rimatt ha scritto:
tommaso ha scritto:
Abbiamo buttato fuori quei brutti antipatici degli autori, ma ci teniamo stretti personaggi così. Avanti così.
Una precisazione: non abbiamo buttato fuori nessuno, gli autori sono liberi di scrivere quando e come vogliono.
Uffa, non si possono neanche più tirare le frecciatina gratuite adesso...
Sulla storia. Molto buona.
Scorrevole, ficcante, ben disegnata.
Ma... sì... anche un po' già letta.
Un po' "L'ospite sgradito", un po' "I raminghi" (non solo per l'esplicita citazione), un po' "Il senza nome", un po' (tanto) "La vita rubata" di Acattino. Ma soprattutto, non so quanto volutamente, ricorda moltissimo "Il tornado di Valle Scuropasso", ad oggi l'ultimo romanzo di Sclavi, che aveva una struttura praticamente identica, ed era sostenuto da una vena "meta" del tutto simile.
Peccato veniale, che però mi ha limitato il coinvolgimento, quando in genere le storie della Barbato sanno ben afferrarmi.
Il finale.
Io comunque voto per il finale simbolico, non ci fossero conseguenze e sviluppi per me andrebbe benissimo.
Insomma dopo l'inciampo del "Sapore dell'acqua" e il tonfo degli "Spiriti custodi", si torna alla - per me - buona e soddisfacente media della fase 2, ma anch'io comicio ad avvertire la mancanza di un colpo di reni che sappia dare un vero volto a questo rilancio.