Cravenroad7

Sul fatto che in effetti critichi troppo i critici ti dò ragione. Nel senso, lascia criticare se credi che che il lavoro che stai facendo lo ritieni giusto o lo ritieni BELLO per te. I critici criticano, alcuni bene altri male ma sfortunatamente la critica va presa, sia che sia positiva che negativa. Poi non so a chi si riferisse, sia chiaro. Va beh ora vado a prepararmi per la partita di stasera!!

Rileggendo un pò gli ultimi commenti noto che siamo off topic da un bel pò...

Se un autore è così sensibile da rimanerci male se sui forum si parla male delle sue storie o disegni, non parlo di Recchioni, dico in generale, non dovrebbe frequentare i forum.
Questo non è un forum di dialogo con gli autori, questo è un forum di appassionati che dovrebbero sentirsi liberi di parlare fra loro e dire "Numero XXX mi fa schifo", "Odio quel tipo di disegni" o qualsiasi altra cosa viene in mente. La stessa cosa avviene per altri fumetti nazionali e non, per i libri, il cinema e probabilmente per qualsiasi cosa.

Detto questo, nonostante io sia fra quelli che critica questa gestione, continuo a dire che molti di quelli che chiamate capolavori, dei primi 100, oggi sarebbero stroncati in pieno.

Non facciamo recensioni, facciamo rimproveri.

Votato 4. A mio avviso una delle peggiori storie tra fase 1 e 2.
Troppi dialoghi, alcuni dei quali veramente imbarazzanti, zero tensione/emozione e anche quando si cerca di far (sor-)ridere non si centra il bersaglio.
Ma al di là della storiella di fantasmi, quello che ho trovato ancor più fastidioso è stata la gestione dei personaggi inseriti col COPIA/INCOLLA.
Mi riferisco a Groucho, Carpenter, Rania e Bloch che compaiono a caz...a caso sempre in nome della maledetta continuity.
Poi vabbè, le solite cose: fantasmi che non si sa come raccolgono le pietre, Dylan che dice frasi del tipo "Essere vivo non mi è mai piaciuto troppo" (ma da quando???), la trovata finale del morto-morto etc. Probabilmente anche il fatto che Recchioni in apertura di albo dedichi zero parole zero a questa storia la dice lunga.

Ciao a tutti, lurkro sul forum da un bel po' però siete riusciti a farmi iscrivere e commentare per dire la mia stronzata
...ho aspetto che qualcuno di voi lo scrivesse ma magari considerate queste cose di poco conto per essere dette, però...come per quando guardo un film, quando leggo un fumetto mi diverto a trovare gli errori o i famosi bloopers...amo la cura dei dettagli...anche se questo è cosi evidente che non capisco come mai non è stato corretto...
pg. 43 ultima vignetta, lo sterzo (rispetto alla vista esterna della macchina) è a destra, due pagine dopo lo troviamo a sinistra....

...detto questo...adesso devo prendermela col curatore??

solo se sei laureato in fumettologia

Da sempre ho guardato al nuovo corso con ottimismo. Forse eccessivo, ma storie come una nuova vita, i raminghi, il cuore degli uomini.. Ti fanno tornare la speranza di leggere quelle storie dirompenti, perturbanti, dylandoghesche come un tempo. Ma quando consapevolmente scegli di fare uscire una storia come questa, con una sceneggiatura simile. Beh..

Quest'albo mi è piaciuto più del precedente, tuttavia il mio voto non va oltre il 6 meno meno.

Il mio apprezzamento dipende soprattutto dal soggetto.
L'albo di Simeoni aveva un argomento che proprio non rientra nei miei gusti. Io ormai le storie di "scienziati pazzi" le apprezzo solo se lo scienziato è Hellingen...
Quest'albo ha un soggetto più intrigante e potenzialmente più denso di spunti di interesse.

Il difetto irredimibile sta nella sceneggiatura. Soprattutto nell'incertezza del registro.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

Certi difetti di Mignacco col passare degli anni sembrano essersi radicati. In particolare l'indeterminatezza e la difficoltà nel trovare un "tono" adeguato.

In tempi recenti è successo, tanto per fare un esempio, con Trash Island. Con un registro comico-grottesco avrebbe potuto uscirne fuori una storia assai spassosa. Invece non funzionava quasi nulla, perchè Mignacco pretendeva di raccontare in maniera più o meno seria una trama palesemente assurda.

Qui il tono oscilla continuamente tra il serio, il grottesco e la commedia leggera. Il risultato non è carne nè pesce: non è horror, non è thriller, non è surreale, non è ironico. E, quando ricorre alle facezie, non fa ridere.
E' la tipica storia che non sa da che parte andare e finisce impantanata in mezzo al guado.

L'incertezza produce autentiche stranezze. Basti pensare a quando la ragazza rivela a Dylan di averlo assunto perchè si aspettava che fallisse! Con un tono apertamente comico la rivelazione avrebbe fatto scattare una grassa risata dissacratoria; invece siccome è raccontata in modo serio diventa una bizzarria senza senso.

Storie del genere spingono a rivalutare Tra moglie e marito, che la maggior parte degli utenti detesta ma a me non era dispiaciuta . Al di là di certi difetti (una prima parte lenta e faticosa, un Dylan confinato nel ruolo di spettatore...) quella storia utilizzava un tono grottesco adeguato a una trama del tutto fuori di testa.
I personaggi di Marzano erano buffi macchiettoni; potevano non piacere, ma la loro caratterizzazione era frutto di una scelta precisa. Qui tutti i personaggi sono banali o antipatici o irrilevanti. Difficile pensare che si tratti di una scelta precisa...

Questo non è il Mignacco del Sogno della tigre, ma quello del Cristallo arcobaleno.

una nuova vita e i raminghi (come lo stesso Celoni ha chiarito) erano storie in lavorazione già da molto prima della fase uno.
MI sembra (parere mio personale) che una differenza qualitativa tra il Dylan old e quello new sta proprio nella fretta con cui vengono confezionate le storie, ricicli, rattoppi ecc.
Anch'io ero un ottimista ma come tanti non avevo capito che non era in corso il restyling di Dylan Dog bensì quello dei lettori

In Lontano dalla Luce, albo #82, da molti considerato un capolavoro, facente parte degli intoccabili primi numeri 100, la donna assume Dylan Dog per trovare il marito scomparso, per poi confessare che in realtà voleva che il marito fosse morto.
Ho ragione quando dico che con gli albi di oggi si usa un metro diverso?

Chiaverotti amava spiazzare il lettore con trovate del genere e non sempre funzionavano. Sicuramente non è nè un capolavoro nè intoccabile, però nonostante questo e altri difettucci è una storia gradevole. Tanto horror, tanta atmosfera, poca azione: tutto il contrario di questa qui.

Ma poi in generale su Chiaverotti ci si divide in due gruppi: c'è chi lo ama senza riserve e chi lo odia a morte. Io lo amo

Beh, a parte il fatto che io considero Lontano dalla luce tutt'altro che un capolavoro intoccabile le motivazioni dei personaggi (là la moglie, qui la ragazza) sono ben diverse.

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

La moglie di Lontano dalla luce non voleva affatto che Dylan fallisse.
Voleva che ritrovasse il marito (vivo o morto), perchè senza il cadavere -e quindi la morte accertata- non avrebbe potuto ereditare le ricchezze del coniuge.
Se Dylan lo avesse ritrovato morto, benissimo. Se l'avesse ritrovato vivo, avrebbe ucciso il marito subito dopo simulando un incidente (come in effetti tenta di fare nella conclusione dell'albo). Si è rivolta a Dylan anzichè lasciar fare alla polizia perchè Dylan, lavorando da solo, avrebbe potuto essere sopraffatto o ingannato con più facilità che non avendo a che fare con intere squadre di agenti.

La ragazza degli Spiriti custodi invece voleva che Dylan fallisse. E la cosa, raccontata seriamente, non ha senso.
Perchè -a parte il fatto che dopo 300 e passa albi non è possibile ignorare che comunque Dylan ha risolto non pochi casi bizzarri e inspiegabili (vabbè che in passato non esisteva continuity, ma c'è un limite )- sarebbe stato mille volte più semplice non assumere nessuno e ignorare gli appelli dei fantasmi adducendo una scusa qualsiasi.
Nel peggiore dei casi, poteva lasciare o vendere il castello (del resto la ragazza non sembra provare molto affetto per quel rudere...) e traslocare da tutt'altra parte. Di sicuro i soldi non le mancavano.

[quote="I baffi di Groucho"][quote="Cyber Dylan"]
L'incertezza produce autentiche stranezze. Basti pensare a quando la ragazza rivela a Dylan di averlo assunto [i]perchè si aspettava che fallisse[/i]! Con un tono apertamente comico la rivelazione avrebbe fatto scattare una grassa risata dissacratoria; invece siccome è raccontata in modo serio diventa una bizzarria senza senso.[/quote]

In Lontano dalla Luce, albo #82, da molti considerato un capolavoro, facente parte degli intoccabili primi numeri 100, la donna assume Dylan Dog per trovare il marito scomparso, per poi confessare che in realtà voleva che il marito fosse morto.
Ho ragione quando dico che con gli albi di oggi si usa un metro diverso?[/quote]
ti sei risposto da solo
perchè se parlando dei "tempi d'oro" un numero ogni cento era banale (da rivedere però questa affermazione, dal momento che come tu stesso scrivi "molti lo considerano un capolavoro# mentre questo numero il 90 per cento degli utenti di questo forum lo considerano banale) qui si parla di quasi un anno di banalità...

Pessima da diversi punti di vista. Che amarezza.

Mistificazione pura.