Cravenroad7

Rimatt e Piccatto, è evidente che il tempo scorre in maniera evidente. Ma se fosse come dici tu, Rimatt, come potresti definire La donna che uccide il passato? Secondo me Dylan vive in un eterno presente (ha sempre la stessa età) ma il mondo intorno a lui cambia, si evolve e (per me) lui vive tutte le sue avventure nell'ordine cronologico proposto dagli albi e ne ha il ricordo.

Il mondo attorno a Dylan si aggiorna (o meglio, sta tornando ad aggiornarsi dopo essere stato incastrato per almeno un decennio) ma questo non vuol dire che esista un "mondo di Dylan Dog" in cui tutto quello che è stato narrato è successo, come se fosse la Terra di Mezzo di Tolkien.

La si può mettere in molto modi, Sclavi ha provato a farlo in Ucronia con la quantistica/universi paralleli. Possiamo immaginarlo come un multiverso.
Ma alla base è semplicemente un patto tra lettori e autore, sono tutte possibili storie di Dylan Dog, l'autore di volte in volta può decidere di metterle in una certa linea di continuity o in nessuna.
Secondo me non è il caso di razionalizzare troppo, in un certo senso è come i personaggi Disney, leggendo le storie di Paperino abbiamo sempre accettato che ci fossero storie in cui è uno sfigato totale, in cui è il Paperinik comico, in cui è PK (<3), in cui è un agente segreto.
E non ci siamo mai fatti troppe storie per questo.

Sì, intendevo dire che Dylan vive sempre NEL presente (e ha la stessa età che aveva nel 1986). Scherzandoci un po' su, si può dire che la sua data di nascita si sposta in avanti di un mese a ogni nuova uscita della serie regolare.

Argomento ladies:
Il lato edipico di Dylan è palese ed è stato lo stesso Tiz a mostrarcelo nel numero 100.
Solo che all'epoca Dylan alternava amori reali che duravano il tempo che trovavano, ad avventure fatte tanto per tenersi in allenamento fisico, cosa che ho sempre ammirato, e che sono venute a sparire per via della piega buonista, sino al midollo, che ha preso il personaggio. Da un adorabile sciupa femmine, siamo arrivati ad uno uscito direttamente da Harmony...fate un po' voi.

Sul time:
Come ha detto anche qlc più autorevole di me che disegnava storie per la Disney, il tempo prende importanza nel momento in cui personaggio è inserito in un contesto attuale, non passato.
Paradossalmente sarebbe stato più accettabile vedere Dylan sempre giovane negli anni 80, piuttosto che oggi. Che è il medesimo meccanismo che fa accettare a tutti l'età di Tex o di Zagor.

D'accordissimo con te Kowalski! Quella che ho espresso è solo la mia idea e non inficia assolutamente il mio piacere nella lettura del buon vecchio Dylan!

Mmmm...non ho una memoria tale da entrare a gamba tesa su questo argomento quindi mi limito a un dubbio: se non ricordo male il Dylan che si innamora (realmente e in maniera davvero pateticamente adolescenziale) ogni volta che frequenta una donna (anche dopo pochissimo tempo) è una costante sorta dopo il boom del personaggio (diciamo circa post 50/60, più o meno). Mi pare che prima non si facesse molti problemi a scopare "tanto per" (e ci credo, eran tutte modelle!), a frequentare una ragazza nelle prime 30 pagine e finire a letto con un'altra a pagina 90 dello stesso episodio. Soprattutto era usata molto sporadicamente la parola "amore"; spesso si parlava della sua ragazza, della sua frequentazione del momento, molto più raramente del solito amore per la vita (e infatti clienti e giornali lo apostrofavano come "farfallone", "Don Giovanni", comunque termini poco romantici o lusinghieri, e non è che lui piangesse calde lacrime da ragazzo emo-incompreso!!!). Aggiungo inoltre che nell'era Sclavi, comunque, la questione "amore", quando usata con parsimonia e intelligenza, creava situazioni un pò più profonde e interessanti (vedasi Morgana, in cui il nostro è sì innamorato, ma non sa ancora di chi - esempio da non usarsi proprio per contrastare le altre mie affermazioni vista la situazione fuori dall'ordinario presentata nell'albo in questione). Ciò detto, magari ricordo male e Dylan è davvero sempre innamorato e amen...però io ricordo una bella frase significativa che il nostro dice a una ragazza in "Vivono Tra Noi": "io non mi tiro mai indietro"...peccato che poi la ragazza fosse un vampiro pure un pò incazzato...

Be', nei primissimi numeri la caratterizzazione di Dylan non era ancora definita al 100%, e infatti il personaggio era un po' più leggero nelle sue avventure sentimental-sessuali. Comunque, il punto focale è che per lui non è mai unicamente questione di sesso, ma dietro c'è sempre amore. A prescindere da quanto questo sia realistico, ovviamente.

Beh, del realismo di questa cosa poco o nulla frega (nel senso, ne faccio solo una questione di gusti personali, nulla per cui inizare a pestarsi a sangue su un forum). Comunque: sesso...zona grigia...zona grigia...zona grigia...amore, non è detto insomma che sia o solo l'uno o l'altro. Tornando alla questione gusti personali, questa tendenza di Dylan ad innamorarsi di chiunque (anche quando la cliente di turno non ha ancora nemmeno detto il proprio nome) non è, per me, una questione di immaturità o altro, è proprio una trovata stilistica che non ho mai digerito (e quando dico MAI intendo dire che si può pure tiarre fuori la storia che era già presente nel numero...boh, 9, che il mio giudizio non cambia di una virgola!)

Qualcuno che ha questo albo potrebbe risolvere ogni dubbio

E il ritiro del tesserino? A quali altre esigenze rispondeva, se non a quelle di realismo? La questione è stata ben definita (almeno come la intendo io) da Tommaso quando ha parlato di approccio "nerd" ipercoerente al personaggio. Se si vuole un approccio del genere allora non ci si lamenti se viene esteso anche alla vita sentimentale di Dylan, in caso contrario va bene l'irrealismo magico dei bei tempi andati (ma per tutto, allora). Il verismo poi non c'entra nulla, è ben altra cosa e nessuno l'ha mai nominato.

comunque io mi aspetto una boiata del genere

https://www.youtube.com/watch?v=I2ceaSLEjXQ

E chi cacchio è Gail Kensington?
L'unica innamoramento credibile, in quanto supportato da un minimo di dialettica emotiva, è quello per Bree.
Morgana è solo la personificazione di una patologia, Marina è appena una cotta adolescenziale, se si sopravvaluta vuol dire che non si è capito la storia, e quella con Lillie, per quanto dopata di sovrastruttura, rientra nel solito schema per arrivare a dama fra le lenzuola. E quando tira in ballo l'Amore mi sembra sempre parte della strategia del sesso dipendente.
Insomma, la storia dell'innamoramento regolare mi sembra roba da terapia e psicofarmaci.
E non è una critica. Mi piace così. Come realistica debolezza. Farla passare per magia mi sembra svilente per il concetto stesso di magia.

Gail Kensington appare nella storia morte di una stella

grande attrice londinese di fiction, per tre mesi rimane l'amore folle di Dylan Dog, prima di essere uccisa sul set di una delle sue puntate. Durante tutta l'indagine dylan è depresso forte, quasi torna a bere, continua a pensarla.
Mi piace la tua teoria su Morgana. Morgana è solo la personificazione di una patologia, non ci avevo mai pensato. Comunque la prima cotta non si scorda mai. Quindi Marina è importante.

è stato detto mille volte, il tesserino era una specie di bacchetta magica buona per ogni utilizzo, rendeva tutto troppo facile a Dylan.
ripeto, che ci fossero degli annunci di un Dylan realista è un film che ti sei fatto te.

Marina è importante per la storia cucitale addosso.
Di fatto, come donna, non esiste, essendo nella sua unica apparizione importante, un fantasma, un'idea di un fantasma per dirla meglio.
Segno evidente di come, prima, era possibile fare capolavori pure con gli ectoplasmi...