Metodi di citazione di Sclavi.
1. citazioni colte: Inizio di "dopo il grande splendore" preso dal film d'animazione "quando soffia il vento". Roba a molti sconosciuta ma d'autore. 2. citazioni letterarie: "L'uomo che visse due volte" o parte de "la zona del crepuscolo", non uno stephen king o un palahniuk qualunque (entrambi bravi eh, ma non di certo come un pirandello o un poe) 3. citazioni ironico-trash: tutto "horror paradise" e tanti altri, ma con il chiaro intendo di non prendersi sul serio. 4. citazioni fuorvianti: "killer" parte come terminator ma diventa la storia del golem, i vampiri inizia come un film di romero, zombi forse, ma diventa tutt'altro, avvicinandosi a essi vivono. Il lettore viene indirizzato verso una direzione che conosce solo per poi spiazzarlo.
Queste sono quelle che mi vengono in mente, come tipo di citazioni. Quelle di recchioni o in generale della fase 2 sono più o meno:
1. citazioni a caso legate a malapena da un macrogenere: in "spazio profondo" c'è un probabile omaggio a solaris, l'interno dell'astronave e l'atmosfera claustrofobica ricorda alien, le creature amorfe, sopratutto groucho, ricordano gli alieni de la cosa, mentre in generale la trama è mooolto simile a punto di non ritorno. Unico punto in comune è il macrogenere fantascientifico, per il resto non c'è nessun collegamento tra le varie storie citate tra loro e con l'episodio.
2. citazioni di altri dyd: "mai più ispettore bloch" è molto simile a "tre per zero" di sclavi, così come "gli abbandonati" ha un chiaro omaggio a "la casa degli uomini perduti" sempre di sclavi. Aggiungerei anche che in "e cenere tornerai" viene citato il circo dell'autunno de "i raminghi dell'autunno" (che dyd non dovrebbe conoscere, rivelandosi tutta una fantasia della circense alla fine dell'albo). L'autocitazione può essere un tributo ma anche un voler sfruttare il tanto odiato effetto nostalgia.
3. citazioni letterali moderne/mainstream/pop culture: la storia dell'orsa in "al servizio del caos" e quella di the walking dead in "mai più ispettore bloch" sono le prime che mi vengono in mente e, forse peccando di malafede, possono far pensare ad un voler far calare dyd nel presente nel modo più facile e grossolano possibile.
4. citazioni gratuite: alan moore, lando, alien (quello di "e cenere tornerai") che non hanno un nesso con la storia. Citazioni gratuite che c'erano anche con Sclavi ma, a memoria, solo in storie weird, stralunate, non sense, comiche, surreali, pazze e che non si prendevano sul serio (lovecraft in "cagliostro", la coppia di coniugi in "maelstrom").
Vedo differenza al livello della fonte di citazione, più colta con sclavi, più mainstream per recchioni/fase 2, vedo una leggerezza nelle citazioni contro una funzionalità per calare dyd nel presente a tutti i costi (in modo molto forzato aggiungerei). Più o meno questo è quello che ho notato dalla fase 2, il che per chi ha letto diversa roba di recchioni non è una novità.
Diciamo che se dovessimo fare il giochino dell'abbinare sceneggiatori famosi di comics con sceneggiatori italiani accosterei sclavi a gaiman (entrambi hanno scritto libri ma sono passati alla storia con i fumetti, in special modo una serie inventata da loro, basata sull'horror ma virata presto sul weird, sull'onirico, struggente, metafisico, surreale), e poi accosterei recchioni a miller (con le dovute proporzioni), ossia roba fatta con la pancia, sborona, personaggi tutti d'un pezzo, caricaturali, grotteschi, machi all'inverosimile, o eterni sconfitti che vanno incontro alla morte con sigaretta in bocca e sguardo truce (per non parlare dell'interesse comune per il lato badass del giappone). Recchioni ha anche detto di adorare Miller, non è un paragone campato per aria. Ma che succede se metti Miller alle sceneggiature di Sandman? Ce lo vedete dream a dire "portami dal tuo capo, caronte, e tieni la mancia"? Questa è l'impressione che mi dà recchioni alla guida della creatura di sclavi.
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