Cravenroad7

pure a me non farebbe impazzire di felicità un'invasione tecnologica nelle storie ma se usata con cognizione non dovrebbe fare danni... a parte che -a quanto dichiarato più volte- sarà più Groucho l'addetto allo smartphone che non DYD...

Che poi l'ostracismo tecnologico di Dylan nasce dall'aberrazione di un atteggiamento snob che Sclavi stesso aveva cucito sulla sua creatura.
Odiava il cellulare perché i cafoni avevano il cellulare.
Forse non pensava che in pochi anni sarebbe diventato una vera estensione della nostra mano.
Lungimirante come quelli che non scritturarono i Beatles dicendo che i complessi rock non avevano futuro.

mmm...riflessione, come sempre, interessante. E vera.
Prima il cellulare era cosa da cafonazzi con la canotta, anche in una delle ultime storie di Valentina, prima lei lo aborra, poi lo utlizza comodamente.
Negarlo oggi sarebbe anacronistico.
Solo..amavo il Dylan retrò...mi piacerebbe facesse il fico con le donne rinnegando il cellulare, ma sotto sotto lo utilizzasse per le indagini..

Beh, tutto è sempre vero in parte...riletto ieri "L'urlo del giaguaro", Sclavi/Freghieri, novembre 1997.
A pag 41 Bloch chiede: "A proposito, da quando hai il fax?", e Dylan replica: "non ce l'ho. la tecnologia mi spaventa, lo sai, quasi quanto la magia. e dico quasi perchè, se non altro, la magia costa meno.Fax, computer, internet...che palle! vorrei sapere quanti braccianti dello Yorkshire "navigano" in internet!"
Ora, se nell'ultima affermazione sta l'anacronismo, in un certo senso, del non avere un cell oggi, come oggi tutti i braccianti navigano sereni in internet, nel resto, nel concetto, sta l'atteggiamento, che penso possa definirsi atemporale, di Dylan verso la tecnologia tutta. In fondo se è anacronistico non avere un cell oggi era pure anacronistico non avere un fax nel '97 (ricordiamo che Dylan è un investigatore, un fax mi sembra un oggetto abbastanza comune quando fai quel mestiere), tant'è vero che per ricevere certe info via fax scende al locale all'angolo!

beninteso: pinzellacchere eh!