Cravenroad7

Prima di tutto buongiorno a tutti i forumisti. Allora,cominciamo a parlare dell'albo.
Copertina voto 6,5: I colori e l'atmosfera sono molto belli,un pò meno la posizione del nostro,Stano può fare di meglio.
Storia voto 5,5: Albo piattissimo,noioso e a tratti banale,la tensione cala troppe volte,inoltre molti dialoghi appaiono troppo forzati. Salvo solo Groucho, le cui freddure sono veramente spassose,e i comprimari,che finalmente non si limitano a delle comparsate.
Disegni voto 7: I disegni di Alessandrini sono ottimi per questo tipo di storie,anche se qualche volto non m'ha convinto più di tanto,su tutti quello di Dylan troppo inespressivo.
In conclusione questo 324 è un albo dimenticabile,ma un 6 se lo porta comunque a casa.

L'albo non mi è piaciuto, soprattutto per la sceneggiatura e i dialoghi che sembrano "posticci" ... degni di un albo in lavorazione, insomma , ma mi ha fatto piacere leggere l'horror club di sclavi che annuncia il cambiamento in atto.

Ho perso un po' di vista Dylan Dog nel corso dell'ultimo anno (l'ho fatto a buon diritto), e spero che con Recchioni mi ritorni il piacere della lettura .

E' una storia molto simpatica con ottimi spunti e tavole fantastiche (adoro Alessandrini).
Ma....... i nazisti vampiri? Mah!!!

La copertina mi è piaciuta molto, la storia molto meno. Trovo sempre molto banale il legame nazismo - occulto - cattivoni. La nebbia da cui esce ogni cosa mi ha ricordato The Mist, film che ho gradito davvero poco. La storia sembrerebbe un gran pappone romantico e rimanderebbe all'amore che non muore mai, quindi ho gradito anche molto il titolo. Per il resto nessuna nota eccelsa se non l'editoriale di Tiz. Votato 5.

"L'odio non muore mai" è un pessimo titolo, degno delle parodie di James Bond. E' pure forviante e rovina la bella copertina di Stano.
La storia merita e il connubio vampiri-nazisti ha un suo perché. Mignacco realizza un'opera che parte come "Fog" di Carpenter e termina come un albo di Martin Mystere, con l'occultismo in salsa nazista. C'è Murnau (o Herzog), c'è Carpentere, l'ufficiale delle SS si chiama Waltz come l'attore Tarantiniano.
Mignacco in 94 pagina dà un'anima a vari personaggi e questa caratterizzazione rafforza la storia. Groucho è al top, specie con un paio di freddure al pub. Dylan se la cava e scopre il mistero di Starmouth. Alessandrini è un disegnatore sicuramente più adatto a Martin Mystere o a storie "speciali" come "Il Senza Nome". Qui se la cava, anche se nelle tavole d'azione non mi entusiasma.

Non giudico pessima la parentesi Gualdoni (perché di parentesi si è trattato). Adesso vediamo con Recchioni in plancia.

Mignacco ha fatto decisamente di peggio, sia agli inizi che di recente. Quest'albo aveva almeno un inizio affascinante e ricco d'atmosfera. Leggendola non riesco a non pensare che fosse una storia pensata all'origine per Dampyr (dove le poche che vi ho letto di Mignacco le ho trovate tutte pessime) e riciclata poi alla bell'e meglio per Dylan. Voto sul 6 - coi disegni di Alessandrini che alzano un po', ma non troppo, la media.

Non mi ha entusiasmato questo albo.La sceneggiatura di Mignacco mira in alto.E' una storia impegnata,"seria",e che soprattutto tende a prendersi sul serio.Non una novita',e non un male necessariamente...anzi.Ma c'e' bisogno forse di piu' sostanza,di piu' ciccia per supportare...piu' che l'idea,l'impatto iniziale e le premesse potenziali.Invece,la storia che scorre molto lenta,abbastanza verbosa,a un certo punto svolta in modo piuttosto commerciale per cosi' dire,e non e' una scelta vincente per come la vedo io.Molte sequenze di "L'odio non muore mai" appesantiscono la vicenda,i personaggi sono monodimensionali e quella di Dylan e' piu' una partecipazione che altro.Finale sbrigativo.
Mmm,abbastanza maluccio...

Una delle tante porcate regalateci dalla gestione Gualdoni.

E il soggetto era pure potenzialmente ottimo.

Mi chiedo perché "porcata" sia stata la prima parola a cui ho pensato anch'io aprendo il topic dell'albo.
D'accordo sul soggetto, sprecatissimo.
E pure Alessandrini.
E pure il letterista.

Forse per via del topic aperto da Daryl Zed nel Fuori Tema.

Un'autentica chiavica.

l'odio non muore mai
altro albo a cui volendo potrei assegnare anche una risicata sufficienza, però qui si tocca con mano qual è il problema
il soggetto è simpatico, a metà tra dampyr e ruju (i vampiri, il canto della sirena), il conte orlok alle prese con esse-esse, u-boot e croci di ferro
e anche un pò di nebbia alla carpenter... insomma, era una buona idea secondo me, purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza, occasione sprecata
si parte in maniera classica con dylan sepolto vivo, ma poi si va avanti col pilota automatico, tra spiegoni e conversioni repentine
e il titolo è senza senso... detto questo, rimane comunque una delle migliori mignaccate su dylan dog insieme a "il delitto perfetto"
ho letto molte critiche alle battute di groucho... ma quantomeno è presente...
alessandrini non sarà più quello di una volta, ma a me piace
copertina un pò troppo semplice

voto 5+