L'estate scorsa mi sono dedicato alla lettura di quattro libri di King.
1.
It . Questo lungo romanzo, con sfumature morbose, è indubbiamente molto ambizioso. La bravura dello scrittore sta nel non scadere mai nella noia, ma di tenere incollato il lettore dalla prima fino alla 1300esima pagina. Certo, il finale è veramente banale e sbrigativo: in poche parole parecchio deludente: Così come mi hanno deluso alcune piccole incongruenze e certe grosse derive nel trash (in primis Beverly, 10 anni circa, che dà la propria intimità a 5 altri bambini suoi coetanei). Veramente ottime le digressioni sulla "storia" di Derry.
Voto: 72.
La zona morta. Buon libro, senza troppe pretese. Ottimo il rush finale col climax distruttivo/autodistruttivo che porta John Smith all'attentato.
Voto:7,5[b]
3.[b]Carrie. Divertente, ma troppo trash, un horror adolescenziale, che lascia pochino.
Voto:64.
L'ombra dello scorpione. Qui mi trovo a giudicare un libro che ho chiuso a metà strada, quando, dopo ottime premesse, stava diventando illeggibile. Se dovesse esserci in futuro un naufragio della cultura occidentale, di questo libro spero si salvi solo la prima delle 3 parti
vvero il racconto dell'epidemia. Tutto il resto è noia, ma non solo, tutto il resto è veramente impronibile, indigeribile, insostenibile da un lato; dall'altro banale, trito, ritrito, già visto.
Voto 7 alla prima parte, 3 alla seconda, alla terza non ci sono arrivato, e mai ci arriverò