Cravenroad7

Direi che per ora il cellulare mi sembra più che altro un modo per costruire delle gag tra Groucho e Dylan, che uno strumento fortemente usato da Dylan (con l'eccezione di Anarchia). Io non credo che Dylan non potesse usare un cellulare solo che negli anni 80 la tecnologia usata da Dylan era quello in voga al tempo mentre ora la tecnologia è cambiata e secondo me non è contro il personaggio il suo uso del cellulare. Certo non me lo vedo come uno che guarda il cellulare ogni 4 secondi ma come uno che lo usa alla bisogna.

Una cosa che invece ho molto apprezzato nella fase 2 è la rinascita di Groucho anche grazie a un Dylan molto più "cazzaro" che scherza volentieri con il buon Groucho. Ecco sicuramente una nota positiva è finalmente un uso ottimale di Groucho, voi che ne pensate?

per me la tecnologia è estranea a dyla n proprio per un concetto di caratterizzazione, è come se, estremizzando il concetto, groucho smettesse di dire barzellette

evidentemente non tutti vi siete creati questo immaginario romantico negli anni, io si

Dylan ha sempre odiato la tecnologia. Per esempio non ha mai usato il pc, usa il giradischi anziché cassette e cd. Quello che dà fastidio è il continuo mettere in risalto gli smartphone. Copertine con smartphone, vignette con smartphone..ecc..ecc.. si voleva dargli il cellulare si dava e via. Finiva lì. Quando serviva l'usava. Invece è diventato il protagonista del fumetto..tanto da essere usato pure dentro casa. Se io odio una cosa se posso ne faccio a meno. Quindi dentro casa Dylan doveva usare il telefono fisso per logica. La prossima volta mi aspetto che chatti con Rania su whatsup

La storia mi è piaciuta. Salvo qualche banalità qua e là, qualche dialogo scialbo e precotto e qualche inverosimiglianza di poco conto, in generale siamo sopra la sufficienza.

Un appunto a Pontrelli le cui uniche distinzioni nei tratti femminili le fa tra donne bionde e donne more. L'amica della prima vittima e l'amica della seconda sono identiche.
E poi basta con questa moda del "tratto approssimato" alla Dall'Agnol. Ogni tanto ci sta, può piacere, ma a me sa di "approssimazione", appunto.

Curiosità: in questo numero il nostro eroe spara con una versione modificata della sua Bodeo, ora capace di sparare SETTE colpi (lo ammetto: sono uno di quei fissati che quando legge un fumetto o guarda un film conta le pallottole sparate dalla pistola dell'eroe).

Ah ma allora è vero!!! Ho chiesto spiegazioni in tre post ma non mi ha c------ nessuno
Una riflessione personale....se non mi avessero caricato ad ogni numero di tutte queste aspettative (una cover mai vista, una storia epocale, il cattivo più cattivo, il dylan più dylan, ecc ) forse avrei apprezzato di più gli ultimi 10 albi.
magari ad ogni numero invece di puntualmente deluso ne sarei stato piacevolmente sorpreso....boh?

Anche questo è vero. Infatti ho cominciato a godermi appieno questo benedetto nuovo corso non appena mi sono liberato di tutte quelle aspettative.
Io ribadisco, e lo ribadirò anche sotto tortura, che le storie della gestione Recchioni sono infinitamente migliori dell'andazzo precedente.

Letto. Votato mediocre...

ah beh ma allora è sempre autodifesa!
con la scusa dell'autodifesa si può sparare all'impazzata praticamente a chiunque.

Non intendevo che quella fosse la mia idea, anzi, non so quale sia la mia idea. Appunto, ho detto che è filosofia...
E, nel contesto del fumetto, riguardo alla violenza Dylan Dog è sempre stato incoerente, oggi e 300 numeri fa.

Ne spara sei.
Avevo avuto lo stesso dubbio e ho controllato: La vignetta con due spari me raffigura uno per direzione.

Ecco, io ho la sensazione che la coerenza, su una cosa stupida, dopo 300 numeri, sia qualcosa che si può e si deve superare.
Un conto é odiare la tecnologia, un conto é, per un investigatore dell'incubo, trovarsi in un posto abbandonato, magari con una ragazza smembrata da un licantropo e non poter chiamare aiuto perche "odio i cellulari".
Adesso che abbiamo chiarito che lui odia i cellulari e la tecnologia, ma se ne serve, sarebbe utile che non ci fosse ogni volta il siparietto " telefona tu Groucho, perché io lo smartphone non lo tocco".
Se lo odia, lo odia e basta, non lo fa usare da qualcun altro. É coerente e invece di telefonare va a piedi dalla persona con la quale vuole parlare

Votato insufficiente.
Storia scialba-scialba. Terribili i siparietti da action comedy sentimentale con Dylan e Rania. Simeoni continua a non convincermi, trovo le sue storie troppo linerari e semplici o peggio sempliciotte come il suo approccio al soprannaturale, anche se qui non si sfiorano i limiti della puerilità come nel numero scorso.
Salvo solo i disegni di Pontrelli che non mi dispiace affatto, soprattutto quando disegna i primi piani del volto di Dylan.

L'editoriale non mi ha colpito nè irritato, ha solo provocato alla fine un sonoro e poderoso pernacchio!

L'autore, che stimo, qui ha dato vita ad un albo d'indagine che coinvolge in maniera attiva Dylan.
La storia mi è piaciuta, mi ha appassionato e quando tutti i nodi vengono al pettine, non mi ha deluso.
Il cambiamento d'ispettore secondo me doveva essere finalizzato a rendere la vita d'investigatore di Dylan meno facile, ma è evidente che non sarà così. Almeno stando a questa storia. Il rapporto tra Dylan e Rania mi è parso troppo "intimo" e troppo presto.
L'esclamazione citazionista (AC/DC ) è palesemente un divertisment.

I disegni sembrano quelli di un Dall'Agnol non del tutto Dall'Agnol. Mi sono piaciuti, ma non li ho trovati originali.

Sono d'accordo con l'editoriale di Recchioni: basta essere ancorati al passato.

Pag. 85 vignetta 3, 1 colpo
Pag. 89 vignetta 4, 1 colpo
Pag. 90 vignetta 2, 1 colpo
Pag. 90 vignetta 5, 2 colpi
Pag. 91 vignetta 3, 2 colpi

Totale: sette "bang"

Tengo a precisare che la mia non è una critica, ma una semplice curiosità.
Si tratta una piccola svista da parte degli autori che non cambia niente nell'economia della storia, che non si può nemmeno definire errore. Come giustamente hai fatto notare, dei colpi sparati nella vignetta 5 a pag.90 ne va a segno uno solo, quindi poco importa quanti "bang" ci siano.



In merito all'editoriale, io ho trovato decisamente poco elegante prendersela con quattro "criticoni" che comunque dimostrano di continuare a leggere Dylan Dog e, al contempo, diffondere l'idea (sbagliata) di una sensazione d'insoddisfazione diffusa tra i lettori, peraltro in maniera "ufficiale" (scrivere nell'editoriale della testata è molto diverso che scrivere su facebook o su un forum).

No, su Telegram...

Dylan usava il vinile quando il vinile era di uso comune
Dylan ha sempre avuto in casa la televisione pur odiandola