Cravenroad7

La storia più recente che puoi leggere, è stata messa in cantiere due anni fa.

Sulla questione: incoerenza e ogni mese una cosa diversa.
Dylan è sempre stato così.
Un mese Stano, quello dopo Trigo, quello dopo Montanari e Grassani.
Un mese Morgana, un mese il Ritorno del Mostro, un mese gli Uccisori.
E' per questo che è impossibile accontentare TUTTO il publlico di Dylan (a differenza di quello di Tex) perché il pubblico di Dylan ama Dylan diversi.

L'approccio filosofico cui fai cenno era identificabile nella visione di vita di Tiziano Sclavi. E di nessun altro.
I tentativi successivi di riprenderlo, vedi Gualdoni, hanno prodotto storie abbastanza insipide o proprio non riuscite.
Trovo normale che un autore metta del suo, sopratutto in un argomento "alto" come la lotta fra il bene ed il male, il paradiso l'inferno, ecc...ecc..
Il problema si pone quando queste versione vengono a confronto e stridono l'una con l'altra.
Sarà la bravura degli autori far coesistere ed eventualmente, risolvere certe falle e certi contrasti che si sono e si verranno a creare in futuro.
Personalmente trovo condivisibile la versione impostata dal RRobe circa una sotto trama coerente con i vari episodi, fra elementi che debbano avere una loro logica narrativa per rendere il fumetto omogeneo.
Credo che Dylan resterà sempre un fumetto che esplori il non possibile, il non narrato, il filosofico in senso puramente astratto.
Nel numero in questione, ho trovato molto azzeccata la sofferenza cui il bene va incontro per fronteggiare il male, il conflitto fra l'amore di madre che vorrebbe tenere a se per sempre il figlio e la logica della vita di superarne la morte. Il tutto è stato troppo strozzato per risultare ancor più epico, ma il 343 ha dei buoni numeri.

Con "noi" mi riferivo a me e a Lebbra. Perche "noi" 2 stavamo dicendo più o meno le stesse cose.

Se l'albo si fosse concluso a pagina 10 e poi 90 pagine bianche avrei dato 10

E invece a pagina 11 comincia la storia dopo l'antefatto; letta tutta d'un fiato, alcune sequenze molto efficaci ma in generale non ha toccato le mie corde più recondite.

Simeoni bravo in tutto tranne che con DD, alcune rese del viso sono troppo "deformed" secondo i miei gusti, soprattutto nei campi lunghi...e questo mi ha tolto di drammaticità alla vicenda. Come detto da altri può fare di meglio e lo ha dimostrato.

Dylan a letto con la mamma, toh, lui la accompagna a casa, torna da un giro di indagine, lei gli apre e se lo sgniagna così...lui nemmeno ci aveva provato questa volta!! Boh...tanto per mettercela la scena...come l'uso del cellulare..che come espediente per usarlo mandano via Groucho e lo fanno chiamare...hauhauhauhauh maddai!

Voto copertina: 8
Voto soggetto: 7
Voto sceneggiatura: 6
Voto disegni: 7

Ho votato: BUONO

Nì.
Dalla seconda metà degli anni 90 con i nuovi autori e lo Sclavi stesso mutato è diventato così.
Il successo lo ha raggiunto prima con un'identità precisa.

Nì di nuovo.
Siamo sicuri che non vorrebbero recuperare il Dylan dei primi 7/8 anni editoriali?
Quello dell'innamoramento?

Per me parte da un supposto sballato.
Il Dylan delle origini non è quello coerente.
Anzi.
Ripeto: Stano, Trigo, Montanari e Grassani.
Una storia stranissima per equilibri, un giallo sgangherato, una storia gotica di lupetti mannari.
E poi, di seguito, romanticismo, mostri trash, lirismo, follia surreal.
Tutto nel primo arco di cinquanta albi.

Ma io non parlavo della varietà delle trame...

Ma siamo nel 2015 che senso ha pubblicare storie dell'86?
Oltretutto il periodo del "presunto" innamoramento è dovuto solo esclusivamente alla figura di Sclavi, ora lui non c'è più perciò mi spieghi cosa dovrebbero fare gli sceneggiatori di Dylan di adesso, mettersi a scopiazzare da albi di 30 anni fa?

Va benissimo la tecnologia però in questo albo, secondo me, bisognava prendere una decisione: tv o pc? Dato che il bambino parla con la madre attraverso una chat, questo sarebbe dovuto rimanere l'unico canale di comunicazione. La scena della tv andava tagliata per lasciare più spazio al rapporto madre-figlio attraverso computer e chat. Ci poteva essere, che so, un'altra scena con protagonisti mamma e bambino, al pc, senza Dylan. Per sentire più intensamente la profondità del loro rapporto e la solitudine della mamma. Un'altra scena come il prologo, insomma.

SPOILER
A un certo punto, poi, sarebbero stati minacciati dalle scariche del demone che ha posseduto lo psicologo. Scariche provenienti dallo schermo del pc e non da quello televisivo. Qui sarebbe intervenuto Dylan.
Credo che ne avremmo guadagnato in profondità, emozione e tensione. E si evitava il déjà vu di Poltergeist.

Neanche a me la storia del "black albo" è piaciuta. Anzi, l'ho trovata bruttarella forte... Belli i disegni e qualche intuizione (tipo il personaggio "senza piedi") ma per il resto non mi ha detto nulla.
Inutile la copertina (che poteva essere utilizzata per qualsiasi altro numero) e anche il titolo che a sto punto poteva chiamarsi Il fumo neglio occhi.

Nemmeno io.
E' proprio il tono e la sensibilità e "Il Dylan" presente in quelle storie che è diverso.

Però è innegabile che ci sono state delle storie (non fatemele elencare che non sono poche e le sapete) che sono diventate paletti e che hanno dimostrato che Dylan Dog non viveva di una netta divisione tra giusto e sbagliato, bene e male, felicità e dolore, solitudine e condivisione, vita e morte. Era questa zona grigia delegata alla sensibilità del lettore che ti seduceva.
Non le avventure convenzionali come questa.

Se Dylan Dog è questo mi basta vedere Supernatural.

Credo di pensarla come Dear: cioè le trame, l'atmosfera, ecc. erano diversi (onirismo, slasher, fantascienza - tra l'altro: ma quanta fantascienza c'era nei primi cento DD e quanto poco fantasy? vabbè questo ora c'entra poco) ma il personaggio Dyd era "coerente" (dopo un inizio di rodaggio).. poi immagino che RRobbe se le sia rilette tutte più recentemente di me e mi farà la ramanzina

E poi il bello è che "Inferni" presupponeva proprio un'infinità di Aldilà.. ma poi secondo me questa possibilità è stata gestita in modo schizofrenico: da un lato riprendendo troppo spesso DueFacce e il suo (micro)universo infernale, dall'altra non amalgamando le proposte "angeliche" di Ruju e Barbato (e tali angeli possono benissimo arrivare da uno degli Inferni Sclaviani..).

Ovviamente mi rendo conto che sembrerò completamente irrazionale chiedendo un DD onirico e non oberato di continuity e poi chiedendo una storia che "riallacci" Inferni con quanto è venuto dopo (compreso "Spazio Profondo" un cui seguito sarebbe un ottimo posto dove fare proprio questo)... vabbè come non detto

P.S. sarò io, ma a me Dylan sembrava un personaggio coerente con se stesso (pure nelle "strane" storie di Ambrosini) fino all'arrivo di Paola Barbato, il cui DD è sì proprio altro da quello precedente (pur con alcune belle storie)

Comunque sia, alla fine della Fase 3 qualche dubbio sul Dylan molteplice sarà sciolto.