Cravenroad7

Benvenuto, Papercop
Bell'avatar e bel primo post!


Una rilettura di Necropolis no, eh?

senti chi parla! Uno che su un post di 20 righe ha risposto solamente ad una riga (OT) per fare polemica...

la differenza tra rispondere a una riga isolata dalle altre 20 e prendere un ragionamento svolto su due righe e rispondere solo ad una
peraltro, giuro che non si deve essere un incrocio tra Eco e Vittorini per comprendere la differenza tra storia metaforica aperta alle interpretazioni del lettore e storia a chiave.

Amici del forum, ma la mitica Dogares che fine ha fatto?

@alemans vedremo. Spero di riuscire a recuperare entusiasmo.

@viktorward viewtopic.php?f=7&t=9232&start=0

che ti sei perso...

@Dear boy, forza_sugar, kowalsky, ed altri eventuali:
Basta con le polemiche fuori tema.

Sarebbe molto belloche fosse così, ma non lo è per niente. Alemans, tu ti stai sforzando di caccaire dentro la storia delle cose che non ci sono. anzi, in questo caso particolare di togliere cose che ci sono scritte e che sarebbe molto meglio che non lo fossero: Dylan, per quanto possa farti dispiacere, è depresso per la fase 2. Sia a livello intradiegetico, sia a livello metanarrativo. (e qui ci starebbe un "pure io sono depresso per la fase 2, che ero partito gasatissimo").

Per quanto rigarda il confronto, le due storie sono veramente l'opposto l'una dell'altra. Il lungo addio è così spontaneamente, è nata in quel modo, ed è delicatissima (credo di citare sempre don Cristo). E cenere tornerai è posticcia, retorica, roboante e ridondante. Sì, ci prendo gusto ad usare questi aggettivi che sennò non userei mai. In ultimo, credo che tutto si risolva nel fatto che dentro al Lungo Addio ci sono dei contenuti e delle esigenze narrative ed espressive che richiedono di essere trascritte sulla pagina, e il risultato è una storia molto sentita. Adesso io ti chiedo, e rispondimi con la massima franchezza, se secondo te in questo numero ritrovi delle esigenze narrative simili. Io non le ho trovate e per questo l'ho paragonato ad uno spot pubblicitario. Perché se togli il messaggio di fondo "Dylan sta cambiando, c'è chi non lo accetta, ma è cambiato e siamo alla fine delle novantotto pagine!" è una storia che non ha nient'altro da dire! Non c'è nulla che spinga la Barbato a raccontare ed è ancora più grave che un albo sottotono ma comunque dignitoso venga infarcito di fastidiosi interventi extranarrativi, citazioni di luoghi comuni dylaniati per far bagnare le fangirl, e poi venga spacciato come una c***o di bomba termonucleare. Lì non si tratta più di fare pubblicità, siamo già a prendere per il culo.

Vorrei capire, perchè non sei il primo a dirlo, per quale motivo i meta fumetti hanno rotto ed esattamente cosa non è letto e straletto in Dylan Dog.
Detto questo poi, quale sarebbe la soluzione? Che tipo di storie vorreste?

@Etilpropano non credo di averlo scritto io ma sicuramente lo penso, e anzi sono abbastanza d'accordo con tutto il tuo post.

Allora: il metafumetto ha rotto perché negli ultimi tempi se n'è abusato a dismisura. Su due piedi mi vengono in mente Spazio Profondo, ...E Cenere Tornerai (che secondo me a livello di messaggio è praticamente la stessa cosa, al limite con un pizzico in più di continuity e di spocchia), Il Futuro alle Spalle, Sciopero Generale, e se vogliamo anche i Topi Invadenti, dove sono riusciti a dire due volte "spiegone" in un pugno di vignette.
(E forse dimentico anche qualcosa).
Non che non si possa utilizzare, ma secondo me nell'economia di un fumetto dovrebbe restare un'eccezione. Caccia alle Streghe era un capolavoro (specialmente se lo si contestualizza), Spazio Profondo è stato uno spartiacque sensato (anche se ancora i botti annunciati non sono arrivati), e su un maxi mi posso anche far andar bene un filler delirante come Sciopero Generale.
Il problema è che è sono troppe cose simili ravvicinate, e in questo caso non sentivo la mancanza di un secondo numero così palese nello strillare "DYLAN DOG È CAMBIATO".
Forse la metafora di Spazio Profondo è arrivata poco. D'altronde Recchioni si è preso la briga di pubblicare una spiegazione dettagliata su Facebook.

Secondo punto: in Dylan Dog è tutto letto e straletto, ma alcune cose sono più "caratterizzate" di altre.
Nel senso: in dieci storie "DD VS psicotico assassino", anche se la matrice è la stessa, ci sono comunque dieci psicotici diversi e dieci modi in cui questo viene fermato.
"Dylan Dog si interroga su se stesso" è invece un qualcosa di molto più specifico, e quindi la sensazione di deja-vu risulta più accentuata. Dylan zittisce Groucho per più di 300 numeri, ma quando scatta l'ormai classico "Dylan, tu non hai mai compreso davvero Groucho" della Barbato è diverso, si passa dal cliché all'autocitazione.
Non so se mi so spiegare. Il rock and roll è un po' tutto uguale, ma se decidi di farlo almeno non mettere su ogni album il riff di Johnny B Goode.

Che tipo di storie vorreste? Io francamente sono di poche pretese, mi accontento di storie ben scritte. Se poi adesso Dylan Dog fa i sorpassi in autostrada su due ruote me lo farò andare bene.

Grazie per aver spiegato il tuo punto.
Personalmente invece se dovessi raccontare cos'è Dylan Dog parlerei innanzitutto di storie come Morgana, Storia di Nessuno, Totentanz e quest'ultima.
Per me Dylan Dog è un fumetto di critica e riflessione sociale, introversione, metafore oniriche, il tutto inscritto in un contesto ironico e atmosfere che nel corso degli anni sono spaziate dallo splatter, all'horror, fino al thriller.
Per questi motivi albi come ...e cenere tornerai sono per me la quintessenza di Dylan Dog. Mi sono innamorato di questa serie per albi come Johnny Freak, Oltre la morte e Alfa e Omega, non certo per storie come Lama di Rasoio (per quanto buona possa essere quest'ultima).

Dylan Dog è un fumetto variopinto. Di conseguenza i lettori non possono che essere altrettanto diversi e avere aspettative diverse.

E' l'intera Fase 2 a configurarsi come un'eclatante presa per il c...o, una fase che piuttosto che essere infarcita di GRANDI storie, sembra invece svilupparsi a colpi di metafumetto...per nascondere sapientemente l'IMMENSO VUOTO di idee

I metafumetti hanno rotto il cavolo perché fanno degli autori (e le loro beghe personali) i protagonisti.
Sono noiose quanto autoreferenziali.
E non devono certo essere i lettori a decidere che storie vanno scritte.
Saremmo allo sbando.
Il lettore accoglie, valuta e decide cosa è meritevole dei propri soldini.

Evitate frasi tipo "presa per il c..o".
Altrimenti cancelliamo i post.

Guarda Etilpropano che fai confusione. Non ho mai detto che Dylan non fosse depresso per la fase 2 anzi lo dice egli stesso. Il motivo del contendere era sul fatto che tu ritieni esagerata la portata della fase 2 sulla psiche del nostro DD e io suggerivo che magari era accaduto qualcosa di non detto nei numeri, proprio come tra i vari numeri senza che venisse detto Dylan lasciava le sue fidanzate per averne poi di nuove.
Per me le due storie sono accomunate da solo due cose: Entrambe presentano un personaggio OUT OF CHARACTER ed entrambi vogliono raccontar uno stato d’animo di DD. Poi lo fanno in modi totalmente diversi come diversi sono gli stati d’animo che si vogliono raccontare. Poi sono completamente diverse.
Alla tua domanda rispondo con massima franchezza. Io ci vedo un Dylan vero che reagisce a una situazione di cambiamento (Bloch in pensione, amore, Carpenter) in un modo tormentato. Non ci vedo retorica, non ci vedo qualcosa di posticcio mi spiace anzi ci vedo un Dylan autentico a nudo fino alla lotta finale con l’altro se stesso. Ci vedo situazioni che poi servono tutte a far quadrare un cerchio su ciò che l’autrice voleva dire. Certo diversamente dal Lungo Addio non c’è una storia di un ricordo adolescenziale ma solo un presente descritto dal punto di vista di Dylan. Mi sembra che di cose da dire quest’albo ne abbia. Da come Dylan vede l’amore a come sia consapevole di avere amici importanti che non lo abbandoneranno mai.
Ora però la pianto perché da quando abbiamo cominciato a discutere il tuo voto a questa storia è sceso in maniera incredibile passando da un 6 a un almeno 4!!!!  