storie sono, ritengo e spero proprio, volutamente vintage e tutto sommato riuscite nel ricordare lo spirito horro anni '50. Sembrano, pur non avendone lo stesso spessore, storie di "Ai confini della realtà". Magari dell'edizione anni '80.
Comunque meritano ampia sufficienza.
La terza è una porcheria. Simeoni dovrebbe fare un bel po' di autocritica.
La quarta è davvero bella.
Rispetto alle storielle barzotte e con le polveri bagnate deglu ultimi Color Fest, un botevole passo avanti, a mio dire.

Questo color fest poteva benissimo essere tematico, perchè



e in più



Ma passiamo alla disamina

Spore:



Lettura scorrevole, disegni evocativi, colorazione pessima, finale caruccio: sufficienza raggiunta!

Il pasto vivo:

Se qualcuno ha visto "Dal tramonto all'alba" sao dove Gualdoni ha tratto ispirazione per il racconto.



E divertito di nuovo, ma qui il voto sale parecchio per la trashata, e ottimi ma ottimi disegni: 7

Il respiro del diavolo:

Non mi importa il modo in cui si arrivi alla possessione, purchè ci sia e spaventi... e qui c'è e spaventa.



Finale umoristico che stempera il tono "pesante" della storia... voto: 7

Il mondo negli occhi:

la più originale delle quattro storie, in cui



Finale triste e non banale, voto: 7,5



Voto complessivo di questo color fest: Buono - A tratti piacevole, divertente, fracassone, commovente, fastidioso, pomposo... rispecchia quello che ho sempre pensato di dylan dog, il fatto di riuscire a calarsi in diversi generi quasi con la stessa naturalezza.

Abbiamo il B-Movie, Il trash, l'horror e il dramma in un solo pacchetto... tutto condito da ottimi disegni e in molti casi da un uso sapiente del colore (spore escluso) - ripeto: Buono!