Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 13, 2015 10:17 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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nedellis ha scritto:
Ti ringrazio per aver cercato il confronto senza avermi dato dell'idiota ;). Magari lo hai pensato ma perlomeno sei stato educato, al contrario di altri.

Ho domandato il perchè e sono stato ridicolizzato e basta. Veramente una grande dimostrazione, l'ennesima, di maturità del forum. Quasi rimpiango gli insulti di Piccatto :mrgreen:

Per inciso non sono stato l'unico a esprimere questa opinione ma a quanto pare sto sulle palle a metà forum, forse perchè faccio domande scomode, e quindi ecco nedellis il re della polemica fuffa. Ah e non è la prima volta che dico "questo numero non mi piace" risposta tipica di dearcoso e piccatto: "idiota", ricordo anche un richiamo di Rimatt (o un altro moderatore) a costoro, figurati. O come la questione del 6, eravamo in 40 ma il genio delle vanverate sono solo io :roll:


Nessuno qui ti ha dato dell'idiota, almeno in questo thread, ma se ti poni in un certo modo non puoi attenderti reazioni diverse e se perseveri è spontaneo pensare che cerchi la polemica sterile a tutti i costi. Inoltre se continui a dire che nessuno nel forum è in grado di darti le risposte che vuoi, ancor più forte è la sensazione che sia tu, tra le righe, a ritenere degli idioti noi.
Le capacità dialettiche le hai, prova a usarle per quel qualcosa di costruttivo che continui a invocare dagli altri.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: gio ago 13, 2015 10:54 pm 
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Secondo me cio' che rende mitici i primi numeri non e' l'assenza di difetti ma la presenza di pregi (del tutto assenti nei numeri post 100). Il primo Dylan Dog era realizzato certamente in modo meno professionale rispetto a quello di oggi ma il talento, la sensibilità e la sincerità di Sclavi erano tali da annullare del tutto i difetti pur presenti. Ricordo una conferenza ad Expo cartoon nel 1995 in cui Nizzi esprimeva la previsione di una futura e piu' veloce "decadenza" di Dylan Dog rispetto a Tex per via della difficolta' di poter ripetere la fortunata alchimia dei primi 121 numeri. E' ormai palese.che Nizzi avesse pienamente ragione...


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 12:39 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Bisogna essere dei lettori davvero ingenui per credere che bastino una o due incoerenze nella trama (o nella caratterizzazione di un personaggio) per rendere una storia brutta o, comunque, criticabile. Chandler scriveva dei polizieschi che, dal punto di vista della coerenza interna, facevano acqua da tutte le parti (e si parla di errori macroscopici, che ogni lettore un minimo attento non può evitare di notare), eppure i suoi romanzi sono considerati dei capolavori del genere; Il signore degli anelli è interamente costruito attorno a un enorme buco di trama, eppure si tratta di uno dei migliori romanzi fantasy di sempre. Questo per dire che dei dettagli sbagliati non bastano, in sé, a rovinare una storia: sono ben altri gli elementi che esaltano o affossano una sceneggiatura.

I vecchi albi dylaniani – capolavori di Sclavi compresi – avevano dei difetti? Hai voglia! Buchi di sceneggiatura ce ne sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Non si può fare la conta degli errori e servirsi del risultato per stabilire il voto dell'albo: una sceneggiatura dylaniana non è un'espressione matematica. Nei vecchi classici dell'Indagatore dell'incubo ci sono dozzine di imprecisioni e incoerenze interne, ma star qui a elencarle tutte è sterile e controproducente. Un po' come guardare il dito anziché la luna.

Immagine

Detto questo, anche nei famigerati primi 100 albi di Dylan Dog ci sono diversi numeri che vengono considerati piuttosto scadenti (che so, Ossessione o Incubo di una notte di mezza estate), così come ci sono storie odierne che raccolgono quasi solo consensi (La bomba, I raminghi dell'autunno, L'assassino della porta accanto...). Quindi, come la mettiamo? La nostalgia funziona solo a fasi alterne?

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 9:08 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Vi sono storie BELLE scritte sia oggi che ieri. Memorie dall'invisibile e La Bomba non possono, a mio parere, non raccogliere una buona parte di consensi (puramente da un punto di vista oggettivo, poi possono non piacere, sia chiaro). Ma non stiamo parlando dei "grandi". Si sta molto più umilmente parlando degli "piccoli".

Faccio l'ultimo ragionamento poi la smetto perchè una volta che si è detto tutto e non si è convinto l'altro è inutile scatenare mille discussioni. Dato che poi la mia è una impressione e come tale SOGGETTIVA.

Fatto 1: Le storie di oggi vengono lette e giudicate. Non so come ognuno scriva il suo commento ma sicuramente prima di scriverlo ci mette una riflessione e ci spende del tempo. Ovviamente essenso passato poco tempo dalla lettura alla scrittura del giudizio, tale giudizio sarà il più completo possibile.

Fatto 2: Le storie del passato sono state giudicate nel momento in cui sono state lette 15,20,25 anni fa (dipende dalla storia) e se ne è dato un giudizio al momento della lettura. Dopodichè nasce il forum e lì un commentatore comincia a scrivere i commenti delle storie che ha letto. Come giustamente dici tu, Rimatt, è impensabile pensare di potere leggere tutti gli albi e fare una disanima come quelle per gli albi nuovi (lavoriamo o studiamo o semplicemente facciamo altro). Quindi su che base si dà il giudizio?

Fatto 3: I giudizi su una storia, oltre che dalle atmosfere e dal semplice piacere o non piacere, verranno anche dati da incongruenze o imprecisione nell'albo (altrimenti che senso ha citarli nel momento in cui si da un voto negativo :-) ?).

Impressione: Dal fatto 1,dal fatto 2 e dal fatto 3 io ho l'IMPRESSIONE che i giudizi sugli albi nuovi sono maggiormente incisivi, particolareggiati, precisi rispetto a quelli vecchi. Quelli sui vecchi lo saranno di meno proprio perchè è passato del tempo dalla lettura e molti particolari se ne sono andati. Per questo motivo la mia impressione è questa.

Sto dicendo qualcosa di assurdo? Se sì bene nessun problema, io esprimo la mia voi esprimete la vostra. Se no allora dall'impressione scaturisce il

Fatto 4: La DISTANZA tra gli albi si allontana. Sembrano MOLTO più belli gli albi di ieri rispetto a quelli di oggi perchè non se ne è fatta una disanima (e se la si è fatta si è fatta molto tempo fa). Non metto in discussione l'essere migliore o peggiore. Metto in discussione l'essere MOLTO migliore.

Ed ora la smetto (o perlomeno ci provo)... :-)

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 9:24 am 
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rimatt ha scritto:
Chandler scriveva dei polizieschi che, dal punto di vista della coerenza interna, facevano acqua da tutte le parti (e si parla di errori macroscopici, che ogni lettore un minimo attento non può evitare di notare), eppure i suoi romanzi sono considerati dei capolavori del genere

Hai citato uno degli autori preferiti di Sclavi :)
Banalmente, una storia o appassiona o annoia.

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vidi per la prima volta il mio vero oi.
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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 10:33 am 
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alemans123 ha scritto:
Fatto 1: Le storie di oggi vengono lette e giudicate. Non so come ognuno scriva il suo commento ma sicuramente prima di scriverlo ci mette una riflessione e ci spende del tempo. Ovviamente essenso passato poco tempo dalla lettura alla scrittura del giudizio, tale giudizio sarà il più completo possibile.

Fatto 2: Le storie del passato sono state giudicate nel momento in cui sono state lette 15,20,25 anni fa (dipende dalla storia) e se ne è dato un giudizio al momento della lettura. Dopodichè nasce il forum e lì un commentatore comincia a scrivere i commenti delle storie che ha letto. Come giustamente dici tu, Rimatt, è impensabile pensare di potere leggere tutti gli albi e fare una disanima come quelle per gli albi nuovi (lavoriamo o studiamo o semplicemente facciamo altro). Quindi su che base si dà il giudizio?

Fatto 3: I giudizi su una storia, oltre che dalle atmosfere e dal semplice piacere o non piacere, verranno anche dati da incongruenze o imprecisione nell'albo (altrimenti che senso ha citarli nel momento in cui si da un voto negativo :-) ?).

Impressione: Dal fatto 1,dal fatto 2 e dal fatto 3 io ho l'IMPRESSIONE che i giudizi sugli albi nuovi sono maggiormente incisivi, particolareggiati, precisi rispetto a quelli vecchi. Quelli sui vecchi lo saranno di meno proprio perchè è passato del tempo dalla lettura e molti particolari se ne sono andati. Per questo motivo la mia impressione è questa.

Sto dicendo qualcosa di assurdo? Se sì bene nessun problema, io esprimo la mia voi esprimete la vostra. Se no allora dall'impressione scaturisce il

Fatto 4: La DISTANZA tra gli albi si allontana. Sembrano MOLTO più belli gli albi di ieri rispetto a quelli di oggi perchè non se ne è fatta una disanima (e se la si è fatta si è fatta molto tempo fa). Non metto in discussione l'essere migliore o peggiore. Metto in discussione l'essere MOLTO migliore.


Sì e no. È vero che leggere e frequentare i forum aiuta a trovare incoerenze e magagne che in un primo momento non si erano notate, ed è possibile che questo vada a modificare l'opinione su una storia; però è anche difficile che lo faccia in maniera realmente significativa (per capirci, non capiterà mai che un albo che abbiamo trovato ottimo diventi pessimo solo perché altri ci hanno fatto notare che ci sono alcuni buchetti di sceneggiatura).

Sul fatto 3, non concordo: ci sono storie che brillano di luce propria anche se contengono svariate incongruenze e diverse imprecisioni. I primi esempi che mi vengono alla mente sono Il cimitero dei freaks (Barbato) e Il giorno del licantropo (Medda), albi che ad analizzarli da un punto di vista logico-razionale sono pieni zeppi di magagne (puntualmente evidenziate nei post di commento) e che nonostante questo piacciono quasi a tutti. E sai una cosa? Ora io ricordo le emozioni che quelle storie mi hanno trasmesso, e ho dimenticato quali fossero le magagne in questione; per me sono ottime storie e basta. Se basta evidenziare una o due incongruenze per affossare irrimediabilmente una sceneggiatura, allora quella sceneggiatura è poca cosa.

Detto questo, che un "effetto nostalgia" verso le storie del passato (e verso il passato in generale) ci sia è innegabile, ma si sbaglia se ci si assegna un'importanza eccessiva. Può sì succedere che alcune storie vengano sopravvalutate rispetto a quel che valgono (coff coff... Chiaverotti... coff coff :D ), ma in genere se di un albo si serba un bel ricordo è perché quell'albo è bello davvero.

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Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 10:45 am 
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alemans123 ha scritto:
Vi sono storie BELLE scritte sia oggi che ieri. Memorie dall'invisibile e La Bomba non possono, a mio parere, non raccogliere una buona parte di consensi (puramente da un punto di vista oggettivo, poi possono non piacere, sia chiaro). Ma non stiamo parlando dei "grandi". Si sta molto più umilmente parlando degli "piccoli".

Faccio l'ultimo ragionamento poi la smetto perchè una volta che si è detto tutto e non si è convinto l'altro è inutile scatenare mille discussioni. Dato che poi la mia è una impressione e come tale SOGGETTIVA.

Fatto 1: Le storie di oggi vengono lette e giudicate. Non so come ognuno scriva il suo commento ma sicuramente prima di scriverlo ci mette una riflessione e ci spende del tempo. Ovviamente essenso passato poco tempo dalla lettura alla scrittura del giudizio, tale giudizio sarà il più completo possibile.

Fatto 2: Le storie del passato sono state giudicate nel momento in cui sono state lette 15,20,25 anni fa (dipende dalla storia) e se ne è dato un giudizio al momento della lettura. Dopodichè nasce il forum e lì un commentatore comincia a scrivere i commenti delle storie che ha letto. Come giustamente dici tu, Rimatt, è impensabile pensare di potere leggere tutti gli albi e fare una disanima come quelle per gli albi nuovi (lavoriamo o studiamo o semplicemente facciamo altro). Quindi su che base si dà il giudizio?

Fatto 3: I giudizi su una storia, oltre che dalle atmosfere e dal semplice piacere o non piacere, verranno anche dati da incongruenze o imprecisione nell'albo (altrimenti che senso ha citarli nel momento in cui si da un voto negativo :-) ?).

Impressione: Dal fatto 1,dal fatto 2 e dal fatto 3 io ho l'IMPRESSIONE che i giudizi sugli albi nuovi sono maggiormente incisivi, particolareggiati, precisi rispetto a quelli vecchi. Quelli sui vecchi lo saranno di meno proprio perchè è passato del tempo dalla lettura e molti particolari se ne sono andati. Per questo motivo la mia impressione è questa.

Sto dicendo qualcosa di assurdo? Se sì bene nessun problema, io esprimo la mia voi esprimete la vostra. Se no allora dall'impressione scaturisce il

Fatto 4: La DISTANZA tra gli albi si allontana. Sembrano MOLTO più belli gli albi di ieri rispetto a quelli di oggi perchè non se ne è fatta una disanima (e se la si è fatta si è fatta molto tempo fa). Non metto in discussione l'essere migliore o peggiore. Metto in discussione l'essere MOLTO migliore.

Ed ora la smetto (o perlomeno ci provo)... :-)


Sono in parte daccordo, nel senso che su molte questioni la penso allo stesso modo.

Per mia esperienza personale posso dire però una cosa: quello che influisce sul mio giudizio, oggi, come in passato, è la voglia di "rileggere" un albo.

Quando leggevo una storia "old" la volevo leggere e rileggere, mi soffermavo sui disegni, mi sentivo coinvolto emotivamente, provando l'ampio spettro emozionale: paura, fastidio, disgusto, gioia, eccitazione, entusiasmo. Questo succedeva in molti numeri a prescindere da chi li scrivesse. Sapevo ce c'erano storie preferite e altre meno, ma ricordo le forti emozioni.

Oggi è più raro trovare un albo che mi faccia rivivere lo stesso, ma anche oggi come allora, purchè in misura ridotta, ci sono stati albi che mi hanno fatto sussultare, a prescindere da chi li scrivesse: "la saga del pianeta dei morti" è quella che mi ha fatto vivere le emozioni più intense a livello "old style". "Il giardino delle illusioni" (tanto strocata dai più) e Mater Morbi (tanto amata dai più) sono le due storie arrivate in un momento di sofferenza particolare della mia vita che mi hanno fatto ri-innamorare di dylan come da adolescente.

Anche oggi trovo storie che mi danno subito la sensazione da "la voglio rileggere"... ci penso, ci ragiono, ne voglio ancora. -non sono tutte, non sono tantissime, ma ci sono: "Una nuova vita", "i sonnambuli", "i raminghi dell'autunno", "spazio profondo", "al servizio del caos", "il cuore degli uomini", "nel fumo della battaglia", "e cenere tornerai..." tanto per citarne alcune.

Io sono diverso , Dylan è diverso... voglio emozionarmi e voglio avere la spinta alla ri-lettura. Se manca ciò resterei su dylan solo per inerzia (come lo sono su nathan never) ma ciò significherebbe buttare via i miei soldi per qualcosa che non amo più... tanto varrebbe smettere.

Non è un periodo d'oro, ma un periodo che emozionalmente mi prende parecchio, mi ritengo fortunato rispetto chi non trova di suo gusto alcune scelte del "dylan" attuale.

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L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: ven ago 14, 2015 5:26 pm 
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Ok capisco la vostra visione e vi ringrazio Rimatt e Antonius per avermi spiegato la vostra visione su cosa intendete per "bell'albo" di Dylan Dog. Rimango sempre della mia idea, però è anche vero che il fatto 3 può non sempre essere vero. Poi sull'importanza della nostalgia... alla fine credo che potremmo discuterne per anni e non arrivare a un accordo. E' effettivamente una cosa troppo soggettiva.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 4:55 pm 
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rimatt ha scritto:
Detto questo, anche nei famigerati primi 100 albi di Dylan Dog ci sono diversi numeri che vengono considerati piuttosto scadenti (che so, Ossessione o Incubo di una notte di mezza estate), così come ci sono storie odierne che raccolgono quasi solo consensi (La bomba, I raminghi dell'autunno, L'assassino della porta accanto...). Quindi, come la mettiamo? La nostalgia funziona solo a fasi alterne?



Il discorso non regge perchè si basa sul postulato (errato) che le storie da te citate sono considerate scadenti.

L'unico dato "oggettivo" al quale possiamo rifarci sono le votazioni degli utenti qui nel forum e i due albi che hai citato hanno il 60% e oltre di voti buoni/ottimi.
Non mi sembra che la considerazione del forum di quelle storie sia "scadente", anzi mi pare sia considerabile comunque più che buona.

Come abbiamo detto tutti cento volte, gli albi del passato non sono soggetti a intense disamine.
Io credo che il confronto produzione pre-100/albi odierni è impietoso non per forza per un calo della qualità o per una netta supremazia di quella produzione, ma anche per l'aumento vertiginoso della critica nei confronti della produzione odierna. Perchè a mio parere se si vuole porre uno standard, il criterio dovrebbe essere applicato equamente a qualsiasi giudizio, sia quando leggiamo l'ultimo color fest che il numero 1 di Sclavi.
Poi che sia una questione nostalgica, emotiva, fanatica è una mia supposizione magari fantasiosa e come tale mai verrà smentita ne confermata, perciò me la terrò per me tanto per non generare rancore ulteriore nei miei confronti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 5:17 pm 
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Evvai, è nato, finalmente siamo arrivati all'attesissimo coitus praevenutus che sigilla il discorso: stavamo soffrendo di ansia da prestazione, nell'imprevedibile attesa :!: :P :!:

nedellis ha scritto:

Io credo che il confronto produzione pre-100/albi odierni è impietoso non per forza per un calo della qualità o per una netta supremazia di quella produzione, ma anche per l'aumento vertiginoso della critica nei confronti della produzione odierna.


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Spoiler!
Dopo una trentina di post finalmente siamo giunti all'assioma che si voleva istigare dalla bocca altrui a suon di domandoni epocali. Unveiled! Una tesi originalissima ed attesissima dai più, che non era mai&poimai pervenuta alle orecchie da mercantinfiera di quegli omertofaziosi del forum. Come corollario, però, non aspettiamoci arrivino altre risposte nel risaputo, considerando la loro proverbiale sfaticaggine :cry:


ALOHA MEGLIO TARDI CHE QUANDO MAI?
...MEGLIO TARDI CHE DI NOTTE...SOTTOVOCE

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MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 6:34 pm 
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wolkoff ha scritto:
Spoiler!
Evvai, è nato, finalmente siamo arrivati all'attesissimo coitus praevenutus che sigilla il discorso: stavamo soffrendo di ansia da prestazione, nell'imprevedibile attesa :!: :P :!:

nedellis ha scritto:

Io credo che il confronto produzione pre-100/albi odierni è impietoso non per forza per un calo della qualità o per una netta supremazia di quella produzione, ma anche per l'aumento vertiginoso della critica nei confronti della produzione odierna.


Immagine

[spoiler]Dopo una trentina di post finalmente siamo giunti all'assioma che si voleva istigare dalla bocca altrui a suon di domandoni epocali. Unveiled! Una tesi originalissima ed attesissima dai più, che non era mai&poimai pervenuta alle orecchie da mercantinfiera di quegli omertofaziosi del forum. Come corollario, però, non aspettiamoci arrivino altre risposte nel risaputo, considerando la loro proverbiale sfaticaggine :cry:

ALOHA MEGLIO TARDI CHE QUANDO MAI?
...MEGLIO TARDI CHE DI NOTTE...SOTTOVOCE

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Altair ha scritto:
se ti poni in un certo modo non puoi attenderti reazioni diverse e se perseveri è spontaneo pensare che cerchi la polemica sterile a tutti i costi.

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MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 6:56 pm 
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Infatti, sono d'accordo con Altair :wink:
Solo che più che una polemica(sterile) ci vedo un'inutile piroetta retorica. Sul sempre riciclabile tormentone asfittico della disparità di trattamento. Buono per tutte le (4) stagioni, maccheppizza!

Guarda, te lo dico col cuore in mano - di qualcun altro, tanto non lo vedi.
E Marzullo docet, anche se FORSE non hai capito il senso di quelle immagini :D .

Ti sei fatto una risposta, a priori.
Ci hai disseminato della stessa domanda, derivatane, per riascoltarla, quella risposta, profferita da altri.
C'è il buon Rimatt che ti ha aperto un topic apposito, sperando ne nascesse altro.
C'è chi è tornato all'archivio per dimostrarti i pregressi, sullo stesso tema.
C'è chi ha provato delle variazioni sul tema ma non è stato ascoltato, perché volevi sentirti dire quella risposta.

Cos'altro vuoi?
Vuoi noleggiare dei cartelloni sul GRA per sbandierare quello che già sappiamo (pensi)?
Vuoi una commissione d'inchiesta per sondare l'onestà delle nostre risposte?
Vuoi un pool di accademici che analizzi in laboratorio il fenomeno, per arrivare alla stessa conclusione pre-confezionata?

ALOHA TUTTO TORNA, ANCHE QUANDO NON PARTE NIENTE

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il sab ago 15, 2015 7:14 pm, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 6:57 pm 
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nedellis ha scritto:
Il discorso non regge perchè si basa sul postulato (errato) che le storie da te citate sono considerate scadenti.

L'unico dato "oggettivo" al quale possiamo rifarci sono le votazioni degli utenti qui nel forum e i due albi che hai citato hanno il 60% e oltre di voti buoni/ottimi.
Non mi sembra che la considerazione del forum di quelle storie sia "scadente", anzi mi pare sia considerabile comunque più che buona.


A parte che i miei erano due esempi presi più o meno a caso e che se ne potranno senz'altro trovare di più probanti, che oggettività ci può essere nel valutare i (pochi) voti assegnati non si sa quando da utenti che non si sa chi siano e che forse non sono più sul forum da anni? Il tuo discorso potrebbe reggere solo se gli stessi utenti assegnassero un voto alto a un vecchio albo "scadente" e, contemporaneamente, un voto basso a un nuovo albo di alto livello. Allora si potrebbe forse parlare di prevenzione e di scarsa oggettività, ma così? Probabilmente, molti degli utenti che hanno assegnato voti alti ai vecchi albi non scrivono più, e può benissimo essere che sarebbero ugualmente generosi con gli albi odierni. Albi odierni che, peraltro, stanno ottenendo votazioni mediamente alte, che poco hanno da invidiare a quelle dei vecchi classici.

Inoltre, che tutta questa prevenzione non ci sia te lo stiamo dicendo in molti, e più di qualcuno ti ha fatto notare che anche tra i primi 100 numeri ci sono diversi albi che non gradisce. Il discorso che porti avanti parte da una tua convinzione (ovvero, che tra albi del passato e albi odierni non ci sia una grandissima differenza qualitativa) che è pienamente legittima ma che, ne converrai, non è condivisa quasi da nessuno, quindi non ti puoi neanche stupire se un po' tutti ti stanno contestando.

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 7:19 pm 
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rimatt ha scritto:
Il discorso che porti avanti parte da una tua convinzione (ovvero, che tra albi del passato e albi odierni non ci sia una grandissima differenza qualitativa) che è pienamente legittima ma che, ne converrai, non è condivisa quasi da nessuno, quindi non ti puoi neanche stupire se un po' tutti ti stanno contestando.


La mia convinzione non è quella. Parlo ai minimi termini per evitare di farmi fraintendere:

nedellis corregge rimatt ha scritto:
tra albi del passato e albi odierni la grandissima differenza qualitativa non è stata dimostrata perchè la critica presente sul forum non è stata altrettanto attenta e minuziosa rispetto a quella odierna


rimatt ha scritto:
Il tuo discorso potrebbe reggere solo se gli stessi utenti assegnassero un voto alto a un vecchio albo "scadente" e, contemporaneamente, un voto basso a un nuovo albo di alto livello.


Il mio punto è esattamente il contrario! L'utente medio scrive 300 righe sull'inedito e magari vota pure buono, poi rilegge un vecchio numero o lo legge per la prima volta e scrive 2 righe votando buono.
E' questa l'iniquità che vedo.
E' come se due alunni passano un esame con 24 ma il primo ha risposto a 10 domande il secondo a 2...C'è qualcosa che non quadra capisci?
Con questo non voglio dire che il secondo alunno non fosse preparato tanto quanto il primo, ma che la preparazione è stata verificata con meno solerzia. Credo avvenga la stessa cosa con i classici di Dylan Dog.
Poi io ho insinuato che ci fosse un effetto nostalgia e qualcuno lo ha negato, però se me lo si nega con argomentazioni che non reggono a me il dubbio rimane :).


rimatt ha scritto:
Probabilmente, molti degli utenti che hanno assegnato voti alti ai vecchi albi non scrivono più, e può benissimo essere che sarebbero ugualmente generosi con gli albi odierni.


O magari anche no.

rimatt ha scritto:
Albi odierni che, peraltro, stanno ottenendo votazioni mediamente alte, che poco hanno da invidiare a quelle dei vecchi classici.


Ti consiglio di riguardare gli esiti dei sondaggi ;).

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 Oggetto del messaggio: Re: Critica dylaniana di oggi VS critica dylaniana di ieri
MessaggioInviato: sab ago 15, 2015 7:52 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
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nedellis ha scritto:
tra albi del passato e albi odierni la grandissima differenza qualitativa non è stata dimostrata perchè la critica presente sul forum non è stata altrettanto attenta e minuziosa rispetto a quella odierna


Ma santa pazienza, te lo stan dicendo in tutti i modi/lingue/toni che non è per nulla scientifico andare a vedere i 60 voti di "L'isola Misteriosa" o "Scritto con il Sangue" dati da chissà chi e chissà quando, e confrontarli con i 90/100 delle ultime uscite. (fatto 1)

Cosa c'è poi di strano nel notare critiche più attente ad un albo uscito oggi, con forum attivo, rispetto a gente che ha scritto due righe, magari 5 anni fa, su un albo uscito 20 anni fa quando ancora non esisteva nessuna piattaforma di confronto? (fatto 2)

Vuoi sentire solo dire che chi rompe i maroni a Il sapore dell'acqua è in realtà prevenuto perchè disprezza Rrobe e Sime mentre strabuzza gli occhi di fronte a storie come Il mistero del Tamigi (anche se ti hanno pure detto che c'è gente che ancora oggi storce il naso di fronte a Johnny Freak o Il Lungo Addio?).

Va bene, hai ragione. Per fortuna che hai smascherato sti ipocriti nostalgici. Contento? e adesso che si fa?


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