Don Cristo ha scritto:
Non ho mai sentito il bisogno di saperne di più su Madame Trelkovski o sul perché Bree fosse una prostituta. Sento questo bisogno con Rania e Carpenter perché mi sembrano dei personaggi monchi, bidimensionali e indecisi.
Esatto: avverti - come altri - questo bisogno perché altrimenti troveresti la loro presenza superflua o fastidiosa. C'è, implicitamente fra le righe, un bisogno di supporto narrativo/motivazionale per giustificare il vederseli tra i piedi con cotanta ricorrenza sbucante, altrimenti verrebbero subito a noja e non se ne avvertirebbe la mancanza qualora sparissero di botto
.
Cosa che né per Bloch né per gli altri che hai citato è mai avvenuta;
loro c'erano ebbasta, sul resto nuncerompete, retroscena compresi.
Comunque, torno a dire, scordatevi approfondimenti sul breve per Rania&Carpy. Per ora l'importante è solo "esserci",
pace Heidegger, e (come per JG) è tutto rimandato a ispirazione da destinarsi. Ma intanto l'hype è stato lanciato, il marchio di fabbrica inculcato, e ad ogni numero ci tocca il tormentonico cameo auto-celebrativo dell'anniversario della loro comparsa, con tanto di frasi fatte col copincolla - v. burberaggine inefettiva del cioccolatone
.
Per ora rimangono come degli
imbucati sfigati ad una festa: nonostante siano lì quasi di straforo, fanno di tutto per emergere ma nessuno se li caga, in attesa che combinino la baracconata della serata che li fa emergere, o raccontino la storia triste del loro chowchow transgender in missione sottocopertura del KGB
.
ALOHA VI FAREMO SAPERE