AndreaBerga ha scritto:
Su Dragonero concordo in parte con te. Non amante del Fantasy ma intrigato dalle possibiltà di continuity e dalla descrizione di specie, culture, eserciti e situazioni geo politiche (sì, alte aspettative) ho iniziato a leggerlo ma poi ho abbandonato definitivamente al 17 perchè stufo delle "solite" storielle con improbabbili dialoghi, combattimenti e protagonisti con superpoteri e trame semplici e lineari. Però (e qui entra in gioco il "in parte") vende e piace, nonostante il mercato saturo di cui parli. Forse non è l'osare che speravi, ma per la Bonelli è già qualcosa (se pensi che pure il Dylan di oggi è figlio di un certo "osare" capirai quanto siano inflazionati i termini!!). Ripeto: non conoscendo molto il mercato esterno alla Bonelli domando con l'ingenuità di un bimbo che vuol dire osare? esempi di fumetti che osano?
Beh, prendiamo Dylan per esempio. Il personaggio in sé è abbastanza classico, ma il mondo che gli hanno costruito intorno era qualcosa di mai visto. Pur prendendo spunto da film e libri molto noti sono riusciti a creare un'atmosfera unica, che di fatto è diventata la vera protagonista del fumetto, visto che Dylan, come dice giustamente il Rrobe, non è un personaggio granitico, ma ha mille sfaccettature a seconda di chi lo scrive. Nei primi 100 numeri ci sono state trovate geniali (pensiamo solo alla decisione di inserire Groucho Marx come spalla) che hanno reso l'indagatore dell'incubo un personaggio cult e facilmente riconoscibile. Sarebbe stato facile, ad esempio, rischiare di dare vita ad un Constantine 2.0, invece Sclavi e Bonelli sono riusciti a tirare fuori qualcosa di estremamente originale, pur partendo da idee trite e ritrite (in questo senso sono un po tarantiniani XD). Le moderne testate invece partono da idee sicure ma poi si fermano lì. Orfani è un po Battle Royale e un po Hunger Games e dà agli adolescenti esattamente ciò che vogliono (sesso, combattimenti, dialoghi esagerati ecc ecc), ma alla fine risulta una storia largamente prevedibile, senza nessun tipo di guizzo. Insomma, fa il suo compitino. Dragonero idem, un po Signore degli Anelli, un po Dungeons & Dragons e un po Skyrim. In questo tipo di fumetti non trovi mai il personaggio geniale alla Groucho, ma sempre e solo i soliti personaggi che ti aspetteresti di trovare. Per carità, come dici giustamente tu è una tattica che per ora paga, ma per quanto sarà così? Dylan Dog era partito come un semplice fumetto horror, poi però è diventato qualcosa di più con storie veramente stratosferiche che andavano a toccare mille tematiche e instillavano il dubbio nei lettori. Insomma, a me sembra che la Bonelli non stia cercando il nuovo DYD o il nuovo Tex, ma che voglia puntare su tutta una serie di fumetti dal contenuto un po banale così da arraffare il fan medio del fantasy o dei videogiochi sparatutto. E ripeto, per ora potrà anche funzionare, ma nel lungo periodo si rivelerà una scelta sbagliata secondo me.