Cravenroad7

storia molto bella, da 8 pieno. vagonate di citazioni forse fin troppo esplicite da shining: jack e danny sono uguali ai protagonisti di shining e la donna si chiama shelly come shelly duvall (ma non le somiglia, sennò come avrebbe fatto dylan a portarsela a letto?), la pallina lanciata nel corridoio ecc. citazioni anch'esse palesi di poltergeist ed una piccolissima citazione da 4 mosche di velluto grigio (che ho visto da poco in dvd): il protagonista del film in una scena incontra un certo diomede detto dio, interpretato da bud spencer, e nel fumetto wells e dylan incontrano godfrey detto god.
i disegni sono spettacolari, ma, secondo me, è uno stile che poco si addice a dylan dog.

Disegni veramente bellissimi, sceneggiatura anche qui come l'albo precedente poco originale, qualche citazione mi piace ma così credo sia un po troppo e comunque si intuisce subito che i mostri li crea Danny.

fantastica storia

Castellini mi è piaciuto nella casa infestata ma l'ho letteralmente adorato in Horror Paradise (e molto amato su Nathan Never). Peccato sia stato un autore davvero poco prolifico e pressochè ritiratosi da alcuni anni per dedicarsi all'insegnamento.

Porcaccia la miseriaccia, 'sto Castellini ...
Leggo che molti pensano che il suo stile si adattasse poco a DD e magari è vero.
Però io l'ho trovato meraviglioso. Certe espressioni di Grucho sono da oscar...
E la mamma è una gran topa!!!!

Comunque, leggendo tutta la conversazione ci ho trovato un sacco di curiosità interessanti ma, alla fine, ci sono rimasto molto male nell'aver constatato che questo albo rappresenta il 50% del contributo di castellini a questa serie... peccato davvero.

Albo fortemente spettacolare, ma con poca sostanza.

Sclavi appare fin troppo entusiasta dell'opportunità di avere a disposizione un disegnatore così flamboyant e realizza una sceneggiatura dove in media ogni 5-6 pagine c'è una sequenza piena di fragore, urla e linee cinetiche.
Il risultato è vivace, concitato e scoppiettante. Però la trama è decisamente esile e i personaggi non riescono a brillare di luce propria (neppure Dylan e Wells), schiacciati dall'esuberanza degli "effetti speciali".

E' un po' come un viaggio in un luna-park dell'horror: molto divertente, ma senza spessore.

Le citazioni di Shining e Poltergeist sono simpatiche, però l'albo non regge il confronto coi modelli.
Pazienza Kubrick, che è di un altro pianeta, ma persino il film di Hooper e Spielberg, che pure è un tipico film escapista degli anni '80, appare assai più profondo. Là c'era l'idea originalissima di fare emergere l'orrore e i fantasmi tramite un oggetto moderno come il televisore; qui non si va oltre superpoteri e complessi edipici, tutta roba già masticata e digerita.

Insomma, il divertimento c'è, ma nulla più.

Strepitoso esorxio di Castellini in un classico ripreso dal mito Shining e superbamente rimodellato da Sclavi .
Ritmo veloce ma non banale, finale disturbante. .
Dei bei tempi che furono.

Secondo me gli fa schifo lo stile castelliniano.

Oggi visto il taglio eroico marvel del nostro, sarebbe oro..

è l'albo con il debutto di GOD………..
ad oggi uno dei più' belli e semplici.
inoltre c' è wells………
che dire……da avere!!!!
inoltre una delle copertine più' belle!!

Wells non è certo il punto forte dell'albo.
Meno male che è sparito...

Vedere Wells disegnato da Castellini con il fisico da culturista è la cosa più surreale dell'albo.

Si ok, ma era proprio lui ad essermi odioso. Tifavo che Groucho lo spiaccicasse come Pink Rabbit con un martellone di acciaio.
Però Caste le donne le faceva proprio belle...Horror Paradise, non so quante volte ho riguardato la morte del mostro della laguna nera con in braccio la bella !!

Wells è tollerabile solo a piccole dosi (McCloud nemmeno a quelle, un grazie a De Nardo per non averlo più riproposto), è uno di quei personaggi che finiscono per stancare.
Questa storia è tutta nel segno dell'eccesso, ma genuino, non studiato; non sarà uno dei capolavori di Sclavi, ma si vede e ammira il suo estro. Voto: 7.

Da bambino avevo una tremenda paura dei fantasmi e delle "presenze" in generale. Nel mio topic di presentazione ho scritto di aver dimenticato molto di Dylan Dog, ma questa storia non la posso certo scordare, l'ho sempre considerata la migliore.

Certo, ci sarà del citazionismo, ma, per quel che ne so, i soggetti non sono i punti di forza di questo fumetto. E' il modo in cui le storie vengono raccontate ad essere straordinario.
Non sono fresco di lettura, ma a questo numero do un ottimo preventivo.