Nel topic dell'albo di questo mese, Trevor2015, riferendosi a questo albo, ha scritto qualcosa che per me non corrisponde a realtà.
trevor2015 ha scritto:
La storia è un meta fumetto. Tipo oltre quella porta(li se la prendeva con Sclavi).
Scrivere che in questa storia la Barbato "se la prende con Sclavi" direi proprio che non è corretto, per un semplice fatto che molti ma non tutti sanno: ovvero che il testi del "monologo interiore" finale del personaggio in fin di vita, che possono far pensare che quella persona sia Sclavi, non sono stati scritti dalla Barbato.
Nella prima pubblicazione della storia, i testi dell'ultima pagina sono stati interamente riscritti in redazione (probabilmente da Marcheselli, visto che era lui il curatore della serie). Anni dopo, nella ristampa, furono invece pubblicati i testi originali scritti dalla Barbato, in cui non c'era nulla che potesse far pensare che il morente fosse Sclavi.
La versione redazionale, pubblicata originalmente, era questa:
"Io me ne vado... io, l'autore di questa e di tante altre storie..."
" ... io che ho sognato i vostri incubi, confusi, assurdi, senza inizio nè fine..."
"Chi era quella donna con voi?... E quell'uomo con la barba?... E quel chirurgo che credeva di essere Dio... o che credeva di essere me?... Non mi ricordo... già non mi ricordo più.. sono dall'altra parte..."
"Il buio... poi un lampo... un bagliore accecante che cresce sempre più, fuori e dentro di me..."
"Chissà, forse troverò ancora storie da raccontare, infinite storie, in quella luce..."Mentre la versione della Barbato, pubblicata nella ristampa, era così:
"Però.. la morte, in effetti, è quasi come me l'aspettavo..."
"... anche se ho preferito fermarmi per salutare..."
"... e ho lasciato il lavoro a metà..."
"... ora voglio vedere cosa c'è dall'altra parte..."
"... e se vale almeno una parola di quelle spese per descriverlo..."Comunque, secondo me nemmeno chi ha scritto il primo finale voleva "prendersela con Sclavi"... d'altra parte, il personaggio che muore dice: "io, l'autore di questa e di tante altre storie..." e questa storia non è - appunto - scritta da Sclavi.