Tenendo conto dei miei ritmi, impegni, letture in disavanzo, passatempi e (ricercati) tempi perduti, alla fine è già tanto se ho letto la prima storia...
Chiuso nell'incubo. voto:
7 - SPOILER _______ SPOILER _______ SPOILER Sicuramente nella
flop ten dei peggiori titoli mai concepiti a dylaniesca memoria. Al limite dell'analfabetismo semantico-figurativo
Per il resto buona storia, ben congegnata, tiene sull'attenti, sa anche commuovere, con buon piglio spigliato nei dialoghi - specie nella prima metà, più dinamica - e qualche scena ben congegnata - v. giostra dei mostri, anche se non capisco tutta quest'importanza per
Destino (
#119).
Come ultimamente di moda, esagera un po' troppo nel fare il solito "pelo&contropelo" a tutte le cattive abitudini/tratti costituenti dell'Old Boy per demolirlo o rimetterlo in discussione. Insomma,
Dylan!Camiciarrighe parla troppo da ramanzinomane e spiega troppo sfacciatamente nel dettaglio, togliendo molto alla reale inquietudine, specie nella sezione dagli specchi in frantumi al gigante Donchisciottesco (pp. 64-74)
.
Ovviamente non poteva essere inserita nella serie regolare perché, come nel precedente Maxi, è una dichiarata riappropriazione delle basi dylaniesche una volta resettata la "critica", senza nessuna evoluzione né voglia di cambiamento (Vs fase2).
Da paura Groucho malridotto in ospedale, come molto toccanti quei fuoricampo sulle sue dimissioni dalla vita (p. 53) o la lunga scena del sigaro votivo al cimitero (p.60)
Un po' scontata la sezione sulla nuova vita da impiegatucolo, ma sappiamo come GDG non sappia sbarazzarsi dai suoi tormentoni impiega-tizi, spesso messi a vanvera.
Tremendo per i sotterfugi il finale di maldestra rattoppaggine. Uno squittio partorito da una montagnetta degna almeno di una talpa gigante, invece
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De Vincenzo su una linea stranamente più classica ed essenziale. Perde in goticismo, ma comunque rimane sempre un bel vedere.
Bellissima Lorene, come tutte le sue lentigginute
.
ALOHA
TI PRESENTO MIO PADRE, PER QUEL LAVORETTO(BB's speaking)