Cravenroad7

mamma mia, con "dittatura infernale" ho toccato punti di noia esagerata.
ma quanto parlano? ma quanti sono? ma quanto è contorta?
mi è sembrato di passare un'ora in compagnia di un congresso di amanti dello jodel transalpino, da suicidio!
credo che possa bastare così, quando ci saranno albi nel multiuniverso farò l'immane sforzo di saltare e dovrò farmi una ragione se rimane un buco nello scaffale.

Per me invece storia molto divertente e ironica, come un po' tutte quelle di questo filone fantastico dell'ultimo Dampyr.
Nello spirito mi ricordano il Jeff Hawke più maturo e raffinato.

Purtroppo questa è la piega che ha preso la serie, bert.
Siamo passati da un fumetto horror con basi storiche verosimili e con avversari (vedi p.e. I maestri della notte) con determinate caratteristiche precise ad un fantasy goffo e sfrenato dove tutto può accadere e dove le regole del multiverso vengono stabilite e sovvertite albo dopo albo per comodità di sceneggiatura. Per me si è rotto un patto implicito fra autore e lettore.

Non parliamo poi del volere mettere le mani in tutte le "zone d'ombra" indispensabili in un fumetto d'atmosfera. Esempio: nel corso degli anni Harlan & co. hanno affrontato anche dei demoni provenienti da una non meglio precisata "dimensione nera". Compito del dampyr era quello di ricacciare queste forze malefiche nel loro mondo di tenebre. punto.
Ecco di seguito il riassunto preso direttamente dal sito sbe di uno di questi albi:


C'era una volta una vecchia filanda, che portò la ricchezza al paese… e poi portò l'orrore! In una cupa valle tra le Alpi Carniche, c'è ancora la vecchia fabbrica, ormai in rovina, ma il paese è stato abbandonato, dai tempi della guerra, e per buone, ottime ragioni… Solo dei turisti imprudenti si avventurano lassù, di tanto in tanto. Ma vi giungono anche un vecchio che non riesce a dimenticare, una ragazza che fugge da se stessa… e un cacciatore di vampiri, anzi, un dampyr! Insieme scoprono che un unico edificio è ancora abitato: un convento di strane, tormentate, decrepite monache. Il problema è che il piccolo paese abbandonato giace in una “zona d'ombra”… l'ombra del Male!…

Vediamo il riassunto invece dell' ultimo albo, uscito questi giorni:

Sempre pronti a parteggiare per i ribelli, Harlan, Kurjak e Tesla si trovano al fianco delle Sentinelle Nere contro le armate di due condottieri infernali: il Generale Zefon e il Conte Straygor. Harlan teme l’annientamento, quando scopre che lo stratega dell’esercito nemico è nientemeno che il Maresciallo Vapula, suo antico professore di combattimento e tattica militare alla tenebrosa Scuola Nera!

La dimensione nera, luogo misterioso da cui provenivano dei demoni che infestano persone o zone della Terra, è diventata una sorta di assurdo risiko fra demoni, diavoli dell' inferno, mezzi vampiri e umani. Le regole di questo combattimento? Nessuna, girata ogni pagina può succedere praticamente qualsiasi cosa, dal fatto che i nemici schierino dei polipi giganti al fatto che intervengano da un altro piano del multiverso delle Amazzoni per aiutare i nostri in difficolta.
Immagino cosa possa pensare un neo lettore che compra un dampyr per la prima volta convinto che si parli di vampiri

oltre al fatto che in un'ora di lettura bisogna fare appello a tutta la memoria, a tutta la concentrazione possibile ed immaginabile.
la vera battaglia è ricordarsi "chi, cosa, dove", perchè oltre alle situazioni contestuali, si deve essere a conoscenza di tutte quelle pregresse nei minimi dettagli, altrimenti non si capisce niente!
io poi, francamente, questi amesha che hanno i vincoli dell'equilibrio, ma solo nominalmente, perchè nella pratica fanno quello che vogliono, non li sopporto più... con i relativi "processi" sul "se e come" possano intervenire.
insomma, le premesse per la battaglia e la resa dei conti, sono sempre paginate di spiegazioni, elucubrazioni che, insomma, un po' ci stanno anche, ma un po' sembrano anche un esercizio di logorrea.

Io l'ho preso soprattutto per i disegni di Roseznweig e pur avendo dei notevoli buchi (tipo non lo compravo dal 130) mi è piaciuta.

io sono uno di quelli che si è stufato del multiuniverso dove tutto è permesso e dove i governi cambiano più velocemente del Nicaragua, ma questa doppia storia letta di seguito non mi ha annoiato, anche se naturalmente, tutta sta gente chi se la ricorda....

ora per favore BASTA MULTIUNIVERSO...e torniamo a qualche vampiro nascosto in posti suggestivi

Ho letto solo la seconda parte ma sono d'accordo, inoltre nonostante i tanti dialoghi ho trovato qui boselli meno verboso che in altre occasioni
l'idea del duello quantomeno desta curiosità e interesse

disegni di rosenzweig ottimi, sembra lo stile di Alessio Fortunato

Hanno seguito il mio suggerimento ed infatti "I dimenticati" è un numero piacevole che scorre finalmente bello liscio...

É una buona storia.
Mi spiace per i disegni che però sono molto statici. Primi piani e scene di "parlato" OK, ma appena c'è movimento, tutti come soldatini (e lo sono anche peraltro).
Gamma di espressività e plasticità dei movimenti: zero.

Letto il Maxi 2015...una lettura piacevole...toh...non c'è il Multiuniverso...

Come seguito dell'ottima doppia giapponese di qualche anno fa, "I dimenticati" mi ha deluso... Tra l'altro assurdo il comportamento del tirapiedi che Sakiko affianca ad Harlan e Kenshin: si comporta come se non sapesse quello che è successo ai suoi colleghi. Un idiota del genere non può appartenere a un commando che stordisce Kenshin e gli rapisce la fidanzata!

Purtroppo devo confermare il caos indotto dagli sviluppi della saga di Dampyr. Io, forse per il fatto che rileggo ogni albo almeno tre volte in un anno prima di archiviarlo, ricordo buona parte dei personaggi (ma non tutti!), ma non sempre cosa hanno fatto... Oltre alle vicende che riguardano l'Inferno, la Dimensione Nera, il Multiverso in genere e i Maestri della Notte, non dimentichiamoci di una serie di personaggi apparsi senza dirci granché di loro e tutt'altro che tolti di mezzo: Mandhur, Meridiana, Nethunshiel, Sho-Huan, Vassago...

La doppia iniziata questo mese, poi, si annuncia molto complessa, sia perché riprende fatti narrati nei numeri 43-44 , sia perché nelle storie d'ambientazione storica Boselli si scatena e Harlan finisce nell'angolino...

Spero solo che questa doppia spieghi la genesi del vecchio Dampyr, visto che - scripta manent - i Maestri maschi unendosi a donne umane generano Dampyr, mentre finora c'è sempre stata di mezzo Amber, il cui figlio Aurelio Ambrosio era umano.

santo cielo è una doppia? ecco perchè metà albo si svolge da seduti a raccontare la notte sei secoli

Letta la prima parte della doppia: la temevo molto più impegnativa, invece è stata una lettura piacevole e avvincente, anche se di azione se n'è vista poca.

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Vorrei capire la regola secondo cui, quando Dampyr deve uscire con la seconda parte di una storia doppia, ritarda in edicola rispetto alla data pubblicata sul sito Bonelli... Altre volte puntuale se non con un giorno d'anticipo, mah!

Erano anni che attendevo una storia sul Dampyr medievale (Taliesin) per cui è con vivo interesse che ho letto questa doppia. Da una parte è stata proprio come me l'aspettavo (Harlan che semplicemente ascolta la narrazione degli eventi), dall'altra pensavo ad un Taliesin più attivo, più protagonista (lo è maggiormente nel secondo albo, ma comunque è al massimo un coprotagonista al fianco della vera - e magnifica - prima attrice Amber), di vederlo combattere contro qualche maestro della notte, ma per questo ci sarà penso tempo in futuro; si potrebbe aprire questa saga nella serie e sarebbe molto avvincente a mio avviso, uno dei limiti però è la cornice dovuta alla presenza di Harlan ascoltatore, potrebbe diventare ripetitiva.
Continua e tira le fila di quanto si è letto negli albi n. 43-44 e pure nel 3, motivando quelle che potevano apparire delle incongruenze col procedere della serie (es. Amber che non gli confidò di essere sua zia o che gli disse, al loro primo incontro, che era la prima volta che vedeva un Dampyr).
Una storia che forse qualcuno potrebbe trovare più interessante (e lo è, molto, soprattutto per chi già conosce i personaggi) che bella in sé. Il mio giudizio è buono sia per sceneggiatura che per disegni.

Pensando al previsto (anche se le notizie in proposito latitano e chissà quando uscirà) crossover tra Dampyr e Dylan Dog ho alcune considerazioni da fare. L'ambientazione, vista la scarsa propensione di Dylan al viaggiare, sarà prevedibilmente Londra o comunque il Regno Unito. Ora l'occasione più propizia sarebbe che Harlan vi si recasse sulle tracce di Lord Marsden e penso che nelle due storie abbiano ad ogni modo a che fare coi vampiri, però in questo caso Dylan sarebbe del tutto impotente con i suoi mezzi, anche dotato come sarà, delle pallottole trattate, in una caccia del genere, sarebbe poco più che un comprimario, al di sotto di Kurjak, totalmente indifeso e quindi in ombra rispetto ad Harlan. Viceversa in una storia senza vampiri (soprattutto senza maestri), soprannaturale (con fantasmi, multiverso, mostri vari, ecc.) potrebbero giocarsela sullo stesso piano senza che nessuno venga sminuito.

io, semplicemente, ho lasciato a malincuore la seconda parte in edicola.