Cravenroad7

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#347 - Gli abbandonati
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Ottimo (9-10) 3%  3%  [ 4 ]
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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 1:05 pm 
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Iscritto il: sab ago 01, 2015 8:25 pm
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Ma mi viene da pensare . Qualcuno scrive una sfilza di nomi di dei dell' olimpo fumettistico e gli piacciono storie tipo "spazio profondo "?
Ummmm qualcosa non và allora.
Forse non ho capito niente io di questo ciclo di Dylan dog.forse ha ragione Recchioni,sono storie capolavoro ed io non le capisco.già penso sia così, d'altronde forse non ho ancora capito che questo Dylan è un Dylan di un' altra dimensione .devo buttare watchmen dalla libreria e mettere spazio profondo.. orfani al posto dell' eternauta.sì. ho sbagliato tutto.
Io dico una cosa,se qualcuno non avesse pompato troppo queste storie non le avrei odiate ma le avrei considerato come storie mediocri .Non sono un dottore ma solo uno che ama farsi cullare dalla buona lettura.non amo essere preso in giro,cosa che a mio avviso Recchioni ha fatto.però che belle foto si fa (logicamente è ironia la mia) .


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 1:14 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
Messaggi: 1092
Francesco74 ha scritto:
Ma mi viene da pensare . Qualcuno scrive una sfilza di nomi di dei dell' olimpo fumettistico e gli piacciono storie tipo "spazio profondo "?
Ummmm qualcosa non và allora.
Forse non ho capito niente io di questo ciclo di Dylan dog.forse ha ragione Recchioni,sono storie capolavoro ed io non le capisco.già penso sia così, d'altronde forse non ho ancora capito che questo Dylan è un Dylan di un' altra dimensione .devo buttare watchmen dalla libreria e mettere spazio profondo.. orfani al posto dell' eternauta.sì. ho sbagliato tutto.
Io dico una cosa,se qualcuno non avesse pompato troppo queste storie non le avrei odiate ma le avrei considerato come storie mediocri .Non sono un dottore ma solo uno che ama farsi cullare dalla buona lettura.non amo essere preso in giro,cosa che a mio avviso Recchioni ha fatto.però che belle foto si fa (logicamente è ironia la mia) .



bisognerebbe affrontare il tema "esistono gusti diversi senza che questo significhi catalogare gli altri come imbecilli"

sfortunatamente non lo si può affrontare senza la propedeuticità "imparare a non fare la caricatura di quello che pensano gli altri"

_________________
- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
- Nah, it's all right. This is culture!


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 1:23 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
Che poi non capisco... Perché in un momento in cui si stava parlando di un argomento ben delineato e (a mio parere) interessante cioè come il tempo può avere una ricaduta sul apprezzamento di diversi titoli si sia tirato fuori Orfani così? Cioè che c'azzecca Orfani?

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 2:03 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2014 3:28 pm
Messaggi: 67
Località: Locride
"I gusti son gusti e vanno rispettati" è una cassata siciliana gigante.
Ci sono gusti di sacca e gusti intelligenti. Le opinioni non vanno rispettate. E' una stondata pazzesca che la società moderna vi vuole infilare su per il mento. La grammatica italiana, quella sì, che va rispettata; a meno che tu non abbia handicap alle mani (si può dire oggi?) o sia dislessico.

Uso parole alternative perché ho notato che questo forum è molto fassista.

Il mio commento all'albo è "Meglio di altri; peggio di altri". Continuo a non sopportare l'uso del cellulare che è diventato un protagonista del fumetto, infilato spesso a forza. Che Dylan Dog abbia o non abbia un cellulare non mi interessa, ma che ogni vignetta debba usarlo come vibratore per sentirsi allegro, no.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 2:15 pm 
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Iscritto il: mer lug 22, 2015 9:43 am
Messaggi: 389
Se Leo Ortolani decidesse di farla finita con Rat Man e di cedere i diritti ad un altro autore, l’unica cosa che mi darebbe davvero fastidio (A ME, soggetto che parla) è se il nuovo autore X cercasse di replicare lo stile di Ortolani, l’ironia di Ortolani, e la cazzimma di Ortolani. Perché sarebbe inevitabilmente un falso, una presa in giro, Alien che viene sbrodolato di film in film e diventa una cacata pazzesca.
Lunga vita a James Cameron che trasforma un horror puro in Aliens invece di proseguire sulla scia dell’ottimo primo capitolo. E cortissima vita a quelli che dicono che ha degenerato tutto, che ha tradito, perché Alien era un horror non fantascienza tamarra (escono dalle fottute pareti!).

A questo punto, nel momento in cui si accetta che Rat Man venga scritto da un altro (perché se non ti sta bene questo, il discorso si chiude qui, Dylan Dog non è una tassa che siete obbligati a pagare) l’unica cosa da fare è metterci del tuo e portare avanti la baracca (qualcuno ha detto Cattivik?).
Modificare è necessario, non sufficiente, ma necessario.

Se il nuovo Rat Man ti piace, continui a comprarlo. Se non ti piace, smetti di comprarlo. Se non ti piace e continui a comprarlo è un problema tuo, c’è gente che si fa prendere a calci nei testicoli ed è liberissima di farlo. Tutto con tutti se tutti d’accordo, diceva il filosofo (Cicciolina).
Ma io non mi faccio prendere a calci nei testicoli per poi lamentarmi sui forum che mi fa male lo scroto. Per vent’anni.

Se per te Ortolani è uno stronzo che ha pensato solo ai soldi, liberissimo di pensarlo, così come lui è liberissimo di fare il cazzo che vuole con la sua creazione, è liberissimo di pensare di monetizzare e vedere la sua opera modificarsi sotto la sensibilità di un nuovo autore. Non necessariamente migliore o necessariamente peggiore, ma necessariamente diversa.

Qui bisogna togliersi la presunzione di avere il sacro scettro dell’oggettività in mano, di sapere quello che è bello e quello che è brutto, quello che è meglio e quello che peggio. Se il nuovo Rat Man fa schifo a te e piace a qualcun altro, non gli rompi i coglioni nemmeno simulando ironia e il sorriso sotto il baffetto tremulo e le mani umidicce da pippetta veloce da questo è sbagliato, quello prima ha fatto meglio, ma che ne sai tu povero illetterato.
Se alla gente piace Tiziano Ferro io non gli rompo il cazzo che sono meglio i Cripple Bastards, così come non voglio che mi si rompa il cazzo perché non mi piace De André. E così come da qualche parte ci sarà quell’altro che dice che il cantautorato è uno schifo, la vera musica è il jazz o Beethoven di sta ceppa. Me lo consigli De André, al massimo, e io ti rispondo che l’ho ascoltato, e mi fa cacare, e chissà un giorno lo rivaluterò. Ma a me me piace er grindcore.

Che dopo venti anni si rompano i coglioni sul Dylan Dog di Sclavi è abbacinante. Sto qui da due settimane e non ne posso più. Il Dylan Dog di Sclavi è uno dei Dylan Dog esistenti (anzi forse anche più d'uno), così come quello di Chiaverotti è uno dei Dylan Dog esistenti. Il Dylan Dog di Mari è uno dei Dylan Dog esistenti, così come quello di Roi è uno dei Dylan Dog esistenti. Sicuramente simili, ma anche no.
Quando Recchioni parlava di downgrade o cose del genere, dal basso della mia inesperienza, avevo sempre interpretato il tutto in questo modo: volere che ogni autore ricominci a sviluppare (anche con l’utilizzo di personali sotto-continuity – il che significa anche propri mondi coerenti e non necessariamente serie tv americane, e cheddupalle state sempre a parlare di prendere dalle serie tv americane) un proprio Dylan Dog che non sia necessariamente quello ormai canonizzato e cristallizzato e irrigidito. Questo in mezzo a tutta la pubblicità, e l’hype, e il cellulare e blablabla. Io indico la luna e tu guardi il logo trasparente di DyD.

Così come la faccia di Dylan cambia col disegnatore.
E un conto è dire che non mi piace quella rappresentazione o quell’altra di Dylan Dog, un conto è dire quella rappresentazione è sbagliata perché Dylan Dog non ha quel naso. E’ sottile la differenza, ma nel primo caso si esprime un sacrosanto giudizio personale, nell’altro si persevera con la stronzata.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 2:53 pm 
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Iscritto il: dom gen 22, 2012 4:51 pm
Messaggi: 511
Ogni volta che apro il forum

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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 2:59 pm 
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Iscritto il: sab ago 01, 2015 8:25 pm
Messaggi: 16
Il discorso autori come lo descrivi tu è riluttivo.
Come se la d.c. comics avesse fatto continuare Sandman a qualcun'altro,preacher idem.questo è pure rispetto editoriale.starman ad un' altro autore.100 bullet non ad azzarello.
Dai ragazzi siamo un po' meno fan e più critici.
Spider-Man di Mcfarlane era una bomba di cambiamento.
Certo i gusti sono gusti e lungi da me dire che non deve piacere "a" perché non piace a me,esprimo la mia opinione a fronte di oltre 40 anni di fumetti letti.
Leggere questo ciclo Recchioni per me è stato inutile,molto deludente da come era stato presentato."torniamo alle storie fatte bene ",ma ricordate questi proclami?
Dove sono queste storie,
"Amanda" in edicola chiude per i pochi lettori ed in edicola adesso Dylan vende il doppio.
Qualitativamente cose completamente opposte eppure Dylan dog c è. Amanda Non più.
Ragazzi così uccidiamo la vera cultura.troviamo patetiche storie in edicola come gli abbandonati ed opere come xiii devono uscire col patrocinio della gazzetta dello sport.lancio story e skorpio lottano ogni settimana per rimanere a galla e chi legge queste riviste sa dell' immensa qualità.
Non va bene ragazzi.per nulla bene.
Se il futuro del fumetto è questo,quello di Recchioni (Dylan dog,orfani) allora per L' Italia non c' è futuro
(Meno male che leggo anche julia,adam wilde,Nathan never.altro mondo)


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 3:17 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Ok, tutto interessante (più o meno), però sarebbe meglio spostare la discussione da un'altra parte, visto che ormai è quasi del tutto priva di riferimenti all'albo del mese. Che so, in "discussioni generali".

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 11, 2015 10:57 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Ho eliminato tutti i post dopo l'avvertimento di rimatt, erano tutti OT!!

@francesco74: cercare di restare dentro il tema del topic serve per rendere più facile la ricerca degli argomenti e per non ritrovarsi a dover leggere altri discorsi quando si cerca qualcosa riguardo per esempio alla storia del mese. Siamo di manica larga noi moderatori ma un poco di ordine ci vuole.

Alcune topic dove potete continuare:
viewtopic.php?f=2&t=9295
viewtopic.php?f=2&t=9276&start=135
viewtopic.php?f=2&t=8942&start=120
viewtopic.php?f=2&t=9247&start=120

_________________
------------------------------------------------------------------------------------------
Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer ago 12, 2015 7:15 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
Messaggi: 1281
Sull'albo del mese.

SPOILER SPOILER

Dunque, questa la trama a grandi linee. Una tipa svanisce nel nulla, Dylan viene ingaggiato per ritrovarla. La motivazione alla base del suo coinvolgimento è che ha bisogno di soldi per far riparare l'auto. La motivazione del coinvolgimento di Bloch è che Dylan ha bisogno di un passaggio in auto. Mi pare un po' strano che Groucho, che non aveva la patente, ora non solo guidi ma ripari pure auto, ma tant'è, non è importante. Groucho non ha alcun ruolo in questa storia, ma una volta tanto non importa soprattutto visto quello che ci aspetta.
Dicevo: Dylan e Bloch raggiungono Wynbring. Neanche il tempo di arrivare che Dylan "ragazzo" Dog viene sequestrato dall'entità (sorvoliamo sul fatto che per l'ennesima volta venga rapito, ormai ci rinuncio). Interessante l'idea di dividerli, anche se Bloch finirà comunque tra le grinfie della creatura, del paese rapitore - il suo percorso sarà quindi un po' più accidentato di quello di Dylan. Questo è il momento per il lettore di essere ragguagliato su ciò che accade: sia Bloch che Dylan ricevono le infromazioni-chiave dell'albo: non c'è quindi una vera e propria indagine ma uno spiegone affidato a due personaggi dell'albo che però non spiega: prima pare che il rumore disinneschi il potere dell'entità perché le ricorda ciò che ha portato via la gente, poi però la suoneria del cellulare ottiene lo stesso risultato, e per finire Wynbring rapisce tutto un aereoplano, quindi boh. Alla fine manco a dirlo si salvano (quasi) tutti.
Che dire. Non un albo scandaloso. Non un pastrocchio illeggibile, non una offesa per gli occhi. Però anche niente di che.
Lati positivi: poco e niente, i disegni di Casertano, che pure è uno dei miei preferiti, non mi hanno convinto. Alcune tavole molto belle, alcune vignette in particolare davvero orrende, soprattutto quelle della possessione di Bobby Joe. Lo spirito generale non mi è dispiaciuto, anche se mi lascia sempre perplesso vedere un autore abbandonare il suo stile per appiattirsi sul niente, come in questo caso. Perché io non sono un grande fan dello stile della Barbato, ma qui di suo c'è poco e niente. E mi lascia un po' così.
Lati negativi: Più o meno tutto il resto, ma senza esagerare. Penso di aver contato quattro o cinque volte la parola "vertigini". Dylan si lamenta del cellulare... ancora. Dylan viene salvato dal cellulare... ancora. Stucchevoli le scenette di Dylan-idealista contrapposto a Myrtle che bada ai fatti suoi. "Io non ti capisco" dice, e qui sembra proprio di sentir parlare la Barbato. Orrenda tutta la parte della possessione di Bobby Joe (ah, tra l'altro... insensata la citazione da La casa di Sam Raimi, proprio per far vedere. Mah. ). Terribile il finale, davvero terribile. Brutto, incomprensibile e anche mal disegnato. I "pensieri del paese" mi hanno lasciato molto, molto perplesso: più che cercare di coinvolgere il lettore sono un'ulteriore, incomprensibile spiegazione del movente.
Veramente insipido.
Sulla copertina discorso a parte. Credo che Stano sia un eccezionale disegnatore e un meraviglioso copertinista (due cose che non sempre vanno a braccetto). Adoro il suo stile e penso che buona parte del successo di Dylan Dog negli anni sia merito anche del suo tratto. Ma da mesi non ne becca una neanche per sbaglio. Non capisco perché far fare a un autore vecchio, nel senso buono, come è vecchio un comodino Luigi XIV per capirci, cose da "giovane": ma fagli fare quello che sa fare, fallo esprimere nel campo che evidentemente domina, invece di portarlo su un territorio in cui si barcamena male producendo cose come la copertina di questo mese. E' brutta. E' proprio brutta. Insalvabile. Se la redazione di DYD vuole avventurarsi su questo terreno tanto vale sostituire Stano (e lo dico a malincuore) e mettere al suo posto qualcuno che abbia la formazione adatta a rendere decenti questi concept francamente imbarazzanti. Oppure si torna alle copertine con un senso. Per me così non va.

Un'ultima cosa. Non c'è più il quinto senso e mezzo? Chiamatemi nostalgico, ma non ne capisco assolutamente il motivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 8:03 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Ormai queste impigrite settimane di ritardo per la neureview mi fanno pensare ad una gravidanza, poco isterica :oops: .

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Votato 6
E tanto basti, anzi sufficiat.

Spoiler!
Vabbé, qualche contenuto bonus, visto il periodo vacanziero, posso pure sganciarlo. Ma niente di termocose, eh, dovesse esserci qualche reduce di Hiroshima che rabbrividisce al ricordo :oops: .



SPOILER ≈ SPOILER ≈ SPOILER ≈ SPOILER ≈


Una storia di ordinario asserragliamento (un po’asinino?) con fuga molto prevedibile, nelle (se)movenze, ma che almeno sembra smuoversi con una certa speditezza e lasciarti a fine albo non indispettito, anche per l'assenza di marchette pro-continuity.
Abbastanza povera di spunti, se non quello del soggetto principale, passato in secondo piano rispetto all'agitazionamento del trambusto in cerca di suspense, mancata...visto quanto è ripetitivo in molti passaggi, alcuni dei quali vistosamente a vuoto, nella concitazione dei salvataggi multipli :cry: .

Alla luce di quanto letto in un (OTTIMO) claustro-incubo barbatiano come Videokiller, a maggior ragione penso che storie come questo inedito per esser più riuscite abbiano bisogno di meno pagine, a livello di format. Perché quando si sbrodola su 80 pagine, come in questo caso, soltanto per darsela a gambe dall'incubo con tutto il team a rimorchio da salvamoneppiuchepposso….si capisce come la cosa perda subito appeal, e venga ancor prima a prevedibile noja...
...complice una Paola qui di puro ripiego, costretta a portare fiaccamente il carrozzone avanti per una storia che non le può interessare meno :| .

Non si parla molto, proprio per privilegiare la seconda parte più action, e gran parte dei dialoghi sono abbastanza normalizzati, senza levate di genio ad effetto. Un po’ di effetto invece si poteva cercare almeno per il titolo di un'insulseria qualunqueggiante non da poco.
Bella la pagina senza personaggi blateranti, con la notte che porta consiglio, muto (p.66).
L'unica battuta di spirito che salvo è quella sulla "cognata", not yet (p.74). Anche se quella del flemmatico Bloch nello scendere con semplice cautela (p.89) dopo tanto bailamme posticcio ci sta tutta, e mi ricorda la scorciatojoa dopo la scalata al nido di moffetta in un film di AldoGiovanni&Giacomo :) .

Comincia bene, con una leggerezza che faceva ben sperare, per poi appesantirsi in modo stagnante se non sconfortante intorno alla metà, fino al (buon)decollo conclusivo, rullato con un certo stile ed atterrato con brio nei dintorni dello scazzoso controfinale da fuoripista 8-) .

Dove andranno a parare le vicissitudini del Nostro? Dylan in pratica salvato dal “mostro” che lui stesso apostrofa di continuo a tutto volume (p.10), grazie ad una suoneria chiassosamente urlata ed una potente vibrazione stile fuckingmachine (p.88-89) :tc: .
Ormai è chiaro come sia lo smartphone la personale ossessione degli autori di questo nuovo corso, e tra un po’ sarà lui/lei il protagonista della testata, intento a (non)risolvere i casi mentre Dylan gli smaltisce la corrispondenza da buon amanuense.

Rimanendo nelle atmosfere horror latitanti, la scena di Bobby Joe posseduto (pp.61-65) sembra tanto telefonata nei discorsi quanto poco inquietante nella forma, d'insipida deludenza. Ma tanto non ci sbatto la testa contro un muro. O una finestra, a sbarre. Lo stesso posso dire della combo acrobatica col suo amichetto (p.76) per accalappiare il nostro Dog :dito: .
Lo stesso non posso dire delle ultime sette pagine che riscattano nel delirio di onnipotenza un incubo altrimenti troppo di timida facciata. Danno quello slancio oscuro di grancassa che latitava per il resto della storia, anche grazie ad un Casertano surreale nelle deformazioni, con molto merito :3 .

D’altronde il blobbone con crisi esistenziali del Crollo non è molto diverso da questo villaggio fantasma che smania per esser posseduto (in senso residenziale) da un’ammucchiata di nuovi ospiti...cullando mellifluamente chi vuole "essere al proprio posto" (p.52.ii). Proprio quello che non pensa il mio bagno di me :g: .
Sottrarsi alla sua forza amorevole crea crisi d'astinenza e morte certa, dall’inedia biologica alla debilitazione psichica. Sottrarsi al mio bagno è un altro discorso, anche senza doverci costruire uno scalo internazionale nei paraggi, per coprire i rumori.

Uno spunto interessante disperso però in una marea di condizionismi che penalizzano la storia, accumulandosi in modo didascalico o ultra-precisante - a livello di clausole, in sfilza – fino a togliere tutta la occulta patina dell’inspiegabile, e trasformando l’entità in una creatura da Manuale dei Mostri di D&D, con punti vita, punti deboli, punti forti, allergie, vaccinazioni, etc.
Le stesso condizionismo regolatore di cui soffriva in un certo modo un’altra storia recente della Barbato, La Follia di Pete Brennan, ma che veniva riabilitato dal suo funzionare entro un rito esoterico, tra cabala, arcani e patti col demone, dando senso all’atmosfera :D .

Qui invece, fino all’estenuazione dell’inverosimile sovrannaturale che vuole razionalizzarsi per schemi – cadendo in pseudo-contraddizione, of course - ci viene catechizzato nei dettagli, a libro aperto, con doppio spiegoncino pinpongato a metà albo, come l’entità:

Spoiler!
    #Catturi i più deboli e solitari;
    #S’interrompa di fronte al fracasso degli aerei;
    #Non permetta di uscire dall’interno, ma di entrare dall’esterno;
    #Sia recettiva al rumore/movimento, ma li detesti;
    #Possa agire fino allo spigolo dell’ultimo muro dell’ultima abitazione del villaggio;
    #Lasci morire chi non l’asseconda;
    #Non ha potere sulla superficie esterna dei tetti, ma solo sul suolo;
    #etc, etc, ect. :? :? :? :? :?


Questo dà il largo a storture anche veniali, ma che lasciano capire come in certi casi sia meglio dettarsi meno condizioni possibili per non farsene condizionare, in negativo.

Esempio: mi sembra strano come, a differenza di altre finestre, quella di un semplice abbaino possa venir tranquillamente lasciata aperta per oltre una nottata dall'entità (pp. 66-67) una volta finiti intrappolati dentro...anche senza aerei nei dintorni. Muah… :roll:
Almeno quella di pagina 72 è stata fracassata dall'esterno e quindi l'entità non può improvvisarsi vetraia per ripararla, e comunque in assenza di vetri il "villaggio" comunque riesce a rimediare con una barriera simil-liquida, come succede in opposizione a Bloch (p.82), evitando accuratamente di farlo per la fuga di Dylan&co dall'abbaino, all'alba. Silente.

La stessa entità sembra avere le idee confuse anche su come preservare i suoi amati "neoabitanti" coatti, visto che persino quando non vogliono sottrarsi a lei, pensa bene di seppellirli sotto una cloaca di bitume bollente (p.81) invece di giochicchiarci all'allegrovillaggiofelice da qui all'eternità :* .

Altra uscita sfasata: perché mai Bloch smanetta e riceve gli sms di Jenkins proprio sul telefono DI DYLAN (pp.12-13) :?: .
In più albi si è visto maneggiarne tranquillamente uno tutto suo... e invece qui dobbiamo esser ancora succubi del protagonismo forzoso di IRMA a parti allargate, che Sherlock di rimbalzo sa anche usare a tutta memoria (p26). Aria di gombloddo, scrocco per la batteria scarica, o semplicemente dimenticato a Wickedford, ommannaggia :!:

E per finire Jenkins dice "bizzarro" (p.39) davanti al fatto che le sparizioni siano avvenute tutte nei dintorni di Wynbring, quando lui stesso aveva compilato appositamente il dossier (p.10) per Bloch sulle altre 3 sparizioni recenti limitate a quella zona, e mica in tutto il Regno Unito, dove ci aggiriamo intorno alla 40ina al giorno! :o

****

Sui disegni ho già detto della bellezza dell’ultima sequenza. Per il resto salvo solo il bitume ribollente di spiriti e spirali in più vignette (pp .33, 69, 79), aerei a tutta pagina, e poco altro.
Ormai Casertano mi sembra un autore sempre più stanco del non-horror di DD – basti vedere come disegna altrove – e che si diverte ad esporre qui la parodia di se stesso, con personaggi tozzi e buffoneschi – v. gli occhioni di di Myrtle (61.iii), vignette al risparmio, espressioni beote, e decorazioni/interni/esterni da Villaggetto alla Fabuland :(

Immagine

Anche sull’impostazione dei personaggi si crea una certa schizofrenia, col vero Bloch (17.i) costretto a specchiarsi nella sua contro(grassa)figura da macchietta (10.iii)…mentre Dylan si aliena verso nonsisachi (p.20.ii), ma certamente è un brutto tipo :x: .

Copertina che ancora una volta illustra come il citazionismo fine se a stesso sia una grande opera di onanismo su larga scala. Non attira in edicola, si perde nel suo stesso vuoto, non aggiunge nulla alla storia – né ne trae alcunché – e come giusto Stano pensa di non dedicarle più di un quarto d’ora al massimo. Se questo vuol dire esser pop nelle forme, mi spoppo con altre poppe :P .

*****

Adesso vi lascio perché devo capire come farmi respingere senza foglio di via dalla mia amata città di residenza per chiedere prigionia politica presso la villa provenzale di Laetitia Casta, che in questo momento ci vive tutta sola. Se mia cognata si mette in testa di trovarmi, la piazzo da Ciampino sul primo volo diretto a sorvolare Wynbrought(to hell...senza bells).

ONE WAY ALOHA, IN ECONOMY

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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MessaggioInviato: mar ago 18, 2015 10:38 pm 
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Ho spostato l'ultima discussione a questo link: viewtopic.php?f=2&t=9295

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e qualcosa per cui combattere.


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MessaggioInviato: ven ago 21, 2015 8:14 pm 
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Messaggi: 2643
Località: Venaria Reale (To)
E' con enorme tristezza che commento questa storia.

Ho sempre considerato Paola Barbato la migliore autrice Dylaniana dopo Sclavi e Chiaverotti. I suoi fantastici albi all'inizio degli anni 2000 furono una tempesta di emozioni e brillantezza che sconvolse in positivo la mia lettura.

E oggi, cosa passa il convento?
Non ho fatto troppo caso alla storia del pensionamento di Bloch...te la perdono dai, in fondo trattasi di albo quasi celebrativo volto a segnare un'importante svolta nella vita dell'Old Boy. Non mi aspettavo capolavori.
Non ho ancora commentato a dovere "...e cenere tornerai" che si tratta di una bella storia (commentero' sul topic relativo) anche se l'ennesima polpetta sui drammi esistenziali di Dylan (che palle, li fai sempre tu tra l'atro, Paola) non era cosi' necessaria.

Ma su questa, io ponevo davvero molte speranze. E' su storie di indagini pure che Paola ha tirato fuori i suoi capolavori (Lo specchio dell'anima, Il seme della follia, Sciarada, Memorie dal sottosuolo...) e questa mi sembrava ricadere nella casistica.

E invece l'albo e' cosi' scialbo, cosi' povero di emozioni, cosi' poco horror (salvo giusto il giovane che sbatte la testa contro la finestra). I dialoghi sono diretti e non banali (tipici barbatiani), ma l'intreccio e' scontato e noioso. Visto il soggetto era cosi' poco entusiasmante mi sarei aspettato qualche colpo di genio e invece nulla.

Ma non mi sento di scaricare tutte le responsabilita' a Paola. I disegni di Casertano sono davvero lontani anni luce da ogni cosa che possa essere affiancata all'horror. L'atmosfera e' totalmente assente. Direi che e' ora di dedicarsi ad altro, chesso', Dampyr?

Non e' un albo disastroso, ne ho letti di tanto peggio....ma che delusione.

Voto 5

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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mar ago 25, 2015 3:39 pm 
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Il team Barbato-Casertano mi ha regalato uno degli albi di Dylan che preferisco,ed e' quindi con notevoli aspettative che vado ad approcciare l'ultima storia di Dylan.Tuttavia,stavolta non mi sento di parlare di albo significativo o un qualcosa che si fara' ricordare nel tempo con le stesse emozioni e sensazioni.Non e' che "Gli abbandonati" sia proprio pessimo.Ma e' una storiella cosi',povera...con poca carne al fuoco.L'atmosfera da buddy movie tra Dylan e Bloch a tratti funziona pure,e per fortuna si esce dal poco riuscito universo Wickedford.Ma non abbastanza da rendere la vicenda piu' appassionante di quella che e'.Il senso di vuoto,di smarrimento e quindi di angoscia per Dylan che immagino l'autrice considerasse come fondamentale per la riuscita dell'albo...non lascia il segno,non incide.Non e' abbastanza forte come struttura narrativa e come caratterizzazione di Dylan stesso.C'erano degli elementi per rendere "Gli abbandonati" un grande albo,come da tradizione del personaggio.La solitudine,la cittadina semi deserta,spunti tra l'horror e il thriller...ma non vengono approfonditi a dovere e sviluppati in modo soddisfacente per quanto mi riguarda.
Rimane una piccola storia che scorre via con il pilota automatico,e non lascia tracce a fine lettura.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer ago 26, 2015 2:26 pm 
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Iscritto il: ven giu 26, 2015 5:09 pm
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Ho votato 5, ma mi sono già pentito e vorre dare 1-4.
La storia è davvero ma davvero scema.
Spoiler!
Un paese che... si sente abbandonato? E quindi rapisce le persone per farle vivere lì e queste dopo anni e anni restano vive senza mangiare e bere mai e si riprendono soltanto facendosi prendere da una strana nebbia che ha effetti allucinogeni?

Davvero una roba senza consistenza e che non ha proprio niente di horror, se non fosse per la scena finale, forse... anch'essa ridicola, dato che per tutta la storia si è detto
Spoiler!
che "la forza" ha paura degli aerei e delle folle!

Scusate il numero di spoiler, ma volevo mettere i puntini sulle "i" su delle cose che non è che son brutte o non piacciono a me, ma sono proprio ridicole!
Sono estremamente dispiaciuto, perché io apprezzo molto la Barbato e mi aspettavo davvero una grande storia ai livelli del precedente inedito.
Mi sento tradito e preso in giro, specialmente perché poi ci stanno questi editoriali scenici di Recchioni che pare stia presentando la formazione della western conference alla finale della NBA All-Star, che pare debbano preparare a chissà quale capolavoro e invece si hanno delle storie fiacche, da gente impreparata per questa testata, che non riesce quasi mai a cavare un ragno dal buco, semplicemente perché non sanno scrivere horror (e no, non basta metterci i demoni e i morti).
Che poi io già mi sono stancato di questa macchietta di Dylan incapace con la tecnologia... faceva ridere una volta, già alla seconda sapeva di superficiale e stantio. Dylan non è che fosse un incapace che non sa usare la tecnologia come una vecchietta. Dylan e Groucho erano due persone che riconoscevano semplicemente che molte invenzioni tecnologiche erano vuote di contenuti e avevano la sola funzione di annichilire le persone e renderle ignoranti e azzerarne la cultura. Mi ricordo ancora una bellissima scena de "Il sorriso dell'oscura signora" di Sclavi, in cui Dylan e Groucho provano ad accendere la tv e restano sconvolti e disgustati dal notiziario, che chiudono in fretta e furia, come fosse un vero mostro (per la cronaca, sono questi i modi in cui si porta avanti la critica e lo slogan "i mostri siamo noi": mostrando la vergognosa superficialità e deformità della società attuale), mentre ora Groucho è un malato di tecnologia... cosa che stona tantissimo col suo stile old fashioned.
Ma poi, la Barbato ce l'ha uno smartphone? Mai visto un count down della chiamata automatica e soprattutto è un enorme errore di progettazione human-computer interface, fare un software che comunichi vocalmente (o anche solo con un suono) ogni secondo che passa, in un countdown... se proprio lo devi fare, lo fai ogni 10 secondi, tipo!

Comunque leggere alcune di queste storie nuove, mi fa apprezzare tantissimo quelle vecchie che leggo recuperando qua e là o perfino quelle dei SuperBook e gli speciali. Penso fosse perfino migliore "Il mago degli affari", che ho preso qualche giorno fa con La Gazzetta.


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