Cravenroad7

ieri sera ho visto il film E venne il giorno , dopo la visione ho detto brutto film , se fanno una storia di Dylan Dog cosi' butto il giornalino , guarda caso stamattina ho letto Black Out e la storia è simile a questo film , il giornalino non lo butto dato che ci sono altre storie pero'...
i disegni sono altalenanti , passano da degli sgorbi a dei bei primi piani , non capisco ancora come fanno a disegnare M&G.
L'epidemia viene risolta con un pentimento verso Dylan Dog , e poi la morte si mostra solo a Dyd che è l'unico che saprà realmente cosa è successo. Groucho viene usato bene , per il resto Dyd esageratamente buon samaritano.

STORIA 5
DISEGNI 5

ed ho letto anche la terza storia , gli "untori" , e mi è piaciuta parecchio , tra l'altro mi sembra quella meglio disegnata delle tre.
Insomma i personaggi si fanno ricordare , le vicende anche inquetanti e misteriose.
STORIA 7
DISEGNI 6,5

per ricapitolare 2 storie su tre mi sono piaciute , mentre Blackout è proprio brutta. In confronto all'anno scorso è un bel miglioramento , ma anche rispetto agli ultimi quattro maxi ,secondo me è il migliore. E poi mi sono preso un bel po' di tempo per leggerlo , evitando cosi' la nausea di troppo M&G.

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E poi mi sono preso un bel po' di tempo per leggerlo , evitando cosi' la nausea di troppo M&G.
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Un bel semestre![:D][;)]

Ho letto solo le prime due storie del Maxi e mi accingo a leggere la terza. Il mio giudizio è positivo. Se devo fare una critica la faccio a chi commenta qua.
Io ho trovato la prima storia ben fatta. Eclissi è una buona horror b story. Il fumetto deve attingere da letteratura e cinema horror di serie B. Che a volte è molto meglio della cosidetta serie A. Eclissi ha una buona dose di splatter e ci mostra un Dylan Dog ben immerso nel clima di ostello della paura. Interessanti sono anche i quattro gestori, disponibili di giorno e maniaci di notte. La storia scorre via. Il titolo c'entra poco: l'eclissi è solo un escamotage iniziale. Manca Groucho, ma alcune trasferte vanno bene così.
Mi è piaciuta un po' meno Blackout, che pecca di mancanza di originalità. Non tanto per via del romanzo citato di Saramago (che non ho letto), ma perchè mostra una Londra nel panico già vista in La Peste e in parte in Metereopatia. Mignacco dopo l'ottimo "Appuntamento con il destino" e il poco riuscito "Da una lontana galassia", qui Mignacco sforna una storia comunque gradevole. E' vero, uno si arrabbia un po' perchè Dylan, Groucho e Bloch non vengono contagiati. Pure io avrei gradito quantomeno uno dei tre colpito dall'epidemia. Non voglio parlare di plagio: Dylan Dog cita quasi sempre. Poi se uno lo dice anche all'interno dell'albo lo fa capire al lettore. Io nelle cecità improvvise ci ho visto la prima versione cinematografica di Io sono leggenda di Matheson. Il film si intitola "L'ultimo uomo della terra" (già celebrato nel DYD 77) è diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price. Nel flashback del film si vede la causa dell'estinzione dell'umanità: una cecità improvvisa che causa la morte. Mignacco a mio avviso ha voluto celebrare Rabona e la letteratura catastrofista. Questa si adatta poco a Dylan Dog, un fumetto seriale. Però il tentativo, non originale e un po' legnoso è comunque sufficiente. Anche perchè si respira il terrore dei disperati, soprattutto bel carcere, che ricorda un po' Necropolis.
I disegni di Montanari e Grassani sono molto belli nella prima storia. Nella seconda li ho visti un po' più frettolosi (il Bloch a pagina 109 o dell'ultima vignetta di pag. 164 ne sono esempi). Però trovo esagerati gli attacchi a questi due disegnatori, che sono una colonna portante di Dylan Dog. A pag. 146 c'è un Dylan che può non piacere, ma sicuramente ha un volto lavorato in forma originale e non certo raffazzonato. Il tratto di M&G è variato nel corso degli anni. Ma non trovo in loro dei mediocri disegnatori come qualcuno vorrebbe far credere. Le scene splatter di Eclissi non hanno nulla da invidiare a quelle di un Casertano o di un Brindisi. Ho letto anche riferimenti all'età (Montanari è del '36, Grassani del '46) dei due. E già, mandiamoli allo spizio. Qui si tratta due maestri del fumetto come due vecchi incompetenti che hanno perso le qualità di un tempo. Mi sembra davvero ingeneroso. Galeppini, Toppi, Tacconi, Coppola, Buffolente hanno dato vita a capolavori dopo i 70. Leggo critiche ma tanti non entrano nel merito. Parliamo di un fumetto seriale con circa 20 storie l'anno. Siamo a oltre 300 storie e non so quante tavole. Non si parla dei fumetti di Pazienza, Igort o Breccia ma di Dylan Dog...

solo per dire che la prima versione di io sono leggenda era 2022 i sopravissuti con Charlton Heston , l'altro film l'ultimo uomo sulla terra non l'ho visto quindi non saprei dire se sono remake del remake.

Ho letto anche l'ultima storia del Maxi. "Gli untori", virgolette a parte, si rivela una bella storia. Mi piacciono i paesani inferociti di fucili e forconi. Il degenerare di bifolchi che mostrano con ipocrisia uno scetticismo falso è il punto forte della storia. I Silver sono gustosi elementi sovrannaturali nella storia. Il massacro finale è ben disegnato da Montanari e Grassani (tanto bistrattati ma anche qui bravi). Il poliziotto che usa proverbi, il sindaco mediatore, l'istruita insegnante, l'umile oste: tutti impazziscono per la negatività portata dai Silver. Non è nemmeno colpa loro. Ma alla fine Dylan Dog lascia il paese di Eversham quasi con disprezzo verso i suoi cittadini. Da paesanotto potrei essere io il prossimo armato di forconi contro lo iettatore di turno. Pur non essendo suprestizioso per nulla. I Dylan Dog che si svolgono nei paesini di campagna tendono a piacermi. Però se guardate a pag. 200 i vestiti dei due contadini non si possono vedere: sembrano popolani di inzio '900! Va bene tutto, ma pure in campagna ci si è un po' aggiornati.

Il Maxi 2008 è stato davvero un buon Maxi. Forse uno dei migliori. Solo Blackout non mi ha convinto. Ma visti i precedenti posso dire di aver letto un bel mattoncino estivo (anche se in inverno inoltrato).

Maxi accettabile, sicuramente migliore dei precedenti. Buone le prime due storie, mentre l'ultima non mi è piaciuta per niente. Disegni accettabili. Voto 6.

Tre classiche storie da Maxi, ovvero qualche spunto interessante qua e là ma nel complesso mediocri, senza che i disegni del dinamico duo possano fare nulla per risollevarle (anzi..). Nel dettaglio:

- L'ECLISSI: piacevole la dose di splatter e la mattanza tra nobiltà e servitù, ma il resto funziona poco. Passi per il pretesto campagnolo (Dylan diventa insopportabile dopo poche pagine con la sua idiosincrasia per la campagna, troppo ostentata), ma Mignacco si affida a ingenui e inaccettabile deus ex machine per risolvere la situazione. Già il ravvedimento della moglie puzza lontano un miglio (per un dubbissimo gesto gentile), ma quello del domestico/tuttofare è incomprensibile visto come si era comportato fino a un secondo prima. Nel suo essere senza pretese e leggera rimane la meno dispiacevole da leggere.

- BLACKOUT: apparentemente non sarebbe malvagia, ma soffre di una certa derivatività e desta qualche perplessità l'idea di una sindrome di cecità che, se giustifica il panico, non mi sembra autorizzare validamente il resto (mica provoca la morte in fondo) soprattutto perché si svolge tutto assai rapidamente. Sui tempi, poi, ho più di una perplessità: la vicenda sembra svolgersi nell'arco di una settimana, ma Groucho parrebbe essere andato al cinema il giorno prima quando già in teoria Londra era già in subbuglio totale (?). Anche volendo soprassedere su questi difetti, arriva il finale ad affossare tutto con il solito ricorso alla Morte, puntuale come una cambiale quando l'autore di turno non sa come concludere la storia (nel caso tornano sempre buoni anche "Gli Inferni" e Hamlin). Già Mignacco, nell'Almanacco dello stesso anno, aveva usato lo stesso escamotage (e si può parlare quindi di ricorso inflazionato alla signora con la falce nel giro di pochi mesi), giustificandolo però con il prologo e con il bel colpo di scena pre-finale (non spoilero ulteriormente)

- GLI "UNTORI": la più originale del lotto, ma la storia di Marzano manca soprattutto di verve. Dylan funge più che altro da spettatore, anche se scopre il mistero dei Silver, ma nulla può fare per opporsi al loro destino. Forse la migliore del Maxi comunque.

Solo recentemente ho appurato che Blackout è ispirata a Cecità di Saramago (o alla sua trasposizione cinematografica ad opera di Meirelles). Non ho controllato se qualcuno l'avesse già citato in precedenza.
EDIT: sì era già stato citato.

"L'eclissi"
Storia che non mi ha convinto particolarmente quella di Mignacco,se non per una dose massiccia di macabra ironia che pero' alla lunga tende a zoppicare.Ci sono elementi ricorrenti molto Dylaniani che richiamano alla memoria vicende e sensazioni passate,ma non bastano a rendere compatta la storia e scorrevole la narrazione.Che spesso pone come massimo motivo d'interesse,il modo in cui i personaggi si ammazzano tra loro.Male Raquel,e non meritevole di lodi nemmeno Dylan.Non lascia il segno.

"Blackout"
La premessa iniziale,di certo non originale...e' anche interessante e apre diversi scenari curiosi da narrare e rappresentare.Di Gregorio,in una sceneggiatura che non brilla per cosi' dire,ci prova pure ma con risultati discutibili.La cecita' collettiva provoca piu' danni strutturali a livello di storia,che per quello che succede a Londra e ai Londinesi nell'universo Dylan Dog.Tutto troppo caricato,poco credibile(non in senso classico),caratterizzazione di Dylan poco riuscita,cattiva gestione degli avvenimenti e personaggi.Finale comodo e di poco impatto.Maluccio...

"Gli untori"
Nemmeno questa storia brilla particolarmente.L'intreccio costruito da Marzano vira su toni religiosi in modo un po' forzato,e con uno spiegone finale che appesantisce un racconto gia' parecchio verboso e con caratterizzazioni prevedibili.Dylan versione spettatore funziona a meta'(la prima),per poi partecipare suo malgrado a un gioco al massacro nel quale partecipano in modo caotico il male,il bene e la salvezza del mondo e dell'umanita'.Grandi ambizioni,ma poco sviluppate e racconto cosi' cosi'.

In sostanza un maxi mediocre,con nessuna delle tre storie che convince e appassiona.Tra i peggiori maxi che ho letto.