forza_sugar ha scritto:
Scisma83 ha scritto:
Quindi se ad uno è piaciuta la storia è solo perché è stato condizionato da Recchioni che dice che l'albo è una bomba?
Io ho buttato lì due impressioni, non sono niente di che e non sono bravo a scrivere, ma da persona entusiasta di questa storia devo dire che passa la voglia di commentare.
Quello che fa Recchioni (non solo lui) su i vari social si chiama promozione, pubblicità. Lo scopo della pubblicità è di condizionare le persone a piacergli un prodotto ed acquistarlo. È scienza non lo dico io.
Il marketing di Dylan Dog esiste da 25 anni, non lo ha inventato Recchioni. Valeva anche allora? I quadernoni e i videogiochi di DD avevano condizionato le masse boccalone ad apprezzare storie orrende?
Goblin ha scritto:
La prima quando gli dicono che dopo l'incendio gli oggetti erano in un garage e gli danno la chiave, ma poi gli oggetti non erano i suoi , che significato ha questa scena ? Perche' organizzare questa messainscena , e chi l'ha organizzata ? Di chi sono gli oggetti ? Hanno significato ?
Da quello che ho capito gli oggetti erano in realtà i suoi, ma lui non era in grado di riconoscerli. A livello simbolico, vi è mai capitato che qualche cosa di molto importante per voi perdesse significato da un giorno all'altro? Quella cosa esiste ancora, ma non è più "vostra", o meglio siete voi a non essere apparentemente più "voi".
"Son le cose che pensano..." cantava Battisti.
Nella chiave di lettura metatestuale si può ipotizzare che le cose nel garage rappresentino ciò che gli è stato attribuito dagli autori negli anni, in modo non corretto. Non riconoscere gli oggetti => Non riconoscersi