Cravenroad7

Oh sicuramente nessuna delle due gestioni ha lesinato in fatto di ciofeche e ciofecone.
Diciamo che almeno nel caos e l'assoluta casualità marcheselliani c'era la possibilità di exploit autoriali e picchi isolati (anche se sempre meno con gli anni, che qualcuno [Canzio? Bonelli?] stesse stringendo i margini di libertà ben prima dell'arrivo di Gualdoni è abbastanza evidente).


Probabilmente sarebbero state "smaltite" in qualche collana collaterale con meno lettori (tipo i fu almanacchi e giganti).

quoto AndreaBerga e come rimatt anch'io non vedo perchè mai scartartare una storia perfetta nelle atmosfere, nei disegni e nella narrazione (con un piccolo incespico sul finale secondo me) come quella di Celoni? Bisognerebbe essere pazzi!!!
http://it.wikipedia.org/wiki/Albi_di_Dylan_Dog
con quale numero inizia esattamente la gestione di Gualdoni?

Quoto Tommaso:

"..., che qualcuno [Canzio? Bonelli?] stesse stringendo i margini di libertà ben prima dell'arrivo di Gualdoni è abbastanza evidente). "

Cioè, mi stai dando per scontato che secondo te negli anni c'è stata una vera e propria "caccia agli exploit autoriali" per percorrere una via dell'apiattimento e del calo di qualità della testata?!
Cioè, un vero e proprio seppuku editoriale auto-inflitto?

Gualdoni iniziò a figurare come curatore a gennaio 2010, mi pare (vado a memoria). Subito ci fu una discreta infilata di storie passabili se non proprio buone, all'epoca fui abbastanza soddisfatto dei suoi primi passi. Poi ebbi tempo e modo di ricredermi.

Numero 281.

beh a parte "quella cosa" del n 300 ci sono state un sacco di storie buone.
forse gualdoni+una buona revisione dialoghi avrebbe giovato abbastanza...vedi la fila della "fase uno" erano tutte storieapprovate da gualdoni e poi rimaneggiate, anche il calvario (per mio gusto personale) si piazza abbastanza bene.

Credo che nessuno si sia mai messo lì con l'intento di peggiorare la serie e castrare l'altrui talento.
Però esistono politiche editoriali sbagliate e controproduttive anche se adottate in perfetta buona fede, e direi che era sicuramente il caso della gestione di Dylan Dog, almeno da metà degli anni zero in poi (ad essere molto generosi).
D'altra parte che qualcosa si fosse inceppato nella gestione editoriale della serie lo hanno ammesso implicitamente nel momento in cui hanno sentito il bisogna di annunciare l'attuale svolta.

Di come funzionasse in Bonelli ai tempi di Sergio Bonelli e Canzio è illuminante la lettura di "Non è successo niente" di Sclavi. Ok è un romanzo e si parla della vita redazionale dell'inesistente editore di fumetti Ravasciò, ma è un gioco di specchi e allusioni esplicito fino all'imbarazzante.

L'intento di peggiorare la serie no, ma sulla castrazione altrui ho i miei forti dubbi. Perché se limiti la libertà espressiva di un determinato autore (ed è successo) e lo fai lavorare al 50% delle sue possibilità per rispettare la tua linea editoriale, hai qualche problema nel valorizzare la tua testata ma soprattutto la tua scuderia (fatto in buona fede, per carità, ma qui stiamo parlando di inettitudine vera e propria).

Avrei dato un rene per avere I raminghi dell'autunno su un gigante

Leggendo le ultime due pagine (di off-topic ), secondo me si è andati giù troppo duri con Gualdoni. Passi l'incapacità gestionale, passi che non ha mai avuto troppo nelle corde di scrivere un Dylan in grazia di Dio, ma lo si è tacciato di incapacità di discernere tra una storia di alto livello (raminghi) e una ciofeca qualunque. Eddai, mica è un cerebroleso!

È stato detto che le storie belle della fase uno fossero merito della revisione del Rrobecop, che fossero scarti gualdoniani riadattati al mensile eccetera...
A me sembra più probabile che fossero le migliori storie ancora nel cassetto di Gualdoni, tenute gelosamente da parte per la fase uno. E giustamente, aggiungo.
Recchioni è "il capo" dal 325, ma è ovvio che era già mooolto tempo che lavorava dietro le quinte prendendo le decisioni.

Poi sia lodata la fase uno, eh!

Più che horror quest'albo mi è sembrata una commedia per ragazzi, tipo scooby doo.
Si salvano i disegni e la copertina che mi garba tantissimo.
La sceneggiatura è da 5. Niente di che. Scorrevole, leggera a tratti divertente. Ma non è per un albo di Dylan Dog. Dove sta la paura? L'orrore? Ci sono ottocento fantasmi e nessuno dei vivi che senta il minimo di terrore?!
Mah.

Gualdoni non avrà di sicuro fatto quelle scelte editoriali in totale isolamento all'interno della Bonelli. Lo disse anche Recchioni all'epoca dell'avvicendamento che la linea editoriale vecchia era frutto di decisioni collettive tanto quanto quella nuova.

Che poi sulla serie regolare gli autore fossero tenuti a guinzaglio corto mentre erano relativamente più liberi nei fuori serie, è evidente. I Raminghi, Una Nuova Vita e Calvario mi sono sempre sembrate pensate per il gigante, lo stesso Gualdoni con La Bomba per lo speciale...

Ciao a tutti, scusate l'intrusione.
E' un po' che non vengo a trovarvi, disturbo solo per chiarire quella che è una ricostruzione errata della vicenda Raminghi, letta casualmente stasera in questo topic. Visto che è una storia per me importante, ci tengo a chiarire.
Ho consegnato il soggetto verso la fine 2008 a Mauro Marcheselli, a cui è subito piaciuto malgrado la particolarità. O forse proprio per quello, chissà.
Ho re-inviato il soggetto anche a Gualdoni verso aprile del 2009 ed è stato approvato anche da lui.
Quindi ho scritto la sceneggiatura e l'ho consegnata il mese dopo. Approvata per la serie regolare.
Ma ho potuto iniziare a disegnarla solo alcuni anni dopo, perché dovevo prima finire altre storie, di Dylan e Disney. Poi San Michele con Star Comics. Poi graphic novel, una storia per Dampyr e non ricordo più cos'altro, tutto con scadenze ristrettissime. Insomma, periodo micidiale. Alla fine ho avuto anche gravi problemi di salute. Durante questo periodo sono finalmente riuscito a riprendere i Raminghi in mano e a iniziare a disegnarla. Era una storia a cui tenevo moltissimo e averne dovuto rimandare tanto la realizzazione grafica mi ha torturato. Diciamo che è stata parte del mio percorso di guarigione. Ci ho messo tutto quello che avevo.
Roberto è subentrato come curatore che ero circa a pagina 60. L'ho terminata senza alcun problema, a parte la lentezza derivante dai problemi di cui sopra, e a lui è piaciuta molto. L'editing finale, quindi, è stato fatto da lui.
Non è stata assolutamente posticipata, quindi, anzi siamo arrivati con l'ultima tavola e il fiato sul collo all'ultimo giorno disponibile, prima di andare in stampa.
Per me riuscire a terminarla è stata la vittoria più grande.
Questa è la storia vera, il resto sono amenità da web.

Buona serata a tutti e grazie

Fabio

Complimenti maestro

Grazie, mi hai aperto un mondo

Grazie per il post di precisazioni su "i raminghi" !! Spero che la.salute vada meglio!!!!