Cravenroad7

Difatti è una storia,Don Cristo, che non annoia proprio perché scritta bene e con dei bei personaggi (a me non stava simpatica Jane però devo dire che era un bel personaggio). Poi sono dell'idea che oggi sarebbe giudicata peggio rispetto a ormai trent'anni fa proprio per le cose che ti ho elencato nel post precedente.

Ma infatti alemans qua non stiamo parlando di singole storie, tornando it. Perché a me per esempio è piaciuta Nel fumo della battaglia, mentre non m'è piaciuta assolutamente Il cuore degli uomini (che, continuo a dire, sembra scritta da un liceale PER altri liceali). Ma quando io faccio un attimo un passo indietro e giudico la fase 2 in toto per come si sono gestiti i cambiamenti, la necessità degli stessi, l'interesse dei personaggi nuovi, la direzione in cui si sta spingendo Dylan come personaggio, l'erronea convinzione che basti scrivere una storia SU Dylan per fare automaticamente goal, la banalità degli spunti alla base delle storie, la scarsa cura nella definizione dei passaggi narrativi (perché dai, non è proprio impeccabile il passaggio in cui Dylan si prende in casa il cellulare indemoniato) eccetera, provo un certo sconforto. Nella singola storia, nel singolo passaggio, Bloch, Rania, Carpenter, Groucho possono anche piacermi. Quello che mi lascia perplesso è TUTTA l'operazione e non sono per niente ottimista sulla fase 3, dal momento che autori solidissimi in passato hanno fatto danni clamorosi ogni volta che hanno tentato di creare delle microcontinuity, e perché il concetto stesso di continuity è totalmente sbagliato su DYD - indipendentemente dal valore più o meno oggettivo del singolo albo. L'esempio di Jack lo squartatore fatto prima si riferiva credo al fatto che da lì (nell'albo 1 in cui la dinamica Bloch-Dylan non esisteva ancora) in poi, potevi leggere un numero qualsiasi senza bisogno di sapere come sono fatti i vampiri in DYD, che tanto cambiavano di volta in volta. Questa era la forza di DYD e una delle ragioni del suo successo commerciale (all'epoca).

EDIT: Ecco perché il giudizio sulla storia di questo mese, che è uno "scivolone ma ci può stare", non mi trova d'accordo. Gli spiriti custodi è nel migliore dei casi una storia mediocre ma non è questo il punto. Oltre allo stile, alla trama, alla sceneggiatura, quali sono i suoi difetti? Rania e Carpenter inseriti non si sa perché, niente più horror (ergo: niente più "scomodità), tanto BUM BUM e poca (zero) inquietudine e una serie di scenette pseudosclaviane inserite in mezzo, tanto per ricordarci la passata profondità. E non è solo in questa che ci sono questi elementi, ma caratterizzano tutta la stagione e li ho ritrovati anche in quelle storie che non mi sono poi dispiaciute nel complesso.

No Piccatto non era tutto là! Non è che fraintendo, è che proprio non sono d'accordo con la tua idea. In quell'albo non c'era il passato da alcolista di DD. E mi sembra una caratterizzazione non da poco.

Wolkoff potrei dire "piantamola di sottovalutare il presente con un atteggiamento troppo nostalgico verso il passato" e saremmo punto e a capo.

La mia non è una insinuazione. E' quello che noto rileggendo i commenti sulle vecchie storie e sulle nuove.

Si è parlato per post e post su una impossibilità di Dylan di calarsi con un nastro della polizia in un condotto quando su Jack lo squartatore molte cose evidentemente sballate vengono meno considerate. Oppure si è parlato anche del fatto che Dylan da claustrofobico non potesse andare dentro quel condotto quando in "La Iena" fa ben di peggio per la sua paura dell'altezza.

Thank you per la "s" di ricongiunzione!! Ci voleva :-)

Guarda che io mi riferivo a sopravvalutare la portata attuale dei NOSTRI COMMENTI, non delle storie.
Non posso sapere se sono nostalgico dei commenti denavorta, perché negli anni '90 a malapena scambiavo due parole con mio cugggino su Dylan, e di certo non scrivevo alla SBE perché non avrebbero letto mai i miei papelli con quella grafia orribile che ancora, da buon mancino, mi accompagna

Sull'ipercriticismo contemporaneo ti assicura che all'epoca, da dodicenne, stavo per restituire Diabolo il Grande all'edicolante in cambio di un Topolino - anche se poi, toh, da vecchio ho imparato ad apprezzarlo - mentre se avessi tempo direi pest&corna di Morgana che è una storia che continua a non convincermi ppeggnente da oltre vent'anni.
Questo per le insinuazioni tutte "al presente"...


IT MAKES MUCH MORE SENSE...TO LIVE...IN THE PRESENT TENSE
(aloha Eddie )

Ma come?!?! Proprio ora che mi ero convinto del contrario!!!!!

Non ti è piaciuto "Il cuore degli uomini"???? RRobecop pensaci tu!!!

Bando agli scherzi, non voglio neanche essere pedante (poi probabilmente lo sono) però io non vedo tutta questa negatività nelle ultime 8 storie (certo l'ultima... lasciamola stare che è meglio!!!). Poi sul futuro ho anche io un misto di preoccupazione e curiosità. Perché è vero che Dylan sta cambiando però non dimentichiamoci che anche il DD dei primi tempi non ebbe molto successo. Quindi, chi lo sa, magari la terza fase ci piacerà di brutto e ritorneremo sulle nostre idee. Credo sia inutile sfasciarsi la testa prima di cadere. Però mi rendo conto che nel complesso sono rimasto soddisfatto dalla fase 2 e capisco che chi non è rimasto soddisfatto non abbia la mia stessa fiducia.

Il cuore degli uomini fa pena. Dylan prima è più pretone che mai, il padre lo tortura in tutti i modi poi quando lo trova morto dice: Mi spiace tanto. Quando la donna lo stà per uccidere fa il predicozzo sull'amore. (se si ama l'altro non è obbigato a ricambiare ) infine ammette di essere un puttaniere e poi porta i fiori sulla tomba del padre e della figlia. Mi stomaca ancora di più del fatto che non restituisca le botte subite.

Citi appunto un orpello, anche tu convinto che il Dylan Dog fumetto parli o dovrebbe parlare del Dylan Dog personaggio e di ciò che gli ruota attorno.
Un'equazione ovvia ma scorretta che Recchioni & co. hanno ahimè malamente preso a paradigma, come dimostrano i due signori inutili cui è intitolato il topic.

E in più viene pure salvato.... :-):-)

Piccatto... non ti capisco!! Che vuoi dire?

ma di quello ormai me ne sono fatto una ragione, è una costante come braccio di ferro che mangia gli spinaci.

che mancano le storie, sacrificate per permettere un recchioneggiamento totale del personaggio e della testata.
(scusa Piccatto, tra l'altro magari ho pure frainteso )

@Alemans (in risposta a un post di 2/3 pagine fa che ora non ho tempo di andare a ripescare): in una storia, qualsiasi scelta deve avere una giustificazione narrativa. Vuoi inserire una poliziotta mussulmana (e quindi appartenente a una minoranza)? Bene, ottimo. Poi, però, spiegami perché l'hai fatto e qual è l'utilità narrativa del personaggio, altrimenti l'inserimento non ha senso.

Certi discorsi mi hanno fatto tornare in mente lui


Devo dire, per me Dylan era una serie troppo cristallizzata, in cui niente poteva cambiare, e aveva bisogno di essere tolto da questa situazione per essere di nuovo una serie viva, e da un punto di vista teorico i tanti cambiamenti puntavano in questa direzione, però proprio per questo bisognava stare attenti a non inserire elementi incongrui, visto che già per certi versi era inevitabile farlo in una serie tanto cristallizzata, per esempio prendiamo il telefonino, per vent'anni dylan era rimasto agli anni '80, d'improvviso si trova il telefonino, ovvio che stoni, mentre se fosse stato una delle novità in vent'anni di evoluzione del personaggio avrebbe stonato molto meno. Scegliere di mettere in mano a dylan un telefonino parlante intelligente maledetto ha reso ancora più traumatica l'introduzione del nuovo elemento, va detto.
Quando dall'introduzione di un elemento minore e tutto sommato quasi necessario si passa all'introduzione di nuovi personaggi a sostituire i vecchi la faccenda si fa ancora più delicata... Rania può essere ancora un personaggio interessante, ma fin dal suo esordio l'aggettivo incongruo è ancora il più adatto, in una scena di tensione, dylan circondato da poliziotti in assetto antisommossa, il tesserino scaduto irrimediabilmente perduto, carpenter incazzato... e sta qua sorridente, che si presenta con un "piacere" come se niente fosse. Il velo finora è un elemento accessorio che si sposa poco con il suo animo indipendente, senza che finora nulla ci riveli qualcosa della sua formazione e del modo con cui lei riesca a conciliare fede, famiglia, lavoro e flirts. Servirebbe qualcosa che la agganci col mondo che la circonda, speriamo di vederlo a breve.
Quanto a Carpenter stesso, forse mi sbaglio e ci son state fior fiore di riunioni redazionali a riguardo, ma l'impressione è che ancora non sia chiaro come usarlo, come renderlo oppositore di Dylan senza che nè l'uno nè l'altro sia reso completamente impotente, e che ogni autore se la sbrogli da solo senza un protocollo di utilizzo quale quello che regolava il rapporto con Bloch (che aiutava Dylan quando poteva, ma era limitato dal soprintendente)... dopo l'esperienza di Cagliostro, introdotto senza che mai sia stato pensato un ruolo per lui se non quello di "sta là, chi lo vuole usare faccia pure", il rischio c'è.
Comunque certi procedimenti hanno pure bisogno di tempo per trovare equilibrio, diamo tempo al tempo e vediamo se un po' alla volta la situazione migliora. Nonostante tante criticità che rilevo, non sono troppo pessimista, per ora.
Devo dire che col senno di poiforse sarebbe stato meglio partire prima dalla prima idea di RRobe esposts ul blog, cioè dalla definizione di un cast di antagonisti ricorrenti che prendesse il posto dei vari Hicks/Xabaras/Mana Cerace per decristallizzare la serie, sarebbe stato più facile, e anche più efficace, introducendo le altre novità con calma un po' alla volta.

Rimatt, vero secondo me in parte quello che dici. Non ogni scelta su un personaggio deve avere una motivazione narrativa. Ad esempio l'aspetto esteriore (colore di capelli, altezza, e robe così). E per me essere musulmana (o ateo o cattolico o qualunque altra confessione rientra in una di queste categorie). Non ci siamo mai chiesti quale fosse la religione di Bloch ma se anche fosse stato cattolico non sarebbe stato importante.

Diciamo che per me la funzione narrativa: "Rania è stata scelta musulmana perché è possibile che vi sia una musulmana in quel ruolo" mi soddisfa e può essere sostituita da qualunque altra religione. Poi, sono punti di vista, chiaramente. :-)

Eri in classe con Marzano a scuola di sceneggiatura?