Cravenroad7

Alla prossima conferenza mi presento con un cartello "fase due come Dogares, godi per un po' e poi lo prendi nel ". Magari capisce

A mo' di addendum a quanto detto prima: secondo me una delle storie "esemplari" del Dylan storico è la bilogia della Dama in nero, ancor più di albi assai celebrati come Morgana o L'alba dei morti viventi.

A rifletterci su, e neanche tanto a lungo, il presupposto su cui poggia l'intera storia è ridicolo. Non ridicolo nel senso di simpaticamente e consapevolmente ridicolo. Ridicolo nel senso di infantilmente ingenuo, adatto per un pubblico di lettori molto giovani, abituati a Topolino e il mistero dei cappotti o addirittura a Scooby Doo. Diciamoci la verità, in cosa consisteva il piano geniale dietro una sfilza di violentissimi omicidi, che peraltro avranno lasciato una marea di tracce? Dare la colpa a un fantasma? Cosa succederebbe se oggi la Barbato o un Gualdoni proponessero la stessa trovata in una storia scritta da loro?

Quindi: colpa dei lettori moderni che a causa di internet o di chissà cos'altro sono diventati troppo schizzinosi? Sì e no. E' vero che il pubblico di oggi è più smaliziato di quello di una volta (e magari più ingenuo in altri campi), però se la storia è diventata un classico un motivo c'è, anzi più di uno. E' piena di personaggi divertenti e intriganti, certe battute sono molto riuscite. Dylan è intelligente, capace e in certi momenti fa anche delle cose abbastanza originali (se non ricordo male in una sequenza si rivolge direttamente al lettore, o meglio a un personaggio non identificato di cui vediamo la soggettiva). C'è quindi molto mestiere e anche molto divertimento, come appunto lo Sclavi migliore sapeva fare. Però contemporaneamente è anche una storia molto inserita nel contesto culturale "pop" in cui è stata prodotta. C'è una scena pornosplatter degna del Magnus dei giornaletti neri, o addirittura dei fumetti dello Squalo, che ha come prodotto finale una donna nuda con faccia scarnificata. Quasi tutti i personaggi femminili cascano fra le braccia di Dylan, e ovviamente sono tutte donne bellissime. C'è una serie di omicidi assolutamente cruenti con dettagli in stile Argento (la vecchiaccia che si piglia un proiettile in bocca e il cui cranio esplode, il tutto accompagnato da un urlo d'orrore!), e c'è un finale assolutamente senza senso - la comparsa della vera Dama in nero - che però è molto in linea con vari gialli italiani anni '70, a cominciare da Fulci.

Ora che ci penso, non ci vedo molta cultura "alta" (che pure è presente in altre storie), ma c'è, come posso dire? Molto divertimento pop caratterizzato da una sacrosanta mancanza di consapevolezza. Come se l'autore volesse realizzare una storia spassosa e facilmente fruibile, senza preoccuparsi troppo di istanze femministe o politicamente corrette, senza farsi schiacciare dall'assoluta ridicolaggine dei presupposti e nemmeno dal precedente di quasi 30 anni di storie di un personaggio assai celebrato e amato, e anzi inserendosi direttamente e senza tanti problemi nel genere horror - così come era stato concepito e codificato all'epoca da autori che nei decenni successivi avrebbero continuato a essere considerati i principali esponenti del genere. Tutte cose che oggi, per una varietà di ragioni, non si fanno più, e forse non è più possibile fare. E quando si fanno vengono fuori degli scimmiottamenti nostalgici, o omaggi più o meno riusciti, non nuovi punti di partenza.

STEAQUOTO! Grande Rrobeeee! Numero UNO x sempre!!!!!!!!!!
Avanti così!!!!

Ehm, non voleva essere una esaltazione di Recchioni (che mi è simpatico). E nemmeno una stroncatura. Solo una constatazione.

"Non ti curar di Rob(becop), ma guarda e passa"

io non ho capito

Secondo me in realtà è satira tipo quella di Antonio Cornacchione
Lo dico senza offesa a me Cornacchione piaceva un sacco

Voto:6
Storia horror, il fumetto scorre e propone una lettura facile, disegni belli ! Copertina abbastanza brutta, il rosso mi sarebbe piaciuto lucido come "Nel fumo della battaglia", dylan anatomicamente doveva essere più azzeccato, il braccio sinistro è inguardabile non si capisce che la deformazione sulla spalla dovrebbe essere il gomito, la giacca dovrebbe essere più dettagliata con pieghe e robe varie... La storia è horror, ma sinceramente non mi è piaciuta proprio, è un albo che non lascia nulla, la leggi su due piedi giusto per passare un po' di tempo e la lasci nella collezione senza pensarci più...
Conclusione: non mi ha deluso, ma non mi ha neanche soddisfatto... Vorrei degli albi futuri diversi, dei fumetti che "lasciano qualcosa" e che ti fanno venire una voglia assurda di leggere il prossimo albo con la speranza che la storia sia sempre migliore !

Era una ricercata perifrasi allusiva verso le (fittizie) inclinazioni sodomitiche di DogXxXaliasSergio collegata alla piacevole lettura dei suoi post che però sono naufragati nel bidonaggio paraculo all'epoca della sua (sado-non-mitica) dipartita.
Se poi non ho capito, fa fede la mia firma ed il mio nick

v. sotto ALOHA

wolk è vero che questo mese fai una recensione di una cartella senza giochi di parole e lo fai solo per me?

Essendo fedele a me stesso perché fedifrago di natura...
...forse scriverò due versioni della review. Una di solito (s)costume beota e l'altra più costumizzata a tua misura, magari spedita solo in pvt perché non voglio alterare l'idea che si sono fatti di me gli altri quaggiù, a livello d'insania.

ALOHA UN PIEDE IN DUE SCARPE...
ma BASTA CHE SIANO DELLA MISURA GIUSTA

Secondo me l'albo funziona, e se funziona, per quanto su livelli abbastanza basilari, è perché non c'è l'intenzione di fare l'albo storico che fa parlare di sé per generazioni. Non credo Sclavi pensasse una cosa del genere a suo tempo, e nessun autore dovrebbe mai pensare così del suo lavoro, sennò si finisce come Matthew McConaughey che ad ogni film che fa cerca di vincere l'Oscar di nuovo.
Alla fine la caratteristica fondamentale di tutta questa fase due è la superficialità con cui si cerca di ottenere il successo di pubblico dei bei tempi senza capire che ci sono state delle cause se il primo numero ha avuto tutto questo seguito senza nessun tipo di strombazzamento (Non mi sembra ci siano comunicati di Bonelli che dice "Questo Sclavi è come la centrale di Chernobyl"). La prima in ordine di importanza è la profonda umanità del personaggio e delle storie in sé. E forse uno che esalta i bulli perché essere vittime è una scelta (oddio, c'è una buona dose di ragione in quello che dice) non può capirle queste cose, e tratta tutto con la stessa superficialità con cui sputa sentenze che accrescano ancora la sua visibilità sociale.
In particolare la storia del mese ha un bel soggetto, ma pecca allo stesso modo di superficialità perché rispetto all'inquietudine umana che provavano i mostri del vecchio Dylan, questi mostri qua sono mostri e basta, visti dall'ottica di uno che non si pone nessun dubbio sul suo ruolo: sa già di essere l'eroe e simpatizza se va bene con i suoi amici. E se Dylan non prova pietà per i mostri, nemmeno può il lettore perché nella tristezza delle case abbandonate non può riconoscere nulla di particolarmente vicino a sé, anche perché scrittura non approfondisce particolarmente la loro condizione.
Ecco, riassumo: PERCHE' I MOSTRI PENSANO TUTTI IN MANIERA DIVERSA DA NOI? Non era il punto di tutto il fumetto dipingerli come nostri simili, farceli sentire vicini?

E sull'nvestitura di Recchioni da parte di Sclavi, dico: ma che gliene frega a Tiziano di chi scrive il suo fumetto? Ha solo colto l'occasione per sbolognarlo al primo che passava

su questo sono d'accordo, se gliene fosse fregato qualcosa avrebbe fatto fuoco e fiamme prima che la testata si inabissasse.
credo che se gli dicessero di scriverne ancora fuggirebbe facendo perdere le sue tracce per sempre.

Letto anche io.
Album secondo me molto buono...Da 8 direi...

Onestamente a me dispiace che sia piaciuta così poco, perchè un po' dell'atmosfera dell'era Sclavi io l'ho percepita...! Probabilmente non passerà alla storia però non credo che meriti di essere considerato un brutto albo...Sempre secondo me, eh?...
Riguardo la cover a me da una parte è piaciuta, dall'altra no...Mi spiego: l'ho trovata particolarmente accattivante, quello si. l'ombra rossa dell'aereo che si abbina alla scritta Dylan Dog è una trovata graficamente molto bella! Quello che non mi è piaciuto è che l'ho trovata poco attinente alla storia... Ok, l'aereo di linea centra e nella storia ha un ruolo rilevante, però vista così sembrerebbe più una storia ambientata in un aeroporto ... Non so se mi sono spiegato bene...