Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: mer feb 11, 2015 11:16 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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leonearmato ha scritto:
Che si innamori in tutte quelle storie non è implausibile. E' magico.

.
Quotone!!!!

Poi non si sara' innamorato sempre...a volte era solo sesso...ma se anche fosse sempre amore? E' magia!

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Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: mer feb 11, 2015 11:51 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Sì, la magia del testosterone :wink:
Dylan ha avuto quattro grandi amori, qualcuno più piccolo, ma per il resto tante storie al massimo da facili infatuazioni fino alle relazioni mordi e fuggi (tipo con Manila? :lol: anzi è stata una delle più forti).
A voler esser critici col personaggio (con l'eccezione del Dylan barbatiano) ha sì qualcosa del sesso-dipendente che si autogiustifica e autoconvince con il "le ho amate tutte".
Agli inizi sembrava libertino e conscio di esserlo, poi è come subentrato (prima limitato ad alcuni albi e relazioni, poi più diffuso) un romanticismo che lo ha connotato facendo del perennemente innamorato uno dei suoi modi di essere, quasi uno stereotipo (spesso poco plausibile) in molte storie.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 12:57 am 
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Iscritto il: ven apr 20, 2012 8:08 pm
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Kowalsky ha scritto:
Diabolo ha scritto:
Giustissimo, però allora bisogna mettersi d'accordo. Il personaggio di Dylan e la sua serie non possono essere realistici quando fa comodo e non esserlo quando non fa comodo. La fase 2.0 ha sbandierato ai quattro venti il suo approccio rivoluzionario: decuplicamento della tariffa di Dylan perchè non è realistico che prenda cifre del genere nel 2015, Bloch va in pensione perchè non è realistico che ci sia un ispettore di Scotland Yard che aiuti il nostro a risolvere sempre i casi dal di dentro, via il tesserino da poliziotto perchè non è realistico che Dylan possa esserselo tenuto per tutti quegli anni senza incorrere in reati penali (che infatti gli vengono sbandierati sotto il naso da Carpenter: evviva, è arrivato il realismo!). Poi però alla prima obiezione del lettore, quando c'è qualcosa che non torna, la difesa di comodo: "Ehi, gente, ma questo è solo un fumetto, non può mica essere realistico". Se i nuovi autori vogliono la mia sospensione di incredulità non la otterranno certamente così.


hai ragione
cioè, avresti ragione se si fosse mai parlato di realismo
s'è parlato di far riferimento alla realtà. è diverso.


Bene. Allora nella realtà (cui si vuol far riferimento) nessuno si innamora follemente di una donna diversa al mese, per tutti i mesi della sua vita. Si può fare questioni di lana caprina, giochi di parole o arrampicarsi sugli specchi, il succo non cambia.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 2:23 am 
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Poche storie. Dylan è un grandissimo paraculo.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 5:02 am 
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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 9:22 am 
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Iscritto il: ven feb 06, 2015 9:47 pm
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Aleksandr ha scritto:
Sì, la magia del testosterone :wink:
Dylan ha avuto quattro grandi amori, qualcuno più piccolo, ma per il resto tante storie al massimo da facili infatuazioni fino alle relazioni mordi e fuggi (tipo con Manila? :lol: anzi è stata una delle più forti).
A voler esser critici col personaggio (con l'eccezione del Dylan barbatiano) ha sì qualcosa del sesso-dipendente che si autogiustifica e autoconvince con il "le ho amate tutte".
Agli inizi sembrava libertino e conscio di esserlo, poi è come subentrato (prima limitato ad alcuni albi e relazioni, poi più diffuso) un romanticismo che lo ha connotato facendo del perennemente innamorato uno dei suoi modi di essere, quasi uno stereotipo (spesso poco plausibile) in molte storie.


magari il cambiamento glielo ha suggerito sergio bonelli, per questione d'immagine. Gli eroi classici della bonelli non trombavano mai, figurati avere un sesso dipendente tra le proprie fila. Invece un innamorato scopone è più accettabile.

per me i suoi grandi amori sono più di 4

morgana, Lillie Connoly, Bree Daniels, Marina Kimball, Gail Kensington , quella del cervello di killex che non ricordo il nome,
spero Amber Cat(la mia preferita ho un debole per le le fighette incazzate)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 10:44 am 
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Non capisco bene di cosa si stia parlando: che Dylan si innamori di tutte le donne con cui va a letto fa parte della caratterizzazione originaria (sclaviana, quindi) del personaggio e fa parte del suo essere un eterno adolescente, un immaturo. Sono anche state scritte storie che cercano di spiegare la cosa con un minimo di razionalità (ovvero di trovare una spiegazione sensata all'innamoramento continuo), peraltro senza riuscirci. Ma in definitiva, chissenefrega se non è plausibile: è così e basta.

Se mettiamo in discussione anche questo, allora mettiamo in discussione il personaggio. Che, piaccia o non piaccia, è proprio così.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 10:46 am 
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Iscritto il: ven apr 20, 2012 8:08 pm
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Località: Bentivoglio (BO)
Ma è chiaro che il suo "innamoramento seriale" ha sempre funzionato! E' sempre stato uno dei segreti del successo di Dylan, una delle caratteristiche che me lo ha sempre fatto amare. E' che se la nuova gestione lancia l'ingenua sfida del realismo, allora poi ci sta che la gente "realisticamente" si interroghi anche su questi aspetti (con ogni evidenza irreali).

Il problema del vecchio Dylan (l'ultimo) erano le storie malscritte, non le sue caratteristiche, o l'irrealismo incantato che costituiva la sua poesia e la sua magia.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 10:47 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Diabolo ha scritto:
Sono io che mi domando come hai fatto a leggere nel mio intervento un'accusa a te di difendere il nuovo corso.

Chissà, forse avevo letto questo...
Diabolo ha scritto:
[...]bisogna mettersi d'accordo. Il personaggio di Dylan e la sua serie non possono essere realistici quando fa comodo e non esserlo quando non fa comodo.

Che non ti riferissi a quanto avevo scritto io e che avevi giusto quotato, ti assicuro, era davvero difficile capirlo.

Per il resto, non direi che è una questione di lana caprina cogliere l'enorme differenza che passa tra il riempire un'opera di fantasia di riferimenti riguardanti un contesto storico e sociale ed essere realistici.
Tra i milioni di esempi che si possono fare: "Ghostbusters" è leggibile quasi come un trattato sui gusti, le mode, i tic, le ossessioni, le atmosfere degli anni 80, ma non mi sembra un film granché realistico.


Sulla questione Dylan e le donne: Dylan non si infatua/infoia di tutte quelle donne. Si innamora di una donna alla volta (ok, a volte un paio) nel contesto di una singola storia. Dylan è un "attore" che va sulla scena ogni mese su un palcoscenico diverso con un copione diverso. Come Diabolik, come Tex, come un casino di altri personaggi seriali pensati e gestiti in quel modo.
Leggere una serie come Dylan Dog come una biografia di un personaggio è sbagliato nelle fondamenta, un'ossessione nerd.
Se Recchioni asseconderà questa lettura "nerd" del personaggio secondo me farà un errore. Detto ciò lo giudicherò sulla riuscita delle singole storie, che a giudicare ideologicamente quel che è giusto e sbagliato scrivere di un personaggio è il modo migliore per rovinarsi il piacere della lettura. Se leggerò buone storie mi farò volentieri una ragione che, secondo me, possano anche essere concettualmente "sbagliate". Del resto è già successo spesso con le storie della Barbato: non scambierei nessuna delle sue storie con un dylan "sbagliato" con tante ciofeche con il Dylan "giusto".


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 12:16 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Allora... sono io che inizialmente ho dato il là a tutta questa discussione dicendo semplicemente che, secondo il mio concetto di amore (e secondo anche il buon senso secondo me), una persona che ha così tante storie non può dirsi innamorato di tutte le donne che si porta a letto. Come dice Dogares è alquanto ridicolo. E' una caratteristica che mi ha sempre poco convinto, è una storia che ragiona su questo mi incuriosisce molto. Sul mondo di Dylan credo che egli viva in una eterna giovinezza (non invecchia mai) ma ha il ricordo di tutto ciò che ha vissuto (molteplici sono i riferimenti al passato in Dylan Dog - una su tutti La donna che uccide il passato).

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 12:29 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12568
Località: Verona
Be', è anche normale che una determinata caratteristica di un personaggio non risulti convincente né realistica; neanche la quasi infallibilità di Tex è convincente o realistica, per esempio. Ciò non toglie che il personaggio sia proprio così.

Ma del resto, data la natura della serialità "iconica" che caratterizza la testata, non è del tutto corretto pensare che Dylan abbia avuto tutte le donne con cui lo vediamo nelle sue storie (e che saranno, boh, duecento?); in un certo senso, le storie del nostro indagatore non avvengono una dopo l'altra al ritmo di una al mese, ma avvengono contemporaneamente, in un eterno presente in cui il tempo scorre in maniera del tutto particolare. Lo stesso vale per Tex: se si cercasse di calcolare in maniera realistica il tempo che trascorso durante le sue avventure, probabilmente verrebbe fuori che lui e i pard sono ultracentenari.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 12:34 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
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rimatt ha scritto:
Be', è anche normale che una determinata caratteristica di un personaggio non risulti convincente né realistica; neanche la quasi infallibilità di Tex è convincente o realistica, per esempio. Ciò non toglie che il personaggio sia proprio così.

Ma del resto, data la natura della serialità "iconica" che caratterizza la testata, non è del tutto corretto pensare che Dylan abbia avuto tutte le donne con cui lo vediamo nelle sue storie (e che saranno, boh, duecento?); in un certo senso, le storie del nostro indagatore non avvengono una dopo l'altra al ritmo di una al mese, ma avvengono contemporaneamente, in un eterno presente in cui il tempo scorre in maniera del tutto particolare. Lo stesso vale per Tex: se si cercasse di calcolare in maniera realistica il tempo che trascorso durante le sue avventure, probabilmente verrebbe fuori che lui e i pard sono ultracentenari.

A qualcuno ancora non gli è entrato nella zucca...

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 1:18 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
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Interessante copertina... ovvero, febbraio = S. Valentino = Copertina in tema (virata leggermente horror). L'idea è interessante, peccato che l'albo sarà in edicola per gran parte di marzo... Ma credo che esigenze 2.0 (introduzione John Ghost/risistemazione status quo/Irma) non fossero rimandabili.
Vabbè, forse come copertina funziona anche per l'8 marzo. :wink:

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"Per me questo spazio è morto."


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MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 1:47 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11280
Località: Napoli
io ancora devo capire come fa il signor bonaventura a vincere un milione ogni settimana e ad averlo perso la settimana successiva!

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Carnage - Teatro online
https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=x4qv5rBEs9E


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 Oggetto del messaggio: Re: # 342 - Il cuore degli uomini
MessaggioInviato: gio feb 12, 2015 3:01 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
Messaggi: 1092
Diabolo ha scritto:
Kowalsky ha scritto:
Diabolo ha scritto:
Giustissimo, però allora bisogna mettersi d'accordo. Il personaggio di Dylan e la sua serie non possono essere realistici quando fa comodo e non esserlo quando non fa comodo. La fase 2.0 ha sbandierato ai quattro venti il suo approccio rivoluzionario: decuplicamento della tariffa di Dylan perchè non è realistico che prenda cifre del genere nel 2015, Bloch va in pensione perchè non è realistico che ci sia un ispettore di Scotland Yard che aiuti il nostro a risolvere sempre i casi dal di dentro, via il tesserino da poliziotto perchè non è realistico che Dylan possa esserselo tenuto per tutti quegli anni senza incorrere in reati penali (che infatti gli vengono sbandierati sotto il naso da Carpenter: evviva, è arrivato il realismo!). Poi però alla prima obiezione del lettore, quando c'è qualcosa che non torna, la difesa di comodo: "Ehi, gente, ma questo è solo un fumetto, non può mica essere realistico". Se i nuovi autori vogliono la mia sospensione di incredulità non la otterranno certamente così.


hai ragione
cioè, avresti ragione se si fosse mai parlato di realismo
s'è parlato di far riferimento alla realtà. è diverso.


Bene. Allora nella realtà (cui si vuol far riferimento) nessuno si innamora follemente di una donna diversa al mese, per tutti i mesi della sua vita. Si può fare questioni di lana caprina, giochi di parole o arrampicarsi sugli specchi, il succo non cambia.


No, si possono usare le parole col loro significato.
Il discorso fatto dagli autori è stato chiaro fin dall'inizio: secondo la loro opinione, uno dei motivi per cui Dylan girava a vuoto è che era rimasto ancorato a degli eterni anni '80/'90, coi loro problemi e il loro immaginario che non possono riflettere completamente problemi e immaginari degli anni '10. Da cui l'introduzione della tecnologia (sia in versione corrente sia in versione futuribile), una Londra simile a quella reale e non a quella che gli italiani si immaginavano 25 anni fa, i riferimenti pop aggiornati e così via.
L'avvicendamento Bloch-Carpenter rispondeva ad un altro tipo di esigenza.
Se poi vuoi continuare a sostenere che gli autori abbiano promesso un fumetto verista, liberissimo di farlo.

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- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
- Nah, it's all right. This is culture!


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