Ho letto la prima serie di Orfani d'un fiato. Beh, che dire... entusiasmante. Complimenti a Recchioni per aver creato qualcosa di nuovo e diverso, ma soprattutto un fumetto che funziona, che gira, che tiene incollato il lettore all'albo fino alla fine e gli fa venire una voglia matta di prendere il successivo. Sensazioni simili le ho provate solo leggendo 20th century boys, e scusate se è poco
Oltretutto, la serie è un continuo crescendo e gli ottimi personaggi vivono una perenne evoluzione. Il colore è praticamente indispensabile, il team di disegnatoridi altissimo livell, i dialoghi si adattano perfettamente ai disegni e permettono una fluidità di lettura notevole. Ho apprezzato le numerose pagine senza dialoghi (dove si vede e si sente comunque che dietro c'è una solida sceneggiatura) e sono rabbrividito nella fantastica sequenza in cui si cita De Andrè.
Ne esco molto soddisfatto, anche perché i primi tre albi che lessi all'epoca mi erano sì piaciuti ma senza gridare al capolavoro. Questa, forse, è l'unica, infinitesimale, pecca.
Non vedo l'ora di leggermi i primi tre numeri di Ringo (quando riuscirò a trovare questo stramaledetto numero 2, mi tocca andare a Milano
), soprattutto il terzo con messer Ambrosini. Anche se sono convinto che la lettura mensile faccia perdere un po' il filo della narrazione... Ma chi resiste?