Cravenroad7

Non ho letto questo numero ma mi pare che proprio dei disegnatori in questa fase 2 non ci si possa lamentare

quoto.
i disegnatori sono l'unica cosa che salva questa fase due, dall'agnol, bigliardo, nizzoli, simeoni, mari...solo casertano mi è parso un pochino sottotono e pontrelli che personalmente preferivo con lo stile che aveva su JD. de gustibus
infatti è ormai quasi un anno che mi lamento (e non sono il solo) SOLO delle storie troppo veloci e superficiali, dei dialoghi poco curati, poca cura dei particolari (tipo l'ombra dei piedi nel 342, la pistola nel 344, inglese strampalato infilato qua e là (e dovrebbero essere inglesi), gli espedienti narrativi e tanti di cui si è parlato di topic in topic.
E il mese prossimo i cestaro.
dai oggettivamente i disegnatori hanno fatto la differenza, infatti su questo topic molti hanno dato la sufficienza solo per i disegni.

Sono d'accordissimo. Ho un amico con cui ho gusti simili per letture e cinema, e sono curioso di sentire cosa penserà di questa storia. Lui per dire non ha storto il naso nemmeno il mese scorso. Ma è un neofita, lui; o meglio, un ritornante dopo molti anni. Forse i buoni voti arrivano soprattutto da persone così?

Una storia di una bruttezza imbarazzante, in lizza tra le peggiori di sempre. Sono senza parole. Le grandi promesse di Rrobe si scontrano su albi come questo è 'Trash Island' che hanno una qualità nn lontanamente presentabile e probabilmente non c'è il reale coraggio di fare qualcosa di serio per questo nuovo corso e liberarsi di certi nomi 'storici'.
Rimango ancora offeso come lettore da 26 anni.

un bel numero della fase 0 proposto nella fase 2.
voto 4.

Se non fosse Dylan Dog non sarebbe male. Una black comedy scorrevole e ben disegnata.
Voto accettabile un pò perché non mi aspettavo un granché e un pò per i disegni.
+
Giusta dose di azione
Poco cellulare e tecnologia inutile in giro
In fin dei conti non annoia
Dylan sembra lui
I disegni
La "foto" della copertina
-
Come sempre ormai, horror inesistente
Groucho ai margini
L'inutilità del personaggio Carpenter
Storia troppo leggera
La "cornice" della copertina
La mancanza di Bloch

Aspettiamo il prossimo sperando che non si toppi pure il prossimo albo "epocale"..

Mi aspettavo, non so perchè, una fase 2 in crescendo per far salire l'hype REALE verso una fase 3 che si annuncia (loro la annunciano) come dirompente e sconvolgente (...sigh...brutta malattia l'annuncite su internet, detta anche proclamite da web)

Albetto invero abbastanza insulso, da fase 0 come detto da altri, ma che presenta alcune cose che mi hanno fatto votare Accettabile, ovvero un 6 striminzito per me.

- I disegni, che mi sono piaciuti proprio tanto,
- Una copertina che dal vivo fa meno orrore di quanto sembrasse e che come stile colpisce nel segno, che poi come insieme e composizione non mi convinca va beh...
- Dylan che sembra Dylan come sottolineato da acluni
- Si legge senza anoiare tutto d'un fiato (forse un fiato un pelo troppo corto ma vabbeh)

Per il resto veramente un disastro imho, carpenter & C. inutili, Bloch a pagina 96 tanto per, Groucho ...Groucho!? non pervenuto, personaggi a contorno poca cosa, storiella veramente esile ecc ecc..

Per citare l'utente dipintendo, la cura Recchioni ha dato i seguenti risultati (almeno per me):

gestione gualdoni, due o tre numeri belli l'anno più qualcuno passabile e altri da dimenticatoio.
gestione recchioni due o tre numeri belli l'anno più qualcuno passabile e altri da dimenticatoio.

Cambiare tutto per non cambiare nulla!?

Boh...

Mi dispiace ma per me non è accettabile. Idea carina vanificata da una realizzazione pessima. Un albo scritto male, ma brutto di un brutto mai visto. Considerazioni sparse fatte a "sangue caldissimo":

SPOILER più o meno.

- Groucho è da spararsi in testa. Irma, bah.
- Carpenter e Rania inutili peggio del solito. Tra l'altro nessuno degli autori si è ancora preso la responsabilità di caratterizzarli un minimo oltre la descrizione iniziale di "sbirro tosto e integerrimo" e "sono una professionista capace, ma anche una donna".
- Il "complotto" di Teresa non reggerebbe nemmeno sulle pagine di Nonna Abelarda. "Ti credevo un Detective incapace"... eh beh.
- RingoDylan tranquillissimo in una casa piena di fantasmi, ormai è del tutto incapace di provare un'emozione. Oltretutto non si capisce che ci sta a fare là, dato che "i fantasmi sono il suo pane" (ma quando?) ma non sono i fantasmi il problema, bensì la mafia russa (...), anzi il divorzio, anzi boh.
- "Eh, la vita è come una roulette, eh, la vita è un gioco... (sospiro)"
- Carino il personaggio del killer che vede i fantasmi ma li ignora maschiamente "perché ha visto di peggio"; davvero; abbastanza risibile il fatto che decida di risparmiare il guardiano. Perché?
Una trama risicata, che Mignacco porta a spasso a vuoto da una scrittura debolissima e soffocata dai personaggi secondari, che ho trovato inutili e caratterizzati poveramente (gli umani) e insopportabili (i morti-morti). I disegni li ho trovati molto ben fatti ma a questo punto mi leggo un quadro.
Scusate il sangue caldissimo, ma questa roba mi ha fatto rimpiangere di averci speso soldi. Imo, gravemente insufficiente. Sono lieto che ad alcuni sia piaciuta il giusto, come lettura di diversione, ma per me non è stato così. Peggio di Trash Island.

Per quanto sia ancora fresca nel mio ricordo la sbadilata nei denti del primo Old Boy, tutta a firma di Mignacco, giuro che ero partito abbastanza ottimista su quest'albo. Mi dicevo che "se la pubblicano nel mensile la storia qualcosa di buono e particolare lo dovrà pure avere". E invece...

Linea morta.
Calma piatta.
Bonaccia assoluta.

La solita mignaccata senza ispirazione e personalità, uguale a tantissime altre che questo autore-prezzemolino sparge da anni a piene mani in ogni dove bonelliano, con risultati più o meno riusciti, ma che su Dylan sono quasi sempre "meno". Restando a paragoni recenti con altre storie del Nostro, siamo più dalle parti che di una sciocchezzuola leggibile stile "Trash Island" piuttosto che di disastri assoluti come "L'odio non muore mai", ma insomma chissenefrega: è un tipo di storia che almeno sul mensile non avrei più voluto leggere.

A livello generale non mi dispiaceva l'idea di una storia in stile pochade fantasmatica d'altri tempi, tra l'Ophuls di "La nostra compagna", il René Clair di "Il fantasma galante" e soprattutto il Pietrangeli di "Fantasmi a Roma" (dove se ben ricordo c'erano riferimenti al gioco d'azzardo). Ma invece che aristocratica frivolezza abbiano solo grassa banalità, con battutone e personaggi "simpatici" degni di una puntata svogliata di Scooby-Doo.

Se l'albo precedente (comunque molto migliore - ed è tutto dire) spero sia figlio della fretta, questo spero sia un rimasuglio gualdoniano adottatto alla bisogna per tappare un buco (l'apparizione finale di Bloch mi fa "sperare" in tal senso). In ogni caso un brutto scivolone.

Lungi da me difendere la gestione Gualdoni, reo di avere pubblicato storie talmente brutte che quelle dell'attuale gestione sembrano capolavori senza tempo di scrittura ma se volessimo fare un cambio di prospettiva focalizzandosi solo sulle buone/ottime storie, il precedente curatore ha dato, solo in questo caso, qualche risultato in più. Analizzando gli anni 2012 al 2014 (includendo la fase 1) abbiamo:

- L'assassino della porta accanto
- La dea madre
- Il giudizio del corvo
- Il crollo
- Una nuova vita
- I raminghi dell'autunno

Tutte storie, per me, nettamente superiori a quelle che ho letto durante la Fase 2, anche se Spazio Profondo e Il cuore degli uomini sono buone storie.

In definitiva direi:
gestione gualdoni, due-tre storie ottime all'anno e altre da impiccarsi.
gestione recchioni, una costanza di storie senza infamia e senza lode con l'aggravante di essere sbandierate come eventi epocali.

Lungi da me difendere la gestione Recchioni però calcola che, se non erro, Una Nuova Vita e I Raminghi erano storie pronte scartate da Gualdoni e reinserite da Recchioni...che poi quest'ultimo reinserendole si sia in un certo senso dato la zappa sui piedi creando un metro di paragone irraggiungibile è un altro discorso! (in effetti, temo che I raminghi sia, per quanto mi riguarda, l'ultima vera storia di Dylan. Collezione al momento sospesa fino a data da definirsi)

'Nsomma.
Cioè sono d'accordo che almeno 4 di queste storie sono belle e probabilmente migliori di quasi tutte quelle pubblicate in questa fase 2.
Ma Il giudizio del corvo e L'assassino della porta accanto se non ricordo male erano soggetti già approvati sotto Marcheselli. Mentre Una nuova vita e I raminghi (che pure mi puzzano "da Marcheselli") sono PROPRIO due storie recuperate che la gestione Gualdoni NON voleva pubblicare, comunque non sul mensile.
Ma anche senza stare a guardare chi ha approvato cosa, mi pare paradossale indicare come fiori all'occhiello della gestione Gualdoni almeno 5 storie su 6 che in tutta evidenza rappresentavano delle eccezioni nella sua linea editoriale, fin troppo chiara e riconoscibile.

Però scusami, quando arrivarono le critiche sulla fase 1 si tendeva quasi sempre a sottolineare che erano della vecchia gestione (il famoso parafulmini, uknowwhatimean ). Tra l'altro furono pure revisionate secondo la nuova gestione. Andreaberga, STACCE!

Sai che non ricordo se Una nuova vita è stata creata ad hoc per l'inizio della Fase 1?

@Tommaso: avrei potuto scrivere gestione Marcheselli-Gualdoni, il discorso cambia poco dato che anche prima di Gualdoni ho letto tanta roba che va dal disastroso al passabile.

Hai ragione, guarda.

Il mio voleva essere solo un giochino che evidenziasse il rapporto tra buone/ottime storie e boiate.
Quello che intendevo dire è che non ci sono stati picchi strapositivi ma semplicemente una sequenza di storie accettabili. A differenza, invece, della gestione Gualdoni che ha avuto picchi nettamente più negativi di qualsiasi storia della fase 2 ma che ci ha regalato alcune perle che ad oggi non ho avuto ancora il piacere di leggere sotto la cura Recchioni. Tutto qua.

A onor del vero, non credo che Una nuova vita e I raminghi dell'autunno fossero storie scartate, o che comunque Gualdoni non voleva pubblicare: se le aveva fatte disegnare, significa che prima o poi sarebbero arrivate in edicola. Si trattava, semplicemente, di storie che il Gualdo non aveva ANCORA voluto pubblicare, ma è sicuro che, in tempi più o meno brevi, l'avrebbe fatto. Bisogna solo capire quanto sarebbero stati lunghi, questi tempi...

...e allora mi ritiro umiliato nel mio salottino e mi rileggo (più che volentieri) Una Nuova Vita e I Raminghi dell'Autunno Perdonate l'OT!