Cravenroad7

Indubbiamente l'intera collana serve per reclutare nuovi lettori. Il remake oltre a portare nuovi lettori (per il solo fatto di essere inserito in tale collana e per indirizzare già la nuova leva all'acquisto del numero 1 - con il quale lui può fare confronti e da lì cominciare a leggere i successivi), indubbiamente serve anche per prendere buona parte dei lettori storici affascinanti dal prezzo basso del fumetto.

Non dimentichiamo che il primo numero (come in ogni collana) deve essere particolare e dotato di un certo fascino perché altrimenti il lettore non ti continua la collana. Questo porta il lettore sia a continuare la collana (lettore nuovo chiaramente - non penso molti lettori storici prenderanno i successivi albi), che a provare a rileggersi il numero 1.

Scusa... Quindi questo splendido remake aveva un suo fascino? Io sto ancora bestemmiando per aver ceduto alle tette della giornalaia...

Scusa... dove prendi i fumetti Ambrox???

Epitome del numero 1.
Con un orfano come protagonista.

Delusione, 5.

Sinceramente questo "remake" lo trovato. Vuoto e senza senso. Recchioni addirittura lo chiama. "Ammodernamento" del primo numero ma lo trovato inutile. Disegni belli per carità,ma era necessari'o un ri:assunto del primo splendido numero di Dylan? .poi che inventiva,l' astuccio del clarinetto che racconta il suo punto di vista. Mamma che cosa ridicola.potevo risparmiare. Le 2 euro.mi chiedo una cosa adesso e pongo una domanda a tutti,ma Recchioni sa ancora scrivere? È da mather morbis che non scrive niente di decente. Possibile che si sia montato la testa. E che sia sopravvalutato in casa Bonelli visto gli incarichi ed i progetti che ha

Piaciuto. Sono daccordissimo con la video recensione di RKC, quindi non chiamo questo remake, ma voluto omaggio che in più incastra il dylan dei primi anni con il dylan dal passato barbatiano.

Il deus ex machina non è mai stato, a questo punto, la custodia... ma Xabaras, che si porta Dylan contro solo per farlo avvicinare a lui, quasi a voler vedere come è cresciuto. Sa della bomba (è sua), sa quando farla usare a Dylan, sa quando farlo sentire "indagatore dell'incubo", lanciarlo in questo mondo, vedere se è pronto.

Disegni "american style" che mi sono piaciuti, anche se avrei voluto una sybil molto più somigliande all'originale.

Discorso parallelismi: Racchioni segue pari pari battute e diciture di Sclavi, forse modernizzandole un pò, ma mantenendo lo spirito scanzonato nel ri-farle pronunciare. La cosa che mi stupisce è vedere sempre qualcuno che inorridisce a "trovate recchioniane" quando di recchioni non hanno nulla. L'aura recchioniana in tutto fa vedere il pacchetto con superficialità e odio, senza quasi più controllare cosa ci sia nel profondo. Purtroppo neanche il buon Tiziano fu risparmiato da tale "saputelleria da forum" ricordando il trattamento ricevuto dopo la scrittura de "l'assassino fra noi" (pensando che tanti che lo stroncarono pesantemente sono gli stessi che oggi lo rimpiangono come bambinelle a cui è stato tolto il gelato). E' giusto criticare la storia, sia che sia un Dio a scriverla o l'ultimo degli uomini, ma criticarla vedendoci sempre la presenza dell'uomo che la scritta, la sua antipatia, simpatia, cottura, è patetico oltre che di un superficialismo estremo.

P.s. Il passaggio di pistola fra groucho e dylan avveniva già nel primo numero, solo quello che dice dylan alla fine è un aggiunta in più, sapendo che il "passaggio" sarebbe diventato canonico; mi ha fatto sorridere, una trovata carina!

Onestamente, se non conoscessi Dylan, troverei questa storia un po' campata in aria. Secondo me è un requisito fondamentale, aver letto il #1, per comprenderla ed apprezzarla.
Detto ciò, trovo che la storia sia davvero interessante e artisticamente molto valida, perché prende in considerazione un punto di vista esterno che fa quasi da inconscio al #1 e che sviluppandosi e dando un punto di vista nel background, omaggia in modo davvero bello l'indagatore dell'incubo, collegando la sua primissima avventura, con quello che poi sarà raccontato successivamente sul suo passato. Probabilmente Sclavi storcerebbe il naso ancora oggi, per la questione Xabaras, però ormai, come dice il RRobe, ci deve sta'

Finalmente recuperata.
Idea simpatica ma per quanto mi riguarda totalmente rovinata dai disegni, patinati e freddi, che non trasmettono emozione.
Sul discorso custodia io davo per scontato che poi Hamlin avesse spiegato il funzionamento corretto, tuttavia non lo trovo così importante ai fini del racconto, che mi sembra serva più a restituire un clima scanzonato e alla "quinto senso e mezzo" (non del tutto riuscito, forse per le troppe poche pagine a disposizione).

Una domanda: la tizia in copertina avvinghiata a Dylan chi è?

ALOLASSOLUNGA, MA MI PARE ACCORCIATA

Capito, grazie.
Praticamente hai scritto il soggetto del remake del remake (titolo di lavorazione: "La prima colazione dei morti viventi").

@Mods&co.

Per quanto riguarda l'angolo del fancazzo della domenica (nuvolosa, d'estate )...una domanda:
Forse si potrebbe cambiare il titolo del topic in ICDP in senso generale.
Se soltanto però qualcuno commentasse le uscite successive - anche con sole due righe, tanto cambiano solo gli editoriali: non verrete messi al plotone dei malafedisti che commentano l'inedito a josa ignorando il resto - cosa molta ardua pare, a giudicare dall'assenza di qualsiasi forumista che accenni ad un acquisto dopo il primo.

E l'edicola langue...

ALOHA NON E' TUTTO ROSA LUCCICANTE QUELLO CHE LA GAZZA ARRAFFA

Il succo dellì'albo è questo. Questo amarcord fa piacere a noi lettori storici di Dylan Dog ma difficilmente può affascinare un neofita. A questi va fatto leggere "L'alba dei morti viventi" più che "La nuova alba dei morti viventi". La storiella in sé è gradevole anche se l'escamotage finale non mi è particolarmete piaciuto. Anche perché tradisce il primo albo sclaviano. Recchioni ha campo libero (e lo sta mostrando nella serie regolare), quindi pure qui si prende la sua bella licenza. Copertina sufficiente, anche se la protagonista femminile non c'entra nulla con Sybil. E nemmeno nelle belle tavole di Mammuccari Sybil centra con quella di Stano: questa è molto più gnocca. Bene, ma la protagonista della prima storia era un po' diversa dal punto di vista fisico.

Lettrice storica. Albo patetico. Copia incolla. Niente fascino.

la storia l'ho letta e a me e'piaciuta.L'edizione e'buona ed i colori ottimi.Il prezzo e'veramente ottimo in rapporto alla qualita' ed e'portabile a tutte le tasche anche quelle dei giovanissimi.Ho sempre pensato che i color fest fossero una edizione sperimentale e 32 pagine puo'leggerle anche chi e'pigrissimo.la gazzetta dello sport e'molto venduta tra i giovani ed ha sempre avuto buon seguito quando e'stata abbinata a dei fumetti.Io credo che queste iniziative che forse per noi lettori appaiono superflue siano invece ottime per cercare lettori giovani,nuovi da legare al personaggio tanto da incuriosirli e legarli alla serie.Sono ottime strategie di mercato per fare in modo di iniettare linfa vitale al personaggio.Chi ama dylan deve essere molto contento di iniziative del genere

Una curiosità: ma c'è qualche anima pija(..telo, costa poco!) che ha comprato qualche numero dopo il primo? Giusto per sapere cosa diamine si sono inventati per riempire i redazionali, e anche perché non mi spiacerebbe fare uno showcase qui sopra delle copertine inedite - come fatto per la CSC Repubblica - molte delle quali parecchio meritevoli

Intanto la Gazza ha dato una tale importanza all'iniziativa da non aggiornare neanche più le presentazioni sul piano dell'opera, da Settembre in poi
http://store.gazzetta.it/fumetti/dylan-dog-i-colori-della-paura/H8WsEWcW7GUAAAFOUFUjtoaH/ct;pgid=dUVaiw6z3i9SR0cBT7L8hKeC0000QWK5oXA8;sid=aJ6tt5OqdoetvsZdPI0Bp9WKanHC-0_F-yU=

ALOHA I DOLORI DALLA PAURA