Cravenroad7

A volte non capisco se le cose vengono lette oppure no.



Recchioni cita Sclavi "a tradimento" tanto per dire fra le righe "pensate un po' persino il tanto amato Sclavi liquidava i suoi lettori". Ora che sia un'autodifesa è evidente. Recchioni ha insultato tutti qua dentro e forse anche su fb e ora si barrica dietro un "nun ce rompete" perchè tanto "persino Sclavi lo diceva".

Per caso ho letto l'horror post di una seconda ristampa e mi sono trovato davanti un evidente cambio di linea editoriale, dove qualcuno ha "obbligato" qualcun'altro a evitare di rispondere con un bel "non rompere".
Se già nel 94 avevano capito che il nun ce rompete non andava bene, la citazione di Sclavi di Recchioni è doppiamente sciocca dato che cita un qualcosa che poi in qualche modo è stato ritrattato.

La cosa ancor più goffa è che Recchioni si sta paragonando a Sclavi...si, direi che parlare dell'editoriale è importante.



P.s.: io non abbandono DyD per colpa di Recchioni, ma credo sia possibile che qualcuno per antipatia finisca per inacidirsi e non farsi piacere le storie solo perchè c'è dietro la mano di qualcuno che non sopporta. Non c'è nulla di così strano.
L'editoriale suonerà vuoto di significato per il 90% dei lettori che non sanno e conoscono le varie vicende. Ma in quel 10% c'è qualcuno che si piglierà male e farà un pessimo passaparola. Inevitabile. (i numeri li ho sparati a caso, tanto per rendere l'idea ).

Una cosa è certa.
Il NUN CE ROMPETE del 93 era diretto solo a chi scriveva le critiche.
Questo del 2015 serve per serrare le file sui social contro chi critica.
Non li separa 22 anni, ma un abisso.

Considera però che ci sarà un certo numero di persone che si stava assopendo nella fase 2, finita la novità, e adesso legge il fumetto per commentare, cogliere in fallo il curatore, per curiosità. Non a caso le trasmissioni dove si strepita hanno un grande share e fanno parlare di sé, mentre le cose garbate finiscono presto nel dimenticatoio.

Io continuerei a leggere Dylan Dog anche se Recchioni si portasse a letto mia moglie.

Appunto.
Anche il farci/vi strepitare è ricercato. Crea echi..chi...chi...chi...chirichi, nel caso poco garbati, di gallettismo in gallettismo.
Basta che se ne straparli. Da un semplice albo "garbatemente" riuscito non si crea auge. It's the business baby .

NUN ME TOGLIETE...
...L'ALOHA

Il sapore dell'acqua racconta delle indagini che dovrà svolgere l'indagatore dell'incubo per risolvere tre casi apparentemente scollegati tra loro, ma che sono connessi da un filo sottile quanto un rivoletto. L'albo mischia elementi storici che hanno sa sempre caratterizzato Dylan Dog - l'indagine, il mistero, il sovrannaturale - con alcuni momenti WTF e lunghi spiegoni che appesantiscono la trama. E si intuiva che la storia non sarebbe stata delle più eccelse, non tanto dalle premesse contenuto nello scorso numero, quanto dall'editoriale di Roberto Recchioni.

Io personalmente non provo né amore né odio nei confronti di Recchioni (e ho notato che il personaggio tende a dividere la folla tra chi lo esalta a genio e chi lo condanna a buffone sopravvalutato). Gli albi sceneggiati dall'artista romano in persona mi hanno preso abbastanza e ho trovato di forte impatto visivo il già citato Spazio Profondo (oltre al fatto che mi sono anche appassionato a Orfani, ideato sempre da Recchioni).

Però, leggere in apertura di un albo un bel "nun ce rompete" non lascia presagire niente di buono, anzi fa intuire al lettore che si senta il bisogno di "giustificare" il lavoro fatto fino adesso e la qualità dell'opera appena pubblicata. Se l'editoriale fosse stato scritto in apertura di un albo indimenticabile allora, probabilmente, sarebbero state ingiustificate le critiche che, a detta di Recchioni, piovono su Dylan Dog. Così facendo, però, sembra voler dire: "l'albo è quello che è, nun ce rompete, il Dylan Dog di adesso è così.".

Tornando a parlare dell'albo in sé, vediamo alla sceneggiatura Gigi Simeoni, mentre i disegni sono affidati a Giorgio Pontrelli. Disegni che, a volte riescono a essere molto evocativi nella loro semplicità, altre invece sono proprio così semplici da sembrare poveri e quasi incompiuti (ovviamente l'effetto credo sia voluto). Un applauso va, invece, a Simeoni per aver ridato brillantezza al personaggio di Groucho, molto in forma e sagace questo mese. Per il resto, la storia si presenta piuttosto lineare e non presenta chissà quali colpi di scena, ma lascia intuire che un arci-nemico di Dylan è tornato e che presto i due torneranno a scontrarsi.

La sensazione finale è quella di aver appena letto un filler che si concentra soltanto sullo sviluppo dei rapporti tra l'agente Rakim (novello ispettore Bloch) e Dylan Dog. L'albo si presenta a metà tra una buona storia e un buco nell'acqua. Non la rivoluzione annunciata, ma nemmeno soldi buttati via. Una mezz'oretta di più che discreto intrattenimento.

Esatto. Forse ti è sfuggito ma nel mio primo post avevo scritto:



E il buon Cyber è venuto a darmi man forte, molto probabilmente spiegandosi meglio di me:

Una piccolissima osservazione a proposito di Hell's Bells al posto di Giuda Ballerino...

Un disegnatore tempo fa fece qualche interessante proposta a proposito delle nuove esclamazioni che Dylan potrebbe pronunciare:


la mia preferita è Manco li cani!

a me piace "per lo dimonio"

fra l'altro, ho sempre odiato "giuda ballerino", quindi, qualsiasi cosa è meglio....

CyberDylan e MandarinoFish: Avevo intuito ma volevo avere una conferma poichè secondo me tirate in ballo concetti come verosimiglianza, realismo e plausibilità a sproposito.
Mi spiego peggio Quasi tutti gli albi di Dylan sono inverosimili e non realistici. Semplicemente a voi non è piaciuto il modus operando della storia e del ciondolo idrofobo.

Altolà! Per "inverosimile" parli di zombie, vampiri, gente che levita con l'ombrello? Perché quella gente li nel mondo di dylan é verosimilissima, lo é meno coprire 3 metri di distanza mentre un ciondolo cade nel vuoto ed acchiapparlo al volo.
Quest'ultima é una cavolata, gli zombie ecc. invece no!

Su questo sono molto d'accordo con te Bertuccia però espedienti del genere sono sempre stati usati in Dylan Dog. Alla fine è avventura e qualcosa di avventuroso deve accadere. Se no più Indagatore dell'Incubo sarebbe l'Impiegato dell'Incubo!!

Se no Tex non avrebbe senso di esistere (se non ipotizzando seri problemi di vista dei nemici)

Io sono per un albo in cui Dylan diventa Batman, chi è con me?

Solo se Groucho diventa il joker.

"Per lo dimonio" e "manco li cani"