Cravenroad7

Vergogna rimatt, meriti di finire schiavo in una miniera africana. Senza che AW venga a salvarti.

Il protagonista mi è simpatico come una pallonata all'inguine.

Io trovo che sia il piu' simpatico tra quelli creati da Manfredi!
MV era molto tormentato anche se aveva un bel carattere, pero' scherzava poco. Ugo Pastore era antipatico come pochi!
Adam e' genuino, sfrontato, allegro e si gode la vita come pochi!

Poi ovviamente sono gusti personali. Comunque solo per i disegnatori, 5 numeri 4 sono di altissimo livello, e' una serie che merita!

Questo numero è quello che ha i disegni che mi sono piaciuti di più, storia invece che non mi ha convinto.

arrivano proiettili da tutti i lati, ma non se ne becca mai uno...Adamo Selvaggio Fortunato...

Questo vale un po' per tutti, via :p

Anche i proiettili hanno paura di Adam!

Io ho notato che se prendi il logo di Adam Wild che c'è sulla costina, togli la stanghetta alla A e lo capovolgi ottieni il logo di Magico Vento.
Coincidenze? Io sono agnostico.

ma dai!!! Non posso credere che sia fatto di proposito.

Buon albo La terza luna, m'è piaciuto un po' meno del precedente, sia per storia che per disegni, ma sempre avvincente.
Con o senza barba, Adam continua ad essermi ben poco simpatico, qui poi fa pure il tamarro con la mitragliatrice ed è insopportabile Affascinanti però le sue avventure e il ritmo che gli dà Manfredi. Preferisco rimanga così, con poca o nulla continuity, perché così, per me, è sempre godibile anche senza leggerlo proprio tutti i mesi.

Preso il #6.
Ancora non l'ho letto, ma sfogliando i disegni mi sembrava di avere in mano un numero di Ken Parker!

Altro albo di grande spessore!
Disegni splendidi, dal lato grafico non ricordo una serie Bonelli cosi perfetta, mai visto una sfilza di albi cosi belli nei disegni!!

Personaggio che si conferma anche in una storia dove si spara poco. Simpatici i siparieti con la sua spalla ed ottima l'ambientazione, sembra di sentire l'odore dell'africa.
Albo vietato agli animalisti! Manfredi riesce a raccontare la natura e l'uomo senza cadere nella trappola di far diventare l'eroe un uomo moderno e fuori dal contesto dell'epoca.
Non era facile senza renderlo antipatico.

Continuo a consigliare la serie a tutti. Numero UNO in assoluto in casa Bonelli!!

Urca che rischio mettere come cattivo una giraffa. Si rischia il ridicolo involontario a ogni pié sospinto. Una scommessa che Manfredi vince narrando la vicenda nel suo modo secco e misurato. Un albo molto semplice e d'atmosfera, disegnato piuttosto bene (anche se in modo talvolta fin troppo essenziale, le tavole a volte paiono pensate per un formato ancora più piccolo di quello Bonelli!). Nulla per cui strapparsi le vesti, in ogni caso: se la serie ha un difetto, mi sembra sia quello di avere ambizioni eccessivamente puntate al ribasso. Avventura perfetta, ma piccola. Almeno in questo caso. Chiusura come al solito magistrale. Voto 7.

L'incubo della giraffa è un albo spettacolare.
Brividi, ma veri brividi e grandi emozioni.
Questo albo è sceneggiato in modo divino e ha dialoghi calibrati in modo pressochè perfetto, asciutto ed efficace.
I disegni hanno un tratto singolare che, di regola, non mi dovrebbe piacere, ma in questa occasione trovo siano eccellenti.
Un duro tratteggio che somiglia al carboncino, essenziale, selvaggio e demoniaco come la giraffa protagonista.

Magnetico il sorriso di Adam, un personaggio che mi sta conquistando e convincendo ogni albo sempre di più.

Letto oggi il quarto albo... mi pare si stia scivolando sempre più verso il trash: anche divertente, per carità, ma siamo quasi al "so bad it's good". La scrittura di Manfredi è buona come al solito, ma i personaggi sono caricature al quadrato: caricature di caricature, praticamente.