Cravenroad7

http://www.mangaforever.net/110156/luka ... marzo-2014

Riporto il alto alto questo topic per un paio di domande che mi frullano per la testa.

1)L'entusiasmo era tanto quando sono nate le miniserie. Siete ancora della stessa opinione?
2)Dopo aver visto vari tentativi di dare un filo o una continuity alle storie, che idea vi siete fatti? Meglio una continuity serrata, molto blanda oppure meglio niente?
3)La vostra classifica ad oggi chi vede in testa nelle miniserie?
4)Varie ed eventuali.

Alla fine le domande sono di piu' di un paio.

Le uniche miniserie che ho seguito per intero o quasi sono state Caravan e Jan Dix ed entrambe mi hanno soddisfatto, non proprio in tutti i numeri, ma nel complesso la mia valutazione è più che positiva, anche se mi ripropongo spesso di rileggerle e rimando sempre.
Di altre cerco, se l'argomento mi solletica, di leggere i primi numeri, poi se non mi prendono interrompo.
Ma Orfani è una miniserie? Visto che sono previsti minimo un totale di 36 albi o solo quelle che non hanno una durata fissata si possono dire serie? E Adam Wild lo è? Non si sa in quanti albi uscirà, molto dipenderà dalla resa economica, soprattutto in tempi di crisi come questo.

1) La curiosità sì, ma dipende anche dall'autore. L'entusiasmo può venir leggendo.
2) Preferisco una continuity blanda. Però dipende dall'impostazione. Se gli eventi si legano tra loro per arrivare ad un finale stabilito è impossibile che non sia serrata.

4) Ma le miniserie sono tipo questa e quelle scherzose tipo questa

1) Il mio entusiasmo non era affatto alto. Ho iniziato Brad Barron e l'ho portato a termine anche per l'esistenza del relativo forum, con Faraci e Celoni molto attivi... Poi passato il santo, passata la festa, e sono spariti prima gli autori e quindi gli utenti , anche se poi Brad è proseguito con gli Speciali. Comunque una miniserie che ha rispettato le premesse (e le mie aspettative).

2) IMO le miniserie devono essere dei romanzi a puntate, quindi continuity sì e alla base di tutto. Una miniserie si deve giocare le sue carte subito, e soprattutto chiudere rispettando il calendario, senza sequel.

3) 1° Volto Nascosto (vero e proprio romanzo storico che getta l'adeguato fango addosso ai militari italiani) - 2° Brad Barron (la mia prima miniserie, con un protagonista che difficilmente dimenticherò, specie per le interpretazioni di Raimondo e Bruzzo) - 3° Gea (bella, solare, avventurosa, peccato per il finale...) - 4° Cornelio (la seconda "stagione" ha rovinato tutto... e manco ha chiuso le trame in sospeso!).

4) Per come la penso io, un fumetto dovrebbe accompagnare il lettore negli anni finché il suo creatore ne scrive e cura almeno parte delle storie. Una miniserie non accompagna il lettore da nessuna parte, ergo non è un prodotto che intendo continuare ad acquistare se non eventualmente a serie conclusa, come ho fatto con Volto Nascosto e Gea. Seguirei però una miniserie di Federico Memola prodotta in Bonelli, dove ritengo si sia espresso nella maniera più confacente i miei gusti (il suo Jonathan Steele è il mio personaggio Bonelli preferito dopo Mister No).

Diciamo che le potenzialità delle miniserie rimangono molte: è che finora, in Bonelli, tali potenzialità sono state sfruttate solo in parte. Però, per quanto mi riguarda, l'entusiasmo c'è ancora.

La continuity ci deve essere, e pure abbastanza serrata, altrimenti non ha neppure senso parlare di miniserie. Una mini composta di episodi autoconclusivi con lo stesso personaggio è, di fatto, una potenziale serie accorciata. Le miniserie servono proprio a poter raccontare vicende a respiro ampio ma non eccessivo, diciamo intorno alle 1000/1500 pagine.

Caravan e Volto nascosto/Shanghai Devil. Di Jan Dix ricordo con piacere gli ultimi episodi, davvero ottimi. Aggiungo che una delle miniserie migliori mai prodotte, se non la migliore in assoluto, non è Bonelli: mi riferisco alla meravigliosa Valter Buio, fino a oggi il capolavoro di Bilotta.

Escludendo dal discorso le serie di Enoch e le nuove miniserie "rinnovabili" di stagione in stagione...


Non mi ricordo se ero entusiasta o meno. Ben disposto sì.
A conti fatti più della metà delle miniserie pubblicate non mi sono piaciute. E considero il periodo in cui la Boneli pubblicava di nuovo solo miniserie come il periodo di gran lunga meno interessante della sua lunghisima storia (molto meglio l'infornata di nuove serie di questi ultimi anni). Quindi direi che sono stato piuttosto deluso.


Una continuity da sicuramente più senso e coerenza al formato delle miniserie, ma se le storie mi piacciono mi va benissimo anche una mini con storie autoconcluisive.


Di gran lunga Volto Nascosto/Shangahi Devil e Jan Dix.
Carina Cassidy.
Le altre tutte abbandonate ai primi numeri.


Al di fuori della Bonelli mi è piaciuta tantissimo Long Wei.
Mi intriga Valter Buio che confesso di non aver seguito e di non aver ancora recuperato.

Il concetto di miniserie mi attira parecchio! C'è la possibilità di sfruttare al massimo le potenzialità di un personaggio. Dall'altro lato mi affeziono particolarmente si personaggi..quindi poi mi dispiace quando finiscono!
Ora come ora mi pare che si punti sulle miniserie più perché non ci si vuole esporre ad un mercato in crisi che per una pura questione di personaggio e narrazione.
Ho seguito Bred Barron, Caravan, Greystorm, Dix...seguo Orfani (che è una serie di miniserie) e leggero Lukas più avanti..ho comprato ma abbandonato dopo pochi albi Volto Nascosto, Cassidy, Cornelio e qualcos'altro della Star (mi ricordo che per mesi non uscivano più gli albi) ma quella che mi è piaciuta di più è senza dubbio Dr Morgue!

Allora ti consiglio di farlo, tantopiù che la trovi per un tozzo di pane. In un certo senso pare di leggere il Dylan dello Sclavi più ispirato, e infatti l'approccio di Bilotta al personaggio e alla narrazione è genuinamente "sclaviano" (nel senso che Valter è un impasto di ossessioni probabilmente personali, nonché il filtro attraverso cui raccontare la realtà). Un'opera autoriale e popolare al tempo stesso, che nei momenti più riusciti è semplicemente entusiasmante.

Valter buio è semplicemente il miglior bonelli/bonellide degli ultimi 15 anni.e io sono sempre in attesa di una seconda stagione

Sul fronte Bonelli molte sono state delle occasioni mancate, l'unica che consiglierei senza remore è jan dix.

Per il futuro spero che si strizzi un po' più l'occhio ai telefilm americani invece che fare serie classiche in formato mignon.

Caravan l'ho seguita fino a metà, mi sono francamente annoiato.
Lukas l'ho iniziata tanto per, avevo da aspettare un'ora prima che aprisse un ufficio comunale. Nonostante i mille dubbi è una bella serie, per i miei gusti avrebbe dovuto avere una continuity molto più serrata, o quantomeno un bilanciamento migliore tra trama orizzontale e mostri della settimana (ma pare che nella seconda stagione torneranno alcune cose che sembravano lasciate lì a penzolare nel vuoto)

Volto Nascosto mi è piaciuto tantissimo ed è stato, insieme ad Orfani 1, l'apice della miniserie propriamente detta in casa Bonelli (di quelle che ho letto, eh). Un inizio, una fine, uno svolgimento. Un Manfredi particolarmente ispirato che riesce a unire il romanzo d'appendice appassionante alla critica alla storia, come nei migliori momenti di Magico Vento.
Il seguito, Shanghai Devil, invece l'ho trovato molto meno riuscito. La spy-story centrale la ricordo come molto contorta e fondamentalmente come un giro a vuoto dei protagonisti. La ricostruzione storica la ricordo pesante (certamente gioca il fatto che qualcosa di Cina so, mentre all'epoca di VN non sapevo praticamente nulla della storia italiana in Africa). Si risolleva parecchio nel finale. In Manfredi spesso non amo i finali, anche nei romanzi. In SD è un finale aperto ed agrodolce, m'è piaciuto molto.

Tornando alle domande di Solomon

1) Entusiasmo? Beh, ormai pare che la Bonelli punti quasi tutto su questa struttura, esempi di roba ottima uscita ce ne sono. In compenso spesso ne Le Storie sento il sapore di miniserie abortita oppure condensata.
2) Continuity serrata.

A voi piacerebbero delle miniserie annuali a tema su Dyd (ovviamente continuity serratissima)?

Intendi delle saghe? Sinceramente non credo. Dylan mi è sempre piaciuto per la sua "smontabilità"...Dopo mezzanotte ne è l'esempio più classico.
Ci saranno, almeno così ho capito, dei fili conduttori che dureranno circa un anno, ma di certo non avranno la continuity serrata.

Sarebbe bello farle a parte, cioè, non sulla serie regolare. Delle miniserie su altre dimensioni (tipo quelle viste sul color fest 10).
Ma nella serie regolare no.

Intendo proprio a parte, partendo da un numero 1. Una cosa simile a quello che sta succedendo con lo speciale, però mensile.

A me onestamente avere dei cicli tematici avulsi dalla serie regolare non dispiacerebbe. Perlomeno permetterebbe a determinati autori di poter esplorare nuovi "territori". Ecco, un Dylan come ne I giorni oscuri sarebbe una buona idea.

Piacerebbe anche a me. O anche un Dylan ragazzo, con tutti i personaggi ringiovaniti.