Cravenroad7

Forum dylaniato
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#346 - ...e cenere tornerai
Insufficiente (1-4) 14%  14%  [ 20 ]
Mediocre (5) 11%  11%  [ 15 ]
Accettabile (6) 12%  12%  [ 17 ]
Buono (7-8) 30%  30%  [ 42 ]
Ottimo (9-10) 33%  33%  [ 47 ]
Voti totali : 141
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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mar lug 07, 2015 3:35 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Kowalsky ha scritto:
a me è sembrato un abito tale dalla prima lettura. e anche alla seconda, la terza, la quarta e così via
Magari dalla cinquantesima non ti sembrerà più un prete. Comunque non mollare!

_________________
l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mar lug 07, 2015 5:04 pm 
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Località: Napoli
Mi pare che già in qualche vecchio numero avevano detto che il proprietario non è più quello di grand guignol.

_________________
Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mar lug 07, 2015 8:39 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Kowalsky ha scritto:
ho spiegato cosa intendo con "succede"
non devi certo essere te a insegnarmi la serietà delle depressione
saluti


Anch'io ho spiegato - senza intenti didattici - che il tuo ripiegare sulla depressione che può "succedere" (e sullo stato dell'arte malinconica sclaviana) non c'entra molto con quest'albo, dove il primato scatenante spetta ad una crisi nervosa sul paranoico/burnout - scritto anche nella presentazione SBE - ed in cui la malinconia trova spazio come risultante, intorno a metà albo, invece di presupposto da spiattellare per compiacere le proprie retrospettive analitiche :roll: .

Spoiler!
E poi l'ultima frase del mio post in seconda persona era rivolta generalizzando alla Barbato (ed il suo uso di by-products non suoi come Carpenter e JG), non certo a te. Non vorrei che avessi meta-bo(l)lizzato altro... :)


Di certo non mi deprimo se t'indispettisci e non accogli queste spiegazioni, che non sono lezioni.
Salutami i tuoi meta-maestri, comunque. Tranquillino eh, che loro sicuramente ti faranno guadagnare molti CFU in più.

110 ALOHA E LODE, CON POMICIATA ACCADEMICA

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il mar lug 07, 2015 10:06 pm, modificato 7 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mar lug 07, 2015 8:44 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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the Imp ha scritto:
Mi pare che già in qualche vecchio numero avevano detto che il proprietario non è più quello di grand guignol.

Trovato: l'albo è Il persecutore (pag. 76).
Insomma, Crabb è richiamato sia lì sia nel numero 200 (non ho controllato, ma mi fido di Cyber Dylan). E dire che prima di rileggere Grand Guignol avevo completamente rimosso quel personaggio. :|


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mar lug 07, 2015 9:58 pm 
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Iscritto il: mar ago 30, 2011 8:46 pm
Messaggi: 638
Località: inferno ,uno dei tanti possibili (torino)
io ho votato 5
sarà che il "metafumetto" non mi piace e preferisco l'altra metà;sarà che le prime 30 pagine sono di un dylan dog in piena crisi mestruale che mi ha fatto pensare di essere sulla posta del cuore di cioè ,sarà che la non storia mi ha annoiato nelle 3 volte che lo letta..sarà.
il finale? non ha dato un senso alla storia ma almeno lascia qualcosa da ricordare.
senza offese per carità ,ma se questo è il dylan epocale che dovevo leggere..beh sono molto deluso.
buona serata a tutti.

_________________
26 09 2011. ciao sergio.

ci sono state storie fantastiche , alcuni capolavori e poi..memorie dall' invisibile

"imbecille ? no : libertà"


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 Oggetto del messaggio: ...
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 7:18 am 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
Messaggi: 2419
Località: Pianeta Terra
Letto, ho votato buono. Considero questa la fine di quello che è stato per anni (forse i 90...) il mio fumetto preferito. Probabilmente continuerò a comprarlo, ma mi avete persuaso, il mio Dylan Dog è morto...

_________________
...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 11:09 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Don Cristo:
Alla tua domanda se mi piace quello che è diventato Dylan ti rispondo sì. Nella fase 2 sono state solo due le storie che non mi sono piaciute/insufficienti (Gli spiriti custodi e benvenuti a wickedford), una la storia da 6- (Mai più Ispettore Bloch), una da 6,5 (Il sapore dell’acqua), due da 7 (Anarchia e Caos) due da 8 Spazio Profondo e nel fumo della Battaglia) due da 9 (Il cuore degli uomini e cenere tornerai). Per me quindi nel complesso è andata bene.
Etilpropano:
Sai che rileggendo il tuo post non vedo questa grande differenza tra le due storie? Certo cambia il tema trattato (amore adolescenziale contro spirale depressionistica/paranoica di DD) ma i modi mi sembrano simili. Entrambi usano le visioni ed entrambi non escono poi di fatto dalla realtà (alla fine DD vive nella realtà e noi viviamo il modo in cui lui vede la realtà). Sulla malattia di DD invece a me pare che indubbiamente si riferisce agli eventi degli albi passati ma niente vieta che si riferisca anche a cose che sono successe ma nn sono state scritte/mostrate (altrimenti chissà quante pagine avrebbero dovuto riempire!!). E’ giusto questo? Boh c’è a chi piace a chi no sicuramente. Io credo fosse quasi necessario lasciare un po’ di inspiegato per non riempire troppo gli albi precedenti dei cambiamenti intorno a DD. Poi può piacere oppure no.
Groucho è strano, ne IL Lungo Addio, fondamentalmente per avere un effetto comico sopra tutto all’inizio. Poi sono d’accordo che in quella storia un Groucho serio o non serio nn sarebbe cambiato nulla. Qui DD è malato. “Perché Dylan è malato?” La risposta non può essere perché ne ha bisogno la Barbato. Altrimenti ogni albo avrebbe questa risposta. E’ malato per gli avvenimenti avvenuti in precedenza. Poi, la depressione o la paranoia o comunque questa malattia psichica di Dylan può non avere motivazioni “razionali” e non ha forse neanche senso cercarle dicendo “Ma dai come può essersi ammalato per questo?”. Anche perché la domanda che potrei porre io sarebbe “E perché non avrebbe dovuto ammalarsi per questi motivi?” Per noi può essere poco quello che ha subito Dylan, per lui in quel periodo può essere invece qualcosa di distruttivo.
Mi rendo conto che è contorto e che probabilmente mi sono anche ripetuto rispetto al post precedente.

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 11:34 am 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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alemans123 ha scritto:
Don Cristo:
Alla tua domanda se mi piace quello che è diventato Dylan ti rispondo sì. Nella fase 2 sono state solo due le storie che non mi sono piaciute/insufficienti (Gli spiriti custodi e benvenuti a wickedford), una la storia da 6- (Mai più Ispettore Bloch), una da 6,5 (Il sapore dell’acqua), due da 7 (Anarchia e Caos) due da 8 Spazio Profondo e nel fumo della Battaglia) due da 9 (Il cuore degli uomini e cenere tornerai). Per me quindi nel complesso è andata bene.
Etilpropano:
Sai che rileggendo il tuo post non vedo questa grande differenza tra le due storie? Certo cambia il tema trattato (amore adolescenziale contro spirale depressionistica/paranoica di DD) ma i modi mi sembrano simili. Entrambi usano le visioni ed entrambi non escono poi di fatto dalla realtà (alla fine DD vive nella realtà e noi viviamo il modo in cui lui vede la realtà). Sulla malattia di DD invece a me pare che indubbiamente si riferisce agli eventi degli albi passati ma niente vieta che si riferisca anche a cose che sono successe ma nn sono state scritte/mostrate (altrimenti chissà quante pagine avrebbero dovuto riempire!!). E’ giusto questo? Boh c’è a chi piace a chi no sicuramente. Io credo fosse quasi necessario lasciare un po’ di inspiegato per non riempire troppo gli albi precedenti dei cambiamenti intorno a DD. Poi può piacere oppure no.
Groucho è strano, ne IL Lungo Addio, fondamentalmente per avere un effetto comico sopra tutto all’inizio. Poi sono d’accordo che in quella storia un Groucho serio o non serio nn sarebbe cambiato nulla. Qui DD è malato. “Perché Dylan è malato?” La risposta non può essere perché ne ha bisogno la Barbato. Altrimenti ogni albo avrebbe questa risposta. E’ malato per gli avvenimenti avvenuti in precedenza. Poi, la depressione o la paranoia o comunque questa malattia psichica di Dylan può non avere motivazioni “razionali” e non ha forse neanche senso cercarle dicendo “Ma dai come può essersi ammalato per questo?”. Anche perché la domanda che potrei porre io sarebbe “E perché non avrebbe dovuto ammalarsi per questi motivi?” Per noi può essere poco quello che ha subito Dylan, per lui in quel periodo può essere invece qualcosa di distruttivo.
Mi rendo conto che è contorto e che probabilmente mi sono anche ripetuto rispetto al post precedente.


Grazie per la risposta! Allora, il mio problema è il seguente: a me Dylan come personaggio non piace più. Non passa mese senza che noti uno o due cose che mi sembrano del tutto "fuori". Il più delle volte si tratta di una battutaccia o un commento fuori luogo o una considerazione particolarmente banale - e questo è trasversale, ma mi è capitato più spesso con le storie di Barbato e Recchioni. Ora io sono un pieno sostenitore della teoria secondo cui Dylan non andrebbe trattato narrativamente da protagonista, perché il Dylan degli anni migliori era poco più di un collante fra un albo e l'altro, più un' "ambientazione", uno sfondo che un personaggio a tutti gli effetti, ma aveva comunque delle caratteristiche che me lo rendevano vicino in qualche modo. Ora questa vicinanza non la sento assolutamente, anzi ti dirò che mi sta salendo proprio sul c***o. E' una versione più infantile e paradossalmente meno sfaccettata di quella originaria (dove le sue sfaccettature mi sono sempre sembrate più il risultato di varie esigenze narrative che altro - vedi Morgana: io continuo a considerare assurdo pensare che la Morgana che è sua madre e la Morgana che lui ama misteriosamente nell'albo omonimo siano la stessa persona, ma questa è un'idea mia e non voglio dilungarmi troppo qui). Da un lato abbiamo Barbato che scrive lo stesso Dylan da tre lustri, dall'altro Rrobe che almeno ci prova a proporre lati più o meno inediti del personaggio, in mezzo Simeoni che spazia dall'action al neutro al boh. Trent'anni fa Sclavi ci proponeva lati diversi dello stesso personaggio con la sicurezza di chi ha a che fare con un materiale che gli è proprio (come poteva Dylan essere "off character" se in fondo non era altro che l'alter ego di Sclavi?) ottenendo il risultato di far affezionare alle sue storie persone che dopo anni ancora lo rimpiangono, e dall'altro tre scrittori che propongono un protagonista ogni volta diverso ma soprattutto esagerato, sopra le righe, al filo della parodia (e che cos'è la parodia se non la voluta esagerazione di una cosa che non piace?)

Preciso che non sto dicendo che quello delle gestioni precedenti fosse migliore di questo - lo scrivo chiaro e tondo per non sentirmi rispondere "Era meglio quello di Gualdoni, allora?". No, non era meglio. Ma Gualdoni non è più il curatore.

Naturalmente se non vedi questo difetto di caratterizzazione, per te il problema non esiste. Per me sì.

Tornando all'albo del mese e sulla questione malattia: "E’ malato per gli avvenimenti avvenuti in precedenza. Poi, la depressione o la paranoia o comunque questa malattia psichica di Dylan può non avere motivazioni “razionali” e non ha forse neanche senso cercarle dicendo “Ma dai come può essersi ammalato per questo?”. Anche perché la domanda che potrei porre io sarebbe “E perché non avrebbe dovuto ammalarsi per questi motivi?” Per noi può essere poco quello che ha subito Dylan, per lui in quel periodo può essere invece qualcosa di distruttivo."
Io preferirei di gran lunga che una spiegazione non ci fosse, che la malattia sia un semplice escamotage dell'autrice per raccontare la sua storia. Anche perché la spiegazione offerta per me non regge assolutamete. Dylan non può sbroccare per così poco, punto e basta. "E' malato perché sì" è una spiegazione molto più onesta, imo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 11:36 am 
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alemans123 ha scritto:
sopra tutto

Sei un seguace della scuola walecsiana "Sennò è scorretto"?

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 11:50 am 
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alemans123 ha scritto:
Etilpropano:
Sai che rileggendo il tuo post non vedo questa grande differenza tra le due storie?

Al di là dei punti in comune che hai evidenziato, io fra Il lungo addio e l'ultimo inedito vedo la stessa differenza che c'è fra la lievità di una piuma e la pesantezza di un macigno. :mrgreen:
Che poi è, salvo eccezioni, la differenza fra lo stile di Sclavi e quello della Barbato. Il primo lo adoro, il secondo da qualche anno ha iniziato a stancarmi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 12:08 pm 
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Dato che non mi ricordo mai come si scrive soprattutto mi piace ogni tanto scriverlo in questo modo, così sono sicuro di SBAGLIARLO  .
Don Cristo che il personaggio sia cambiato è per me indubbio. Partiamo dal concetto assiomatico che è il seguente: “L’unico che può scrivere BENE DD è Sclavi.” Forse non più oggi ma sicuramente gli albi del passato sono i migliori scritti (che poi non significa che non ci siano stati ottimi albi negli ultimi 10 anni) come qualità media. Credo poi che oggi si guardi più al difetto e che si sia meno “propensi al perdono” se ci sono dei difetti nelle storie. Dovuto al fatto che ci sono più persone che ne parlano e dovuto anche all’effetto nostalgia.
Dopo Sclavi non c’è stato nessuno capace di sceneggiare come Sclavi e sono uscite storie più gialle alla Ruju (di cui alcune ottime come l’eterna illusione) fino ad arrivare a un Dylan eccessivamente moralista come nel periodo Gualdoni. Ora si sta cercando di tirare fuori un Dylan diverso, per certi versi più Macho e che ricorda un po’ i primi 100 numeri. Manca la poetica sclaviana. Ma per forza manca!! Non c’è più Sclavi. E’ inevitabile.
Però io non vedo la situazione oggi così negativa. Recchioni, Barbato e Simeoni sono ottimi scrittori a mio parere. Gente che sa cosa vuol dire scrivere un fumetto. E lo hanno dimostrato con quanto hanno fatto in passato sia su DD che in altre occasioni. Però non sono Sclavi ed è impensabile che si mettano a scopiazzare lo stile di Sclavi. Se non se ne è capaci potrebbero uscire albi come la gestione Gualdoni. Poi diciamo che oggi c’è più attesa come se ogni albo debba essere un capolavoro quando neanche nei tempi d’oro era così (Killer e Il ritorno del Mostro ma anche altre sono puri divertissement). Certo sono ottimi scrittori ma scrivere un personaggio come DD è difficile, molto difficile. Mi spiace che non ti piaccia più, però.
Sulla malattia di questo numero per me ci sta anche lasciarlo senza spiegazione ma a me non pare campata per aria la spiegazione data. Tieni conto che solo ora c’è la continuity mentre prima non era presente e quindi un Dylan dopo Oltre la Morte o dopo Johnny Freak, nei numeri successivi, non ne subiva il ricordo. Con la continuity questo cambia.

V.M. Sì sicuramente sono due stili diversi usati per raccontare storie con differenti bisogni. Se ogni albo avesse lo stesso tema di quest'ultimo albo non comprerei più DD ma se ogni albo avesse la cura nei disegni e nei passaggi e la profondità di quest'albo direi che DD sarebbe un fumetto straordinario.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 1:56 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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Dear Boy ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
a me è sembrato un abito tale dalla prima lettura. e anche alla seconda, la terza, la quarta e così via
Magari dalla cinquantesima non ti sembrerà più un prete. Comunque non mollare!


magari alla cinquantesima volta te riuscirai a rispondere a tutto e non solo quello che ti fa comodo.
non mollare

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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 2:03 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
Messaggi: 2246
E tu non scrivere cose che gli facciano comodo.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 2:36 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Kowalsky ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
a me è sembrato un abito tale dalla prima lettura. e anche alla seconda, la terza, la quarta e così via
Magari dalla cinquantesima non ti sembrerà più un prete. Comunque non mollare!


magari alla cinquantesima volta te riuscirai a rispondere a tutto e non solo quello che ti fa comodo.
non mollare

Troppo scomposto per non mancare il bersaglio. Perdi colpi kowalsky...

Ma poi a cosa dovevo rispondere? Forse era una meta-domanda?
Perché io quelle robe lì non le colgo mai...

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #346 - ...e cenere tornerai
MessaggioInviato: mer lug 08, 2015 3:36 pm 
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Iscritto il: mer lug 08, 2015 1:49 am
Messaggi: 140
Bene, dopo 23 anni dal primo Dylan Dog letto, e diversi mesi passati a lurkare questo forum, mi sono iscritto. Mi piace l'idea di commentare i numeri in uscita.
Uso una riga al volo per dire cosa penso della fase 2: per adesso soltanto grosso hype. Numeri brutti non ce ne sono stati, ma per adesso tutto quello che è stato introdotto è solo mero potenziale, che forse verrà sfruttato appieno un giorno.

...E cenere tornerai.
Ho votato "accettabile", perché la lettura è stata gradevole. Atmosfere oniriche, bei disegni, un paio di momenti molto suggestivi. Non posso però mettere di più perché non ho alcun desiderio di rileggerla, vista la fondamentale mancanza di di una storia.

Seguono SPOILER immagino, anche se dopo più di 20 pagine di discussione...

Questo numero è fatto di quattro cose:

IL CORPUS
Come detto, francamente generico. Un susseguirsi di allucinazioni perfettamente sostituibili da altre allucinazioni a caso. Non che sia brutto, ma è come guardare in un caleidoscopio: qualunque cosa appaia ti intrattiene allo stesso modo (o quasi).

Il SOTTOTESTO
Questo fa abbastanza innervosire, ed è abbastanza palese sin dal secondo capoverso dell'editoriale. "Dylan Dog è cambiato, non può più essere quello di un tempo."
Ora, questo era palese sin da quando Sclavi ha smesso di scrivere. Magari non per tutti, ok, ma adesso basta, è stato detto in tutte le salse! Qualità a parte, c'era davvero necessità di una cosa del genere dopo Spazio Profondo? Probabilmente no.
Un sottotesto così non so a cosa possa servire. È abbastanza irritante per l'appassionato, trattato come fanboy rosicone che proprio non vuole arrendersi al cambiamento ormai in corso, ed è del tutto privo di interesse per chi dovesse conoscere Dylan Dog tramite questo numero.

PAOLA BARBATO
Piccola nota di colore: avevo appena iniziato a scrivere, quando mio fratello è passato in camera a prendere il numero per leggerlo. Poco fa l'ho sentito sbottare a ridere fragorosamente, così sono andato a vedere per quale motivo (lui è un antirecchioniano spinto, di quelli che partono prevenuti su qualsiasi cosa), scoprendo che rideva per Dylan che accusa Groucho di fingere da sempre.
Premetto che io sono un grande fan della Barbato (e Il Sonno della Ragione è la mia storia preferita, dopo quella di Nessuno), però è vero che il suo ricadere in alcuni cliché (in primis "Groucho, chi sei davvero?") fa un po' sorridere. In questo albo l'ho trovata spenta, costretta forse per la seconda volta dopo "Mai più..." a confezionare una storia ad uso e consumo della continuity.
Devo ancora prendere il Maxi, speriamo bene.

LA CONTINUITY
È vero che l'improvvisa paranoia di Dylan è abbastanza gratuita, ma alla fine chissene.
Per quanto riguarda il finale, la troppa hype mi aveva fatto sperare in qualcosa di più epocale, ma anche qui poco male.
Secondo me, anche considerato il riferimento a "tutto a posto e niente in ordine" è abbastanza chiaro che casa e ordini per Groucho provengano da John Ghost.
Perché Dylan tiene in casa un telefono che palesemente lo spia? Perché il telefono è di Groucho, che ha sviluppato un rapporto affettivo con lo stesso, anche se detto così sembra ridicolo. Comunque posso già immaginare la scena futura in cui rinfaccerà a Dylan le sue donne, dicendo che tutto quello che ha lui è Irma. Non è escluso che Groucho sia stato soggiogato da questo sentimento, o da qualsiasi altra applicazione che ti rende schiavo del telefono. Quello che è certo è però che:
- L'unico modo sensato di sfruttare questa cosa è una storia ad ampio respiro, con continuity serrata, nella quale si scopra perché a JG faccia comodo la stabilità finanziaria e psichica di Dylan, e come intenda servirsi di lui.
- Paola ha dichiarato di non aver più scritto una riga sul tema, e che "adesso è tutto in mano a Roberto". Quindi o c'è qualcosa di grosso in cantiere già da tempo, o questo è destinato a rimanere a lungo in compagnia di Gatto Magico e Ispettore Cattivo che Spia.
(Mio fratello nel frattempo ha finito la lettura, commentando: "Non hanno chiaramente idea di dove andranno a parare, resterà uno di quei finali random."
Ma, come ho detto, è prevenuto.)

Per riassumere: i metafumetti hanno rotto il cavolo.
Dylan Dog che rimugina su se stesso è ormai letto e straletto. Adesso hanno anche abusato di "Dylan Dog è cambiato", e sì che offriva molti meno spunti.
Attendo qualche nuova indagine dell'Indagatore, e possibilmente la storia di grande respiro di cui sopra.


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