Cravenroad7

Non ci fare caso, in questo forum ci sono vari professori che, dall'alto delle loro cattedre, s'impegnano per mantenere alto l'onore della lingua italiana. E' una missione per loro.

Ho usato bene la punteggiatura?

"Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni."
(EUGENIO MONTALE)

Agli amici del "club del Bembo" consiglierei di leggere montale o tristan tzara o palazzeschi o nanni balestrini
e se ancora sono convinti di sapere DAVVERO come si scrive nel 2015 consiglio la lettura di "Ideologia e linguaggio" di Edoardo Sanguineti.
e comunque:

c'è anche chi assorto in nostalgie futuriste usa i numeri come punteggiatura...ma in questo caso (stranamente) nessuno critica.
per non parlare dei refusi su DD che ultimamente se ne vedono sempre di più.
FINE OT E CONSIGLI PER LA LETTURA (e sfogo)
L'albo del mese:
mi dispiace, non l'ho comprato ma da quanto leggo qui non mi sono perso poi tanto.
Waiting Ambrosini.....

Aggiungerei anche il semi-dimenticato Pietro Aretino, il cui epitaffio dice:

« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »

è in uso attualmente utilizzare gli "uno" in mezzo ai punti esclamatici per enfatizzare la frase.
come aggiungere un "h" in fondo ad una parola.
ad esempio: "sei un grammar nazihhh" è un linguaggio da forum.

E ora chi lo dice all'Aretino?
@julius94 sei un grandehhh!!11111

Ed io che pensavo fosse solo un uso maldestro del caps lock...
Sò proprio vecchio pur essendo più giovane di rrobe...

Non ho ben capito perché si dovrebbe etichettare come professorino rompipalle uno che chiede un minimo di chiarezza nella scrittura. Conoscere la grammatica non mi rende migliore di altri, ma non conoscerla e rivendicare con orgoglio la propria ignoranza rende un po' peggiori.

Siccome non siamo amanuensi mi sembra inutile stare a puntualizzare sugli errori di battitura
Pensa che sulla mia tastiera manca la
Per fortuna la non si usa quasi mai
Perché se mi servisse una non saprei come fare

.

Ma è così poco interessante l'albo del mese?
Se continuate elimino tutto!!!!!!

Grazie, ma vabbè che ho smesso di fumare e sto pieno di denari, però per adesso mi accontento di comprare Dylan Dog e Lukas

Come ho scritto, a me sono piaciute tutte le copertine ad eccezione di due, quindi ben venga Stano. Tra l'altro apprezzo più queste delle nuove fasi che quelle antiche, che mi sanno di vecchio.

È come preferire la Street art al giudizio universale perché quest'ultimo sa di vecchio. :O
che avrà poi di originale la "fase2? Idee trite e ritrite e ritrite e ritrite. ...alcune storie degli anni novanta a tutt'oggi restano attualissime e originali

Il tempo è una variabile importante, caro mio. Se Powerslave uscisse oggi diremmo che è carino, non un capolavoro.
E sai che palle se fossimo rimasti allo stile del Giudizio Universale, che è stato fatto nel '500!

Non metto in dubbio che alcune storie degli anni '90 restino attualissime ed originali, Il cervello di Killex se la spigne, Goblin fa talmente schifo da essere offensiva - ma purtroppo è attualissima anche questa, data l'enorme massa di imbecilli che applaudirebbero a frasi come la parte più sporca è il giro di miliardi che orbita attorno alla vivisezione!.
Ma non parlavo delle storie. Parlavo di stili di copertina. E parlo sempre da novizio eh!

tu lo diresti... io no! :):)

Piccolo O.T.

Pur non conoscendo i numeri precisi, sono certo che la soglia di sopravvivenza di Dylan (cioè, quella sotto la quale non si deve scendere, se no si va in perdita) sia molto più alta di ventimila copie.

Dylan Dog è una testata dai costi ALTI. Non alti quanto Tex, ma comunque alti, molto più alti di Lukas, Dragonero, Adam Wild e simili. Questo perchè disegnatori come Piccatto, Roi, Montanari & Grassani e compagnia sono costosi.

Non conta che nei loro disegni ormai tirino via a tutto andare. Conta che lavorano per la Bonelli da parecchi anni.
Sergio Bonelli aveva l'abitudine di dare a ogni disegnatore un piccolo "aumento di stipendio" all'anno. Di fatto, a ogni nuovo anno pagava qualcosa di più le tavole disegnate. Una scelta generosa da parte di un editore con un cuor d'oro.

Ora non so se con Davide Bonelli la prassi sia stata mantenuta, ma comunque dopo tanti anni le tavole di gente come Piccatto e Roi sono diventate costose. Ergo, le testate per cui lavorano non possono permettersi di scendere sotto soglie di venduto abbastanza rilevanti.

Fine O.T.