Cravenroad7

Rimedieremo


Dieci piccoli indiani, carte in tavola, testimone d'accusa (altro sottovalutato, non sarà proprio una storia movimentata ma è bello ), sfida a Poirot, il pericolo senza nome, L'assassinio di Roger Akroyd, dopo le esequie... Potrei stare qui fino a domani.

Poirot e i quattro è decisamente inusuale. I libri con Poirot (che preferisco) e con Miss Marple li ho letti tutti da ragazzo e quello lo metterei abbastanza in fondo, ma alla fine è sempre questione di gusti personali. Hans Tuzzi (nome d'arte, preso da un personaggio de L'uomo senza qualità di Musil) l'ho assaggiato e mi ha lasciato freddo, ma come lunghezza è esiguo rispetto a certi gialli nordici. Su Indridason mi sono fissato anch'io e li ho letti quasi tutti, ma c'è molta discontinuità tra i romanzi. Mankell che è forse l'apripista della moda del giallo nordico in Italia col suo Wallander, spesso m'annoia.
Testimone d'accusa mi sembra sottovalutato solo in relazione al capolavoro che ne ha tratto Billy Wilder. Tra i sottovalutati che mi è piaciuto metterei anche Le due verità e non dimentichiamoci i racconti, sia con Poirot che con altri, brevi, ma belli.

Oh beh, Poirot e i quattro l'ho letto una vita fa. Ne ho un ricordo travolgente, ma non stento a credere che alla realtà dei fatti valga poco.

Wallander (serie tv) lo davano sul canale della Feltrinelli, qualche tempo fa. Mio padre, fissato del nord


Lo sapevo

Però è Poirot, quindi si può fare. Miss Marple mi sta sui cosiddetti

Tra i sottovalutati di Agatha Christie metteteci anche Sento i pollici che prudono (da cui è stato liberamente tratto anche un film francese simpatico e leggero, ma con un finale con villa quasi argentiana).

Nel topic di Napoleone citavo Durrenmatt e Aleksandr mi chiedeva quali fossero i suoi libri che preferisco. Beh di romanzi ne ha scritti talmente pochi che mi verrebbe da dire tutti. Il sospetto l'ho letto un mesetto fa e mi ha impressionato per la freschezza e la modernità con cui è scritto. Però quello che più mi ha colpito è stato La promessa, romanzo giallo solo in apparenza (infatti si autoproclama requiem per il genere) che cela in realtà riflessioni filosofiche su caso e razionalità.

Bellissimo, "La promessa", ma credo che qualsiasi cosa scritta da Durrenmat sia degna di nota. A me piacciono in particolare i due racconti di ambientazione greca "Il minotauro" e "La morte della pizia" (anche in quest'ultimo, come in "la promessa" c'è una lunga riflessione sul caso e sulle mille sfaccettature della realtà). Ora che mi avete ricordato questo autore, mi è venuta voglia di rileggerlo...

Friedrich Dürrenmatt è stato un artista poliedrico (anche pittore) e ha offerto molto nei vari ambiti in cui si è cimentato. Stranamente in vita era forse più noto per la produzione drammaturgica, oggi per i romanzi e i racconti a sfondo "giallo", virgolette d'obbligo.
Consiglio sempre a tutti il volume di racconti pubblicato dalla Feltrinelli, non per fare pubblicità a questa casa editrice, ma perché ad un prezzo accessibile si trovano molti racconti (tra cui dei capolavori) altrove pubblicati singolarmente.

I suoi romanzi (spesso romanzi brevi) pubblicati in italiano sono:
- Il giudice e il suo boia
- Il sospetto
- La promessa
- Greco cerca greca (che non ho ancora letto)
- Giustizia
- L'incarico
- La valle del caos
- Il pensionato

Quest'ultimo è incompiuto, ma lascia prevedere una storia paradossale e una, consueta per l'autore, riflessione sul senso della giustizia. Con gli ultimi romanzi, come Giustizia, gli elementi grotteschi e assurdi sembrano aumentare, di fronte ad una sempre più sconsolata realtà enigmatica e opprimente, dove appunto la ragione e la giustizia diventano qualcosa di sempre più sfuggente.
Li ho trovati tutti interessanti, ma i miei preferiti rimangono il primo e il terzo.

Tra i racconti segnalo (tra quelli che ho letto e preferito):
- La panne (capolavoro), Il tunnel, La morte della Pizia, Minotauro, La caduta (messa alla berlina del potere totalitario).

Tra i drammi:
- La visita della vecchia signora (forse il suo più famoso), I fisici, Il matrimonio del signor Mississippi, Romolo il grande (sulla figura dell'ultimo imperatore romano d'Occidente).
Tra i radiodrammi:
- Il processo per l'ombra dell'asino, In panne (con un finale diverso dal racconto), Sera d'autunno.

Alcune di queste opere sono reperibili unicamente nelle biblioteche ormai, di drammi e radiodrammi non ci sono solo questi (ho citato solo quelli che ho letto e mi sono piaciuti di più, ce ne sono altri che conosco solo di nome) e di sicuro ci saranno altre opere non ancora tradotte e pubblicate in Italia.

La mia top 10 libri. per il momento io ho letto abbastanza poco, ma ammetto di sceglierli bene i romanzi

1. Il processo, F. Kafka
2. 1984, G. Orwell
3. Viaggio al termine della notte, L. F. Céline
4. Memorie dal sottosuolo, F. Dostoevskij
5. Fahrenheit 451, R. Bradbury
6. Lo straniero, A. Camus
7. Nella colonia penale. Racconto di Kafka semplicemente impressionante.
8. Il sentiero dei nidi di ragno, I. Calvino
9. Cuore di tenebra, J. Conrad
10. Il deserto dei tartari, D. Buzzati

I primi 3 sono inarrivabili, gli altri sono molto belli, ma forse verranno scalzati dalle mie prossime letture

Ti davamo per morto, Jamais

Neanche un Dickson Carr o un Carter Dickson? booooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo...

Belli i racconti di Durenmatt, e rilancio consigliando quelli di Buzzati

Io ormai ho sospeso tutte le mie letture di libri, leggo solo:
i libri di Lovecraft
i libri dei\sui fratelli Marx
Dragonero
Soprattutto per il fatto che raramente i libri mi attraggono, se non centrano con le mie passioni (in realtà sono io che sono pigra, leggo più quando so di avere parecchio tempo libero)

Ma per caso ci sono altri libri di fumetti, a parte Dragonero e l'autobiografia di Tex che avevo visto qualche tempo fa?

Per la semplice ragione che ultimamamente compro i Dylan Dog e poi non li leggo.
La mia passione per Dyd ha un'andatura oscillante.

Aggiorno e sistemo

1. Alla ricerca del tempo perduto
2. Il processo
3. 1984
4. Viaggio al termine della notte
5. Memorie dal Sottosuolo
6. Le Anime Morte
7. Lo straniero
8. Il deserto dei tartari
9. Il sentiero dei nidi di ragno.
10. Racconti di Kafka (tutti parimerito)

Wow! Sei davvero riuscito a leggere tutto Alla ricerca del tempo perduto? È un'impresa! Io sulle lunghe distanze spesso desisto.

Il primo capitolo del primo libro è il più difficile. Pensavo di dover desistere, ma di lì a poco mi sono abituato ai lunghi periodi proustiani e mi sono letteralmente innamorato di un'opera che, forse, un po' mi ha guarito. In molte pagine credevo di leggere di me stesso.
Proust è un genio e la recherche penso stia nell'Empireo libresco.
L'importante è NON acquistare la versione con tutti i libri raccolti in unico volume, altrimenti devi portarlo in giro con una valigia.
La mia edizione è bur in cofanetto, e rispetta la divisione in 7 libri.
.-.-..-.-.-.-.
P. S. Nel topic del lungo addio ho tentato un arduo paragone tra l'episodio di albertine nella recherche e quello di Dyd con Marina. Blasfemia? Non ho ottenuto risposte.

Moresco? Lo conoscete? Folgorante!
Oltre a lui la cosa più inarrivabile che ho letto ultimamente é Morte a credito di Celine (secondo me un gradino sopra rispetto a Viaggio al termine della notte)
La recherche l'ho in programma da un po ma non mi sono ancora deciso...

A, e pure Faukner e Cortazar sono stati una piacevole scoperta, nonchè Saramago, che per un periodo ho letto a rotazione