Cravenroad7

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povera cersei, ha 41 anni ma ne dimostra 50. Alcol, gravidanze a 40 anni e tatuaggi ovunque l'hanno segnata.

Solo telefilm nuovi per me.
Dopo aver concluso la visione di Will & Grace, sono passata a Friends.

Guardo davvero pochissime serie Tv, ma True detective l'ho trovata davvero ottima, qualche puntata in più (su quella particolare storia, con quei personaggi), trasmessa sulla televisione pubblica e sarebbe stata la Twin Peaks di questi anni (e con maggior coerenza). Recitata e sceneggiata benissimo, con una struttura narrativa davvero accattivante.

Ho visto solo di recente invece la terza stagione di Sherlock e mi aspettavo di meglio. Nessuno di questi tre episodi è al livello di uno qualsiasi dei precedenti sei, che erano quasi perfetti, uno dei pochi nei per me era il come fosse stato reso Moriarty, un giovinastro psicopatico logorroico, mentre quello originario era misterioso e sfuggente, tenebroso, nipote dei personaggi dei romanzi gotici.
Ma vado un po' nel dettaglio e occhio che ci sono spoiler:
La casa vuota: non sarebbe nemmeno male, ma la reiterata insistenza sulle ipotesi di come Sherlock si sia salvato la vita alla lunga tediano. Non è in discussione il fatto, lo fece anche Conan Doyle a furor di popolo, e non certo troppo plausibilmente, ma varie versioni e soprattutto la giusta raccontata in quel frangente preciso, appesantiscono una trama un po' esile, con ottimi momenti però e consueti gustosi duetti tra i due ottimi attori principali.
Il segno dei tre: è forse quello che ho preferito dei tre (quindi quello che ha lasciato il segno ). Per due terzi ha carattere di commedia, un po' si tira per le lunghe, ma il caso (o i casi) sono davvero curiosi e risolti magistralmente.
L'ultimo giuramento: Più che dai racconti e romanzi del personaggio pare quasi essere ispirato al deludente (il più deludente?) Sipario di Agatha Christie. Il solito buon ritmo, la solita buona recitazione, solite battute brillanti, ma perché cercare l'eclatante ad ogni costo? Così si finisce nel feuilleton. Questa serie poteva benissimo ospitare numerosi episodi di 45 - 60 minuti, con casi "normali" per quanto enigmatici da risolvere o anche con questa durata due o più indagini che si intrecciano e il successo sarebbe stato comunque garantito, perché così tanti geni del male, mondo da salvare, situazioni paradossali, andare a ficcare lo straordinario e il colpo di scena in ogni dove, in ogni situazione?

perchè è Moffat

boh, in generale Sherlock mi piace, non riesco però a trovarlo "assolutamente geniale omioddio è la cosa più intelligente che sia mai stata trasmessa"
e forse dedicare un terzo del tempo a sbrodolarsi addosso su quanto la serie sia intelligente è un po' troppo

riguardo a True Detective, non ho amato il finale che mi è sembrato anche un po' contraddittorio, però è stato un viaggio meraviglioso. sono molto curioso di vedere cosa inventano per la seconda stagione

Anche io ho trovato Sherlock 3x02 moooolto carino, con quel tono scanzonato, i due protagonisti ubriachi e il discorso del testimone. Che per una volta non è il teste

anche a me sono sempre piaciute le puntate che approfondiscono il rapporto tra il Dottore e il companion

Io questo l'ho notato proprio nella terza serie, nelle precedenti meno.
Sono curioso per lo speciale vittoriano, meno per la quarta serie dove sono già state promesse sorprese su sorprese inimmaginabili.



Alcune sequenze del finale sono pregevoli per azione e sviluppo, ma è un finale che lascia a desiderare per vari motivi, spoiler a) è troppo sbrigativo e conciliante e comunque gli episodi 7 e 8 subiscono una brusca accelerata che nuoce un po' all'atmosfera che si era venuta a creare; b) lascia irrisolti troppi nodi, in fondo eliminano quello che è sì un folle assassino, ma forse anche l'esecutore materiale dei delitti e tutto il sistema che c'era dietro, le cerimonie, i ricconi che vi partecipavano, su cui stava lavorando Rust? Potrebbe non essere trattato per niente nella seconda serie visto che nemmeno sarà ambientata in Louisiana; c) se da un lato è apprezzabile che rimanga realista senza risvolti soprannaturali, dall'altra delude le aspettative lo squallore della Carcosa del film, ci si sarebbe aspettato davvero qualcosa di più potente anche a livello immaginifico.
Il giudizio globale rimane ottimo però.

sempre SPOILER sul finale di True Detective

il fatto che alla fin fine Carcosa sia poca cosa e che i mandanti rimangano nell'ombra potrebbe essere semplicemente in linea con lo spirito pessimista della serie, per cui alla fine è la white trash sfruttata dai circoli superiori a pagare mentre i circoli superiori la fanno franca e continuano a giocare nel loro delirio occultista.
però, all'interno di questo, quello che mi stona è la "conversione" finale... concordo che oggettivamente ci sia un'accelerazione un po' scomposta nelle ultime puntate

No, dai, mettere in discussione Sherlock non si può. Per me è un miracolo di serie, e lo dico anche da conoscitore (anche se non da assoluto estimatore) dell'opera di Conan Doyle. Che la terza serie sia la meno brillante delle tre è innegabile, e secondo me lo è perché umanizza fin troppo un personaggio che trova la sua ragion d'essere proprio nell'essere "oltre" l'umano; detto questo, è anche la stagione più divertente (proprio perché più scanzonata). Poi si può preferire altro, è ovvio, ma davanti a una tale maestria narrativa io mi posso solo inchinare ammirato.

nessuno mette in discussione la qualità altissima di Sherlock, mi pare
qualche difetto ce l'ha, però

La dimensione perfetta di Sherlock Holmes come personaggio è il racconto, che in tv dovrebbe avere il corrispondente in episodi sui 45 - 60 minuti. Nei 4 romanzi, a parte Il mastino dei Baskerville, anche Conan Doyle è costretto a tirarla per le lunghe ed inserire narrazioni di altri personaggi che finiscono per diventare romanzi nei romanzi (l'esempio più lungo è tutta la seconda parte de La valle della paura).
Ora a me piacerebbe che questa serie, che tanto mi ha entusiasmato nelle prime due serie, vi si adattasse, ma così non sarà mai, è stata concepita diversamente, ogni stagione suddivisa in tre film di un'ora e 30 l'uno e l'impostazione delle trame è totalmente altra (perfino snobisticamente) rispetto ad una serie tv gialla. A proposito non è che vorrei uno Sherlock che diventi come Derrick, vorrei dei buoni gialli complessi, senza banalità, com'è stato finora, ma anche con meno spettacolarismi (cosa che già mi aveva infastidito nei film con Downey Jr.).
Prendendo gli episodi della terza serie - spoiler - si assiste ad un primo con le varie ricostruzioni che qualcuno può anche trovare geniali, strizzate d'occhio ai fan, ecc. ma personalmente le ho trovate un riempitivo per una storia confusa, dove quello che più conta è 1) ma alla fine come si è salvato davvero Sherlock? E per saperlo bisognerà aspettare il finale (ok) mentre sta risolvendo un altro caso con conseguente dilatazione della suspense (meno ok) e 2) la reazione di Watson davanti al redivivo amico. Aspetti che presi singolarmente occupano poco più di 30 minuti di film. Il resto è aria fritta stupendamente confezionata. Nel 3x02 si allunga utilizzando materiale da commedia, ben riuscita e congegnata, non certo estranea alla serie, ma che finisce per essere fuori carattere (umanizzare troppo Sherlock finisce per snaturare un po' il personaggio), che si ritrova però nel finale e nel caso della guardia. Il 3x03 poi è qualcosa che mi allontana dalla serie. Troppa carne al fuoco, troppi colpi di scena, un troppo che stroppia per i miei gusti. Se per tenere alta la tensione si deve ricorrere a nuovi geni del male, a futuri episodi in cui il postino di Baker Street o la signora Hudson si rivelano delle spie internazionali e degli spietati killer a dover sempre salvare l'Inghilterra e il mondo intero, ecc. ecco si va verso un'eccessiva spettacolarizzazione che finisce per lasciarmi indifferente. Spettacolarizzazione che non mancava nei primi episodi e non mancava nemmeno (senza certi eccessi, ma con ricchezza di colpi di scena sì) nell'originale, ma era comunque immersa nella "normalità" di tanti casi gialli enigmatici e complessi, appassionanti, a cui si dedicava il nostro detective. Altrimenti del vero Sherlock Holmes (a cui nello spirito le prime stagioni sembravano adeguate) rimane solo il vuoto involucro, le ottime interpretazioni degli attori, il ritmo serrato, la buona regia, ecc. ma se ne fa una specie di serie tra il brillante e il superoico in cui il protagonista è comunque ben delineato e con le sue peculiarità, ma in contesti sempre più avulsi e pompati per il pubblico che dovrebbe volere sensazionalismo, colpi di scena e misteri e complotti a go go, ecc.
La qualità può restare altissima, non lo metto in discussione, ma su questa scia perdono me come spettatore.

E Daredevil?

Sono ben d'accordo con il tuo giudizio. Tuttavia per me rimane un po' sotto l'ottimo, le prime puntate mi hanno anche un po' annoiato, però.

è iniziata la quinta stagione del trono di spade(ben 4 episodi). Niente personaggi nuovi, e molti dei vecchi si stanno incontrando e le varie storie si stanno incrociando. Probabilmente la sesta sarà l'ultima. Con la quinta si superano il libri.

ps melisandre solito troione, fa venire il durello

No, arriveranno almeno all'ottava.